venerdì 27 agosto 2021

SALVATORE QUASIMODO "L'IMPEGNO DEL POETA" - TUTTE LE POESIE - MONDADORI 1969

Le liriche sono tratte da S. Quasimodo - Tutte le poesie - Mondadori, Milano 1969

 

SALVATORE QUASIMODO

TUTTE LE POESIE

MONDADORI

ANNO 1969

 

 

 

 

 

La  svolta della poesia di Quasimodo dopo l'esperienza tragica della guerra può essere testimoniata da questa dichiarazione del poeta: 

<<Nel mondo moderno, sterminato di morti, l'impegno del poeta è ancora più grave, perchè deve rifare l'uomo. Pensateci bene: quest'uomo disperso sulla terra del quale conosce i più oscuri pensieri, quest'uomo che giustifica il male come una necessità, un bisogno al quale non ci si può sottrarre, che irride anche al pianto perchè anche il pianto è teatrale, quest'uomo che aspetta il perdono evangelico tenendo in tasca le mani lorde di sangue.

Rifare l'uomo, questo il problema capitale. Per quelli che credono alla poesia come un gioco letterario, che considerano ancora il poeta un'estraneo alla vita, uno che sale di notte le scalette della sua torre per speculare sul cosmo, diciamo che il tempo delle "speculazioni" è finito. Rifare l'uomo, questo è l'impegno>>.

 

SALVATORE QUASIMODO da La vita non è sogno "QUASI UN MADRIGALE" - TUTTE LE POESIE - MONDADORI 1969

Le liriche sono tratte da S. Quasimodo - Tutte le poesie - Mondadori, Milano 1969

 

SALVATORE QUASIMODO

TUTTE LE POESIE

MONDADORI

ANNO 1969

 

 

 

 

Questa lirica vuol essere quasi un madrigale per la donna compagna del poeta: non una galante poesia d'amore, ma una serena, pacata riflessione sul passato da cui emerge l'adesione al presente come unica certezza nell'età della maturità ormai raggiunta.

Non vi è più quindi, in questa lirica, la nostalgica solitudine delle prime esperienze poetiche e neppure l'eco delle ansie e degli impegni civili: la natura è serena, la vita appare amica nll'attimo che solo conta, e (estrema immagine simbolica), l'uomo che si avvicina non appare più segnato dalla violenza. Il poeta sente ora la libertà di celebrare i suoi sentimenti e si esprime in forme aperte, in un ritmo caratterizzato dalla frequenza di endecasillabi la cui cadenza rievoca echi tradizionali.

 

SALVATORE QUASIMODO "GIORNO PER GIORNO" - TUTTE LE POESIE - MONDADORI 1969

Le liriche sono tratte da S. Quasimodo - Tutte le poesie - Mondadori, Milano 1969

 

SALVATORE QUASIMODO

TUTTE LE POESIE

MONDADORI

ANNO 1969

 

 

 

 

 La riflessione amara sulla catastrofe della seconda guerra mondiale, che ha ispirato a Quasimodo componimenti notissimi (Alle fronde dei salici, Uomo del mio tempo) pieni dello sgomento per la violenza irrazionale e per l'impotenza della sua voce poetica, ritorna in questa lirica in cui la morte della pietà nel cuore dell'uomo è risentita come perdita non solo di valori etici ma anche del senso della grandezza vera: il succedersi dei giorni è come una maledizione perchè appare segnato dal vento della morte.

Così il poeta non può più tornare nel suo esilio, isolarsi nel suo paradiso di immagini pure, è coinvolto nlla storia e nei suoi drammi. Ed anche i modi stilistici mutano, assumono il tono dell'invettiva in una serie di frasi brevi, interrotte, accostate tra loro, in rapide successioni aspre e tese che solo alla fine si aprono ad una più varia immagine.

martedì 24 agosto 2021

SALVATORE QUASIMODO - "LA SICILIA NELLA POESIA DI QUASIMODO" - TUTTE LE POESIE - MONDADORI 1969

   Le liriche sono tratte da S. Quasimodo - Tutte le poesie - Mondadori, Milano 1969


SALVATORE QUASIMODO

TUTTE LE POESIE

MONDADORI

ANNO 1969

 

 

 

 

 

 

 

Nella prima fase della poesia di Quasimodo la memoria della Sicilia è uno dei temi più spesso ricorrenti. Si è rivelata (e le due liriche: Vicolo e Cavalli di luna e di vulcani, lo denotano) la presenza di una duplice voce della sua isola, la coesistenza della memoria mitica di una Sicilia solare, perenne nella classicità di paesaggio mitico, e del ricordo di una Sicilia storica e contemporanea, amara e dolente.

Ma in questo senso il tema della Sicilia non si offre solo come rievocazione autobiografica, diventa espressione simbolica del dualismo presente già in questa fase nell'animo del poeta.

<<Entrambi i volti della Sicilia nascostamente rispondono a quell'interiore dissidio che è il centro unitario dell'ispirazione quasimodiana: dissidio tra la memoria e la realtà, tra il tempo perduto e la certezza che la vita non è sogno, tra le immagini di bellezza contemplate dagli occhi di fanciullo e il ritmo incalzante del presente>>. (G.Petrocchi).

SALVATORE QUASIMODO - LE LIRICHE: da Acque e terre "CAVALLI DI LUNA E DI VULCANI" - TUTTE LE POESIE - MONDADORI 1969

  Le liriche sono tratte da S. Quasimodo - Tutte le poesie - Mondadori, Milano 1969

 
SALVATORE QUASIMODO

TUTTE LE POESIE

MONDADORI

ANNO 1969

 

 

 

 

 

 

 

 

Cavalli di luna e di vulcani

Ancora un'eco nostalgica della sua terra lontana: pur costretto dalle esigenze della dura realtà (dovrò gettarmi ai piedi dei potenti) nel suo cuore il poeta rivive il paesaggio e l'anima della sua terra come mito fuori del tempo, come eco di un mondo che risente ancora di una dimensione favolosa in cui, in una natura grandiosa e perfetta, gli uomini si sentivano simili a dei.

Proprio il carattere mitico e sublimato dell'evocazione giustifica le ardite analogie che caratterizzano il linguaggio tipicamente ermetico di questa lirica, tesa non ad una descrizione diretta ma a suggerire la violenza delle emozioni dei ricordi lontani.

METRO: versi liberi.

Isole che ho abitato

verdi su mari immobili.

D'alghe arse, di fossili marini

le spiagge ove corrono in amore

cavalli di luna e di vulcani.

Nel tempo delle frane

le foglie, le gru assalgono l'aria:

in lume d'alluvione splendono cieli densi aperti agli stellati;

le colombe volano

dalle spalle nude dei fanciulli.

Qui finita è la terra:

con fatica e con sangue

mi faccio una prigione.

Per te dovrò gettarmi 

ai piedi dei potenti,

addolcire il mio cuore di predone.

Ma cacciato dagli uomini,

nel fiume di luce ancora giaccio

infante a mani e fiumi:

ivi la latomia greco

feconda per gli imenei dei numi.

SALVATORE QUASIMODO - LA VITA . LE LIRICHE: da Acque e terre "VICOLO" -TUTTE LE POESIE - MONDADORI 1969

 Le liriche sono tratte da S. Quasimodo - Tutte le poesie - Mondadori, Milano 1969


SALVATORE QUASIMODO

TUTTE LE POESIE

MONDADORI

ANNO 1969

 

 

 

 

 

 

QUASIMODO

Salvatore Quasimodo nacque a Modica in provincia di Ragusa nel 1901. Percorrendo la stessa esperienza di tanti uomini della sua terra, abbandonò giovinetto la Sicilia, tentò le prime esperienze di poesia ed esercitò vari mestieri a Roma ed a Reggio Calabria, finchè nel 1929 venne a contatto a Firenze con il gruppo della rivista Solaria e con l'esperienza poetica degli ermetici; e tipicamente ermetiche furono le sue prime raccolte, Acque e terre (1930), Oboe sommerso (1932), Nuove poesie (1942). 

L'esperienza della guerra fu per lui crucialr per maturare il distacco dai temi e dalle forme chiuse ed oscure dell'ermetismo e l'orientamento verso una poesia più aperta all'attualità politica (la guerra, la Resistenza), ed al dialogo con tutti gli uomini; ne sono frutto soprattutto le nuove raccolte Giorno dopo giorno (1946) e La vita non è un sogno (1948).

Proprio per la presenza nella sua produzione dei due atteggiamenti che si contrapponevano nella poesia europea del secolo, gli fu conferito nel 1959 il premio Nobel: morì improvvisamente ad Amalfi nel 1968.

Nella prima fase della sua produzione fino al 1942 Quasimodo si può considerare, specie sul piano stilistico, il più tipico poeta della scuola ermetica, perchè in lui trovarono applicazione, talora in forma ricercata e manieristica, tutte le strutture espressive che erano variamente apparse nei poeti precedenti: versi brevi come echi di improvvise fulgurazioni, isolamento della parola scelta nel suo valore fonico, analogie improvvise e talora oscure, frequenti abolizioni dell'articolo per isolare il sostantivo, il rifiuto delle costruzioni subordinate sostituite da costrutti allineati. 

Il tema centrale di questa fase della sua poesia fu il mito della Sicilia e dell'infanzia come paradisi perduti e rimpianti, che diventano simbolo della condizione di sconfitta e di isolamento dell'uomo d'oggi costretto a rinunciare alla dimensione mitica per le esigenze della realtà pratica; anche per lui quindi l'ermetismo è poetica della solitudine interiore.

Nella fase successivaal 1942, in nuove forme esprtessive caratterizzate dal ritorno all'endecasillabo ed a strutture sintattiche più comuni, la crisi ed il dramma dell'uomo contemporaneo sono messi in rapporto con precise cause storiche e sociali, la violenza e l'oppressione; nasce dopo la fase ermetica la fase <<civile>> in cui il poeta scopre di essere chiamato ad esprimere non solo le sue voci segrete, ma anche la realtà della vita del suo popolo. 

In questo senso Quasimodo rappresenta in misura esemplare il processo di revisione e di superamento dell'ermetismo che, in forme meno esplicite, fu proprio di tutta la poesia successiva alla seconda guerra mondiale.

da Acque e terre

Vicolo

La lirica nasce dall'affiorare improvviso nel cuore di un richiamo della Sicilia lontana, di un ambiente umile e semplice, sentito con toni elegiaci che hanno ancora una risonanza crepuscolare; così come il linguaggio appare ancora costruito secondo una misura di racconto ed in tenere forme musicali.

     METRO: versi liberi. 

Mi richiama talvolta la tua voce

e non so che cieli ed acque 

mi si svegliano dentro:

una rete di sole che si smaglia

sui tuoi muri ch'erano a sera

un dondolio di lampade

dalle botteghe tarde

piene di vento e di tristezza.

Altro tempo: un telaio batteva nel cortile

e s'udiva la notte un pianto

di cuccioli e di bambini.

Vicolo: una croce di case

che si chiamano piano, 

e non sanno ch'è paura

di restare sole nel buio.

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 


lunedì 23 agosto 2021

RECENSIONE "IL CIRCO DELLA NOTTE" by ERIN MORGENSTERN - FAZI EDITORE

 <<La poesia in equilibrio sulle ruote della vita>>.

<<Un mobile in movimento lascia dietro di sè un scia invisibile, o meglio, ogni elemento lascia una scia individuale dietro la propria singola presenza. A volte queste scie si contraggono una dentro l'altra, a volte sono visibili>>.

 


Erin Morgenstern

Il Circo della Notte

Collana: LAINYA
Numero Collana: 30
Pagine: 520
Prezzo in libreria: € 15
Data Pubblicazione: 15-07-2021

 

 

 

Il libro 

Il circo apre al crepuscolo e chiude all’aurora. Inaugurato nella Londra vittoriana di fine Ottocento, gira per tutto il mondo, con un seguito di sognatori conquistati per sempre dalle sue meraviglie. Ogni notte, nei tendoni a strisce bianche e nere vengono messi in scena spettacoli sofisticati e numeri incredibili, tanto da sembrare magici.
In realtà, dietro le quinte del circo è in corso un duello di veri incantesimi, di cui solo pochi sono a conoscenza. Celia e Marco sono due giovani maghi addestrati fin dall’infanzia a combattere l’uno contro l’altra dai loro rispettivi mentori, due misteriosi esperti dell’occulto, rivali fin dalla notte dei tempi. Mentre l’illusionista Celia incanta tutte le notti il pubblico nel suo tendone, il discreto Marco, ingaggiato come assistente dal proprietario del circo, controbatte creando attrazioni sempre più elaborate e potenti. Nessuno ha messo in conto, però, l’amore che quasi inevitabilmente sboccia tra i due; un sentimento così profondo e prodigioso che scatena pericolose scintille a ogni sguardo rubato e che travolge un’intera sala non appena le loro dita si sfiorano. Ma la sfida tra Celia e Marco non può durare in eterno e solo uno di loro ne dovrà essere il vincitore. Gli anni passano, il circo diventa sempre più celebre ma il destino di tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questo meraviglioso luogo è in bilico, proprio come gli acrobati che volteggiano ogni notte nei tendoni.
Con la prosa ricca ed evocativa che ha dato vita al labirinto de Il Mare Senza Stelle, Erin Morgenstern vi trascinerà insieme a tanti personaggi indimenticabili in un’affascinante avventura all’insegna di stravaganza e ambizione, dove l’amore è solo una fra le tante magie alle quali non ci si può sottrarre. Chi sarà a trionfare con l’ultimo incantesimo?

«Il circo arriva inaspettato
Nessun annuncio lo precede…
Spunta così, semplicemente, dove ieri non c’era».

 

 RECENSIONE

Il circo raccontato attraverso le magie, le illusioni, e acrobazie di giocolieri, contorsionismo e danza: spudoratamente gioioso, Il Circo della notte, fonde coinvolgimento e sogno. E' infatti ispirato al viaggio, divenuto realtà di protagonisti che attraversano trampoli e trasformismo, travestimenti  e acrobazie, chiedono di esaudire il loro più grande desiderio: instaurare con il lettore, chiamato ad entrare nella storia, a partecipare, a scegliere il proprio punto di vista. E cè anche una memoria emotiva, legata allo spazio dell'architettura del Circo e i suoi personaggi: così come basta un soffio o un alito di vento per scompaginare le pagine del romanzo di Morgenstern, i personaggi del Circo tendono a cambiare con la luce del giorno. Per scoprire la risposta occorre predisporsi a un'avventura che sfugge alla logica e abbraccia l'immaginazione, prepararsi ad un volo poetico e pindarico. 

Fa dialogare la tecnica con arte del trasformismo raddoppiando magia e stupore grazie a <<dimensioni aumentate>>, dei protagonisti e varietà dei costumi.

L'obiettivo del romanzo è quello di raccontare è rendere omaggio alla bellezza e al potere dell'immaginazione, alla gioia e alle emozioni che trascendono le differenze tra gli esseri umani e ci ricordano, ovunque andiamo, qualunque siano le nostre speranze, che sogniamo tutti sotto la stessa luna.

Surrealista e incantato, con un paesaggio sonoro che attinge al passato e al presente musicale. Nel testo del romanzo sono: un giocoliere, un acrobata, un comico, un uomo qualunque, con un piccolo pulpito per mettere alla prova le reazioni del pubblico che vediamo cambiare ogni sera.

L'impianto descritto dal romanzo contribuisce all'impatto visivo dello show: grandi ruote, che richiamano enormi ingranaggi, tengono in tensione cavi, a diverse altezze, su cui i performer si muovono, danzando nell'aria e dialogano.

Il Circo è da sempre spettacolo di straordinaria bellezza visiva, un teatro-circo poetico e senza tempo, capace di risvegliare l'immaginazione del pubblico di tutte le età. I protagonisti ora teneri e malinconici, ora buffi e irriverenti, trasformano la sala e il palcoscenico in un parco giochi il cui filo conduttore è riportarci ai nostri sogni di bambini, che aiutasse le persone a ritrovare la fanciullezza. Personaggi epici e lirici, teneri e appassionati, smaliziati e un pò naif.

RECENSIONE DOVE NON ESISTONO GLI ADDII by MARZIA SICIGNANO - MONDADORI

 Mi ha detto che il nostro nuovo esercizio è: comprare un diario e scrivere a te. Io le ho detto:<<E perchè proprio a lui?>>, e lei mi ha risposto: <<Perchè so che lui è l'unica persona con cui hai voglia di parlare>>.

Dove non esistono gli addii.

Marzia Sicignano
pubblicato da Mondadori  

Generi Romanzi e Letterature » Romanzi italiani , Bambini e Ragazzi » Narrativa » Narrativa » 13-16 anni

Collana Novel

Pagine 180
Euro 17,00 

 

 

 

 

 

 

Il libro

Da quando suo padre, l'unica persona che le sia mai piaciuta al mondo, se ne è andato, Asia non fa che scappare. Ha smesso di essere la bimba sempre allegra e innamorata della vita che era per rifugiarsi dove niente e nessuno può arrivare, pensando che quello fosse l'unico modo per salvarsi. Dentro di lei il vuoto, un vortice nero che la inghiotte senza lasciarle spazio per respirare, e tanta rabbia. Una rabbia che piano piano la consuma e che è l'unica cosa che sente, quelle rare volte in cui sente qualcosa. Da quando suo padre se ne è andato, Asia ha deciso che non ha senso credere nel futuro, e soprattutto nell'amore. Perché, questo lo ha imparato presto, niente e nessuno sarà mai all'altezza dell'idea di amore perfetto che le ha instillato suo padre. E poi è tutta un'illusione: non è vero che dura per sempre. Non è vero che ti mette al riparo dalla sofferenza e dalla solitudine. Anzi. Alla fine le persone che ami se ne vanno sempre, e ogni volta si portano via un pezzo di cuore. E allora è meglio stare da soli e basta, non affezionarsi mai a niente. Poi però succede che nelle giornate tutte uguali di Asia piomba Claudia, lunghi capelli biondi e ricci, labbra sottili e un sorriso di quelli che portano le persone gentili. E i suoi propositi subiscono una scossa. Perché ogni volta che Asia incrocia il suo sguardo sente di non avere più il controllo di niente, nemmeno di se stessa. E allora, puntuale, torna la paura. E la voglia di scappare, di nuovo. Ma forse questa volta sarà diverso. Perché prima o poi bisogna concedersi la possibilità di emozionarsi, e di essere fragili. Di sentirsi vivi, anche se questo significa accettare il rischio di perdere tutto per un solo istante di felicità.

L'Autrice 

Marzia Sicignano ha ventiquattro anni e vive a Scafati, in provincia di Salerno. Ha iniziato a pubblicare le sue poesie sulla sua pagina Instagram "Io, te e il mare", da cui ha tratto il suo primo romanzo bestseller (Mondadori, 2018), tradotto anche in Spagna. Sempre con Mondadori ha pubblicato Aria (2019) e Ovunque sia, saremo insieme (2o20).

Sito su Istagram: istagram.com/ioteeilmare

 

 

 

RECENSIONE

Dove non esistono gli addii: settimane e poi mesi cambieranno ogni idea preconcetta che Asia avesse mai avuto sulla morte, sulla malattia, sul calcolo della perdita o delle probabilità, sulla fortuna e sulla sfortuna, sulla memoria, sul dolore, sui modi in cui la gente affronta il fatto che la vita finisce, sulla fragilità dell'equilibrio mentale, sulla paura, sulla perdita, sulla vita stessa.

E' una sorta di metro con cui confrontare ogni testo che affronti il tema dell'elaborazione del lutto, della perdita, della paura, della rabbia.

Il libro di Sicignano è tutto questo: è l'attraversamento di un dolore e un tentativo di ricostruzione dal momento in cui ha avuto origine. La morte fa parte della vita. Fa parte del tutto. Poi viene la paura. E poi, il senso di solitudine. E' che la letteratura che di fronte al dolore può dire tutto, come se quello sulla pagina del diario di Asia, fosse l'unico modo per mantenerla in vita e nello stesso lasciarla andare.

 Citazioni del libro

Perchè soffrire per amore non è mai tempo perso.

Non sprecare il tuo tempo, Asia . Tutto quello che so, adesso, è che non sprecare tempo significa amare.

Dice tra sè e sè: <<Ti prego, mondo, Dio o chi per te, te ne prego, universo, cielo azzurro, non sono pronta a dire addio>>.

Dovrei parlare di una cosa che mi fa male ma che non posso cambiare? E' un dolore che mi porterò dentro comunque, perchè tirarlo fuori? Ci ho messo anni per sistemare nel cassetto delle cose da dimenticare per sempre. Tanta fatica perchè? Per svegliarmi un giorno e decidere che devo affrontare la vita?

Devi affrontare il dolore? Io sto bene così. Senza elaborare proprio niente. Ignorando il problema, come dicono tutti. Io scelgo di ignorare il problema e questo è il mio personaòle modo di fare terapia! 

Mi ha detto che il nostro nuovo esercizio è: comprare un diario e scrivere a te. Io le ho detto:<<E perchè proprio a lui?>>, e lei mi ha risposto: <<Perchè so che lui è l'unica persona con cui hai voglia di parlare>>.

Ho desiderato che tu sia felice. Allora il tuo desiderio si è avverato, papà. Io quasi sempre sono felice. Il mio desiderio è che tu sia felice sempre. Ogni giorno, per sempre.

Ho avuto paura di me stessa.

Cerco un colpevole. Di questo maledetto meccanismo della vita di cui siamo tutti vittime: io non lo sopporto.

Io gli addii non li so ingoiare.

Quando non trovo le parole, quando mi stanco di cercare qualcosa che non c'è, quando ho bisogno di calmarmi, io che calma non sono mai, quando ho bisogno di chiudere gli occhi e sentire che riesco a respirare, la mia unica risposta è il mare.

Asia, le persone che vivono sbagliano. L’amore non cura, l’amore non salva, l’amore non è perfetto, l’amore non si prende cura soltanto, l’amore spaventa, e quando sei pieno di paure rimangono solo quelle.

Non esiste un mondo dove non esistono gli addii, non esiste una vita dove non esiste il dolore, non esiste amore che non ti faccia anche soffrire

sabato 21 agosto 2021

SALVATORE QUASIMODO - LA POESIA - INTIMISMO LIRICO ED ERMETISMO NELLA POESIA ITALIANA DELLA PRIMA META' DEL NOVECENTO

 

La ricerca della <<poesia pura>> che in forme più o meno consapevoli caratterizza la produzione poetica italiana a partire da Pascoli e D'Annunzio trova il suo periodo più ricco nei decenni fra le due guerre mondiali. Vi si può rintracciare un'ideale linea di svolgimento che, partendo dalle indicazioni dei futuristi, arriva fino agli ermetici con alcuni atteggiamenti comuni: anzitutto l'isolamento rispetto alla realtà storica esterna, l'attenzione rivolta esclusivamente alla propria vita interiore. La poesia diventa colloquio del poeta con sè stesso, per trovare un significato per la prima volta, cessa di essere dialogo e comunicazione con gli altri uomini; ne consegue la ricerca di un'esprressione che, nella metrica e nelle strutture del linguaggio, tende sempre più a staccarsi dagli usi finora adottati, per dare un rilievo fondamentale all'espressività della parola intesa nei suoi valori fonici.

Campana, Rebora, Sbarbato si possono considerare gli anticipatori di questa nuova esperienza poetica: Campana per la fantasia turbinosa della sua ispirazione e per la originlità espressiva, Rebora e Sbarbato per l'intimismo lirico e la malinconia con cui osservano la condizione umana.

Dopo la prima guerra mondiale, le prime opere poetiche di Ungaretti e Montale, quasi contemporanee, e quelle poco successive di Quasimodo dettero luogo alla definizione di <<poesia ermetica>>, con cui un critico (Francesco Flora) volle segnalare l'effetto di oscurità e di ambiguità del nuovo linguaggio ed il carattere di chiusura della nuova poesia che appariva riservata ad un ristretto pubblico di lettori affini per sensibilità ed atteggiamento intellettuale.

In realtà, mentre Ungaretti e Montale seguono una loro via personale che solo in parte ed in certe fasi si può ricondurre all'esperienza ermetica, è con la prima fase della poesia di Quasimodo che si può far iniziare la vera scuola ermetica come cosciente corrente letteraria, che appartiene soprattutto agli anni tra il '30 ed il '40.

Un pò appartate rispetto a questa linea dominante si svolgono le produzioni poetiche di Saba e Cardarelli, che affrontano anch'essi i temi della propria solitudine interiore e dell'ansia delusa di attribuire un significato alla vita, ma si servono di un linguaggio più aperto e più collegato alla tradizione letteraria (Cardarelli) o alle strutture espressive comuni (Saba).

In tutti questi poeti è rintracciabile la consapevolezza del <<male di vivere>> come condizione spirituale inevitabile dell'uomo d'oggi, smarrito di fronte ad una società attanagliata da una forte crisi morale e ad una vita a cui non riesce ad attribuire alcun significato. Sono gli stessi atteggiamenti che rintracciamo in quegli anni nella grande poesia europea ed in genere in tutti i maggiori protagonisti dell'attività letteraria. In Italia però questo atteggiamento di solitudine pessimistica si può considerare anche in rapporto alla particolare situazione storica: negli anni dell'ascesa e dell'affermazione della dittatura fascista, la chiusura nella propria prospettiva personale e interiore poteva essere intesa anche come l'unico modo per conservare una propria libertà di giudizio, per non lasciarsi coinvolgere nell'adesione ad ideali fasulli e nella loro celebrazione retorica, e per conservare un'autonomia ed una coerenza di atteggiamenti. Quando però la vicenda politica in Italia ed in Europa sfociò nell'immane tragedia della II guerra mondiale, l'immagine dell'intellettuale e del poeta chiusi nella <<torre d'avorio>> della propria sensibilità individuale entrò in crisi, e vi si contrappose l'esigenza di un nuovo dialogo aperto dal poeta con tutti gli uomini: in misura diversa, tutte le raccolte poetiche successive al 1945 risentiranno di questa esigenza, che segnerà la fine dell'ermetismo.

SALVATORE QUASIMODO - LA POESIA - UNA FORMA COMPLESSA DI METAFORA PUO' ESSERE CONSIDERATA L'ANALOGIA.

 

Una forma complessa di metafora può essere considerata l'analogia. Nei moltissimi versi di Quasimodo 

Ognuno sta solo sul cuor della terra

Trafitto da un raggio di sole

Ed è subito sera

 il rapporto analogico sintetizza in forma allusiva un discorso più ampio e puramente esplicativo: nel dramma della solitudine individuale il corso della vita ci può portare l'occasione della speranza di felicità, come un raggio di sole che rompe le nuvole; ma come con la sera il raggio si spegne, così torna a spegnersi la speranza. Le immagini del sole e della sera nascono per l'analogia istintiva tra sole e vita, sera e morte, e sottintendono un'ambiguità di valori che il discorso logico ampliato finirebbe di perdere in gran parte.

Una metafora resa esplicità, amplificata e collegata nei due termini della poesia da un rapporto diretto - di solito il termine come è la similitudine. Essa è forse la figura più ricorrente nella tradizione letteraria.

 

 

 

martedì 17 agosto 2021

AFGHANISTAN - RETURN OF A KING. THE BATTLE FOR AFGHANISTAN by WILLIAM DALRYMPLE

 

WILLIAM DALRYMPLE

RETURN OF A KING. THE BATTLE FOR AFGHANISTAN

BLOOMSBURN EDITORE

pp. 567, Euro 25

è uscito in Italia per Adelphi.


Quando il libro è stato pubblicato, Hamid Karzai ha invitato l'autore immediatamente al suo palazzo a Kabul. Il presidente afghanistano voleva approfondire i motivi del fallimento della prima invasione britannica del suo Paese nel 1839, con l'epilogo del massacro dell'esercito coloniale tre anni dopo.

<<Ero rimasto colpito - dice l'autore - dalla mia rivalutazione del re di allora, Shah Shuja, protetto dagli inglesi, eppure forte di un proprio carismatico consenso. Oltretutto appartengono entrambi allo stesso clan tribale dei Popolzai>>. 

Il motivo è ovvio. Karzai cerca in ogni modo di smentire l'immagine diffusa dai talebani e rilanciata in modo martellante da larga parte della stampa estera, che lo dipinge come un presidente - marionetta nelle mani di Washinghton e della Nato. La versione che va per la maggiore lo dipinge come un leader debole, privo di legittimità, incapace di reggere il Paese con le sue sole forzre, proprio come fu re Shah Shuja. Talmente insicuro del propio avvenire che adesso punta i piedi e contesta con caparbia determinazione il rinnovato desiderio americano di negoziare con i talebani per paura di restare ancora più isolato. Sta qui la clamorosa attualità di Return of a King. The Battle for Afghanistan di William Dalrymple, pagina dopo pagina segui il racconto avvincente delle battaglie tra le montagne dell'Hindo Kush 170 anni fa e fai il parallelo con gli avvenimenti seguiti all'11settembre 2001. Visualizza in modo rigoroso utilizzando fonti originali anche indiane, afgane e persiane, uno dei momenti più drammatici di quello che Rudyard Kipling definì il "grande gioco", la sfida senza esclusioni di colpi. Il lettore è spinto di continuo a riflettere su modalità e conseguenze della recente invasione dell'Afghanistan a caccia di AlQaeda, Bin Laden e del mullah Omar.

<<La storia non ripete se stessa. Eppure, l'attuale disastroso coinvolgimento occidentale nel Paese ricorda molto da vicino la catastrofe di allora>>, ammette Dalrymple.


lunedì 9 agosto 2021

RECENSIONE "NELLA POLVERE" by LAWRENCE OSBORNE - ADELPHI

 

Lawrence Osborne

Nella polvere

Traduzione di Mariagrazia Gini
Fabula, 368
2021, pp. 285
Temi: Letteratura inglese
€ 20,00

 

 

 


 

Il libro

In un antico villaggio marocchino, trasfor­mato in buen retiro di lusso da una coppia di cinquantenni gay – l’americano Dally e l’in­glese Richard –, sta per andare in scena lo sfarzoso party che ogni anno richiama deci­ne di ospiti facoltosi. Un baccanale di tre giorni durante i quali, sotto lo sguardo ve­nato di disprezzo e di invidia insieme del personale, è destinato a consumarsi ogni tipo di eccesso. Tutt’intorno, montagne sfre­giate dai cercatori di fossili, strade su cui la polvere si deposita «con la leggiadria gravi­tazionale di una massa di piume» e oasi a­bitate da gente di una nobiltà «minacciosa e fluida». Quando l’auto di David e Jo, di­retti alla festa, investe e uccide un giovane del posto, si innesca una catena di eventi che porterà i due a fare i conti con i propri pregiudizi, colpe e desideri più segreti. Ma a chi spetta perdonarci per consentirci di ricominciare? E, soprattutto, il perdono e la giustizia sono davvero possibili? Osborne conosce bene la risposta, ma trascina rapi­nosamente il lettore fino all’ultima riga pri­ma di svelargliela. 

RECENSIONE 

Si ha l'impressione che nella scrittura di Osborne, ci siano la superficie della vita e un risvolto in ombra, il sottofondo. Ciò che si legge è un serie di giorni, geografie, stagioni, una giostra di eventi che sembrano ripetersi, di presenze che poi si perdono lasciando un amaro in bocca.

Il risvolto in ombra è la finitudine, l'assenza di ogni altrove. Pertanto la metafora del tito (Chiedi alla polvere), indica l'abilità del dialogo che manca ai coniugi, del contatto che si fa assente. Dietro le nervature uguali dei giorni, dietro il pulviscolo delle ore e dei volti, si intravede così il profilo di una radicale negazione. 

Cioè manca L'Assente, che si nega e si ritira. Allo scrittore, alla sua lingua sembra toccare in sorte (la polvere del nulla).

mercoledì 4 agosto 2021

LE BIANCHE NEBBIE DEL POTERE by KRISTINE K. RUSCH - FANUCCI EDITORE

 

Le bianche nebbie del potere 

FANUCCI EDITORE  
Febbraio 1994 Collana Il Libro d'Oro 65, Fanucci Editore

Q by LUTHER BLISSETT - EINAUDI

 

Q
Einaudi
Stile Libero Big
pp. 678
€ 18,00

«Q è un formidabile romanzo d'avventura... Tutti gli aspetti che rendono attraente la lotta politica sono trasmessi con tono elettrizzante: interminabili dispute teoriche, incontri insoliti, meravigliose imprese senza speranza, nemici imbattibili, tradimenti imprevisti, esaltazione collettiva, viaggi clandestini».

El País

Il libro

Anno Domini 1555. Sopravvissuto a quarant’anni di lotte che hanno sconvolto l’Europa, un eretico dai mille nomi racconta la sua storia e quella del suo nemico, Q.
Predicatori, mercenari, banchieri, stampatori di libri proibiti, principi e papi compongono un grande affresco che si estende dalla Germania di Lutero al regno anabattista di Münster, dai mercati di Anversa alle città italiane insidiate dall’Inquisizione.
Pubblicato in tredici lingue e in venti paesi, Q ha segnato l’esordio letterario del collettivo in seguito noto come Wu Ming.

In occasione del decennale e dell’uscita del suo romanzo-fratello Altai, torna in libreria, in una veste rinnovata, un grande classico della narrativa avventurosa.

«Gli anni che abbiamo vissuto hanno seppellito per sempre l’innocenza del mondo.
Vi ho promesso di non dimenticare.
Vi ho portati in salvo nella memoria.
Voglio tenere tutto stretto, fin dal principio, i dettagli, il caso, il fluire degli eventi. Prima che la distanza offuschi lo sguardo che si volge indietro, attutendo il frastuono delle voci, delle armi, degli eserciti, il riso, le grida».

 
 
 
 
 
 

IL GIARDINIERE APPASSIONATO by RUDOLF BORCHARDT - ADELPHI


Rudolf Borchardt

Il giardiniere appassionato

Traduzione di Manfredo Roncioni
Biblioteca Adelphi, 261
1992, 2ª ediz., pp. 346, Con nove tempere
Temi: Letterature di lingua tedesca, Giardinaggio, Storia del gusto

 

 

 

 

 Risvolto

Innumerevoli sono i libri sui giardini intorno a noi. E ancora più innumerevoli le persone che amano e curano giardini e piante. Ma, se dovessimo dire qual è il libro sul giardino, il vero livre de chevet per ogni «giardiniere appassionato», quello che accoglie l’idea di giardino in tutta la sua immensità (in fondo, scrive Borchardt, «dei sei giorni della creazione uno intero era stato dedicato a creare un giardino») e in tutta la sua leggerezza, sprofondando al tempo stesso nei minimi dettagli, tale libro sarebbe senz’altro Il giardiniere appassionato. Non vi è nulla di altrettanto minuzioso e severo (quale delizia sarà, per tutti, leggere in coda a queste pagine il prezioso «Catalogo delle piante misconosciute, nuove, perdute, rare, singolari»!), nulla di così ampio respiro, fra i libri sui giardini, come quest’opera goethiana per eccellenza, fondata sull’affinità elettiva tra la pianta e l’anima umana. Borchardt la scrisse alla fine della sua vita, negli ultimi anni Trenta, e non poté vederla stampata. La sua esperienza di giardiniere era maturata in decenni di vita italiana, soprattutto in ville della Lucchesia. Così questo libro non considera solo l’essenza universale del giardino, ma quella sua manifestazione specifica, incantevole e felice, che è il giardino in terra italiana.
Il giardiniere appassionato fu scritto in Italia nell’estate del 1938 e pubblicato, postumo, nel 1951 a Zurigo in una edizione incompleta. Solo nel 1968 l’editore Ernst Klett di Stoccarda lo ha proposto integralmente.

 

LE INCANTATRICI by PIERRE BOILEAU, THOMAS NARCEJAC - ADELPHI


Pierre Boileau, Thomas Narcejac

Le incantatrici

Adelphi

Traduzione di Federica Di Lella, Lorenza Di Lella
Fabula, 289
2015, pp. 198
Temi: Letteratura francese

 

 

 

 

 

Risvolto

La prima volta che Pierre Doutre vede quella incantevole, esile ragazza bionda – «di un biondo luminoso, irreale, che le fluttuava intorno come un riverbero» – è al funerale del padre, il celebre illusionista noto come «professor Alberto». E un attimo dopo gli sembra di vivere in un sogno, o piuttosto in un incubo: perché ne vede un'altra, identica, e pensa che sia una fata, capace di «sdoppiarsi a suo piacimento». Ben presto però scoprirà, con una sorta di voluttuoso stupore, che le fate sono due, ugualmente ammalianti. Di quel padre lontano e assente, del quale nei lunghi anni di collegio si è sempre vergognato, Doutre imparerà il mestiere; e se diventerà famoso quanto lui sarà grazie a un numero costruito proprio sulla incredibile somiglianza tra le gemelle da colei che sembra essere ormai la vera figura dominatrice della sua esistenza: la madre, la rapace Odette. A poco a poco, sedotto dal fascino ambiguo e perturbante delle sue partner, Pierre si ritroverà invischiato in un gioco perverso, un gioco di specchi in cui realtà e finzione, eros e morte, innocenza e colpa si scambiano continuamente i ruoli – con, sullo sfondo, la maschera della morte.

FELICI I FELICI by YASMINA REZA - ADELPHI

 

Felici i felici

Yasmina Reza
pubblicato da Adelphi 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Il libro

Con una scrittura di acuminata precisione, capace di muoversi tra i registri più vari, Yasmina Reza è abilissima nel far affiorare, appena sotto la superficie smaltata delle apparenze, solitudine e violenza, disperazione e risentimento; e riesce a condurre la danza dei personaggi di questo romanzo - mogli inquiete e mariti perplessi, amanti insoddisfatte e libertini mediocri, giovani in fuga dalla vita e vecchi abitati dalla morte - senza mai allontanarsi dalla lucidità intransigente di chi cerca di dire senza orpelli qualcosa che è.

LA SORELLA by SANDOR MARAI - ADELPHI

Sándor Márai

La sorella

Traduzione di Antonio Sciacovelli
Biblioteca Adelphi, 495
2006, 4ª ediz., pp. 228
Temi: Letteratura mitteleuropea

Risvolto
«Fu quello il momento in cui “cominciò”, in cui la mia vita si separò da tutto quello che precedentemente ne aveva costituito la condizione e il senso, in cui qualcosa in me morì, e io allo stesso tempo rinacqui, come se fossi morto per la vita e nato per la morte». A poche ore dal confine italiano, nel vagone letto di prima classe di un treno diretto a Firenze, Z. – il grande, celebre pianista atteso in Italia per un concerto – capisce che nulla sarà mai più come prima: che forse non rivedrà più E., la donna alla quale è legato da un rapporto ambiguo e morboso, in un triangolo il cui terzo vertice è un marito consapevole e benigno; che forse quella sera suonerà per l’ultima volta (e suonerà Chopin, perché la radio ha appena dato la notizia della caduta di Varsavia); che tutto, insomma, sarà «diverso». Ma diverso come? Gli ci vorranno mesi per capirlo: quelli che trascorrerà, colpito da un rarissimo virus, in un ospedale di Firenze dove verrà condotto subito dopo il concerto. Di rado un romanzo ha saputo raccontare la malattia con tale precisione, tensione, crudezza, in una osmosi allucinatoria tra fisico e psichico. Stremato dalle feroci, subdole aggressioni del dolore, o stordito da misericordiose iniezioni di morfina, Z. compirà un vero e proprio attraversamento della morte. Ad accompagnarlo «sull’altra sponda» saranno quattro entità femminili – «angeliche ruffiane», presenze vigili e benefiche ma anche inquietanti, a volte, e sempre sfuggenti –, quattro suore. E nel momento in cui sembrerà che Z. abbia definitivamente rinunciato a lottare sarà proprio una di loro a dirgli: «Non voglio che lei muoia». Ma quale? Per quante ipotesi faccia, Z. non riuscirà mai a stabilire con assoluta certezza a chi appartenga la voce che una notte, nel buio della stanza, gli ha chiesto di vivere. Eppure sarà proprio quella «forza femminile», quella energia che agisce mascherata, a lottare per lui, e a ricondurlo alla vita – anche se con tracce indelebili di quel che ha patito.

IL LIBRO DELL'INQUIETUDINE by FERNANDO PESSOA - FELTRINELLI

 

FERNANDO PESSOA

IL LIBRO DELL'INQUIETUDINE

FELTRINELLI









Il libro

"Il libro dell'Inquietudine" è stato pubblicato in Portogallo per la prima volta nel 1982. La difficoltà di lettura dei documenti originali - ritrovati in un baule dopo la morte di Fernando Pessoa - ha richiesto la loro trascrizione completa. Pessoa ci parla del disagio che sente nello stare in mezzo agli altri e del disagio che la solitudine gli procura. Non trova sollievo né nell'una né nell'altra condizione; questo logorio lo snerva e lo porta a introiettare dentro di sé e nei suoi eteronimi la sua arte e la sua capacità analitica, per poi riprodurla sulla carta in cui trova il suo sfogo.

martedì 3 agosto 2021

LA FARFALLA E IL SEMAFORO by CYNTHIA OZICK - BOMPIANI

La farfalla e il semaforo

 BOMPIANI

 

 

 

Il libro

La reputazione di Cynèia Ozick si fonda sui suoi racconti. Scrive di amarezza, crudeltà e pulsioni inconsce con precisione accecante e tenerezza estrema. Ha creato una raccolta senza tempo in cui confluiscono la mitologia greca, la superstizione e l'esperienza socio-culturale della comunità ebraica trapiantata negli Stati Uniti. "Il rabbino pagano" viene sedotto dallo spiritello di un albero dopo aver assistito al salvataggio di sua figlia da parte di uno spirito acquatico. Ma una simile estasi non è concessa ai mortali... In "Invidia", un poeta yiddish, che anela al successo di un suo contemporaneo, finisce per diventare il personaggio di una storia di l.B. Singer, dominato dal suo desiderio e perseguitato dal ricordo di un bambino. In "La moglie del dottore", il racconto più delicato, un povero dottore - che per molti versi ricorda Cechov - si trascina nella routine famigliare adorato delle sue tre sorelle e oppresso dagli obblighi che ciò comporta. In queste storie possiamo scorgere l'autrice stessa e tutto il suo mondo poetico. Le storie possono essere lette anche come pure rievocazioni dell'esperienza ebraica, dove il tempo sembra non aver scalfito i personaggi. In "La farfalla e il semaforo", Gerusalemme viene descritta nel suo essere adagiata su una collina come una leggenda, mentre l'America viene ritratta come un paese senza città segnate da battaglie. 

HELL by LOLITA PILLE - FAZI EDITORE

 

LOLITA PILLE

HELL

FAZI EDITORE







 

 

Il libro

"Il mondo è troppo piccolo, a otto anni, per averci girato intorno dieci volte in business class". Hell ha 18 anni, vive nella Parigi dorata dei fabourg e dello shopping con la platinum card, è bellissima, sfrontata, insolente. Il suo credo è sii bella e consuma, è il denaro a palate, sono i locali del giro "che conta". Appartiene a una sparuta tribù di adolescenti che fanno sesso con distacco, mangiano poco e niente, vivono a capofitto consumando come fiammiferi mode e rituali; figli di genitori che li hanno consegnati a governanti istruite da lontano, a portieri d'albergo in livrea, a parenti distratti e indifferenti. Intanto Hell brucia, divora i suoi amori e i suoi anni. È una fenice, vive in un mondo di cenere in cui ogni cosa è disperatamente tenuta a distanza e la ferisce a morte: perché i suoi anni sono pochi, perché le sue notti sono una scatola vuota, perché sa già come andrà a finire ed è un finale che nei film non c'è mai. Scritto a diciassette anni, pubblicato a diciannove, il romanzo d'esordio di Lolita Pille.


Lolita Pille


È nata a Sèvres nel 1982. Ha iniziato a scrivere le sue prime poesie a sette anni. A diciassette scrive Hell, pubblicato dalla Grasset nel 2002 e diventato immediatamente un caso letterario. Ancora un successo nel 2004 con Bubble gum, che ha venduto in Francia 50.000 copie ed è stato tradotto in cinque lingue ottenendo, anche all’estero, un grande successo di vendite. Nel 2008 ha pubblicato, sempre per le edizioni Grasset, Crépuscule ville.

RETORNO 201 by ARRIGO GUILLERMO - FAZI EDITORE


Guillermo Arriaga

Retorno 201

 FAZI EDITORE
 
Collana:
Numero Collana: 133
Pagine: 177
Prezzo in libreria: € 16,50
Data Pubblicazione: 22-11-2007 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Introduzione di Pino Cacucci
Traduzione di Stefano Tummolini

«Sono storie intense quelle di Arriaga e, per quanto la violenza le attraversi lasciando solchi e lacerazioni, è sempre la dignità e la solidarietà tra gli umili a vincere sul cinismo».
dall’introduzione di Pino Cacucci

Città del Messico, anni Novanta. Scendendo in calle Ritorno 201 c’è un universo sconfitto e brulicante, solidale e febbrile, dove la speranza sembra l’ultima delle possibilità umane: qui Guillermo Arriaga ha trascorso gran parte della sua giovinezza e qui ha perso l’olfatto durante una rissa callejera. E il filo rosso che unisce queste quattordici storie è proprio la strada, a cui sono visceralmente legati tutti i personaggi di questi racconti: dall’anonimo narratore cieco di Nell’oscurità, innamorato della moglie anche se la sera lei torna a casa con addosso l’odore di altri uomini, al grande uomo solitario, protagonista di New Orleans, mal visto dai vicini, pronti a cacciarlo via perché di notte non tiene a freno le urla e di giorno cammina per la strada marcio di whisky; dal dottor Del Rio, medico scorretto e privo di etica che ritorna in vari racconti, all’adolescente dalle passioni incontenibili di In pace, intrappolato nell’amore: per la madre, per il padre e per due ragazze bellissime.
Ritrovandovi molti dei contrasti e dei colori di Amores perros – il film che ha portato il talento dello sceneggiatore messicano al successo internazionale – il lettore verrà ancora una volta ipnotizzato dal mondo primitivo e pulsante di Retorno 201: un mondo sommerso cui Arriaga non smette di dar voce.

«Guillermo Arriaga è un cacciatore di storie che si avvicina senza protezione alla linea che divide la vita e la morte».
La Jornada

«Retorno 201 è un libro pieno di storie d’amore che non funzionano, storie d’amore che starebbero bene nel mondo di Barry Gifford e di una violenza che avvicina Guillermo Arriaga a Claude Chabrol».
ABC

I fiori dell'oleandro. Donne che fanno più bella l'Italia Nando Dalla Chiesa pubblicato da Melampo

 

I fiori dell'oleandro. Donne che fanno più bella l'Italia

Nando Dalla Chiesa
pubblicato da Melampo 

 Generi Politica e Società » Problemi e Processi sociali » Problemi sociali » Politica e Istituzioni » Diritti umani » Propaganda, controllo politico e libertà » Donne » Questioni femminili » Studi di Genere e gruppi sociali » Donne

Editore Melampo

Pubblicato 12/02/2014

Pagine 223 - Euro 15,00


Il libro

Guardare l'Italia attraverso la metafora dell'oleandro. Della pianta che grazie a una minoranza dei suoi fiori colora un intero paesaggio e stabilisce la superiore bellezza di un luogo. I fiori dell'oleandro sono qui le tante donne sconosciute che si battono per una giustizia generosa verso i deboli e per chi ha visto calpestati i suoi diritti. Le donne che in veste di avvocato, giornalista o architetto, sindaco o militante dell'antimafia, creatrice di cooperative o barista o studentessa, scienziata o operaia, cantante o stagista, suora o professoressa o viaggiatrice misteriosa, comunicano a chi è sopraffatto dalle immagini di un paese indecente un'altra idea dell'Italia. Che regala serenità, un senso profondo di decoro morale, il piacere di scoprire che il paese descritto come privo di esempi ne è invece ricco dalla Lombardia alla Sicilia. Un libro che restituisce con naturalezza al lettore una realtà fatta di dignità, di impegno e di fiaba inconsapevole. 

LE SORELLE FATALI by ELEANOR BROWN - NERI POZZA


Le sorelle fatali

Eleanor Brown 
NERI POZZA

Collana: I Narratori delle Tavole

Pagine: 368

Tradotto da: Lucia Olivieri

Prezzo:17,00

 

Il libro

Cordelia, la più piccola delle sorelle Andreas, riceve un giorno per posta le seguenti righe: Andiamo, su, a pregare gli dei per nostra madre che è presa dalle doglie.
La lettera reca la firma di James Andreas, genitore di Cordelia e di Rosalinda e Bianca, docente di letteratura inglese al Barnwell College con un chiodo fisso in testa: William Shakespeare, il bardo immortale.
Avvolta dalle tempeste di sabbia dei versi shakespeariani sin da piccola, con un padre bizzarro, dotto e ossessivo che comunica quasi soltanto attraverso la lingua del genio di Stratford-upon-Avon, Cordelia comprende all'istante il contenuto di quelle righe: la madre è così gravemente malata che occorre subito tornare a Barnwell, la ridente cittadina del Midwest americano dove le tre sorelle hanno vissuto i giorni felici dell'infanzia e dell'adolescenza.
Questo è, almeno, quello che Rose, Bean e Cordy, in momenti diversi, decideranno ciascuna per sé: tornare a casa per poi ripartire verso un'altra grande avventura della loro giovane vita.
In realtà, a spingerle a fare immediato ritorno a Barnwell è il loro fallimento, l'assoluta necessità di allontanarsi da un'esistenza sull'orlo del naufragio.
Rose, la primogenita, seria e affidabile ricercatrice di matematica, ha raggiunto l'età adulta rigidamente dedita ai propri doveri di figlia e rabbiosamente giudice delle vite delle sorelle assenti. Ma ora ha di fronte una scelta senza ritorno: seguire lontano da Barnwell l'uomo che la vuole sposare, o rimanere a coltivare una solitaria carriera universitaria nel paese natale.
Bean ha placato per anni la propria insicurezza spendendo denaro e seducendo uomini che non amava. Affascinata dalle attrattive della vita a New York, si è fatta irretire dalla rincorsa alla ricchezza e all'apparenza, e ora fugge dai suoi imperdonabili errori.
Cordy, la piccola, bella e libera preferita di papà, dopo anni trascorsi senza una casa, passando da un falso amore all'altro, è incinta senza un compagno e senza sapere dove mettere radici.
Ritornate a Barnwell, incerte se voler o poter ripartire quanto prima, le tre sorelle si ritrovano a fare i conti con il loro passato e la loro storia presente.
La lunga estate al capezzale della madre le pone, infatti, irrimediabilmente davanti al destino comune che le lega, come le sorelle fatali, le tre streghe del Macbeth, l'opera che ha accompagnato la loro meravigliosa e incomparabile infanzia.

RECENSIONI

«Non ci sono passi falsi in questo romanzo d’esordio: l’umorismo, la poesia e il realismo che caratterizzano questo delizioso libro non potranno che affascinare gli amanti della buona narrativa contemporanea».
Booklist

«Uno splendido esordio».
Library Journal