#1 - TI PRESENTO UN LIBRO.
GAJA CENCIARELLI, 'DOMANI INTERROGO' (Marsilio, pag. 240, euro 17,00)
Buongiorno.
<<Io l'ho sempre saputo, fin dal primo momento che vi ho guardato negli occhi, chi di voi si sarebbe salvato dalla neve>>.
Io lo so chi di voi di salverà'', dice la professoressa
d'inglese protagonista di ''Domani vi interrogo'', alla sua
immortale Quinta A. Un libro, un romanzo, un po' saggio per la
saggezza e per il racconto della scuola dal suo interno, che è
un vero atto d'amore da parte di un'insegnante non solo per una
classe ma per il suo mestiere. E che in questa vigilia di
ripresa dell'anno scolastico - il libro è disponibile da 6
settembre - regala un commovente spaccato di questo piccolo
universo in cui si formano uomini e donne nel confronto e nello
scontro con chi, ogni giorno, ha la forza e il coraggio di
sedersi in cattedra davanti a loro e contribuire a scriverne il
destino. La storia appunto è quella di una prof. supplente
d'inglese che a novembre viene catapultata senza passare dal via
in una classe al quinto anno in una scuola della periferia
romana, Rebibbia, giusto vicino al carcere. Lei, che è nata al
centro e vive a Garbatella - come Gaja Cenciarelli che insegna
inglese ed è anche una bravissima traduttrice - approda come in
un altro continente nelle vite di questi ragazzi, un po' geni,
un po' malandrini, alle prese con le loro mille problematiche
generazionali, sociali, economiche, morali e non solo. A muovere
la 'professore'', come la chiamano loro, è un amore infinito per
il suo lavoro ma soprattutto per la dimensione umana più che
didattica, come fossero uno direttamente e proporzionalmente
legato all'altro. ''Ha litigato con la sua classe. E' come una
lite tra innamorati. Si sente tradita, incompresa. Amore. Una
parola troppo complessa, con infinite implicazioni sentimentali
che lei detesta, e che non c'entrano con questa situazione''.
Lei è legata profondamente a quel gruppo di cui penetra giorno
dopo giorno la vita, entrando nella loro anima come lei entra
nella loro. ''Perchè da tanta importanza a questi ragazzi?
Perchè sono così fondamentali, per lei? Perchè non riesce a fare
il suo lavoro e vivere la sua vita come tutti gli altri, senza
dover vivere anche la loro? Perchè è sempre una questione di
salvezza? Perchè vorrebbe abbracciarli tutti e dirgli: voi non
avete idea di quanto siete importanti per me?''. In quella
periferia i ragazzi, tutti, uno per uno, combattono quella che
lei chiama la battaglia per la salvezza, che è il senso che a
suo avviso dovrebbe dare la scuola, capire quale strada
intraprendere per difendersi dalle insidie, dalle scorciatoie,
dai dolori, dalla violenza che troppo spesso spezzano le vite
sul nascere. Loro, in quella giungla in cui fanno lo slalom tra
spacciatori e altre consuete illegalità, tendono a risolvere i
problemi con le mani. Ragazzi e ragazze. Eppure poi si
innamorano di Joyce e di questa donna così imprevedibile che li
abbraccia tutti con commovente tenerezza e con la sapienza del
suo voler e saper combattere la banalità del male con la
dolcezza dell'alternativa. Lei, la professoressa d'inglese,
affronta il mondo a piedi, cogliendone lentamente il volto
reale. Con questo spirito ogni mattina varca la soglia di quella
classe che le rimarrà legata tutta la vita. Ma lei questo ancora
non lo sa.
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