THE COMMITMENT OF REASON GENERATES FREEDOM.
L'IMPEGNO DELLA RAGIONE GENERA LIBERTA'
TITOLI
Lo spazio dell'immaginazione, Ian McEwan, Einaudi.
1984, George Orwell, Mondadori.
La fattoria degli animali, George Orwell, Mondadori.
Rumore. Un difetto del ragionamento umano, Daniel Kahneman - Olivier Sibony - Cass R. Sunstein, Utet
Atti di sottomissione, Megan Nolan, NNE.
Il mio anno di riposo e oblio, Ottessa Moshfegh, Feltrinelli.
L'idiota, Elif Batuman, Einaudi.
La casa di marzapane, Jennifer Egan, Mondadori.
La vegetariana, Han Kang, Adelphi.
Bunn, Mona Awad, Fandango Libri.
Nessuno ne parla, Patricia Lockwood, Mondadori,
Dove sei, mondo bello, Sally Rooney Einaudi.
Tra le nostre parole, Katie Kitamura, Bollati Boringhieri.
Nella casa dei tuoi sogni, Carmen Maria Machado, Codice.
Le ragazze, Emma Cline, Einaudi.
Persone normali, Sally Rooney, Einaudi.
Chiaroscuro, Raven Leilani, Feltrinelli.
Tutto quello che so sull'amore, Dolly Alderton, Rizzoli.
Invisibili. Come il nostro mondo ignora le donne in ogni campo. Dati alla mano, Caroline Criado Perez, Einaudi.
Atti umani, Han Kang, Adelphi.
Havery, Emma Cline, Einaudi
Scrittori e amanti, Lily King, Fazi.
Le divoratrici, Lara Williams, Blackie.
Servirsi, Lillian Fishman, EO.
I miei genitori-Tutto questo non ti appartiene, Aleksandar Hemon, Crocetti.
Nello sciame. Visioni del digitale, Byung-Chul Han, Nottetempo.
Il collegio, Tana French, Einaudi.
Punto di fug, Mikhail Shishkin, 21lettere
12
12
Con
la Fattoria degli animali George Owell, il cui vero nome è Eric Blair,
scrive tra il 1943 e il 1944 una vera e propria favola dei tempi
moderni, con animali che simboleggiano gli uomini di questo secolo.
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«Il potere non è un mezzo, è un fine. Non si stabilisce una dittatura nell’intento di salvaguardare una rivoluzione; ma si fa una rivoluzione nell’intento di stabilire una dittatura. Il fine della persecuzione è la persecuzione. Il fine della tortura è la tortura. Il fine del potere è il potere.»
Pietra miliare della letteratura inglese, 1984 è
uno dei romanzi più conosciuti e forse più controversi del secolo
scorso. Un romanzo che va oltre il concetto di “classico”, che è in
grado di smuovere le coscienze, di scaturire dubbi, portando il lettore a
riflettere sul passato, sul presente e soprattutto sul futuro.
LO SCANDALO DEL RUMORE
Il Nobel Daniel Kahneman ci mette in guardia
dall'estrema variabilità del giudizio umano.
Il <<Rumore>> senza suono accompagna ogni nostra decisione, ogni nostro giudizio, e che si allarga alle valutazioni dei professionisti che consultiamo, a ogni livello, fino alla politica e ai governi.
Ma che cos'è questo <<Rumore>>. Esso è <<un difetto del ragionamento umano, pervasivo ed esclusivo, che facciamo di tutto per ignorare>>.
In sintesi, i giudizi umani avranno quindi i loro errori associati, detti (le eucaristiche, i bias) e in parti uguali (il rumore). Il Rumore che dà il titolo al saggio è l'errore dovuto alla variabilità, dovuto al fatto che nessuno pensa in modo identico a un altro. Ma se dei bias si parla molto, il rumore non è mai stato studiato, almeno fin o a ora, precisa Kahneman. Seb bene, aggiunge, nelle decisioni più importanti sia spesso presente.
Il saggio ci mostra la teoria che non è così difficle da comprendere. Dobbiamo accettare l'idea che esistano diverse fonti di incertezza nel modo in cui valutiamo la realtà è quasi tutta la teoria che serve per continuare il ragionamento della lettura del saggio.
Leggeremo le conseguenze dominanti del rumore che disturba i nostri giudizi. D'altra parte perchè il rumore si dimostri un problema serio soprattutto in determinati ambiti in cui ci aspetteremmo, il livello massimo di oggettività, quelle fonti nelle quali ci viene richiesto di fidarci del giudizio e dell'esperienza di qualcuno. Due parametri ci vengono in esempio: la legge e la medicina, che indistintamente ci riguardano tutti, entrami diostrano come la teoria del rumore sia presente in misurazioni altissime.Tragedia di un uomo che detesta le donne.
Megan Nolan racconta una storia di dolore e violenza in cui la scrittura procede dura, senza metafore. Ma il testo non è un'apologia dell'odio, piuttosto un'elegia della nostra lotta all'odio. Quello dentro di noi.
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Ottessa Moshfegh è una delle voci più interessanti che arrivano da oltreoceano e questo suo secondo romanzo è stato considerato dai critici di tutti i maggiori giornali come uno dei libri migliori dell'anno.
La sua eroina, di cui non sapremo mai il nome, ci spiega, in modo lucidissimo, come e perchè abbia deciso di scegliere di isolarsi e di assumere psicofarmaci con l'aiuto di un'inattendibile psichiatra: immersa in una crisi mentale che l'ha spinta sull'orlo dell'abisso, ingaggia una lotta personalissima "contro l'infelicità", attuando un rigoroso programma in cui deve dormire almeno 20 ore al giorno, riempiendo il tempo che resta con la visione di vecchi film degli Anni 80, da Frantic a Il fuggitivo, ad Affittasi ladra con le sue star preferite, Harrison Ford e Whoopi Golderg.
L’Idiota è l’esordio letterario di Elif Batuman, americana profondamente ancorata alle sue radici turche. Un romanzo a metà tra la formazione e l’autobiografia, che si pone in diretta continuità rispetto alla precedente raccolta di saggi I Posseduti. Due titoli che rimandano all’amore per la letteratura russa, nella fattispecie a Dostoevskij, anche se la parabola della giovane Selin ne L’Idiota trova più spesso riscontro – in maniera sicuramente meno tragica- nella figura di Anna Karenina di Tolstoj.
Il romanzo è ambientato negli anni ’90 e ammantato da una patina di nostalgico ottimismo: su tutta la narrazione incombe la radiosa prospettiva dell’avvento di internet, la magia della posta elettronica e delle nuove forme di comunicazione. La protagonista è l’alter-ego dell’autrice: Selin, figlia di turchi trapiantata in America, è una matricola curiosa e impulsiva, con una tenace predisposizione all’indagine letteraria. Questa tendenza si manifesta seguendo due traiettorie diverse. Da una parte, Selin ripone fiducia nello studio della linguistica come scienza applicata, possibile chiave di comprensione dei meccanismi del linguaggio. In seconda istanza, la studentessa è fatalmente attratta dalla letteratura russa, densa di domande senza risposta e di questioni morali elettrizzanti quanto disturbanti.
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Jennifer Egan ci porta in un mondo in cui i ricordi non sono più privati, in cui è possibile recuperarli, condividerli, accedere a quelli degli altri, Jennifer Egan nel suo nuovo atteso romanzo 'La casa di marzapane', uscito per Mondadori.
18.50
Una mia prima impressione di lettura è quella che la Awad, racconti storie di ragazze molto diverse tra loro ma, accomunate dall'essere <<intrappolate>>, tra due situazioni: essere veramente sè stesse e trovare l'amore. La lettura del libro è stata l'occasione per una conversazione sui temi capitali del mestiere di scrivere, a partire da alcuni filoni che accomunano la voce intima e progressista, creatrice di implacabili meccanismi narrativi in cui il caso, il destino, l'ambiguità dell'esistenza giocano ruoli da protagonisti. La finalità è data dalla ricerca dell'amicizia. Mona Award, nei suoi libri (la Award ha già scritto un libro precedente a questo), sfida il lettore intellettualmente ed emotivamente, sa stare ad un livello narrativo di scrittura creativa alta e al tempo stesso non perde mai l'intimità. Nei romanzi della Award, la realtà dei personaggi è tangibile, viva, molto rilevante: il senso di alienazione, la solitudine, il bisogno di amore. Sono un'avventura per noi lettori. Una storia come possibile alternativa di vita che ognuno ha dentro di sè. Anche perchè, mettersi nel cuore e nella storia di un personaggio del libro, può essere anche una sorpresa.
18LE EMOZIONI AL POTERE PER ELETTORI EMOTIVI.
LE TRAPPOLE MENTALI INGABBIANO LA RAGIONE.
LA SOLITUDINE E' UN'EPIDEMIA. LA CURIAMO CON LA RETE, CON I SOCIAL NETWORK. LA SENSAZIONE DI NON AVERE LEGAMI INTACCA IL TESSUTO SOCIALE ED ECONOMICO, CHE DIVENTA PERMEATO DI INDIVIDUALISMO.
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La pluripremiata scrittrice irlandese Sally Rooney ritorna dopo il successo
dei suoi due romanzi precedenti con l'attesissimo Beautiful World, Where Are You.
Una storia delle malattie delle relazioni moderne, delle insicurezze, delle
amicizie, della comunicazione e della vita in generale, questa è un'altra storia
millenaria del romanziere popolare.
Beautiful World, Where Are You offre un ritratto intimo della vita di due coppie.
Man mano che Rooney rompe queste relazioni a poco a poco, permette anche al pubblico
di conoscere questi personaggi a un livello intimo.
Incontriamo Alice, una scrittrice di successo, che si apre a una nuova relazione
con Felix, un addetto alla distribuzione di magazzini. Rooney esplora i diversi
livelli di questa relazione mentre la storia si svolge. L'altra relazione che
Rooney espone è quella tra l'amica di Alice, Eileen, e Simon, un uomo del suo
passato con cui si ritrova di nuovo. Questa si rivela una mossa alquanto
disastrosa poiché i due ruotano tra amore, separazione, desiderio, amicizia e
sesso occasionale. Ognuno mette in discussione le proprie decisioni e scelte
nella vita lungo la strada.
Quando la vita è diventata così complicata e riuscirà questo quartetto a
raggiungere un senso di vera felicità?
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Nella casa dei tuoi sogni è il secondo romanzo che Carmen Maria Machado pubblica. E' una confessione ostinata e senza censure. L'anonima narratrice ha 24 anni, sembra una <<modella>>, e si definisce <<affetta da sonnofilia>>.
Dormire, nient'altro potrebbe darle tanto piacere, tanta libertà, il potere sentire e muoversi, pensare e immaginare, al sicuro dalla paura della coscienza vigile. Nel giugno del 2000 la narratrice vive in un appartamento sulla Est 84th Street di New York, grazie ad un fondo fiduciario istituito per lei dai genitori recentemente deceduti; laureata alla Columbia, ha da poco lasciato un ambito lavoro in una galleria d'arte di Chelsea, per ritirarsi dal mondo e concedersi lunghi periodi di sonno.
Evie voleva solo che qualcuno si accorgesse di lei. Come tutte le adolescenti cercava su di sé lo sguardo degli altri. Un'occasione per essere trascinata via, anche a forza, dalla propria esistenza. Ma non aveva mai creduto che questo potesse accadere davvero. Finché non le vide: le ragazze. Le chiome lunghe e spettinate, i vestiti cortissimi. Il loro incedere fluido e incurante come di "squali che tagliano l'acqua". Poi il ranch, nascosto tra le colline. L'incenso, la musica, i corpi, il sesso. E, al centro di tutto, Russell. Russell con il suo carisma oscuro. Ci furono avvertimenti, segni di ciò che sarebbe accaduto? Oppure Evie era ormai troppo sedotta dalle ragazze per capire che tornare indietro sarebbe stato impossibile?
Connell e Marianne frequentano la stessa scuola di Carricklea, un piccolo centro dell'Irlanda rurale appena fuori Sligo. A parte questo, non hanno niente in comune. Lei appartiene a una famiglia agiata e guasta che non le fa mancare nulla tranne i fondamenti dell'amore e del rispetto. Lui è il figlio di una donna pratica e premurosa che per mantenerlo fa la domestica in casa d'altri (quella della madre di Marianne). Nell'inventario di vantaggi e svantaggi, l'inferiorità economica di Connell è bilanciata sul piano sociale. Lui è il bel centravanti della squadra di calcio della scuola e fra i compagni è molto amato, mentre Marianne, che nella pausa pranzo legge da sola Proust davanti agli armadietti, è quella strana ed evitata da tutti. Se la loro fosse una battaglia, o anche solo una sequenza di scaramucce amorose, si potrebbe dire che le frecce al loro arco si equivalgono. Ma Connell e Marianne sono «come due pianticelle che condividono lo stesso pezzo di terra, crescendo l'una vicino all'altra, contorcendosi per farsi spazio, assumendo posizioni improbabili»: nella loro crescita, si appoggiano e si scavalcano, si fanno molto male ma anche molto bene, e la sofferenza che si procurano non è che boicottaggio di sé. Certo, la ferocia informa tutti i rapporti di potere che vigono fra i personaggi, nella piccola scuola di provincia come nel prestigioso Trinity College cui entrambi i ragazzi accedono, nelle dinamiche di genere come negli equilibri famigliari. Perfino in quelle dicotomie sommarie che tanto Connell quanto Marianne subiscono, e in cui essi stessi indulgono: quelle fra persone gentili e persone crudeli, fra brave persone e persone cattive, corrotte, sbagliate, fra persone strane e persone normali. In un modo o nell'altro entrambi aspirano alla normalità, Connell per un'innata benché riprovevole pulsione di conformità, Marianne forse per sfuggire a quella cruda e pervasiva sensibilità che tanto dolore le causa e che facilmente vira all'autodistruttività. C'è Jane Austen in queste pagine, la forza del suo dialogo, la violenza sotterranea delle sue relazioni, e l'omonimia di Marianne con l'eroina del suo romanzo più celebre ne è un indizio. Per anni Marianne e Connell si ruotano intorno «come pattinatori di figura», rischiando la vita e salvandosela, chiedendosi, promettendosi, negandosi, dimostrandosi che quella che li lega è una storia d'amore.
17
Edith, ventitré anni, afroamericana, condivide un appartamento a
Bushwick, Brooklyn, lavora in una casa editrice ma ha una predilezione
per la pittura, e sceglie solo uomini sbagliati. Nelle prime pagine la
troviamo a chattare con Eric, un archivista digitale quarantenne in
piena crisi di mezza età, di cui diventa l'amante. Eric ha un matrimonio
aperto, e il sesso diventa così per Edith il campo dove verificare la
distanza che la separa dagli altri: lei è nera, giovanissima e senza
soldi; sente il peso delle parole altrui - superficiali, irrispettose,
cattive -, che sanciscono l'impossibilità di superarla, quella distanza.
La situazione precipita e si fa esplosiva quando Edith perde il lavoro
e, inaspettatamente, trova un'imprevedibile alleata nella moglie di
Eric, Rebecca, che la invita a stare in casa loro, in un sobborgo molto
bianco ed elegante del New Jersey. Anche se l'invito non è
disinteressato. Edith capisce ben presto che in realtà da lei ci si
aspetta qualcosa: che aiuti Akila, la ragazzina afroamericana adottata
da Eric e Rebecca, a superare le secche di un'adolescenza nera in una
comunità di bianchi. Attraverso le dinamiche a volte sconcertanti che si
creano all'interno di questa bizzarra famiglia allargata, attraverso la
rabbia, la tenerezza e il dolore, Edith approda a una nuova
consapevolezza di sé e del proprio posto nel mondo.
17.50
Diventare grandi è il viaggio della vita, e quello di Dolly Alderton è stato un giro vorticoso sulle montagne russe. Stazione di partenza, uno scialbo sobborgo londinese dove Dolly, nei primi anni del nuovo millennio, è un'adolescente che passa le giornate su Messenger, smaterializzata in uno spazio parallelo di relazioni simulate, o a fantasticare su ragazzi e feste e soprattutto fughe insieme alla sua migliore amica Farly. Il primo, elettrizzante scatto in avanti arriva al momento di trasferirsi a Exeter per l'università e dare sfogo a tutti i sogni di libertà, in quelli che saranno anni di eccentrica sregolatezza, sbronze micidiali, avventure di una notte e incontri destinati a durare. Poi, spinta dal sogno, questa volta, di diventare giornalista, si tufferà nel cuore pulsante di Londra, città spettinata, gaudente, come lei tendente all'autodistruzione, una regina severa che cambierà il suo modo di vedere il mondo. Il memoir di Dolly Alderton, vincitore del National Book Award, è un bellissimo posto dove stare. Dentro ci sono cose normali come l'amicizia, le delusioni, le sorprese del sesso, gli amori che salvano o ti annientano, la palude dell'ambiente familiare - ma soprattutto c'è lei, una ragazza ferocemente divertente che sa raccontare come si diventa donna, e quali sono le tante forme dell'amore.
Come il nostro mondo ignora le donne in ogni campo. Dati alla mano.
L'uomo è capace di violenza inaudita. Come può salvarsi?
12
18.50
Casey è una ragazza di trent'anni che ha fatto un patto con se stessa:
non pensare ai soldi e al sesso, almeno al mattino. Appassionata di
letteratura e aspirante scrittrice, si è indebitata pesantemente per
pagarsi gli studi e ora si ritrova a vivere in una piccola stanza
ammuffita e a lavorare come cameriera. Rimane però aggrappata al sogno
che quasi tutti i suoi vecchi amici hanno ormai abbandonato e, con
ostinata determinazione, ogni mattina scrive. Di recente ha perso la
madre, con la quale aveva un rapporto di confidenza profonda e che
rappresentava, sebbene vivesse dall'altra parte del paese, la sua unica
ancora affettiva. E infine, gli uomini: reduce dall'ennesima relazione
fallita in maniera inspiegabile, girovagando per librerie e happening
letterari, Casey incontra due scrittori che cambieranno le cose. Da una
parte c'è Silas, giovane poeta gentile e sognatore spiantato quanto lei,
dall'altra Oscar, maturo padre di famiglia, autore affermato
prigioniero del proprio talento...
18.90
Questa è la storia di una fame che non va mai via. E di Roberta, che vive cercando di non occupare spazio. A quasi trent'anni è bloccata in un lavoro senza senso. Un giorno conosce Stevie, è libera e pericolosa. Diventano amiche, vanno a vivere insieme. Poi inventano il Supper Club. Un collettivo di donne stanche di sentirsi dire che devono parlare meno, mangiare meno, costare meno, essere meno. Ma più il club diventa popolare e sovversivo, più Roberta è costretta a riconciliarsi con la vulnerabilità del proprio corpo - e quel passato che ha lavorato così duramente per reprimere. "Le divoratrici" è una storia che parla della fame di vivere. Un romanzo sul crescere e trovare il proprio posto nel mondo.
17
Eve ha trent'anni e vive a New York con la sua compagna Romi, con la quale da anni ha una relazione stabile. Ossessionata però dal proprio corpo, e in cerca di risposte su quello che per lei è il suo scopo, il sesso, una sera decide di condividere le sue foto di nudo online. E così che conosce Olivia, una giovane pittrice di Brooklyn, e, attraverso Olivia, il carismatico Nathan, dando inizio a un elettrizzante quanto inquietante rapporto a tre. Mentre sprofonda sempre di più in una doppia vita - notti estreme con Nathan e Olivia, in cui esplora le dinamiche della gelosia tra donne e il desiderio maschile, e la sicurezza dell'esistenza accanto a Romi - Eve deve confrontarsi con interrogativi che non smettono di tormentarla: chi ha il controllo, e cosa vuol dire avere il controllo? Cosa significa il sesso per noi? Come conciliare ciò che desideriamo con ciò che dovremmo desiderare? Come seguire i nostri desideri, e verso chi ne siamo responsabili? Per Eve non esistono risposte semplici - solo un continuo percorso di scoperta, pericoloso ed esaltante. Con una scrittura trascinante e affilata come un bisturi, Lillian Fishman disseziona i concetti di desiderio, genere, attenzione, intimità, vanità e potere, incidendoli sulla pelle dei suoi protagonisti e inoltrandosi con spietata eleganza nel territorio liquido di sesso e sessualità.
20
A 28 anni Aleksandar Hemon inizia una seconda vita, è il 1992. Si trova
negli Stati Uniti per studiare, dovrebbe prendere un aereo per tornare a
casa ma l'aeroporto di Sarajevo è appena stato chiuso, è scoppiata la
guerra. Partito con un passaporto jugoslavo, Hemon vedrà da lontano il
suo paese disgregarsi. Lontano dalla famiglia, senza più un luogo che
possa chiamare suo, troverà rifugio nella letteratura. Molti anni e
libri dopo, Hemon racconta quel mondo da cui si è separato a forza. Da
un lato, i sogni infranti dei genitori, cresciuti nello slancio della
Jugoslavia idealista, l'esperienza della guerra, la migrazione in Canada
e il tentativo di costruirsi una nuova vita senza perdere il senso di
quella che si erano lasciati alle spalle. Dall'altro lato, l'infanzia
luminosa e poetica dell'autore, il primo amore e la giovinezza ribelle
in un paese nel pieno delle trasformazioni. Fondato su storie di
famiglia amorevolmente e sfacciatamente raccontate a ruota libera, rese
spesso esilaranti dalla scrittura - lo humor tipico di Sarajevo capace
di evocare risate inaspettate anche nel mezzo alla tragedia -, questo
libro è l'espressione di Hemon nella sua forma più abbagliante. Tra
ricordi e osservazioni fulminanti ci racconta la Storia di una nazione
che si sognava ugualitaria e cosmopolita, e si è scoperta ingannata.
12
La trasparenza e i dispositivi digitali hanno cambiato gli uomini e il loro modo di pensare. Alla comunicazione in presenza, alla capacità di analisi e alla visione del futuro si sono sostituiti interlocutori fantasmatici immersi in un presente continuo e sempre visualizzabile attraverso uno schermo. Il soggetto capace di annullarsi in una folla che marcia per un'azione comune, ha ceduto il passo a uno sciame digitale di individui anonimi e isolati, che si muovono disordinati e imprevedibili come insetti. Han si interroga su ciò che accade quando una società - la nostra - rinuncia al racconto di sé per contare i "mi piace", quando il privato si trasforma in un pubblico che cannibalizza l'intimità e la privacy. E su che cosa comporta abdicare al significato e al senso per un'informazione reperibile ovunque ma spesso inaffidabile.
15
Il collegio
Tana FrenchIl detective Stephen Moran lavora ai Casi Freddi con un unico obiettivo, entrare a far parte della Omicidi della polizia di Dublino. Quello che gli serve è soltanto un'occasione e quando Holly Mackey si presenta nel suo ufficio, sembra che quel momento sia arrivato. Holly ha nuove informazioni sul caso di un ragazzo trovato ucciso l'anno prima nel collegio più prestigioso d'Irlanda. L'indagine, subito riaperta, viene affidata a Moran e Conway, una collega tutt'altro che facile da gestire. Gli indizi portano alla scuola di Holly, alla vita segreta delle ragazze. Ben presto, Moran si troverà invischiato in una rete di gelosie, violenze e misteri.
19.50
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