Vi ricordate la Fabbrica di cioccolato, Matilda, Gli sporcelli, Le streghe, James e la pesca gigante? Oggi leggere i grandi classici di Roald Dahl potrebbe non essere più la stessa cosa: nelle nuove edizioni messe in commercio dalla casa editrice britannica Puffin Books, parte della celebre Penguin Random House, sono stati cambiati alcuni passi delle storie più famose in nome dell'inclusione. In particolare, come si legge sul Daily Telegraph, sono state apportate modifiche nelle parti dei romanzi per bambini in cui l'autore, morto nel 1990, utilizzava espressioni ritenute razziste, grassofobiche e misogine, per rendere il linguaggio più inclusivo.
La casa editrice ha spiegato il suo intento con una nota nelle nuove edizioni, avvertendo i lettori dei cambiamenti che sono stati introdotti per far sì che le opere di Dahl “possano essere apprezzate da tutti anche oggi”. Le operazioni di revisione sarebbero iniziate a partire dal 2020 in collaborazione con la Roald Dahl Story Company, un anno prima dell'acquisizione dei diritti da parte di Netflix nel 2021. Nel dettaglio, i libri dell'autore sui cui è intervenuta la casa editrice, con modifiche rispetto all'edizione del 2001 sono Gli sporcelli, Le streghe, Matilda, La magica medicina, James e la pesca gigante, La fabbrica di cioccolato, Fantastic Mr Fox, Il Ggg, Il coccodrillo Enorme, Agura Trot.
I cambiamenti
Il giornale britannico ha riportato alcune delle modifiche più significative nelle varie opere rispetto all'edizione del 2001. Ne Le Streghe, ad esempio, la parola “queer” è stata sostituita con “strange”, “chambermaid”, cameriera, con “cleaner”, addetto/a delle pulizie, mentre il passaggio “Quando un'attrice indossa una parrucca, o se tu o io la indossiamo, l'appoggiamo sopra i nostri capelli, ma una strega la deve sistemare sopra il cuoio capelluto nudo” è stato rimosso. In Matilda, l'espressione “padre e madre” è stata sostituita con “genitori”, mentre i riferimenti a Joseph Conrad e a Rudyard Kipling sono stati sostituiti con quelli a Jane Austen e a John Steinbeck. Ne La fabbrica di cioccolato, invece, l'espressione “enormously fat” viene sostituita da “enormous”, mentre è stato rimosso il passaggio che descriveva le abitudini degli Umpa Lumpa specificando che passavano ogni momento della loro vita arrampicandosi sugli alberi.
I precedenti
Sebbene non in modo così radicale, non è la prima volta che le opere di Dahl subiscono modifiche: l'autore stesso in alcuni casi avrebbe infatti cambiato le sue opere nel corso degli anni. Nella prima edizione della Fabbrica di cioccolato, ad esempio, gli Umpa Lumpa venivano descritti come schiavi provenienti dall'Africa deportati da Willy Wonka, in un'edizione successiva, venivano invece presentati come personaggi di fantasia. Inoltre, nel 2020 la famiglia dell'autore e la Roald Dahl Story Company si sono scusate per alcune dichiarazioni antisemite che l'autore avrebbe pronunciato e scritto quando era ancora in vita.
Sulla revisione delle opere di Dahl si è pronunciato anche l'autore Salman Rushdie, che in passato si era detto contrario alla cancel culture: sul suo account Twitter ha scritto in merito “Roald Dahl non era un angelo, ma questa è un'assurda censura. Puffin Books e la Dahl estate dovrebbero vergognarsi”.
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