La Biblioteca di Katia: YOUTUBE DOMENICA, 28 APRILE 2024

Un dialogo tra generazioni. Il macigno della storia in forma di Letteratura. Il potere dell'arte che salva e unisce.

In questo tempo così incerto: guerre, conflitti interni, Che cosa ci unisce, cosa ci definisce. Forse l'arte non potrà salvare il mondo, ma certo qualcosa di importante può farlo: può farci sentire più uniti. Può insomma, aiutarci a capire e a capirci, può darci una nuova consapevolezza: la consapevolezza che ogni tipo di chiusura non farà altro che aggravare la situazione, come quella attuale, già difficile e pericolosa, attraversata dalle guerre, segnata dalla crisi ambientale, ferita dalle disparità sociali. Nei miei anni trascorsi a scrivere, leggere e a confrontarmi, ho imparato che la nozione di identità nazionale, specialmente nell'arte, non può essere mai assoluta, ma deve piuttosto essere fluida: nel senso che non ci si può chiudere nel proprio piccolo giardino, rimanendo insensibili a quello che succede oltre le mura di questo nostro piccolo giardino.

Me lo confermano le esperienze di artisti che nel profondo e costante desiderio di superare i confini, evitando di mettere al bando Dostoevskij o Tolstoj solo perchè russi, non ha senso, perchè la loro è un'opera universale. Gli artisti hanno compreso prima di molti politici che l'arte può essere utile per avvicinare gli estremi. Proprio inseguendo quest'idea con successo, dimostra che è la strada giusta. Ma bisogna avere umiltà, bisogna volere annullare ogni idea di superiorità, bisogna aver voglia di capire. Solo così l'arte potrà anche, davvero, salvare il mondo.

Non ci sono soltanto le elzioni per il Parlamento europeo il 6-9 giugno: quest'anno si voterà pure in Gran Bretagna, forse in autunno, anche se non è escluso un anticipo fra giugno e luglio.

In Europa si prospetta uno spostamento a destra dopo le elezioni, mentre Londra va a sinistra. Questo aumenterà la divergenza fra il Regno Unito e il continente?

Ma se ci sarà questa grande divergenza politica, che seguito potranno avere gli approcci di Bruxelles verso Londra che abbiamo già visto in questi giorni, come la proposta di uno schema di mobilità per i giovani, che potrebbe essere il preludio di un ritorno a una relazione più stretta?

Va messa in conto la forza gravitazionale dell'Europa, che con il suo peso finisce per attirare i vicini nella sua orbita: sarà una dinamica inevitabile?

In Europa si assiste ad una spinta per una maggiore integrazione, abbiamo ascoltato le parole di Mario Draghi e letto il rapporto di Enrico Letta. Se questo si verifica, come si rifletterà nel rapporto con la Gran Bretagna?

Se l'evoluzione Europea è verso un'unione a più velocità, reggerà l'Ue in questa forma e le tendenze centrifughe saranno riassorbite, o c'è il rischio di una frammentazione?

Come si gestisce il fattore Trump: una sua rielezione spingerà la Gran Bretagna verso l'Europa?

La Gran Bretagna sembra avere ritrovato un suo ruolo diplomatico sulla scena mondiale, dall'Ucraina al Medio Oriente. Londra riuscirà a essere un player importante, sarà in grado di avere ruolo indipendente a livello globale o è solo un'illusione?

La Gran Bretagna è davvero una nazione europea o è sostanzialmete differente dal continente?

Libri che ho letto e recensito:

Jess Kidd, La nave della notte,

Victor Hugo, I Miserabili,