Luis Landero
Pioggia sottile
Il libro
A Madrid vive una famiglia come tante:
una madre vedova ormai anziana, tre figli adulti. La madre fra poco
compirà ottant’anni e, per l’occasione, l’unico figlio maschio vuole
organizzare un pranzo che riunisca tutti. Ma le sorelle non ci stanno:
ha forse dimenticato che non si parlano più da mesi? In effetti, a ben
guardare la situazione è tutt’altro che idilliaca. Nel tempo, malumori e
risentimenti di ogni sorta hanno logorato i rapporti, in un groviglio
di accuse reciproche che sembra inestricabile: la gelosia fra le due
figlie, il loro comune rancore verso il fratello, ma anche verso la
madre, colpevole di aver sempre preferito lui. All’annuncio di questo
pranzo imminente, i problemi tornano a galla e ognuna delle donne di
famiglia cerca un’alleata in Aurora, l’irreprensibile nuora e cognata
che suo malgrado è diventata la confidente di tutti ed è costretta a
trascorrere le giornate al telefono ascoltando le loro lamentele. Cosa
che comincia a pesarle più di quanto potesse immaginare… Si può parlare
di tutto con i propri cari? Nessun racconto è innocente, tantomeno lo è
quello che ci raccontiamo sulla nostra famiglia.
Lo straordinario Pioggia sottile, il romanzo dell’anno per le
testate spagnole più autorevoli, pluripremiato e accolto dal pubblico
con un entusiasmo che l’ha mantenuto ai vertici delle classifiche di
vendita per mesi, è il libro che tutte le famiglie spagnole hanno letto:
un romanzo commovente e vivace che trascina il lettore in un vortice di
incomprensioni in cui la necessità di affermare la propria verità è più
forte del desiderio di riappacificazione.
«Pioggia sottile è un
romanzo eccezionale, ci parla dei segreti familiari che si trasformano
in demoni, in oscurità, in oblio. Landero è diventato il nostro
Dostoevskij. Landero è uno dei più grandi scrittori del mondo».
Manuel Vilas
«Con la sua prosa ammirevole, marchio di fabbrica, Pioggia sottile
ci conduce dentro il tortuoso labirinto delle relazioni familiari, dei
ricordi opprimenti, dei conflitti mai risolti. È difficile per il
lettore non farsi risucchiare nel vortice di questo intenso romanzo».
Fernando Aramburu
«Una grande storia percorsa da
una tensione spesso insostenibile. Aurora interpreta in maniera
magistrale la parte che tutti a volte interpretiamo, quella del grande
ascoltatore. Questo è un libro che vorrei rileggere, perché soltanto
verso la fine ho capito quanto sia brillante».
Herman Koch
«Non è solo un bel libro: è un libro da consigliare assolutamente a chi vuole capire la vita. È una grande metafora, come Madame Bovary o I fratelli Karamazov».
Juan Cruz Ruiz, «El Día»
RECENSIONE
E' un romanzo sui legami di famiglia. Gabriel, professore di filosofia, un uomo buono, un sognatore, un ingenuo, sposato con Aurora, un angelo come il suo nome, vuole festeggiare gli ottant'anni della madre, una maniaco depressiva che ha rovinato la vita a tutti. Il padre Gabriel, ha lo stesso nome è morto, quindi tocca a lui, l'unico maschio ad organizzare la festa. Decide di chiamare le sorelle, Sonia, la maggiore, Andrea quella di mezzo. Gabriel sembra essersi dimenticato che sono vent'anni che i tre non si parlano o si sparlano a vicenda, non si frequentano. A fare da tramite, a smussare gli angoli, è Aurora, l'unica che ha tenuto i rapporti con la famiglia del marito. Perchè lei è il tipo che sa ascoltare ed è diventata la confidente di tutti. Le telefonate diventano un viaggio infernle verso la tragedia. Il racconto parte come una pioggerela e diventa una tempesta. E' tutto un rinfacciarsi di colpe. Un campanello d'allarme ci aveva avvertito all'inizio, quando una sorella dice ad Aurora: "Tu non lo sai, ma Gabriel non è quello che sembra." Se i ricordi sono sabbie mobili, trovare la verità è un compito arduo.
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