martedì 25 giugno 2024

REVIEW: SOGNAVA I LEONI DI ERNEST HEMINGWAY, MONDADORI

 

Tutti i racconti

Ernest Hemingway
pubblicato da Mondadori

Collana I Meridiani

Pubblicato 01/01/1998

Pagine 1080 - Euro 78,00

Curatore Fernanda Pivano

 

 

 

Il libro

Questo Meridiano raccoglie, per la prima volta in Italia, il 'corpus' finalmente completo dei racconti di Hemingway: i famosi "Quarantanove racconti", le short-stories pubblicate in seguito e i racconti postumi.  

Sognava i leoni – L’eroismo fragile di Ernest Hemingway (HarperCollins, 2024) di Matteo Nucci è un libro memorabile, un vero “corpo a corpo” con la scrittura dell’autore di capolavori come Per chi suona la campana o Il vecchio e il mare: è una ricognizione che rimette nella giusta luce un Classico del Novecento che oggi rischia di essere opacizzato dal suo stesso mito. Tra i tanti temi toccati nel saggio, “l’ossessione” di Hemingway per lo stile, le sue “regole” per scrivere bene secondo “grazia sotto pressione”, il suo debito con Omero, la sua ossessione per lo spettro della morte come il suo bisogno d’amore. Tra le opere più recenti di Matteo Nucci (Roma, 1970), i saggi letterari Achille e Odisseo (Einaudi 2020) e Il grido di Pan (Einaudi 2023) e il romanzo Sono difficili le cose belle (HarperCollins 2022).

Come nasce la tua passione per Hemingway?

Hemingway è uno scrittore vitalista, uno che scrive per vivere e vive per scrivere. Difficile per me resistere a questo fascino, da ragazzino. Lì tutto è cominciato. Con la smania di vivere e scrivere. Ma vedi, come ogni vero vitalista, Hemingway e i suoi eroi, portano avanti una costante lotta contro la morte. È l’eternità la dimensione in cui vogliono affacciarsi. Per questo la passione è cambiata nel tempo e ha preso non solo il ragazzino, ma anche l’adolescente, eppoi, con salite e discese, anche l’adulto.

Tu sei romanziere, cosa ti ha insegnato la scrittura di Hemingway? Quali sono i suoi più importanti consigli di scrittura?

Hemingway è molto generoso con gli aspiranti scrittori. Dispensa consigli tecnici e pratici. Dall’idea di non scrivere mai, in una giornata, fino all’esaurimento degli argomenti, pur di tenersi qualcosa con cui ricominciare il giorno seguente. Fino alle teorie più solide come la famosa teoria dell’iceberg, ovvero l’omissione del cuore della vicenda. Il punto però è che spesso sono consigli molto fraintesi. Si deve approfondire parecchio la parola apparentemente semplice dello scrittore per coglierne la complessità. Allora anche i consigli più banali si riempiono di luce.

Oggi Hemingway rischia di essere ridotto alla stereotipata immagine del “macho” e come tu scrivi forse è vittima del suo stesso “mito”. Secondo te perché non può essere dimenticato? Quali sono a tuo parere le caratteristiche che rendono unica la sua scrittura?

Il mito che lo oscura è insussistente e falso. Il macho, per esempio, nei racconti e nei romanzi, è del tutto assente. Bisogna leggerlo, Hemingway. Allora la sua scrittura si rivela – come diceva Francis Scott Fitzgerald – “infettiva”. Le caratteristiche sono note: brevità, concisione, paratassi, miniatura, minuziosa descrizione del gesto, ripetizione, passaggio dall’universale al particolare, presenza prepotente del dialogo breve e stellante. In realtà, a me pare che le caratteristiche principali siano assolutamente omeriche. Hemingway è uno scrittore omerico – ne sono abbastanza convinto.

Qual è il tuo romanzo preferito e perché?

Io credo che Hemingway raggiunga altezze sublimi nella forma racconto. Quanto ai romanzi, il primo, Fiesta o Il sole sorge ancora, resta un esordio folgorante e inarrivato per molti versi. Mentre Per chi suona la campana fa un passo fondamentale verso il culmine narrativo dell’amore assoluto che io ritengo il tema decisivo della poetica hemingwayana. Il capolavoro, dunque, è Il vecchio e il mare. Racconto lungo? Romanzo breve? Non so dirlo e non m’interessa. È un libro sublime. Sul sublime. Sul silenzio che si prende la scena quando l’amore assoluto conquista gli esseri destinati alla morte incarnandosi nella pietà. Intendo la pietà nel senso antico della parola. La pietas.

Ci sono due romanzi “minori” come Morte nel pomeriggio e Verdi colline d’Africa che in realtà dicono molto sulla sua scrittura, vuoi parlarne?

Si tratta di due libri ibridi, di fiction e non fiction, come usa dire ora visto che il genere va di moda. Il primo tratta l’argomento tauromachico. Il secondo è dedicato alla caccia. In effetti però, tauromachia e caccia servono a raccontare l’arte di chi combatte la morte e dunque l’arte dello scrittore. Sono entrambi preziosi manuali di scrittura. Il primo esalta la grazia e il secondo la dilatazione del tempo, lo scardinamento delle categorie spaziali. Il primo approfondisce soprattutto l’omissione. Il secondo invece la trasformazione del reale per creare verità letteraria.

Mi piacerebbe una tua riflessione sulla scrittura come “cura” visto che Hemingway la viveva così. Magari anche due parole sulla sua “dedizione” e sulla sua “disciplina” nella scrittura.

Quello dello scrittore è un mestiere monacale. Hemingway lo sapeva bene e lo ripeteva. Altro che le fesserie sullo scrittore ubriacone. Certo che beveva, Hemingway, ma scriveva al mattino, dall’alba al mezzogiorno e ovviamente non scriveva ubriaco. Scrivere richiede pazienza infinita e costanza assoluta. Quando pazienza, costanza e dedizione mancarono a Hemingway, egli non scrisse nulla e non riuscì a far quello che aveva fatto fin dai primi anni: curarsi per mezzo del suo lavoro. Come cura la scrittura? Mettendo in contatto con l’inconscio e quindi spingendo a trasformare la realtà per riplasmarla su un altro livello, quello della verità letteraria. Non è un caso che nel decennio in cui Hemingway non scrisse quasi nulla, fra il 1940 e il 1950, si prese la scena invece l’uomo che inventava storie e che faceva di sé un personaggio. Il bisogno di trasformare la realtà si esprimeva in balle indigeribili per gli amici. Ma fu lì che il mito crebbe a dismisura. Ecco il paradosso che ho cercato di sciogliere.

Tra le pagine più intense del tuo libro c’è la riflessione dell’ispirazione come “grazia sotto pressione” vuoi raccontarmi qualcosa in merito?

La grazia di cui parla Hemingway non deve essere scambiata né con il carattere vago e fatiscente dell’eleganza da Galateo, né con la dimensione sfuggente del religioso. Bisogna andare indietro nel tempo e risalire alla charis greca. Lì, la grazia è chiaramente la bellezza che si mostra nel gesto, nel tocco della persona viva. E in effetti è quello di cui facciamo esperienza durante la nostra vita. Perché noi vediamo grazia nel gesto da cui tracima vitalità. Dunque nel gesto che è inestricabile dalla persona presente, un gesto che con la morte scompare. Ecco l’espressione “grazia sotto pressione”. La grazia diventa decisiva nei momenti di difficoltà, momenti dominati invece dall’incipiente pericolo di morte. È allora che la vitalità del gesto diventa sublime. Perché è minacciata dalla morte.

Secondo Hemingway, ma come hai ricordato anche tu, è una regola d’ingaggio che vale fin dai tempi di Omero, lo scrittore deve unire “verità e menzogna”; puoi darmi qualche dettaglio in merito?

La realtà, raccontata così com’è, appare falsa, e nel caso della letteratura fallisce come storia inventata. Facciamo l’esempio dell’intervista. Se io registro e sbobino un’intervista, il lettore troverà duri e irreali i passaggi di chi parla. Se invece li modifico con arte essi appariranno vivi e veri. È una prova evidente di quel che capita quando si scrive. Il narratore, come l’aedo Odisseo, deve mentire pur di dare verità alla realtà, pur di creare verità letteraria. Allora chi legge crede alla storia. Riplasmare il vero è ciò che impara a fare il grande narratore.

Nel nostro immaginario Il vecchio e il mare rischia di passare quasi come un racconto per ragazzi invece è un libro dai mille rimandi, in particolare sono tanti i legami con Omero.

Si tratta di un complesso libro filosofico. Semplice e quindi complesso. Di facile lettura come facile è Omero. Il che può indurre al fraintendimento. Certo, è vero che Hemingway lo scrisse in fretta e con facilità, ma fu come se lo avesse lavorato da sempre: la storia l’aveva in mano da oltre quindici anni e gli strumenti per scolpirla li raffinava da quarant’anni. Stando invece dalla parte di chi legge, è chiaro che nella stratificazione di sensi e di simboli deve immergersi chi vuole vivere la storia. Perché se è vero che Hemingway non aveva lavorato su una scrittura simbolica è altrettanto vero che i simboli poi si generano, come accade sempre con la grande letteratura.

Quale libro consiglieresti a un ragazzo per affacciarsi sull’universo Hemingway?

Dipende dal ragazzo, dalla ragazza, dall’età, la propensione. Altrimenti i consigli sono vani. In ogni modo direi di cominciare con un racconto. I primi dei celebri Quarantanove sono perfetti. “Macomber” per qualcuno, “Kilimangiaro” per qualcun altro, “La capitale del mondo” per altri ancora. E semmai una miniatura. Quei racconti brevissimi che già ti mettono di fronte un mondo. E iniziano a sollevare il velo sull’universo della grazia e dell’amore.

 

  #Biografia #Ernest Hemingway #Letteratura

 

lunedì 24 giugno 2024

Strega Giovani, vince Donatella Di Pietrantonio.


Strega Giovani, vince Donatella Di Pietrantonio

L'età fragile (Einaudi) il più votato dalla giuria di under 18 

È Donatella Di Pietrantonio con 'L'età fragile' (Einaudi) la vincitrice del Premio Strega Giovani 2024, promosso da Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e Strega Alberti Benevento.

I LIBRI PIU' VOTATI DAI PRESIDI LETTERARI DELLA SOCIETA' DANTE ALIGHIERI.

Romagnolo in cima al podio della Dante per il Premio Strega

Con Pietrantonio e Lattanzi i più votati dai Presidi letterari 
 

I romanzi di Raffaella Romagnolo, in vetta, Donatella Di Pietrantonio e Antonella Lattanzi sono i più votati dai Presidi letterari della Società Dante Alighieri. 


    I Presidi letterari della Società Dante Alighieri, che esprimono il voto collettivo della Dante al Premio Strega, hanno scelto come autrice più votata dell'edizione 2024 Raffaella Romagnolo, con il libro Aggiustare l'universo (Mondadori) che ha ricevuto 137 voti.
    Al secondo posto L'età fragile, di Donatella Di Pietrantonio (Einaudi), con 114 voti.

Sono invece 87 le preferenze sono andate ad Antonella Lattanzi per Cose che non si raccontano (Einaudi). 


    Quest'anno hanno votato 285 lettori di 31 Presidi letterari, nell'ambito del progetto La Dante al Premio Strega, basato sull'accordo tra la Società Dante Alighieri e la Fondazione Maria e Goffredo Bellonci. 


    Romagnolo riceverà il premio della Dante nel corso di una cerimonia che si terrà, in una data ancora da decidere, nella sede centrale della Società Dante Alighieri a Roma a Palazzo Firenze.

Feltrinelli al centro della stagione dei premi letterari.


Feltrinelli al centro della stagione dei premi letterari

In short list dei principali riconoscimenti da Di Paolo a Manzon.
 

Anno di grandi soddisfazioni per la narrativa italiana pubblicata dal gruppo Feltrinelli, nella shortlist di tutti i principali premi letterari: Paolo di Paolo al Premio Strega, Federica Manzon al Lattes Grinzane, al Premio Alassio e - insieme a Antonio Franchini - al premio Campiello, Federica De Paolis al Viareggio e Aurora Tamigio al Premio Bancarella.

Lo sottolinea una nota di Feltrinelli.
    Alessandro Baricco con il suo ultimo romanzo Abel (Feltrinelli) è il vincitore della XIV edizione del Premio Speciale Lattes Grinzane. 


    Dal 5 giugno Romanzo senza umani di Paolo Di Paolo (Feltrinelli editore) è uno dei titoli nella sestina dei finalisti del Premio Strega, che si contenderà il più ambito premio italiano a Villa Giulia il prossimo 4 luglio. 


    Due i titoli delle case editrici del Gruppo nella selezione del Premio Campiello: per Feltrinelli Federica Manzon con Alma e per Marsilio Antonio Franchini con Il fuoco che ti porti dentro.
    Dopo un anno di grande successo di pubblico e di critica, il Premio Bancarella ha selezionato nella sestina finalista Il cognome delle donne' (Feltrinelli) di Aurora Tamigio, un esordio che ha rivelato una grande nuova voce della narrativa italiana. 

     Infine, Federica De Paolis con il suo Da parte di madre (Feltrinelli) è nella terna finalista per la narrativa della novantacinquesima edizione del Premio Viareggio-Rèpaci.
    Le Librerie Feltrinelli e i siti di ecommerce del Gruppo, feltrinelli.it e ibs.it, partecipano a questo momento dell'anno letterario con proposte dedicate ai premi più importanti con la possibilità di scoprire tutti i contendenti delle fasi finali.
    Una grande festa della cultura e della lettura in vista dell'estate.

 

Hunger Games, quinto libro nel 2025 poi un film nel 2026.

 


Hunger Games, quinto libro nel 2025 poi un film nel 2026

Sunrise on the Reaping 40 anni dopo i fatti dell'ultimo romanzo
 
 Doppietta 'Hunger Games'.

Nel 2025 sarà pubblicato un nuovo romanzo della saga seguito da un film nel 2026.

Lo hanno annunciato la casa editrice Scholastic e la compagnia di intrattenimento Lionsgate. "Benvenuti nel secondo Quarter Quell", si legge in un post su social media dell'account ufficiale di Hunger Games'.
    In particolare il quinto libro dalla penna di Suzanne Collins si intitolerà, 'Sunrise on the Reaping' e uscirà il 18 marzo mentre il film omonimo sarà nelle sale cinematografiche il 26 novembre, il regista sarà ancora una volta Francis Lawrence, che ha diretto tutte le pellicole ad eccezione della prima.
    'Sunrise on the Reaping' è ambientato 24 anni prima degli eventi del libro originale e 40 anni dopo la 'Ballata dell'usignolo e del serpente'. Trasporterà indietro nel tempo i lettori a Panem, una terra post apocalittica fatta da 12 distretti che una volta era il Nord America ma che fu distrutta dalla guerra e dai cambiamenti climatici. Le vicende iniziano la mattina del 'reaping' (mietitura, ndr) del 50/o Hunger Games (conosciuto anche come il secondo Quarter Quell) ossia quando i partecipanti vengono scelti in ognuno dei distretti. 

    In una dichiarazione ufficiale, la Collins ha spiegato di essere stata ispirata dal filosofo scozzese David Hume. Nel 2015, la scrittrice e sceneggiatrice statunitense aveva detto di voler abbandonare Hunger Games dopo il terzo libro. "Dopo aver trascorso l'ultimo decennio a Panem - dichiarò all'epoca - è ora di passare ad altre terre". Poi invece prese di nuovo la penna e nel 2020 arrivò 'Ballata dell'usignolo e del serpente'.

Premio Tomasi di Lampedusa, il vincitore è Pierre Michon.


Premio Tomasi di Lampedusa, il vincitore è Pierre Michon

Nigro: "Un inventore di scrittura, siamo ai livelli di Proust"

È lo scrittore francese Pierre Michon, 79 anni, il vincitore del Premio letterario "Giuseppe Tomasi di Lampedusa", giunto quest'anno alla sua diciannovesima edizione.

Ad annunciarlo è stato il presidente della commissione del premio, lo scrittore Salvatore Silvano Nigro, nel corso di una manifestazione, che si è tenuta nel palazzo "Filangeri di Cutò" a Santa Margherita di Belice (Agrigento), organizzata dal comune, dall'istituzione intitolata all'autore de "Il Gattopardo" e dalla Regione Siciliana.

    Michon viene premiato per il suo libro d'esordio, "Vite minuscole", pubblicato da Adelphi nel 1984, considerato ancora oggi un capolavoro della letteratura contemporanea francese. La serata di gala con la cerimonia di conferimento ufficiale del premio al vincitore si terrà sabato 3 agosto a Santa Margherita.
    "Michon è uno dei più grandi scrittori europei", dice Salvatore Silvano Nigro. "I suoi libri - aggiunge - sono tradotti in tutto il mondo, e la sua è una delle scritture più sorprendenti della letteratura europea. Stiamo parlando di un inventore di scrittura, siamo ai livelli di Proust. Nei suoi libri Michon costruisce mondi fantastici, nei quali i lettori spesso si identificano, scoprendo di averli frequentati pur senza averne avuto piena consapevolezza". 


    "Giunti alla diciannovesima edizione - dice il sindaco di Santa Margherita Gaspare Viola - il premio 'Tomasi di Lampedusa' non è più solo l'evento di punta della nostra estate, ma oggi è soprattutto un luogo privilegiato di riflessione, un'idea elevata di letteratura, che è quella di cui abbiamo bisogno". 


    A margine dell'annuncio del vincitore del premio è stato presentato anche il nuovo Cda della Fondazione e il nuovo direttore scientifico, Giuseppe Lanza Tomasi, figlio di Gioacchino, il musicologo e scrittore che Giuseppe Tomasi di Lampedusa aveva adottato e morto poco più di un anno fa. Lo stesso Nigro ha poi presentato il suo ultimo libro, dal titolo "Il principe fulvo", pubblicato da Sellerio con l'introduzione di Francesco Piccolo. Un'altra parte della manifestazione è stata dedicata alla presentazione di "Lampedusa e La Spagna", libro di Gioacchino Lanza Tomasi, a cura di Alejandro Luque, anche questo pubblicato da Sellerio con l'introduzione di Salvatore Silvano Nigro. All'evento hanno partecipato anche Salvatore Ferlita, componente della giuria del Premio, e il botanico Giuseppe Barbera.
  

Baldini+Castoldi lancia collana thriller e noir 'I Lupi'.

 

Baldini+Castoldi lancia collana thriller e noir 'I Lupi'

Debutta il 25 giugno con Il Filatelista di Nicolas Feuz 
 

La casa editrice Baldini+Castoldi lancia la nuova collana thriller e noir 'I Lupi', che debutta il 25 giugno con Il Filatelista di Nicolas Feuz, un thriller ambientato in una poco bucolica Svizzera, attraversata da un'ondata di terrore.

Un assassino sta organizzando una macabra caccia al tesoro utilizzando i pacchi postali.

La sua firma? Francobolli fatti di pelle umana. Il romanzo è in corso di traduzione in spagnolo, finlandese e olandese. 

    Nel catalogo della storica casa editrice milanese è sempre stato di grande peso il genere noir, da Giorgio Faletti a Giorgio Scerbanenco. "Dunque - sottolinea Elisabetta Sgarbi - iniziamo a reincamminarci lungo questo percorso con un thriller molto forte, Il Filatelista dello svizzero Nicolas Feuz, scelto da Joël Dicker per inaugurare la sua casa editrice Rosie et Wolfe. E Feuz, ne sono convinta, sarà un nome che risuonerà nel paesaggio del thriller contemporaneo". 

    Il secondo volume della collana è previsto a settembre 2024, 'Brave ragazze' di Ashley Flowers, al numero 1 del New York Times come Bestseller del 2022. 

I finalisti del Premio NebbiaGialla 2024. La premiazione il 14 settembre 2024


I finalisti del Premio NebbiaGialla 2024

La premiazione il 14 settembre 2024 
 

 

Sono stati annunciati i finalisti della quindicesima edizione del Premio NebbiaGialla per la letteratura noir e poliziesca, nato da un'idea dello scrittore e giornalista Paolo Roversi.

Sono: Alessandro Bongiorni con Favola per rinnegati (Mondadori), Leonardo Gori con La libraia di Stalino (Tea), Marcello Simoni con Morte nel chiostro (La nave di Teseo) e Licia Troisi con La luce delle stelle (Marsilio). 


    Il premio viene assegnato da una giuria di cinquanta lettori e si svolge con il fondamentale contributo del Comune di Suzzara, in provincia di Mantova e di Piazzalunga Cultura.
    La cerimonia di premiazione si svolgerà sabato 14 settembre 2024 alle ore 17.00 al Cinema Dante di Suzzara.

Al vincitore verrà assegnata un'opera d'arte realizzata da un importante artista contemporaneo.
    Sempre il 14 settembre saranno assegnati il Premio NebbiaGialla per racconti inediti, realizzato in collaborazione con il Giallo Mondadori, la storica collana di narrativa dedicata ai generi noir e poliziesco pubblicata dalla Arnoldo Mondadori Editore, e il Premio NebbiaGialla per romanzi inediti, realizzato in collaborazione con la casa editrice Laurana - Calibro 9.
    I nomi dei finalisti per le sezioni inediti, sia per i racconti che per i romanzi saranno diffusi nel mese di luglio. 

Il mago dell'aria, Mauro Garofalo racconta Philippe Petit.


Il mago dell'aria, Mauro Garofalo racconta Philippe Petit

Il funambolo delle Torri Gemelle a 50 anni dalla traversata.
 

Il mago dell'aria. L'infanzia immaginaria di Philippe Petit, il funambolo tra le Torri Gemelle

Mauro Garofalo
pubblicato da Mondadori

Collana Strade blu. Fiction 

Pagine 180  - Euro 18,00


Il libro

Il 7 agosto 1974, alle 7 e 05 del mattino, Philippe Petit con l'aiuto di alcuni amici tende un cavo d'acciaio spesso tre centimetri tra le Torri Gemelle di New York. Sospeso a 417,5 metri dal suolo, senza alcun sistema di sicurezza, nei successivi quarantacinque minuti compie la traversata tra le due torri avanti e indietro per otto volte. Sotto di lui, la città si sveglia, alza la testa e spalanca gli occhi... E non solo per quei quarantacinque minuti: continuerà a farlo per tutti gli anni a venire, e lo stesso faranno molte persone che quel giorno non erano nemmeno nate, perché l'immagine di quell'uomo appeso al cielo è la dimostrazione eterna che l'orizzonte dei sogni non deve e non deve avere limiti. Ma perché Philippe è salito lassù? Quali pensieri, quali sogni incendiavano la sua mente e il suo cuore mentre progettava l'impresa? Dall'infanzia passata a correre nelle campagne francesi alla giovinezza vagabonda tra le città di mezzo mondo con i loro alti palazzi, dalla passione per i giochi di prestigio all'innamoramento per il funambolismo nonostante i suoi estenuanti allenamenti, "Il mago dell'aria" è la biografia immaginaria di uno spirito liberissimo, un racconto fantastico che è insieme storia di formazione, romanzo di avventura e viaggio di un eroe moderno e incantato.

L'infanzia immaginaria di Philippe Petit, che il 7 agosto 1974, alle 7.05 del mattino, con l'aiuto di alcuni amici tende un cavo d'acciaio spesso tre millimetri tra le Torri Gemelle di New York.

La racconta lo scrittore e giornalista Mauro Garofalo nel suo nuovo libro, Il mago dell'aria, che esce il 9 luglio per Mondadori.


    Attraverso un approfondito lavoro di ricerca, Garofalo compie, a 50 anni dalla traversata delle Torri Gemelle, un viaggio alla scoperta della vita del celebre funambolo che è allo stesso tempo una storia di formazione, un romanzo di avventura e il percorso di un eroe incantato. 

    Sospeso a 417,5 metri dal suolo, senza alcun sistema di sicurezza, in quarantacinque minuti Petit compie la traversata tra le due torri avanti e indietro per otto volte. Sotto di lui, la città si sveglia, alza la testa e spalanca gli occhi e lo farà anche negli anni a venire perché "l'immagine di quell'uomo appeso al cielo è la dimostrazione eterna che l'orizzonte dei sogni non deve avere limiti". Ma perché Philippe è salito lassù? Quali pensieri, quali sogni incendiavano la sua mente e il suo cuore mentre progettava l'impresa? Dall'infanzia passata a correre nelle campagne francesi alla giovinezza vagabonda tra le città di mezzo mondo con i loro alti palazzi, dalla passione per i giochi di prestigio all'innamoramento per il funambolismo nonostante i suoi estenuanti allenamenti, Il mago dell'aria di Garofalo, autori di libri per adulti e ragazzi come Ballata per le nostre anime, L'ultima foresta e Manuale per Supereroi green, è la biografia immaginaria di uno spirito liberissimo. 

Susan Sontag e la marcia delle donne.

 

Susan Sontag e la marcia delle donne

Saggi anni Settanta di straordinaria attualità 
 

La scrittura lucida, direi cristallina, di Susan Sontag, ritrova tutta la sua straordinaria attualità in una serie di saggi e interviste 'Sulle donne' ora meritoriamente proposte in un unico volume da Einaudi Stile Libero, sempre a cura del figlio David Rieff che ne ha celebrato il talento, qui nella traduzione di Paolo Dilonardo.

Siamo a metà degli anni Settanta, ma sembra oggi, quando la grande intellettuale statunitense affronta il tema della condizione femminile e del femminismo in una serie di saggi e interviste in cui l'aspetto filosofico della sua riflessione si coniuga ancora una volta con quello sociale e politico in un modo assolutamente originale, che non è stato esente da discussioni e polemiche che questo stesso volume testimonia nelle pagine dedicate al botta e risposta con Adrienne Rich su 'Fascino fascista', il saggio dedicato a Leni Riefenstahl. 

    Come sottolinea Benedetta Tobagi nella prefazione al volume, "cinquant'anni e non sentirli - purtroppo, vien da dire". Si tratta infatti di testi scritti e pubblicati tra il 1972 e il 1975 che "conservano sotto molti aspetti una spiazzante attualità". Ad esempio in ''Invecchiare: due pesi e due misure'' Sontag parla della differenza nella concezione sociale del passare del tempo rispetto alla percezione del maschile e del femminile, rilevando che "tutte le moderne società urbanizzate - a differenza di quelle tribali o rurali - disdegnano i valori della maturità e ricoprono di onori le gioie della giovinezza". 

    In un mito dell'eterna giovinezza appunto che via via assume quasi i caratteri della patologia. In un mondo non ancora segnato dall'ossessione dei social network - ma del quale l'autrice già percepisce il cammino verso la dimensione fluida - le donne che descrive la scrittrice sono ostaggio di una società che "offre alle donne che invecchiano meno gratificazioni di quelle concesse agli uomini" e per le quali "l'invecchiamento è un umiliante processo di graduale squalifica sessuale". Per Sontag dunque "le donne dovrebbero permettere al loro volto di mostrare la vita che hanno vissuto. Le donne dovrebbero dire la verità", liberandosi dalle schiavitù del ruolo che ha nella falsa bellezza e nella falsa fragilità un suo cardine fondamentale, che ancora resiste in parte, se non del tutto, a cinquant'anni di distanza. "La liberazione delle donne mi sembra una necessità storica quanto l'abolizione della schiavitù", scrive e aggiunge, "per quanto la loro oppressione sia anacronistica, le donne non potranno liberarsi senza combattere una dura lotta, una lotta che merita appieno l'aggettivo 'rivoluzionaria'". 

    Ad oggi gli obiettivi che pone Sontag sono solo in parte realizzati, come quello della parità salariale. La scrittrice chiede ad esempio che sia possibile l'accesso ad ogni tipo di professione e di lavoro, anche quando si tratta di ruoli basati sulla forza fisica, aspetto sul quale si sono senza dubbio fatti passi in avanti. Lei chiede però "un mutamento non meramente riformista ma radicale"', concettualmente radicale, che ad oggi ancora non c'è stato. A partire dall'idea stessa di famiglia ad esempio, a suo avviso "un disastro psicologico e morale. Una prigione di repressione sessuale, il terreno di gioco di un incoerente lassismo morale, un museo di possessività, una fabbrica di sensi di colpa, e una scuola di egoismo". Qualcosa insomma in cui non è difficile immaginare la violenza dei femminicidi che sono una piaga di drammatica attualità. 

    In tutto ciò un tema fondamentale che Sontag ripropone è quello del sostegno di genere, perché a suo avviso "la prima responsabilità di una donna 'liberata' è quella di vivere la vita più piena, più libera e più immaginativa possibile. La seconda è la solidarietà nei confronti delle altre donne". Un cammino che, come sottolinea Benedetta Tobagi nella bella prefazione, "è profondo e spesso doloroso", un "tassello indispensabile e irriducibilmente singolare dentro a una grande marcia in cui si avanza soltanto insieme". 

Susan Sontag
Sulle donne
Einaudi

2024 - Stile Libero Extra
pp. XII - 204 - € 16,50

A cura di
Traduzione di
Prefazione a cura di

«Se le donne cambieranno, gli uomini saranno costretti a cambiare. Ma non lo faranno senza opporre una considerevole resistenza. Nessuna classe dominante ha mai abdicato ai propri privilegi senza lottare».

Uguaglianza, bellezza, invecchiamento, sessualità, fascismo. Ancora attualissimi, i saggi sulle donne di una delle pensatrici piú formidabili, originali e influenti del Novecento sono una chiave irrinunciabile per comprendere la modernità.

Il libro

«Le idee piú interessanti sono le eresie», scriveva Sontag e i testi qui raccolti ne sono la dimostrazione. Sulle donne riunisce per la prima volta i pezzi piú importanti sulla questione femminile pubblicati da Sontag tra il 1972 e il 1975. Pagine seminali con le quali Sontag, come dice Benedetta Tobagi nella splendida prefazione, «dimostra una capacità critica che combina le qualità di una mente affilata e l’attitudine caratteriale a essere sempre e comunque una “scrittrice antagonistica, una scrittrice polemica”».

Invecchiare: due pesi e due misure
Il terzo mondo delle donne
La bellezza di una donna: fonte di discredito o di potere?
La bellezza: come cambierà?
Fascino fascista
Femminismo e fascismo: uno scambio epistolare tra Adrienne Rich e Susan Sontag
L’intervista a «Salmagundi»

 

Letture estive, tra grandi thriller e perle da riscoprire.

 


Letture estive, tra grandi thriller e perle da riscoprire 

Bestseller e classici, da Castillo a Exbrayat e Allatini  


Per l'estate, tra gli imperdibili, due romanzi targati Garzanti: I reietti di Rose Allatini (Garzanti, pp.

288, euro 19) e Camera con balcone di Charles Exbrayat (Garzanti, pp.

204, euro 18). Il libro della scrittrice Allatini,

nata a Vienna nel 1890, è considerato una perla della letteratura mondiale. Esce nel 1918 ma viene presto censurato e ritirato dal mercato. Ambientato in Inghilterra, durante la Prima guerra mondiale, parla di pacifismo e di relazioni sentimentali, dell'amore di una donna, Antoinette, per una ragazza "bellissima e taciturna" di nome Hester. Amico di Antoinette è Dennis colto da passione per Alan. Altri romanzi all'epoca avevano trattato il tema dell'omosessualità, ma Rose Allatini fu la prima a farlo in modo esplicito.
    Camera con balcone del francese Exbrayat è un giallo con protagonista l'iconica Imogène McCarthery, carismatica anziana scozzese, detective per passione. Il personaggio è apparso nella celebre collana Le Masque tra il 1959 e il 1975. In quest'avventura, Imogène vede per caso, dal balcone della camera, la sagoma di un uomo senza vita e finisce nei guai: dovrà dimostrare la sua innocenza perché la polizia crede che sia lei la colpevole dell'omicidio. La trama si dipana in Scozia nella cittadina di Callander. Exbrayat, morto nel 1989, è autore di romanzi gialli e spy story di enorme successo in Francia, molti suoi libri sono stati adattati per cinema e tv. 


    Tra le proposte di Salani, per i fan della suspense, un thriller dello spagnolo Javier Castillo, definito "il nuovo fenomeno della letteratura europea" dal collega Joël Dicker e apprezzato anche dal maestro italiano del brivido Donato Carrisi. Ne Il cuculo di cristallo (Salani, pp. 352, euro 19,90), Castillo narra di Cora Merlo, bloccata da un attacco cardiaco. Cora sopravvive grazie a un trapianto d'urgenza. Decisa a conoscere il passato dell'uomo che le ha salvato la vita, la donna parte per Steelville, un paesino del Missouri, e si ritrova in una casa piena di segreti. L'ombra di un serial killer avvolge le inquietanti sparizioni avvenute nella cittadina. Cora dovrà trovare un coraggio che non aveva mai posseduto.
    Per chi è in cerca di commoventi memoir, non può mancare sotto l'ombrellone il bestseller mondiale dell'alpinista e scrittore Cédric Sapin-Defour, il titolo è Il suo odore dopo la pioggia (Salani, pp. 256, euro 16), capitolo dopo capitolo Cédric descrive il tenero e intenso rapporto d'amicizia con il suo cane Ubac, un esemplare di bovaro del bernese. Una storia universale e indimenticabile.

LA STORIA DI ELSA MORANTE COMPIE 50 ANNI.

 

La Storia di Elsa Morante compie 50 anni

Ormai un classico il romanzo monumentale con lo sguardo di donna 
 

Era il 20 giugno del 1974 quando la casa editrice Einaudi mandò in libreria un romanzo monumentale, La Storia di Elsa Morante, 719 pagine che l'autrice aveva rigorosamente voluto in edizione tascabile e con in copertina la foto in rosso e nero su fondo bianco del cadavere di un bambino tra le macerie, per noi purtroppo ancora di drammatica attualità.

Morante, che era già una scrittrice affermata e nel 1957 aveva anche vinto il Premio Strega con L'Isola di Arturo, dedica simbolicamente il suo nuovo romanzo agli analfabeti, citando il poeta peruviano César Vallejo. Analfabeti letterari, analfabeti sentimentali chissà.

In tre mesi ne furono vendute ben seicentomila copie ma lo scontro sull'opera più volte definita - e a ragione - il più bel romanzo del secolo, andò avanti a lungo sulle terze pagine di giornali che si accaloravano sui contenuti, sullo stile, sul valore politico del testo e persino sulla copertina che fu cambiata con l'immagine di un bambino sempre tra le macerie, ma questa volta vivo e solo in bianco e nero. Era del resto il pessimismo dell'opera una delle questioni più discusse. Non si dibatteva solo ovviamente sul libro di Elsa Morante ma su concezioni del mondo contrapposte e la scrittrice, che amava definirsi ''poeta'', aveva abbracciato una visione profondamente politica in un romanzo dall'impianto tradizionale, punti di vista entrambi rivoluzionari. Erano gli anni Settanta del resto, fatti di sperimentalismo artistico, tra neoavanguardia e ricerca, ma anche di rigore programmatico e La Storia contravveniva entrambi questi paradigmi. Raccontava si della Seconda Guerra mondiale, con le pagine meravigliose del bombardamento di San Lorenzo a Roma, ma era un romanzo fondamentalmente scritto dal punto di vista di una donna: quella Ida Ramundo senza ideologie ma con il dolore della vita vissuta e vista dalla parte bassa di quella Storia con la S maiuscola. Il trasformismo gradasso del primo figlio di Ida, Nino, prima giovane balilla, poi partigiano, infine contrabbandiere, incarnava questa visione sconsolata dell'ideologia, molto femminile e quindi disturbante.

Era una vicenda tristemente umana, il dramma della solitudine, dell'abbandono, della sopravvivenza, dell'improvvisazione quotidiana e del rigore di una maestra che si trovava madre due volte e due volte sola: la seconda poi per la violenza subita da un soldato tedesco. Una Storia insomma che ha dimostrato il suo essere un classico che va oltre il tempo anche con la realizzazione della serie con la regia di Francesca Archibugi, in onda su Rai 1 dall'8 al 23 gennaio 2024, con Jasmine Trinca, Elio Germano, Asia Argento, Lorenzo Zurzolo, Francesco Zenga, Valerio Mastandrea. Serie dell'anno ai Nastri d'argento per la serialità, ha sbancato anche negli ascolti e su Rai Play dove è ancora disponibile. "Avere la grandissima occasione di raccontare con una voce di donna 'la Storia', che spesso invece viene raccontata dagli uomini", è stata del resto anche la ragione per le quale Jasmine Trinca aveva accettato di subito di diventare la protagonista de La Storia nella nuova trasposizione tv a 38 anni da quella diretta per Rai2 da Luigi Comencini con Claudia Cardinale.

Era il 20 giugno del 1974 quando la casa editrice Einaudi mandò in libreria un romanzo monumentale, La Storia di Elsa Morante, 719 pagine che l'autrice aveva rigorosamente voluto in edizione tascabile e con in copertina la foto in rosso e nero su fondo bianco del cadavere di un bambino tra le macerie, per noi purtroppo ancora di drammatica attualità.

Morante, che era già una scrittrice affermata e nel 1957 aveva anche vinto il Premio Strega con L'Isola di Arturo, dedica simbolicamente il suo nuovo romanzo agli analfabeti, citando il poeta peruviano César Vallejo. Analfabeti letterari, analfabeti sentimentali chissà.

In tre mesi ne furono vendute ben seicentomila copie ma lo scontro sull'opera più volte definita - e a ragione - il più bel romanzo del secolo, andò avanti a lungo sulle terze pagine di giornali che si accaloravano sui contenuti, sullo stile, sul valore politico del testo e persino sulla copertina che fu cambiata con l'immagine di un bambino sempre tra le macerie, ma questa volta vivo e solo in bianco e nero. Era del resto il pessimismo dell'opera una delle questioni più discusse. Non si dibatteva solo ovviamente sul libro di Elsa Morante ma su concezioni del mondo contrapposte e la scrittrice, che amava definirsi ''poeta'', aveva abbracciato una visione profondamente politica in un romanzo dall'impianto tradizionale, punti di vista entrambi rivoluzionari. Erano gli anni Settanta del resto, fatti di sperimentalismo artistico, tra neoavanguardia e ricerca, ma anche di rigore programmatico e La Storia contravveniva entrambi questi paradigmi. Raccontava si della Seconda Guerra mondiale, con le pagine meravigliose del bombardamento di San Lorenzo a Roma, ma era un romanzo fondamentalmente scritto dal punto di vista di una donna: quella Ida Ramundo senza ideologie ma con il dolore della vita vissuta e vista dalla parte bassa di quella Storia con la S maiuscola. Il trasformismo gradasso del primo figlio di Ida, Nino, prima giovane balilla, poi partigiano, infine contrabbandiere, incarnava questa visione sconsolata dell'ideologia, molto femminile e quindi disturbante.

Era una vicenda tristemente umana, il dramma della solitudine, dell'abbandono, della sopravvivenza, dell'improvvisazione quotidiana e del rigore di una maestra che si trovava madre due volte e due volte sola: la seconda poi per la violenza subita da un soldato tedesco. Una Storia insomma che ha dimostrato il suo essere un classico che va oltre il tempo anche con la realizzazione della serie con la regia di Francesca Archibugi, in onda su Rai 1 dall'8 al 23 gennaio 2024, con Jasmine Trinca, Elio Germano, Asia Argento, Lorenzo Zurzolo, Francesco Zenga, Valerio Mastandrea. Serie dell'anno ai Nastri d'argento per la serialità, ha sbancato anche negli ascolti e su Rai Play dove è ancora disponibile. "Avere la grandissima occasione di raccontare con una voce di donna 'la Storia', che spesso invece viene raccontata dagli uomini", è stata del resto anche la ragione per le quale Jasmine Trinca aveva accettato di subito di diventare la protagonista de La Storia nella nuova trasposizione tv a 38 anni da quella diretta per Rai2 da Luigi Comencini con Claudia Cardinale.

Era il 20 giugno del 1974 quando la casa editrice Einaudi mandò in libreria un romanzo monumentale, La Storia di Elsa Morante, 719 pagine che l'autrice aveva rigorosamente voluto in edizione tascabile e con in copertina la foto in rosso e nero su fondo bianco del cadavere di un bambino tra le macerie, per noi purtroppo ancora di drammatica attualità.

Morante, che era già una scrittrice affermata e nel 1957 aveva anche vinto il Premio Strega con L'Isola di Arturo, dedica simbolicamente il suo nuovo romanzo agli analfabeti, citando il poeta peruviano César Vallejo. Analfabeti letterari, analfabeti sentimentali chissà.

In tre mesi ne furono vendute ben seicentomila copie ma lo scontro sull'opera più volte definita - e a ragione - il più bel romanzo del secolo, andò avanti a lungo sulle terze pagine di giornali che si accaloravano sui contenuti, sullo stile, sul valore politico del testo e persino sulla copertina che fu cambiata con l'immagine di un bambino sempre tra le macerie, ma questa volta vivo e solo in bianco e nero. Era del resto il pessimismo dell'opera una delle questioni più discusse. Non si dibatteva solo ovviamente sul libro di Elsa Morante ma su concezioni del mondo contrapposte e la scrittrice, che amava definirsi ''poeta'', aveva abbracciato una visione profondamente politica in un romanzo dall'impianto tradizionale, punti di vista entrambi rivoluzionari. Erano gli anni Settanta del resto, fatti di sperimentalismo artistico, tra neoavanguardia e ricerca, ma anche di rigore programmatico e La Storia contravveniva entrambi questi paradigmi. Raccontava si della Seconda Guerra mondiale, con le pagine meravigliose del bombardamento di San Lorenzo a Roma, ma era un romanzo fondamentalmente scritto dal punto di vista di una donna: quella Ida Ramundo senza ideologie ma con il dolore della vita vissuta e vista dalla parte bassa di quella Storia con la S maiuscola. Il trasformismo gradasso del primo figlio di Ida, Nino, prima giovane balilla, poi partigiano, infine contrabbandiere, incarnava questa visione sconsolata dell'ideologia, molto femminile e quindi disturbante.

Era una vicenda tristemente umana, il dramma della solitudine, dell'abbandono, della sopravvivenza, dell'improvvisazione quotidiana e del rigore di una maestra che si trovava madre due volte e due volte sola: la seconda poi per la violenza subita da un soldato tedesco. Una Storia insomma che ha dimostrato il suo essere un classico che va oltre il tempo anche con la realizzazione della serie con la regia di Francesca Archibugi, in onda su Rai 1 dall'8 al 23 gennaio 2024, con Jasmine Trinca, Elio Germano, Asia Argento, Lorenzo Zurzolo, Francesco Zenga, Valerio Mastandrea. Serie dell'anno ai Nastri d'argento per la serialità, ha sbancato anche negli ascolti e su Rai Play dove è ancora disponibile. "Avere la grandissima occasione di raccontare con una voce di donna 'la Storia', che spesso invece viene raccontata dagli uomini", è stata del resto anche la ragione per le quale Jasmine Trinca aveva accettato di subito di diventare la protagonista de La Storia nella nuova trasposizione tv a 38 anni da quella diretta per Rai2 da Luigi Comencini con Claudia Cardinale. 

martedì 18 giugno 2024

POST N.3 DI MARTEDI', 18 GIUGNO 2024.

 Tutte le novità beauty di 

primavera da non perdere

 Con la bella stagione, arrivano gli immancabili profumi di primavera, il make-up che illumina il viso, le maschere e i sieri dall’effetto glow. E in più, due collaborazioni esclusive imperdibili. Quali prodotti da avere subito?


In foto: The Heart of Leo Eau de Parfum è la nuova fragranza della collezione **The Alchemist’s Garden di Gucci, **un nobile elisir che celebra la maestosità del leone attraverso una combinazione di note ambrate e fruttate. L’eleganza e la forza del felino prendono forma in un profumo persistente che fonde le note resinose della Mirra, quelle fumé dell’Incenso e l’inebriante Accordo di Ribes Nero.

 

POST N.2 DI MARTEDI', 18 GIUGNO 2024.

Leggendo molti libri mi sono fatta l'idea 
che il sogno americano sia diventato un incubo.  
O forse non è mai realmente esistito?

 I B&B negli Stati Uniti

POST N.1 DI MARTEDI, 18 GIUGNO 2024.

Come vedi la situazione sociale oggi negli Stati Uniti?

 

venerdì 14 giugno 2024

 ImmagineFoto libro KDP

ARTICOLO PER RIVISTA O GIORNALE: INTELLIGENZA ARTIFICIALE, LA CARRIERA DELLE DONNE FRA SFIDE E DISPARITA'.

 

Tech, la carriera delle donne fra sfide e disparità (soprattutto se madri)

Donne e tecnologia, un binomio in cui l’impegno spesso non trova il giusto riconoscimento economico e di carriera, soprattutto per le madri.

È quanto emerge dalla ricerca “Donne e tecnologia: un’indagine quali-quantitativa” condotta dall’Università degli studi di Milano-Bicocca e Women&Tech ETS – associazione donne e tecnologie. Secondo lo studio, oltre il 71% delle intervistate ha segnalato una disparità nel trattamento salariale rispetto ai colleghi maschi, mentre più della metà ha evidenziato difficoltà nell’ottenere credibilità e riconoscimento sul posto di lavoro. Preparate e dedite alla professione, eppure il 39% lamenta una stasi nella propria carriera, che le ha viste rimanere nella stessa posizione per oltre 10 anni. Fenomeno ancora più pronunciato per le donne madri e single, che affrontano sfide aggiuntive nel bilanciare lavoro e famiglia.

L’indagine, presentata durante l’evento “Donne e STE(A)M. Tra passato e futuro”, ha coinvolto 200 professioniste di aziende tecnologiche associate a Women&Tech ETS, che lavorano in realtà professionali “ad alta intensità lavorativa”, in prevalenza impiegate nel settore tech, software e internet (per il 70% dei casi) e di età tra i 30 e 45 anni (46,9%).

«Le donne con la loro visione olistica delle tecnologie danno un contributo fondamentale all’innovazione tecnologica e sociale». Ha dichiarato Gianna Martinengo, presidente di Women&Tech ETS. «Tuttavia, come ci mostrano i risultati di questa ricerca, siamo ancora lontani dalla parità: di opportunità, retribuzione e presenza stessa delle donne nelle professioni tecnologiche e scientifiche. Oggi più che mai, innanzi alla velocità con cui si sta evolvendo e affermando l’AI generativa, siamo quindi chiamati a un intervento su più fronti e che ci riguarda tutti: mondo dell’istruzione, aziende, istituzioni e associazioni».

Madri penalizzate

Un dato interessante sul quale ci invita a riflettere Cristina Quartararo, assegnista di ricerca per il Comitato unico di garanzia di ateneo e per Abcd (centro interdipartimentale per gli studi di genere, presso il dipartimento di Sociologia e ricerca sociale) dell’università Bicocca è che, nonostante il 39,7% delle partecipanti dichiari un impegno pari a 9 ore 50 minuti al giorno, al quale si aggiungono straordinari e trasferte, la maggioranza delle donne si dichiara soddisfatta del proprio lavoro. Punto ancora più rilevante se si considera che oltre la metà di loro si dichiara madre e il 20% genitore single.

Nonostante un alto ammontare di ore dedicato al lavoro, straordinari e trasferte compresi, quindi, la maggioranza delle intervistate è felice della propria scelta professionale.

Dal campione emerge, comunque, come lavoratrici madri full-time e madri single esprimano maggiori difficoltà nell’armonizzare le diverse sfere di vita e dichiarino maggiore fatica a godere di tempo libero. Non è un caso che la quota di lavoratrici “a orario ridotto” presente all’interno del campione sia composta per il 90,5% da madri e che in questo gruppo non si registri la presenza di donne che ricoprono ruoli apicali.

La fotografia proposta dall’Istat all’interno del Rapporto annuale 2024, conferma come la maggior parte degli occupati part-time siano donne, con il 31,4% sul totale delle donne occupate contro il 7,4% degli uomini (infografica). Percentuale cresciuta in modo consistente dalla precedente analisi, sempre Istat, “Donne e lavoro: un binomio ancora da costruire”, dove i dati del 2022, evidenziano il 27,7% delle occupate lavoratrici part-time contro il 16,2% degli uomini.

Congedo di paternità: una misura da rafforzare

Quali sono le misure più efficaci per contrastare i divari di genere nelle aziende? Sui 14 suggerimenti che la domanda aperta ha raccolto, le parole chiave sono state: paternità, parità salariale, formazione. La piena condivisione della cura all’interno dei nuclei famigliari e il contributo maschile è un nodo critico. Vanno in questa direzione i suggerimenti di rendere obbligatorio e più attrattivo per gli uomini, l’utilizzo del congedo di paternità, sottolineando l’importanza del lavoro di cura e del ruolo di care-giver anche per gli uomini.

«Questo è secondo me il nodo – afferma la ricercatrice – condivisione e co-partecipazione maschile alla costruzione di nuovi tempi di vita. Per esempio rendere obbligatorio e/o più attrattivo per gli uomini, l’utilizzo del congedo di paternità, che sappiamo essere poco fruito, anche quando i padri ne hanno diritto. Su questo punto emerge anche l’importanza della de-costruzione degli stereotipi di genere con un maggiore coinvolgimento maschile».

Tags:
  • Disparità salariale
  • Gender pay gap
  • Genitorialità
  • Paternità
  • Stem
  • Tecnologia

 

 

 

giovedì 13 giugno 2024

20 Romance Books That Prove We’re Obsessed with Summer Love

 

20 Romance Books That Prove We’re Obsessed with Summer Love

Do you need some joy right now? Because we need some joy right now. And nothing screams “joy!” to us quite like love. And summer. Are we ready for summer love stories? Heck yes we are!

10 Books That Prove We're Obsessed with Summer Love

Summer love, to us, represents the ultimate freedom and relaxation. Think sunny dates in the park, long hot summer nights with ice cream and/or s’mores (and hopefully a bonfire, too.) Dipping your toes into a cool pool, lake, general body of water somewhere, where for just a moment all your troubles seem to melt away and you can be in the moment, enjoying life to the fullest.

That’s what summer love is, right?

Of course, when you throw in some characters with undeniable chemistry, it becomes simply irresistible! We are living vicariously through these characters’ stories as they find love (for others and for themselves) in the season to end all seasons: summer.

 

20 Summer Romance Books

THAT WILL BRING YOU JOY!

 

1. Sunrise Nights by Jeff Zentner and Brittany Cavallaro

Two young artists have a chance meeting on the last night of summer arts camp in this YA novel in verse and dialogue cowritten by acclaimed authors Jeff Zentner and Brittany Cavallaro.

Jude loves photography, and he’s good at it, too. Between his parents’ divorce and his anxiety, being behind a camera is the only time his mind is quiet.

Florence is confronting the premature end of her dance career as a degenerative eye disease begins to steal her balance. She’s having a hard time letting go.

The two meet at Sunrise Night, their sleepaway art camp’s dusk-to-dawn closing celebration, and decide to take a chance on each other. Their one rule: No contact for a year after the sun has risen. Over the course of three Sunrise Nights, will Florence and Jude find a deeper connection and learn who they are—and who they could be together?

2. Loveboat, Taipei by Abigail Hing Wen

“Our cousins have done this program,” Sophie whispers. “Best kept secret. Zero supervision.

And just like that, Ever Wong’s summer takes an unexpected turnGone is Chien Tan, the strict educational program in Taiwan that Ever was expecting. In its place, she finds Loveboat: a summer-long free-for-all where hookups abound, adults turn a blind eye, snake-blood sake flows abundantly, and the nightlife runs nonstop.

But not every student is quite what they seem:

Ever is working toward becoming a doctor but nurses a secret passion for dance. Rick Woo is the Yale-bound child prodigy bane of Ever’s existence whose perfection hides a secret. Boy-crazy, fashion-obsessed Sophie Ha turns out to have more to her than meets the eye. And under sexy Xavier Yeh’s shell is buried a shameful truth he’ll never admit.

When these students’ lives collide, it’s guaranteed to be a summer Ever will never forget.

3. Highly Suspicious and Unfairly Cute by Talia Hibbert

Bradley Graeme is pretty much perfect. He’s a star football player, manages his OCD well (enough), and comes out on top in all his classes . . . except the ones he shares with his ex-best friend, Celine.

Celine Bangura is conspiracy-theory-obsessed. Social media followers eat up her takes on everything from UFOs to holiday overconsumption–yet, she’s still not cool enough for the popular kids’ table. Which is why Brad abandoned her for the in-crowd years ago. (At least, that’s how Celine sees it.)

These days, there’s nothing between them other than petty insults and academic rivalry. So when Celine signs up for a survival course in the woods, she’s surprised to find Brad right beside her.

Forced to work as a team for the chance to win a grand prize, these two teens must trudge through not just mud and dirt but their messy past. And as this adventure brings them closer together, they begin to remember the good bits of their history. But has too much time passed . . . or just enough to spark a whole new kind of relationship?

4. The Gravity of Us by Phil Stamper

Cal wants to be a journalist, and he’s already well underway with almost half a million followers on his FlashFame app and an upcoming internship at Buzzfeed. But his plans are derailed when his pilot father is selected for a highly-publicized NASA mission to Mars. Within days, Cal and his parents leave Brooklyn for hot and humid Houston.

With the entire nation desperate for any new information about the astronauts, Cal finds himself thrust in the middle of a media circus. Suddenly his life is more like a reality TV show, with his constantly bickering parents struggling with their roles as the “perfect American family.”

And then Cal meets Leon, whose mother is another astronaut on the mission, and he finds himself falling head over heels–and fast. They become an oasis for each other amid the craziness of this whole experience. As their relationship grows, so does the frenzy surrounding the Mars mission, and when secrets are revealed about ulterior motives of the program, Cal must find a way to get to the truth without hurting the people who have become most important to him.

5. The Rest of the Story by Sarah Dessen

Emma Saylor doesn’t remember a lot about her mother, who died when Emma was twelve. But she does remember the stories her mom told her about the big lake that went on forever, with cold, clear water and mossy trees at the edges.

Now it’s just Emma and her dad, and life is good, if a little predictable …until Emma is unexpectedly sent to spend the summer with her mother’s family that she hasn’t seen since she was a little girl.

When Emma arrives at North Lake, she realizes there are actually two very different communities there. Her mother grew up in working class North Lake, while her dad spent summers in the wealthier Lake North resort. The more time Emma spends there, the more it starts to feel like she is also divided into two people. To her father, she is Emma. But to her new family, she is Saylor, the name her mother always called her.

Then there’s Roo, the boy who was her very best friend when she was little. Roo holds the key to her family’s history, and slowly, he helps her put the pieces together about her past. It’s hard not to get caught up in the magic of North Lake—and Saylor finds herself falling under Roo’s spell as well.

For Saylor, it’s like a whole new world is opening up to her. But when it’s time to go back home, which side of her—Emma or Saylor—will win out?

6. The Falling in Love Montage by Ciara Smyth

Seventeen-year-old cynic Saoirse Clarke isn’t looking for a relationship. But when she meets mischievous Ruby, that rule goes right out the window. Sort of.

Because Ruby has a loophole in mind: a summer of all the best cliché movie montage dates, with a definite ending come fall—no broken hearts, no messy breakup. It would be the perfect plan, if they weren’t forgetting one thing about the Falling in Love Montage: when it’s over, the characters have fallen in love… for real.

Ciara Smyth’s debut is a delightful, multilayered YA rom-com that will make you laugh, cry, and absolutely fall in love.

7. You Say It First by Katie Cotugno

Meg has her entire life set up perfectly: she and her best friend, Emily, plan to head to Cornell together in the fall, and she works at a voter registration call center in her Philadelphia suburb. But everything changes when one of those calls connects her to a stranger from small-town Ohio.

Colby is stuck in a rut, reeling from a family tragedy and working a dead-end job. The last thing he has time for is some privileged rich girl preaching the sanctity of the political process. So he says the worst thing he can think of and hangs up.

But things don’t end there.…

That night on the phone winds up being the first in a series of candid, sometimes heated, always surprising conversations that lead to a long-distance friendship and then—slowly—to something more. Across state lines and phone lines, Meg and Colby form a once-in-a-lifetime connection. But in the end, are they just too different to make it work?

8. Small Town Hearts by Lillie Vale

Fresh out of high school, Babe Vogel should be thrilled to have the whole summer at her fingertips. She loves living in her lighthouse home in the sleepy Maine beach town of Oar’s Rest and being a barista at the Busy Bean, but she’s totally freaking out about how her life will change when her two best friends go to college in the fall. And when a reckless kiss causes all three of them to break up, she may lose them a lot sooner. On top of that, her ex-girlfriend is back in town, bringing with her a slew of memories, both good and bad.

And then there’s Levi Keller, the cute artist who’s spending all his free time at the coffee shop where she works. Levi’s from out of town, and even though Babe knows better than to fall for a tourist who will leave when summer ends, she can’t stop herself from wanting to know him. Can Babe keep her distance, or will she break the one rule she’s always had – to never fall for a summer boy?

9. Like a Love Story by Abdi Nazemian

It’s 1989 in New York City, and for three teens, the world is changing.

Reza is an Iranian boy who has just moved to the city with his mother to live with his stepfather and stepbrother. He’s terrified that someone will guess the truth he can barely acknowledge about himself. Reza knows he’s gay, but all he knows of gay life are the media’s images of men dying of AIDS.

Judy is an aspiring fashion designer who worships her uncle Stephen, a gay man with AIDS who devotes his time to activism as a member of ACT UP. Judy has never imagined finding romance…until she falls for Reza and they start dating.

Art is Judy’s best friend, their school’s only out and proud teen. He’ll never be who his conservative parents want him to be, so he rebels by documenting the AIDS crisis through his photographs.

As Reza and Art grow closer, Reza struggles to find a way out of his deception that won’t break Judy’s heart—and destroy the most meaningful friendship he’s ever known.

10. The Summer of Impossibilities by Rachael Allen

Skyler, Ellie, Scarlett and Amelia Grace are forced to spend the summer at the lake house where their moms became best friends.

One can’t wait. One would rather gnaw off her own arm than hang out with a bunch of strangers just so their moms can drink too much wine and sing Journey two o’clock in the morning. Two are sisters. Three are currently feuding with their mothers.

One almost sets her crush on fire with a flaming marshmallow. Two steal the boat for a midnight joyride that goes horribly, awkwardly wrong. All of them are hiding something.

One falls in love with a boy she thought she despised. Two fall in love with each other. None of them are the same at the end of the summer.

11. Meet Me at Midnight by Jessica Pennington

Sidney and Asher should have clicked. Two star swimmers forced to spend their summers on a lake together sounds like the perfect match. But it’s the same every year—in between cookouts and boat rides and family-imposed bonfires, Sidney and Asher spend the dog days of summer finding the ultimate ways to prank each other. And now, after their senior year, they’re determined to make it the most epic summer yet.

But their plans are thrown in sudden jeopardy when their feud causes their families to be kicked out of their beloved lake houses. Once in their new accommodations, Sidney expects the prank war to continue as usual. But then she gets a note—Meet me at midnight. And Asher has a proposition for her: join forces for one last summer of epic pranks, against a shared enemy—the woman who kicked them out.

Their truce should make things simpler, but six years of tormenting one another isn’t so easy to ignore. Kind of like the undeniable attraction growing between them.

12. Camp by L.C. Rosen

Sixteen-year-old Randy Kapplehoff loves spending the summer at Camp Outland, a camp for queer teens. It’s where he met his best friends. It’s where he takes to the stage in the big musical. And it’s where he fell for Hudson Aaronson-Lim – who’s only into straight-acting guys and barely knows not-at-all-straight-acting Randy even exists.

This year, though, it’s going to be different. Randy has reinvented himself as ‘Del’ – buff, masculine, and on the market. Even if it means giving up show tunes, nail polish, and his unicorn bedsheets, he’s determined to get Hudson to fall for him.

But as he and Hudson grow closer, Randy has to ask himself how much is he willing to change for love. And is it really love anyway, if Hudson doesn’t know who he truly is?

13. Never Vacation with Your Ex by Emily Wibberley and Austin Siegemund-Broka

Seventeen-year-old volleyball star Kaylee Jordan lives a life of player rankings, constant training, and a carefully curated social media full of followers watching to see if she’ll go pro out of high school like her famous mom. Her one refuge, and the thing she looks forward to every summer? The vacation her family spends in Malibu with the Freeman-Yus. This year, there’s only one problem: Kaylee and their son, Dean, dated for the past three months, and Kaylee just unceremoniously dumped him.

Hoping to spare them the worst summer ever, Kaylee comes to Dean with her unconventional solution: she’s going to walk him through her rules for getting over an ex. When Dean grudgingly cooperates, Kaylee’s got her work cut out for her. But helping Dean follow her own rules starts becoming difficult when the pressures of Kaylee’s family legacy and perfect life start to feel less like a plan and more like a prison… and amid warm California nights and stolen laughs, Kaylee feels herself falling for Dean for the same reasons and some new ones.

With their trip coming to an end, Kaylee has to make the complicated choice between doing what’s expected and taking a (second) chance on love.

Forgetting Sarah Marshall meets Crazy Stupid Love in a YA second chance romance from fan-favorite author couple #Wibbroka!

14. Going Bicoastal by Dahlia Adler

Going Bicoastal - Adler, DahliaNatalya Fox has twenty-four hours to make the biggest choice of her life: stay home in NYC for the summer with her dad (and finally screw up the courage to talk to the girl she’s been crushing on), or spend it with her basically estranged mom in LA (knowing this is the best chance she has to fix their relationship, if she even wants to.) (Does she want to?)

How’s a girl supposed to choose?

She can’t, and so both summers play out in alternating timelines – one in which Natalya explores the city, tries to repair things with her mom, works on figuring out her future, and goes for the girl she’s always wanted. And one in which Natalya explores the city, tries to repair things with her mom, works on figuring out her future, and goes for the guy she never saw coming.

15. One True Loves by Elise Bryant

Lenore Bennett has always been a force. A star artist and style icon at her high school, she’s a master in the subtle art of not giving a . . . well, you know what. But now that graduation is here, she’s a little less sure.

She’s heading to NYU in the fall with a scarlet U (for “undeclared”) written across her chest. Her parents always remind her that Black kids don’t have the luxury of figuring it out as they go—they have to be 110 percent prepared. But it’s a lot of pressure to be her ancestors’ wildest dreams when Lenore’s not even sure what her dreams are yet.

When her family embarks on a post-graduation Mediterranean cruise, her friend Tessa is sure Lenore’s in for a whirlwind romance. But Lenore knows that doesn’t happen to girls like her.

Then she meets Alex Lee. After their parents bond over the Cupid Shuffle, she ends up stuck with him for the remainder of the cruise. He’s a hopeless romantic and a golden boy with a ten-year plan. In short, he’s irritating as hell.

But as they get to know each other during the picturesque stops across Europe, Alex may be able to help Lenore find something else she’s been looking for, even if she doesn’t want to admit it to herself: love.

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16. Blackout by Dhonielle Clayton, Tiffany D. Jackson, Nic Stone, Angie Thomas, Ashley Woodfolk, and Nicola Yoon

Six critically acclaimed, bestselling, and award-winning authors bring the glowing warmth and electricity of Black teens in love to this charming, hilarious, and heartwarming novel that shines a bright light through the dark.

A summer heatwave blankets New York City in darkness. But as the city is thrown into confusion, a different kind of electricity sparks…

A first meeting.

Long-time friends.

Bitter exes.

And maybe the beginning of something new.

When the lights go out, people reveal hidden truths. Love blossoms, friendship transforms, and new possibilities take flight.

Beloved authors—Dhonielle Clayton, Tiffany D. Jackson, Nic Stone, Angie Thomas, Ashley Woodfolk, and Nicola Yoon—celebrate the beauty of six couples and the unforgettable magic that can be found on a sweltering starry night in the city.

 

17. Rise to the Sun by Leah Johnson

Set at a festival in Georgia, Rise to the Sun is a sapphic romance perfect for summer. The novel is a powerful ode to music and its power to connect people. It tackles heavy issues, but manages to remain delightful and lighthearted.

TW: Sexual abuse/assault, gun violence

Three days. Two girls. One life-changing music festival.

Olivia is an expert at falling in love . . . and at being dumped. But after the fallout from her last breakup has left her an outcast at school and at home, she’s determined to turn over a new leaf. A crush-free weekend at Farmland Music and Arts Festival with her best friend is just what she needs to get her mind off the senior year that awaits her.

Toni is one week away from starting college, and it’s the last place she wants to be. Unsure about who she wants to become and still reeling in the wake of the loss of her musician-turned-roadie father, she’s heading back to the music festival that changed his life in hopes that following in his footsteps will help her find her own way forward.

When the two arrive at Farmland, the last thing they expect is to realize that they’ll need to join forces in order to get what they’re searching for out of the weekend. As they work together, the festival becomes so much more complicated than they bargained for, and Olivia and Toni will find that they need each other, and music, more than they ever could have imagined.

Packed with irresistible romance and irrepressible heart, bestselling author Leah Johnson delivers a stunning and cinematic story about grief, love, and the remarkable power of music to heal and connect us all.

 

18. Seven Percent of Ro Devereux by Ellen O’Clover 

Seven Percent of Ro Devereux

Ro Devereux can predict your future. Or, at least, the app she built for her senior project can. 

Working with her neighbor, a retired behavioral scientist, Ro created an app called MASH, designed around the classic game Mansion Apartment Shack House, that can predict a person’s future with 93% accuracy. The app will even match users with their soulmates. Though it was only supposed to be a class project, MASH quickly takes off and gains the attention of tech investors. 

Ro’s dream is to work in Silicon Valley, and she’ll do anything to prove to her new backing company—and the world—that the app works. So it’s a huge shock when the app says her soulmate is Miller, her childhood best friend with whom she had a friendship-destroying fight three years ago. 

Now thrust into a fake dating scenario, Ro and Miller must address the years of pain between them if either of them will have any chance of achieving their dreams. And as the app takes on a life of its own, Ro sees that it’s affecting people in ways she never expected—and if she can’t regain control, it might take her and everything she believes in down with it. 

 

19. Hot Dutch Daydream by Kristy Boyce

Rom-com lovers and fans of Elise Bryant and Jenna Evans Welch will adore this next summer read from Hot British Boyfriend author Kristy Boyce.

No one has ever accused Sage Cunningham of being easily distracted. She has a plan, and she won’t be swayed. She’ll spend the summer interning in her mentor’s lab in Amsterdam, and then she’ll be ready for college. All she needs to do to pay for the summer abroad is agree to serve as the au pair for Dr. Reese’s three-year-old.

Sage has it all down to a science, but she doesn’t anticipate the surprise arrival of Dr. Reese’s teenage son. Ryland is spontaneous, flirty, and impulsive—everything Sage isn’t. He’s a talented artist, but he’s desperately in need of someone to keep him focused. And as nannying proves harder than Sage had expected, it turns out she might need help too.

The two strike a deal. Sage will stop Ryland from going out with a different girl every day, and Ryland will pitch in with his little brother.

Spending the summer stuck together is the perfect way to keep distractions to a minimum. Right?

 

20. It’s Not Me, It’s You by Alex Light

The snark and instant chemistry of Better Than the Movies meets the indulgent summer fun and family hijinks of The Summer of Broken Rules in this compulsively readable rom-com from Alex Light, author of The Upside of Falling.

Jackie Myers is a fraud. Or she might be a genius—the jury’s still out.

The thing is, she secretly runs pleasebreakmyheart, a gone-viral account aimed at breaking hearts and ending relationships…. And she just used it to break up her insufferable eternal nemesis’s picture-perfect relationship.

Wilson is the buttoned-up, type A assistant manager of her nightmares—but it turns out he’s also, apparently, a really great boyfriend.

So with her conscience (and paycheck) on the line, Jackie decides there’s only one thing to do: She’s going to help Wilson win his ex-girlfriend back. Which should be easy, considering Jackie hates him…right?