Il giardino di Italo
Ponte alle Grazie
- Genere: Narrativa italiana
- Collana: SCRITTORI
- Pagine: 160
- Prezzo: 16.00 €
Il libro
Italino vive in un giardino incantato della Riviera: un «Paradiso sperimentale» ricco di piante, misurabile e misurato da due divinità — i suoi genitori — che credono nel potere razionale, etico e sociale della scienza. Mentre fuori tuona la retorica fascista, la lingua che si parla in quel giardino è seria, esatta, priva di sentimentalismi, consona alla laica compostezza che lo domina. Ma quando Italino si avvicina al mare, viene travolto da un’onda che lo capovolge, lo rimescola, gli fa capire che non siamo creature esatte ma libri abissali destinati a sprofondare nel blu. È allora che in lui si accende quella tensione perenne tra razionalità e fantasia da cui originerà una delle più limpide voci del nostro Novecento: quella dello scrittore Italo Calvino. In questo viaggio, tanto più vero quanto più immaginario, Carabba ci guida là dove tutto comincia. E dove, grazie a alberi ipnotizzanti e pere proibite, tarzan anarchici e famosi illustratori, vecchi fumetti e granchi ballerini, la leggerezza calviniana, impegnata nella costante operazione di raffreddamento emotivo, si fa morbida e profumata, tenera e onirica, lasciando affiorare quella giocosa libertà che, sola, potrà rendere rampanti i baroni, dimezzati i visconti, inesistenti i cavalieri. E felici i lettori che verranno.
Review
Quella che realizza Enzo Fileno Carabba con "Nel Giardino di Italo" edito da Ponte alle Grazie, è una biografia in controluce dell'intellettuale e dell'uomo Calvino ricavata dai fatti della sua infanzia e raccontata anche nei riverberi che le trame dello scrittore hanno prodotto in lui, Carabba, che ce le porge in una narrazione che procede mescolando ricerca storico biografica e immaginazione, viene fuori un ritratto inedito di Calvino ragazzo, in una chiave beffarda e giocosa che illumina aspetti conosciuti, ma percorre piste poco battute, dalla botanica alla passione per i fumetti.
Italino, il giovane Italo Calvino che vive in un giardino incantato della Riviera Ligure, quello della casa di Sanremo. Ce lo racconta in un viaggio, tanto più vero quanto più immaginario. Enzo Fileno Carabba, che nel 1990 ha vinto il Premio Calvino con il libro Jakob Pesciolini, nel romanzo breve "Il giardino di Italo", che esce il 9 maggio per Ponte alle Grazie.
Nel centenario della nascita dell'autore de "Il Barone rampante" e de "Il Cavaliere inesistente", avvenuta il 15 ottobre 1923, Carabba ci porta dove tutto è cominciato, dove grazie ad alberi ipnotizzanti e pere proibite, tarzan anarchici e famosi illustratori, vecchi fumetti e granchi ballerini, la leggerezza calviniana, si fa tenera e onirica, lasciando affiorare quella giocosa libertà che, sola, potra rendere rampanti i baroni, dimezzati i visconti, inesistenti i cavalieri.
I genitori di Italo credono nel potere razionale, etico e sociale della scienza e mentre fuori tuona la retorica fascista, la lingua che si parla nel giardino, un "paradiso sperimentale", è seria, priva di sentimentalismi, di una laica compostezza. Ma quando Italino si avvicina al mare, viene travolto da un'onda che lo rimescola e gli fa capire che non siamo creature esatte. E' allora che in lui si accende quella tensione perenne tra razionalità e fantasia, la voce dello scrittore Italo Calvino.
"Tutte queste onde. Ce n'era una gigantesca che mi ha preso" disse Italino quando finalmente ne fu capace. Ma oggi non ci sono onde. Sei andato giù da solo disse il fratello Floriano indicando un mare piatto."
Insomma: il mare era calmo o mosso? Non lo sappiamo. Non c'eravamo. E che c'entra il mare. Noi stiamo parlando dell'onda E l'onda la sa troppo lunga perchè è nata prima di noi racconta nel libro Carabba, che con il suo ultimo libro, Il digiunatore, pubblicato nel 2022 sempre da Ponte alle Grazie, ha vinto il Premio Comiso.
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