LO SCANDALO DEL RUMORE
Il Nobel Daniel Kahneman ci mette in guardia
dall'estrema variabilità del giudizio umano.
Il <<Rumore>> senza suono accompagna ogni nostra decisione, ogni nostro giudizio, e che si allarga alle valutazioni dei professionisti che consultiamo, a ogni livello, fino alla politica e ai governi.
Ma che cos'è questo <<Rumore>>. Esso è <<un difetto del ragionamento umano, pervasivo ed esclusivo, che facciamo di tutto per ignorare>>.
Daniel Kahneman, professore di Psicologia a Princenton, ha vinto il Nobel per l'Economia per i suoi studi sui processi decisionali. La sua teoria citata nel saggio Pensieri lenti e veloci, uscito in Italia nel 2012 da Mondadori, esprime l'evidenza di come la nosta vita sia quasi sempre in balia del <<sistema1>>, cioè: pensiero intuitivo, impaziente, veloce. Relegando in secondo piano <<sistema2>>, più lento e faticoso, riflessivo, analitico, votato alla soverglianza del pensiero stesso. Esempio: Quando ci domandiamo se un medico, un chirurgo, un infermiere, sia o no competente, stiamo in realtà valutando se si presenta autorevole e sicuro di sè. Se nella risposta riflettiamo sulla nostra soddisfazione o meno della nostra vita, daremo una risposta che riguarda il nostro umore del momento. In sostanza la creiamo secondo il nostro comodo. Kahneman, ribattezza queste pigrizie del pensiero in <<euristiche>>. cioè giudizi/forme di pensiero della disponibilità, dell'affetto, dell'umore. In una sola parola conia la parola bias. Termine del linguaggio scientifico che indica tendenza, inclinazione, distorsione. Esempio nell'anno della pandemia per fortuna ormai trascorso, ci siamo resi conto di quanto le euristiche e i blias agiscano su di noi, di quanto determinino non solo le nostre opinioni, ma isirino le regole stesse a cui siamo sottoposti.
Rumore In uscita per Utet, scritto insieme a Oliver Sibouy e Cass Sunstein, individuano un'altra fonte di disturbo solo nei nostri giudizi, e di quanto peso/regole stesse a cui siamo sottoposti. Il rumore appunto.
Il libro
Due medici che danno due diagnosi diverse allo stesso paziente sulla
base degli stessi esami. O due giudici che assegnano pene diverse a
colpevoli dello stesso reato. O, addirittura, lo stesso manager che
prende una decisione diversa a seconda del momento della giornata. Non
dovrebbe accadere, invece l’esperienza insegna che sono decine gli
ambiti in cui le decisioni dovrebbero essere dettate da criteri
oggettivi, ma in cui alla fine la realtà è ben diversa dalla teoria. E
la colpa è del rumore.
Daniel Kahneman, premio Nobel per l’economia e autore del bestseller mondiale Pensieri lenti e veloci,
ha studiato per anni con Olivier Sibony e Cass R. Sunstein questo
difetto del funzionamento mentale e in questo libro dimostra come
ovunque si eserciti il giudizio umano – nella sanità pubblica come nelle
aule di giustizia, nei processi aziendali come nelle decisioni
quotidiane di tutti noi – lì si trovi il rumore, a sviare il
ragionamento e causare errori.
Una ricerca accurata, un libro ricchissimo di idee che svela un fenomeno
onnipresente ma finora largamente ignorato e consente ai suoi lettori
di riconoscere e controllare l’influenza che il rumore esercita su tutte
le loro decisioni, previsioni e valutazioni.
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