Post del giorno 11 settembre 2022. Buongiorno.
Il primo è che non si devono sovrasfruttare le risorse energetiche. Gli esempi più importanti sono questi: l'abbandono delle Groenlandia nel Quattrocento da parte dei Vichinghi, costretti a lasciare i loro territori anche per la mancanza di legname dopo l'abbattimento delle foreste; la cosiddetta <<crisi del legno>> che sconvolse una parte dell'Europa nel Cinquecento, poichè ne era stato tagliato troppo; il caso dell'isola di Pasqua dove il disboscamento portò addirittura alla scomparsa di quella civiltà nel Seicento.
Il secondo insegnamento è che dall'utilizzo di tutte le fonti possibili non s'è potuto prescindere in nessuna epoca. La rivoluzione energetica dell'Ottocento fu possibile grazie alla quantità di nuove fonti disponibili e al rapido avanzamento tecnologico nelle capacità d'impiegarle. Un discorso a parte merita il nucleare civile: all'inizio fu salutato con fascinazione scientifica e magnificazione come la soluzione definitiva alla necessità di elettricità, ma poi nel tempo si è rivelato una via ben più complicata, difficoltosa e anche pericolosa.
Infine, il terzo insegnamento: Le transizioni energetiche si sono sempre svolte su tempi lunghi, ma oggi il tempo a disposizione prima della catastrofe è pochissimo. Questo significa che non possiamo attardarci in esitazioni o dubbi.
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