Anna Kanakis, scrivo per essere libera
In romanzo Non giudicarmi storia barone omosessuale Fersen
ANNA KANAKIS, NON GIUDICARMI (Baldini+Castoldi, pp.112, 15 euro)
"Scrivere ha rappresentato una maturazione per me, una crescita.
Dopo la prima creatura di carta, che ho sentito interamente mia come se fosse un figlio, ho deciso che non volevo far parte di un progetto, come quando facevo l'attrice, ma essere libera.
Del resto la libertà, al pari dell'amore, è la cosa più bella
della vita". Racconta così all'ANSA la scelta di dedicarsi anima e corpo
alla scrittura Anna Kanakis, autrice del romanzo "Non giudicarmi",
edito da Baldini+Castoldi. La scrittrice, alla sua terza prova
letteraria (dopo "Sei così mia quando dormi. L'ultimo scandaloso amore
di George Sand" nel 2010 e "L'amante di Goebbels" nel 2011), sceglie
ancora il genere storico, perché, spiega, "amo la storia e amo scrivere,
mi piace l'idea di entrare nelle vite di altri che hanno vissuto nel
passato, riportandoli ai giorni nostri.
Rieducare non costa niente: così come apprendono le lingue con facilità, i bambini possono assorbire anche il concetto dell'uguaglianza di persone che semplicemente si amano". Davvero esclude di tornare a fare l'attrice? Non le manca il contatto diretto con il pubblico? "La scelta di scrivere è stata per me una maturazione professionale. Poi mai dire mai nella vita, potrei tornare a recitare magari se un regista mi proponesse qualcosa di folle", conclude, sottolineando che "il contatto col pubblico ce l'ho lo stesso, grazie ai libri. Ogni presentazione per me è un'emozione fortissima".
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