mercoledì 20 giugno 2018

LA CASA IN MEZZO AL MARE by MIQUEL REINA - CASA EDITRICE NORD



LA CASA IN MEZZO AL MARE
autore Miquel Reina
  • Editore: Nord (17 maggio 2018)
  • Collana: Narrativa Nord
  • Lingua: Italiano
  • ISBN-10: 8842930709
  • ISBN-13: 978-8842930709


SINOSSI
Un successo del passaparola
Sembrava una domenica di luglio radiosa come poche a Brent, una remota isola vulcanica circondata da un mare freddo e ostile. Invece, gradualmente, una densa coltre di nubi ha coperto il cielo e, all’improvviso, è scoppiato un acquazzone. Harold e Mary Rose Grapes sono barricati nella loro villetta gialla, a picco sulla scogliera. Sei mesi prima, hanno ricevuto un’ingiunzione di sfratto: quella casetta sulla falesia, in cui la coppia di pensionati ha vissuto per trentacinque anni, non è sicura e va abbattuta. L’indomani devono lasciarla e trasferirsi in una casa di riposo. Gli scatoloni non bastano a contenere i ricordi: quella casa è tutto ciò che li lega alla memoria del figlio, perso troppo presto, e ai sogni di gioventù cui hanno da tempo rinunciato, in favore di una vita tanto rassicurante quanto noiosa. Ma ecco che, durante la notte, avviene un fatto straordinario. Un fulmine colpisce la scogliera e crea profonde crepe nella roccia. E, con un tonfo, la casa scivola in mare.
È così che i Grapes diventano due naufraghi a bordo di una casa galleggiante. È così che ha inizio il loro viaggio alla deriva in un mare irto di pericoli. Per sopravvivere dovranno affrontare insieme le avversità quotidiane, dire addio ai fantasmi del passato e dimenticare i vecchi rimorsi. Come i più grandi avventurieri, impareranno che non è mai troppo tardi per realizzare i propri sogni e che, a volte, è necessario perdersi per riuscire a ritrovarsi. 

Miquel Reina


Miquel Reina è nato nel 1986 in Catalogna. Ha studiato design e cinema a Barcellona e Southampton. Da sempre attratto dai mestieri creativi, ha iniziato giovanissimo a farsi le ossa come grafico, film-maker, animatore 3D e art director. Nel 2014 un suo video musicale è stato premiato al Tribeca Film Festival. Dal 2016 vive a Vancouver, in Canada, dove lavora per uno studio di produzione video e strategie digitali, coltivando nel tempo libero la passione per lui più gratificante: la scrittura. 
 
RECENSIONE
Harold e Mary Rose Grapes, sono due coniugi che esprimono lo stesso sguardo sincero da cui trapela subito l'allegria e la malinconia e tutti gli stati d'animo con cui percepiscono e vagliano il mondo.
I  coniugi vivono a Brent, una remota isola vulcanica circondata da un mare freddo e ostile. L'incanto di quel luogo non basta a descrivere i bagliori violetto e arancio dei tramonti, l'infinità distesa del mare, le montagne con le cime merlettate e gli orizzonti che sembrano così vicini, mentre sono molto più lontani di quanto si possa immaginare.
Nei primi anni di matrimonio Mary Rose, ha avuto un figlio, in seguito è poi morto, ciò le ha procurato la compassione di qualche amica/conoscenza, che la sola idea di avere figli sia per lei nefasta.
I coniugi trascorrono una vita isolata all'insegna della discrezione, il tedio quotidiano allietato da un linguaggio tutto loro, fatto di affettuose punzecchiature e intima comprensione, per i quali le forme e i rapporti sociali hanno il valoroso compito di stemperare l'impeto dei sentimenti e la violenza degli impulsi.
Un giorno nella loro vita farà irruzione il dramma dell'ingiunzione, sono costretti ad abbandonare la casa in cui la coppia ha vissuto per trentacinque anni, per trasferirsi in una casa di riposo.
Cominciano a preparare gli scatoloni che non bastano a contenere tutti i loro ricordi: quella casa e tutto ciò che li lega alla memoria del figlio.
La notte un violento fulmine colpisce la scogliera e crea profondi solchi nella roccia. Con un tonfo la casa scivola in mare. 

I comiugi, vedono per la prima volta il loro futuro come gli apparirà da questo momento in poi: tragico, sullo sfondo di un luogo distrutto.

A chi possono aprire il loro cuore?

La morte del figlio, il soffrire per la sua assenza annebbia la vita, la raffredda, la allontana, la vita sbiadisce per un pò.

Quello che si evince dalle pagine del romanzo è lo spettro della resistenza del figlio morto, o piuttosto il suo modo di esistenza nei genitori e fuori nel mondo, la loro frammentata frequentazione interiore e soprattutto il rammendo laborioso del loro ricordo sempre così poco all'altezza della perdita.

Il dramma dei coniugi e di pensare alla morte è comunque il dramma del pensiero di chi resta e vive, un'esistenza. Ricostruendo il destino del figlio morto e insieme anche il proprio. L'autore Miquel Reina, ci acconta, le scelte più difficili a cui ci costringe il cuore.

Attorno a questi straordinari personaggi, l'autore costruisce, un romanzo in cui ridà voce all'eterno conflitto tra uomo e natura, libertà e destino, ragione e sentimento.

Un romanzo dove inscena uno squarcio di vita di due vivi, attraverso l'incidente e la morte che porti alla riflessione sul problema del dolore-ricordo.

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