Titolo: Ogni notte vengo da te
Autore: Antonietta Mirra
Genere: Paranormal Romance/Romanzo
rosa
Editore: Selfpublishing
Pagine: 271
Prezzo: eBook: 2,99 e gratis con
Kindle Unlimited. Cartaceo: 10,40
Data di uscita: 10 Maggio 2017
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SINOSSI
Alastair ed Helena non potrebbero
essere più lontani e diversi eppure qualcosa li unisce, oltre la loro stessa
volontà.
Un richiamo eterno ed insondabile.
Lui è impetuoso, tormentato, cruento e
dannatamente distante, in tutti i sensi.
Lei è ingenua ma tenace, una sognatrice
capace di cogliere il confine tra un desiderio languido e pressante e la
tagliente verità. Ma quando anche l'ultimo barlume di razionalità sta
crollando...
Cosa faresti se il tuo sogno più
grande diventasse all'improvviso realtà?
Se potessi guardarlo, toccarlo e...
«Non puoi andartene. Sono nella tua
testa, nel tuo cuore, nella tua carne. Mi hai lasciato entrare e adesso farò
l’ultimo passo che mi legherà a te per sempre.»
BIOGRAFIA
Antonietta Mirra è laureata in Lingue
e Letterature Straniere e lavora con i bambini. Le sue passioni sono leggere e
scrivere ed è Amministratrice del Lit-Blog L’amica dei libri. Ama l’arte in
tutte le sue forme, il cinema e il pianoforte. Tratti distintivi della sua
personalità: passione e inquietudine. Dicono di lei: "una ragazza d'altri
tempi", il mondo le va stretto, allora usa l'immaginazione. La sua vita è
un incastro imperfetto tra sogni e visioni, la realtà è solo un equivoco.
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RECENSIONE
Sin da piccola aveva
sviluppato un forte interesse per la musica e il disegno e, con la fantasia,
volava tra sogni e luoghi incantati. L’inclinazione per quel genere letterario
crebbe nel tempo, dedicandosi esclusivamente alle sue passioni. L’unica cosa
che di più ad Helena importava era poter inseguire il suo sogno. Dalla memoria
riemerge un ricordo lontano. I ricordi sono ancora troppo vividi e il pensiero
di lui le fa male.
Io
sono il signore dei miei stessi sogni, il conquistatore del trono che mi è
stato portato via un tempo lontano e adesso ritorna a me con la ferocia e
l’astuzia di chi vuole soltanto un’inesorabile vendetta. Io sono l’unico artefice di me stesso,
il carnefice e il salvatore, l’indomito condottiero di folli battaglie e il
triste viandante di cui il mondo non ha mai conosciuto il nome.
Lui era Alastair. Aveva
parlato a voce bassa, come si fa con i segreti. Ma lei lo aveva sentito bene. Dentro
di lui c’era una forza indescrivibile, in grado d’incantarla. Doveva distrarsi.
Doveva cercare di pensare ad altro. Le emozioni che l’avevano oppressa un
attimo prima si erano dissolte. Erano state sostituite da altre, infinitamente
più interessanti.
C’era del dolore nelle parole di quell’uomo.
Una sofferenza antica, ingiusta. Helena sentiva quello sguardo su di sé,
allora, lasciò che il passato di lui le parlasse, raccontandole cose che lei
sola avrebbe saputo cogliere. La sua vicinanza accende ogni nervo, ogni fibra
del suo corpo e, la pelle rabbrividisce indolenzita dal desiderio di nuove
carezze.
Fu uno sguardo furtivo
quello che mi lanciò, quasi di nascosto, ma io lo colsi ugualmente e me ne
spaventai. Il suo sguardo era nero come la notte, il suo viso di profilo
sembrava lungo e imbronciato, i suoi occhi due piccole fessure che rendevano
quell’occhiata sfuggente ma allo stesso tempo intensa. Fu un attimo e passò
dritto senza voltarsi.
La sua Anima l’aveva avvolta
in un vortice in grado di farla sentire al sicuro. Grazie alla sua potenza era
in grado di farle perdere la cognizione di sé stessa a tal punto da indurla a
voler giungere da lui per potersi far avvolgere da una sensazione nuova. Era
come se stesse accarezzando il ricordo e allo stesso tempo che lui non fosse
solo frutto dell’immaginazione.
Helena quasi riusciva a
vederlo, Alastair, mentre osservava la giostra della vita che ormai lo aveva
lasciato a terra. Ne percepiva lo sgomento, il disprezzo istintivo e, celato
sotto strati di struggimento, l’acuto desiderio di tornare a farvi parte.
Helena non sapeva se esserne
felice o meno, ma una nuova consapevolezza la paralizzò, quella che viveva era
la vita vera e non l’aldilà e lei non era morta. La ragazza represse il
desiderio improvviso di richiamarlo indietro. Sollevò il viso e cercò ancora
quello sguardo. Era una promessa mantenuta, era la dolcezza della fiducia, il
peso e la responsabilità insieme. Era azione e bisogno. Cercò ancora nella
notte, fiutando l’aria, provando a rintracciare quel filone che andava
scomparendo. Ma, per quanto desiderasse afferrarlo, era svanito, lasciandole
dentro quasi un senso di struggimento.
Sorprendente fin dalle prime
pagine è il continuo cambio di voce narrante. Il viaggio verrà raccontato
attraverso gli occhi di Helena ed Alastair, con cambio di toni, profondità di
pensiero e forme espressive. E’ la caratteristica principale del libro, il suo
punto di forza.
Helena conduce una vita
tranquilla, lavora in un bar e non aveva mai
un orario definito. Ma, l’innocua scoperta dell’uomo innescherà una
reazione a catena che travolgerà la sua serena routine. Quel che è iniziato per
puro caso si trasformerà in un incubo: la notte stessa, le sensazioni esplodono
nella mente di Helena e, la consapevolezza di una “presenza”, si fa chiara e
distinta.
Un
uomo indossava un cappuccio grigio da cui s’intravedevano i capelli scuri,
purtroppo non vidi nient’altro e nonostante, ciò, tutto quello che potevo
ricordare, lo serbavo ancora intatto dentro di me.
Lo scetticismo iniziale
lascerà presto spazio ad una sequela di conferme, ed Helena si scoprirà in
grado di percepire i pensieri, i desideri e le emozioni di Alastair, di
avvertire a distanza eventi traumatici e
dolorosi. Facoltà che metteranno a dura prova la mente di Helena, la solidità
del suo ambiente familiare, le sue relazioni con gli altri. Ma, ciò che più la
affliggerà sarà la presenza, inquietante e costante che, sembra chiederle
aiuto, ogni notte.
Helena restò in silenzio,
affascinata da quella storia. La vita di Alastair era stata sconvolta
dall’unica donna che ha amato, ed è stata quella per cui ha sofferto di più. Ed
è rimasta sempre nei suoi ricordi, con una costanza sorprendente. Quella donna
era bella, il suo sguardo ti arriva diritto all’anima. Improvvisamente Helena
sentì il bisogno di dire a qualcuno che il suo cuore provava curiosità per un
uomo davvero singolare, che aveva incontrato per caso al buio. Le ricorda il
passato, ma possiede qualcosa di nuovo. Una speranza.
Nel luogo di lavoro Helena
conosce Emily. Era una ragazza
dalle abitudini regolari che conduceva una vita regolare. Cominciarono a
raccontarsi per sommi capi le loro rispettive storie personali e i casi della
loro vita attuale. Il rapporto, allora, a poco a poco riduce le distanze,
finchè si rese conto di conoscere Emily meglio di chiunque altro. Si diventa
veramente, sinceramente amici.
In considerazione della loro
nascente amicizia, Helena preferii non raccontarle il suo segreto. Aveva
scandito la sua vita intorno ad esso di cui lei era l’unica custode. La ragazza
capì, proprio in quel momento di non essere più abituata ad altre presenze che
non fossero le sue stesse certezze. Da quanto tempo la solitudine aveva preso
il sopravvento nella sua vita? Da quanto tempo il silenzio, i gesti solitari, fossero diventati
la sua condizione di sopravvivenza?
Ma ci sono ancora cose che
Emily non sa. Cose che non sa nessuno. Se dovesse decidere di raccontarle a
qualcuno, probabilmente sarebbe lei. Era certa che lei, più di chiunque altro,
non la giudicherà, non metterà in discussione il modo in cui si sono svolti gli
eventi e le loro conseguenze.
Sembrava
conoscere me, conoscere lui e cosa ancora più sorprendente, conosceva la nostra storia.
Helena, intanto, sospirò.
Era evidente che quell’uomo non aveva la più pallida idea di cosa significasse
entrare nelle stanze e nelle vite degli altri senza chiedere il permesso. Lui
avanza nella luce della sera, mentre il suono del suo nome pronunciato dalle sue labbra continua a echeggiarle in
testa. Helena non può fare niente per difendersi dai sussurri e dagli sguardi
insistenti. Lui ha l’incredulità stampata sul viso. Probabilmente la stessa
espressione è incisa su quella di lei.
Era
il suo modo per dirmi che ero sempre stata con lui, che ero colei che aveva
desiderato da sempre, la sua ossessione e il suo tormento. Per lui ero tanto
eterna quanto lo era il tempo, la natura e l’amore stesso. Un sentimento che
non trovava pace, che era andato oltre la morte e che chiedeva in qualche modo
un riscatto.
Mentre il ricordo scivolava
via, sulle cicatrici che la vita gli aveva inflitto. Aveva combattuto mille
altre guerre, ma non si era mai arreso. Nel tempo imparò a non nascondere le
ferite. E a non arrendersi mai alla vita.
L’uomo sperava che Helena,
non andasse via. Il suo sguardo, si perdeva dentro l’orizzonte, come se
cercasse una risposta a una domanda misteriosa. E a quel punto, lui cercava
nello sguardo di Helena il suo orizzonte futuro. Non ci sono confini adesso, né
imposizioni o restrizioni, è soltanto un inizio.
Antonietta Mirra Autrice,
mescola diversi elementi, ricavandone un intreccio e una narrazione in prima
persona che consente al lettore di vivere le incredibili percezioni della
protagonista e di empatizzare con la sua fragilità e le sue speranze. Ogni
notte vengo da te, non è solo una semplice storia Paranormal Romance, è un
romanzo che parla della fragilità umana, per svelare l’inquietudine della
normalità e, le debolezze e bassezze dell’anima.
Emblematico esempio che
Helena vede negli altri è la realtà che si cela nella profondità della nostra
psiche, in quel lato malvagio che risiede in ciascuno di noi e per il quale lei
non può che provare repulsione, un mondo sordido di desideri inconfessabili. E
forse, questa è l’inquietudine maggiore che il romanzo solleva, il fatto che la
crudeltà può avere molte facce e, celarsi in ciascuno di noi, anche nella
persona più pura e ingenua.
Un esordio indiscusso quello
di Antonietta Mirra. Un romanzo che travolge il lettore con forza verso una
storia straordinaria. La prosa è infatti, trascinante e, non lascia spazio alla
noia o alla distrazione. Ogni notte vengo da te è un romanzo pregevole, di
piacevole lettura che, ci offre uno spaccato delle forze che si agitano nel
nostro profondo e del fatto che l’irrazionale è lì in attesa, dietro l’angolo,
ricordandoci che, in fondo, dentro tutti noi si nasconde il bianco e il nero,
il buio e la luce.
ESTRATTI
Estratto #1
Fu uno sguardo furtivo quello che mi
lanciò, quasi di nascosto, ma io lo colsi ugualmente e me ne spaventai. Il suo
sguardo era nero come la notte, il suo viso di profilo sembrava lungo e
imbronciato, i suoi occhi due piccole fessure che rendevano quell’occhiata
sfuggente ma allo stesso tempo intensa. Fu un attimo e passò dritto senza
voltarsi.
Un attimo insignificante in cui i
nostri sguardi si unirono e fu come se mi avesse lasciato qualcosa per sempre.
Estratto #2
La sua stessa esistenza mi entrò nel
sangue come mai nulla aveva osato imporsi. Catturò la mia volontà e con essa
giustificò la mia presenza in questo mondo. Con lei capii cosa ero venuto a
fare su questa terra, a cosa serviva il mio respiro, cosa dovevano sorreggere
le mie braccia, a cosa sarebbero andate incontro le mie gambe. Lei sola
giustificava ogni mia azione, rivendicava tutti i torti e mi rendeva finalmente
quella vendetta che avevo atteso da tempo.
Estratto #3
Ero combattuta come lo ero sempre
stata da quando lo avevo incontrato e quello che avevo creduto soltanto un
sogno, si era mostrato lentamente sempre più reale. Non potevo negare che lo
sentivo, sentivo la sua presenza ma non potevo aspettarmi altro, se volevo
conservare la mia sanità mentale. Mi mossi nuovamente consapevole che dovevo
allontanarmi da quella stanza ma questa volta non fu un rumore a fermarmi,
bensì qualcosa che mi strinse il braccio. Mi fermai di scatto, cercando di
capire cosa stesse accadendo ma la stretta non diminuiva. Temevo quello a cui stavo
pensando e nello stesso tempo non volevo crederci. Era buio e potevo vedere
molto poco solo grazie alla flebile luce lunare.
Poi, la sua voce.
«Non puoi andartene. Sono nella tua
testa, nel tuo cuore, nella tua carne. Mi hai lasciato entrare e adesso farò
l’ultimo passo che mi legherà a te per sempre.»
Cara Caterina, ti ringrazio di cuore per queste splendide parole. Hai analizzato passo dopo passo il romanzo, usando parole bellissime e centrando perfettamente l'atmosfera della storia. Inquietudine, malinconia ma anche la luce che contraddistingue il legame tra i due protagonisti. Sono immensamente felice che ti sia piaciuto e la tua recensione è veramente stupenda. Grazie ancora! <3
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