lunedì 13 novembre 2017

LA FORZA IMPREVEDIBILE DELLE PAROLE - CLARA SANCHEZ - GARZANTI


 

La forza imprevedibile delle parole

di Clara Sánchez 


ISBN
9788811675396
Collana
Casa Editrice
GARZANTI
Aree tematiche
Dettagli
160 pagine, Cartonato
Prezzo di questa edizione cartacea
17,60€ 
Un’autrice bestseller.
IO Donna
I suoi libri vendono milioni di copie.
Lavinia Capritti, Oggi
Un’autrice che sa raccontare storie di donne alla scoperta di sé stesse riscuotendo un grande successo in tutto il mondo.
Corriere della Sera
Un’autrice in cima alle classifiche bestseller.
Gloria Riva, D-Repubblica
Pensi davvero che ogni incontro sia casuale?
Pensi davvero che tutto sia nelle mani del destino?
Non credere a nessuno
Non è oro tutto quello che luccica


All’improvviso il silenzio della casa sembra avvolgere ogni cosa. Natalia ha appena accompagnato le figlie all’aeroporto e non le resta che aspettare il ritorno del marito dal lavoro. Non è questa la vita che aveva immaginato. Non era così che si vedeva dopo i quarant’anni. Per questo quando le arriva l’invito a un aperitivo nell’elegante casa di un’amica decide di accettare. Ma quello che doveva essere un tranquillo pomeriggio di chiacchiere diventa qualcosa di più. Perché quella sera Natalia incontra l’affascinante Raúl Montenegro. L’ombroso avventuriero la conquista con i suoi racconti e, accanto a lui, Natalia ritrova una voglia di vivere che credeva perduta. Perché a volte le parole hanno un potere inaspettato e la loro forza può essere imprevedibile. Dal giorno seguente, però, Natalia comincia a ricevere strani biglietti, che la riempiono di dubbi. Non riesce a spiegarsi questo comportamento di Raúl: nulla durante il loro primo incontro le aveva lasciato presagire di non potersi fidare di lui. Finché l’uomo le propone un incontro al quale poi non si presenta. Al suo posto c’è uno sconosciuto, che le rivela che Raúl è fuori città. Natalia non riesce a credergli: capisce che l’incontro di quella sera forse non è stato casuale; capisce che qualcosa le viene nascosto. Ma non può immaginare che quel qualcosa sia il centro di un fitto intrico di inganni e di bugie. E Natalia si scopre suo malgrado pedina di una partita che può vincere solo trovando dentro di sé tutta la forza di cui è capace.
Dopo il successo internazionale di Stupore di una notte di luce, seguito di Profumo delle foglie di limone, per mesi nelle classifiche anche in Italia, Clara Sánchez torna con un nuovo romanzo che ha per protagonista una donna alla ricerca di una svolta nella propria vita, imbrigliata in una rete di falsità e segreti. Perché non è mai oro quello che luccica intorno a noi. E bisogna sempre avere il coraggio di scavare a fondo per trovare la verità.


RECENSIONE 


Natalia era una donna alla ricerca di una vitale reinvenzione della sua persona. 

Ci si abitua alla normalità e all’amore, anche se a tempo determinato?

Quell’incontro, quella improvvisa passione era come una scappatoia della quale lei stessa non era in grado di sapere se questa l’avrebbe portata a schiantarsi contro un muro di indifferenza o di biasimo condiscendente, o di silenzio. L’ardore sfumava nei colori vibranti e luminosi, le avevano provocato un piacere immenso, le aveva trovate poetiche e magiche.

Lamentarsi  significava dimostrare che non si era disposti ad accettare le difficoltà; non si era disposti a fare il duro lavoro necessario a condurre il cammino del matrimonio.

Ora confida di trovare qualche traccia, briciole di parole per recuperare la strada perduta verso il suo futuro,  ben suggeriva l’audacia cosciente con cui questa donna si era precipitata con il pensiero. Per Natalia era la cosa più bella che i ricordi le avevano permesso di capire, il fatto che è possibile inventare la propria vita e che possa essere meravigliosa, lasciare che la strada s’illumini, la paura che si sgretola, vivere la vita, inventarla a condizione che diventi reale. 

In questo modo poteva creare la propria vita a immagine e somiglianza dei suoi sogni, poiché era esattamente ciò che lei aveva bisogno di sentire in quel momento preciso della sua esistenza.   Il suo ardore sfumava nel muro del silenzio della sua intimità e di conseguenza non era mai riuscita a sviluppare se stessa come avrebbe voluto, in base ai suoi veri desideri. 

Natali reclamava per sé il coraggio di decidere di provare a tracciare di una luce nuova il suo mondo. Raùl rimase piacevolmente toccato dalla conoscenza, tanto da chiederle di volerla incontrare nuovamente ma, ciò non accadde.

Il flusso costante di pensieri  contribuì a farle defluire il flusso di sangue al viso e le prese un nodo allo stomaco. Aveva bisogno di pensare a che cosa fare, adesso. Non aveva idea di quale fosse il motivo che spingevano Raùl a non presentarsi all’appuntamento.

Con tutti questi errori sulle spalle non si può sorridere e far finta di niente. Guardarsi indietro, osservare, ascoltare, fare i conti con il passato per poi risistemarlo e organizzarlo. Natalia si ritrova con l'ansia di chi ha ancora la morte dentro di sé ed è «costretta» a pensare alla vita. Come ricominciare ad amare, come trovare una nuova ragione di esistere. Ricostruendo una vita che si è sdoppiata due volte: gli schemi devozionali e quelli della retorica sacra e profana del matrimonio, le tecniche per tradurre i sentimenti in parole. 

Finchè ci sarà il pensiero dell’amore, l’unico pensiero che abbia attraversato ogni sua giornata, quando piena di speranza guardava  quel nuovo sentimento nascere senza che questo  avesse sfiorato Raùl. 

Come sopravvivere, se tutto intorno a te va in pezzi?
Lei si aggrappa ai frammenti dell’esistenza e al suo salvagente di matrimonio. Li analizza, li annota, li usa come scialuppa per traghettare fuori da sé, senza abbellimenti e giri di parole, il farsi di una perdita. Questo può fare la scrittura, sembra dirci Clara Sanctez , salvarti la vita, svelare ciò che nascondevi, restituirti a te stesso.

CITAZIONI DEL LIBRO


Sulle pieghe del tessuto c'era una donna, e quella donna era lei. La parola <<amore>> non doveva neanche pronunciarla, quella parola apparteneva a Costantino e alle loro figlie.
Il mondo entra nella nostra anima da dove può, da cinque finestre oppure soltanto da una, da una porta spalancata o da minime fessure. E una volta dentro si trasforma in ricordo, in memoria.

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