Pensi davvero che ogni incontro sia casuale?
Pensi davvero che tutto sia nelle mani del destino?
Non credere a nessuno
Non è oro tutto quello che luccica
Pensi davvero che tutto sia nelle mani del destino?
Non credere a nessuno
Non è oro tutto quello che luccica
All’improvviso
il silenzio della casa sembra avvolgere ogni cosa. Natalia ha appena
accompagnato le figlie all’aeroporto e non le resta che aspettare il
ritorno del marito dal lavoro. Non è questa la vita che aveva
immaginato. Non era così che si vedeva dopo i quarant’anni. Per questo
quando le arriva l’invito a un aperitivo nell’elegante casa di un’amica
decide di accettare. Ma quello che doveva essere un tranquillo
pomeriggio di chiacchiere diventa qualcosa di più. Perché quella sera
Natalia incontra l’affascinante Raúl Montenegro. L’ombroso avventuriero
la conquista con i suoi racconti e, accanto a lui, Natalia ritrova una
voglia di vivere che credeva perduta. Perché a volte le parole hanno un
potere inaspettato e la loro forza può essere imprevedibile. Dal giorno
seguente, però, Natalia comincia a ricevere strani biglietti, che la
riempiono di dubbi. Non riesce a spiegarsi questo comportamento di Raúl:
nulla durante il loro primo incontro le aveva lasciato presagire di non
potersi fidare di lui. Finché l’uomo le propone un incontro al quale
poi non si presenta. Al suo posto c’è uno sconosciuto, che le rivela che
Raúl è fuori città. Natalia non riesce a credergli: capisce che
l’incontro di quella sera forse non è stato casuale; capisce che
qualcosa le viene nascosto. Ma non può immaginare che quel qualcosa sia
il centro di un fitto intrico di inganni e di bugie. E Natalia si scopre
suo malgrado pedina di una partita che può vincere solo trovando dentro
di sé tutta la forza di cui è capace.
Dopo il successo internazionale di Stupore di una notte di luce, seguito di Profumo delle foglie di limone,
per mesi nelle classifiche anche in Italia, Clara Sánchez torna con un
nuovo romanzo che ha per protagonista una donna alla ricerca di una
svolta nella propria vita, imbrigliata in una rete di falsità e segreti.
Perché non è mai oro quello che luccica intorno a noi. E bisogna sempre
avere il coraggio di scavare a fondo per trovare la verità.
RECENSIONE
Natalia era una donna alla ricerca di una vitale
reinvenzione della sua persona.
Ci si abitua alla normalità e all’amore, anche se a tempo determinato?
Quell’incontro, quella improvvisa passione era come una
scappatoia della quale lei stessa non era in grado di sapere se questa
l’avrebbe portata a schiantarsi contro un muro di indifferenza o di biasimo
condiscendente, o di silenzio. L’ardore sfumava nei colori vibranti e luminosi,
le avevano provocato un piacere immenso, le aveva trovate poetiche e magiche.
Lamentarsi
significava dimostrare che non si era disposti ad accettare le
difficoltà; non si era disposti a fare il duro lavoro necessario a condurre il
cammino del matrimonio.
Ora confida di trovare qualche traccia, briciole di parole
per recuperare la strada perduta verso il suo futuro, ben suggeriva l’audacia cosciente con cui
questa donna si era precipitata con il pensiero. Per Natalia era la cosa più
bella che i ricordi le avevano permesso di capire, il fatto che è possibile
inventare la propria vita e che possa essere meravigliosa, lasciare che la
strada s’illumini, la paura che si sgretola, vivere la vita, inventarla a
condizione che diventi reale.
In questo modo poteva creare la propria vita a immagine e
somiglianza dei suoi sogni, poiché era esattamente ciò che lei aveva bisogno di
sentire in quel momento preciso della sua esistenza. Il suo ardore sfumava nel muro del silenzio
della sua intimità e di conseguenza non era mai riuscita a sviluppare se stessa
come avrebbe voluto, in base ai suoi veri desideri.
Natali reclamava per sé il coraggio di decidere di provare a
tracciare di una luce nuova il suo mondo. Raùl rimase piacevolmente toccato
dalla conoscenza, tanto da chiederle di volerla incontrare nuovamente ma, ciò
non accadde.
Il flusso costante di pensieri contribuì a farle defluire il flusso di
sangue al viso e le prese un nodo allo stomaco. Aveva bisogno di pensare a che
cosa fare, adesso. Non aveva idea di quale fosse il motivo che spingevano Raùl a
non presentarsi all’appuntamento.
Con tutti questi errori sulle spalle non si può sorridere e
far finta di niente. Guardarsi indietro, osservare, ascoltare, fare i conti con
il passato per poi risistemarlo e organizzarlo. Natalia si ritrova con l'ansia
di chi ha ancora la morte dentro di sé ed è «costretta» a pensare alla vita.
Come ricominciare ad amare, come trovare una nuova ragione di esistere. Ricostruendo
una vita che si è sdoppiata due volte: gli schemi devozionali e quelli della
retorica sacra e profana del matrimonio, le tecniche per tradurre i sentimenti
in parole.
Finchè ci sarà il pensiero dell’amore, l’unico pensiero che
abbia attraversato ogni sua giornata, quando piena di speranza guardava quel nuovo sentimento nascere senza che
questo avesse sfiorato Raùl.
Come sopravvivere, se tutto intorno a te va in pezzi?
Lei si aggrappa ai frammenti dell’esistenza e al suo
salvagente di matrimonio. Li analizza, li annota, li usa come scialuppa per
traghettare fuori da sé, senza abbellimenti e giri di parole, il farsi di una
perdita. Questo può fare la scrittura, sembra dirci Clara Sanctez , salvarti la
vita, svelare ciò che nascondevi, restituirti a te stesso.
CITAZIONI DEL LIBRO
Sulle pieghe del tessuto c'era una donna, e quella donna era lei. La parola <<amore>> non doveva neanche pronunciarla, quella parola apparteneva a Costantino e alle loro figlie.
Il mondo entra nella nostra anima da dove può, da cinque finestre oppure soltanto da una, da una porta spalancata o da minime fessure. E una volta dentro si trasforma in ricordo, in memoria.
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