lunedì 3 dicembre 2018

IL CUORE DELL'ASSASSINO by JAMES PATTERSON -LONGANESI EDITORE


IL CUORE DELL'ASSASSINO
JAMES PATTERSON
LONGANESI EDITORE
Temi Maestri del thriller
ISBN 9788830451100 
Dettagli Cartonato
N° di pagine 352




Torna Alex Cross, uno dei personaggi più amati di James Patterson, una serie sempre al primo posto nella classifica del New York Times. 
 
Non riesco a credere a quanto sia bravo Patterson.
Larry King, USA Today
 
Negli Usa, ogni 15 libri venduti uno è di James Patterson, per un totale di oltre 16 milioni di copie vendute all'anno. In Italia, i suoi romanzi hanno venduto oltre 3,5 milioni di copie.
Torna uno dei personaggi più amati dai lettori di James Patterson, una serie sempre al primo posto della classifica del New York Times

Il peggior incubo di Alex Cross è diventato realtà.
Le persone più importanti della sua vita sono sparite, e l’unica traccia che ne rimane è l’odore lasciato nelle stanze e sui vestiti, tra i quali Cross affonda il viso in cerca di speranza e di coraggio.
Thierry Mulch, killer spietato e perverso nonché suo acerrimo e storico nemico, spinto dall’odio e dal desiderio di vendetta ha rapito i suoi figli, la moglie Bree e Nana Mama, e minaccia di ucciderli.
Sebbene terrorizzato e prossimo alla disperazione, Cross rifiuta di darsi per vinto e, in una folle corsa contro il tempo, ricorre a ogni risorsa possibile nel tentativo di salvare la sua famiglia. Mulch però sembra svanito nel nulla e, facendo leva sulla più grande debolezza di Cross, lo tiene in scacco minacciando terribili torture ai suoi cari, in una estenuante guerra di nervi in cui tutto sembra condurre a un unico obiettivo: fare di Alex Cross un assassino…
La posta in gioco non è mai stata così alta. Fino a dove è disposto a spingersi Cross, in cambio della vita di chi ama? 
 
Biografia

James Patterson



James Patterson è uno dei più grandi fenomeni editoriali dei nostri giorni. Ha venduto oltre 375 milioni di copie, entrando nel Guinness dei primati come unico autore al mondo a occupare per 59 volte il primo posto della classifica del New York Times. È il creatore di personaggi famosissimi della narrativa di suspense come Alex Cross, il profiler cacciatore di serial killer, le «donne del club omicidi» e i ragazzi della serie di Maximum Ride.
www.jamespatterson.com

I THRILLER DI ALEX CROSS   

Jack & Jill, Gatto & Topo, Il gioco della donnola, Ricorda
Maggie Rose, Mastermind, Ultima mossa, Il caso
Bluelady, La tana del Lupo, Ultimo avvertimento, Sulle
tracce di Mary, La memoria del killer, Il regista di
inganni, L’istinto del predatore, Il segno del male,
Il ritorno del killer, Uccidete Alex Cross, Buone feste,
Alex Cross, Corsa verso l’inferno, Punto debole

I THRILLER DELLE DONNE DEL CLUB OMICIDI
 
Primo a morire, Seconda 
 
 
RECENSIONE
 
A causa della meticolosità dell'assassino, non c'erano segni di effrazione, e a causa della meticolosità dell'assassino, la polizia brancolava nel buio. Alex Cross, aveva adottato un approccio filosofico per calarsi nei panni del perfetto criminale. A incuriosirlo è proprio il radicale nichilismo, l'assenza di un Dio, la totale estraneità alle norme di legge, alla morale. 
 
Il criminale racchiudeva in sè i due volti della medaglia - il bene e il male, incisi in una totale assenza di senso della colpa, ciò gli consentiva di commettere stragi cruente con particolarità di precisione.
 
Chi è il perfetto antagonista del perfetto criminale? Il poliziotto perfetto. Il salvatore, dei casi più difficili.
 
Per Patterson c'è un rovescio della medaglia, poichè il Killer agisce senza valori o sentimenti, il poliziotto buono, a forza di combattere il male, a furia di vivere nella brutalità, può passare al lato oscuro, cioè trasformarsi a sua volta in un bruto?
 
Quando ciò accade, il male gli ha avvelenato l'anima. Il Killer stava tentando di forzare il suo equilibrio. Alex non aveva alternative. Il suo viaggio verso l'inferno era cominciato. Ricordo con raccapriccio che la realtà in cui si trovava era peggiore di qualsiasi incubo.

La sua famiglia non c'era più: i suoi figli, sua moglie Bree ed anche la nonna Nana Mama. Un pazzo che si chiamava Thierry Mulch, l'ha rapita. Per non arrendersi alla follia, nè cercò il profumo di Bree, e questo come guidarlo in una sorta di certezza, riesce ad allontanare tutte le sue insicurezze.

La sua immagine danzò brevemente ai margini della memoria inafferrabile, e si dileguò poco a poco. Era come se gli odori di quell'armadio fossero, improvvisamente irranciditi. Ero paralizzato dal terrore. Sarebbe stato lo stesso anche nelle altre camere da letto? Anche il profumo dei miei figli andavano svanendo?
 
Solo avvolto dalle essenze depositate nel cuscino di sua moglie, sa come sconfiggere le sue paure. Adesso il destino è una bestia infida. Il destino continua a metterlo alla prova. Quando pensi di essere riuscito finalmente a domarlo, e a imboccare la strada scelta, ecco che con un'improvvisa sgroppata lo scaraventa per aria, Alex e la sua vita, costringendolo a cambiare percorso, qualche volta perfino tornare sui suoi passi, per regolare conti lasciati in sospeso che sperava nessuno gli chiedesse un giorno di saldare. 
Ora sembra che le parti si siano invertite, per sconfiggereThierry Mulch, Alex è costretto a sottostare al suo gioco, ad un odioso ricatto. I fatti lo travolgeranno, in una corsa contro il tempo per salvare ciò a cui crede e tiene particolarmente: la sua famiglia.

Così pianifica il proprio futuro, cercando di convincere Thierry a non rinunciare ai suoi sogni. Tutto sembra confluire nel verso prestabilito quando riappare a sconvolgergli la vita nuovamente. A questo punto, però, Alex decide di agire, le sue facoltà non erano più sconnesse, e lavoravano sotto il controllo della volontà. 

Aveva ripreso, ormai, il dominio delle sue facoltà; sentiva di aver conquistato un controllo perfetto, sopra ogni fibra del proprio corpo. Aveva lo sguardo lucido. Era diventato scaltro. Non senza un secondo fine gli aveva risposto così prontamente: egli non voleva che quell'uomo mutasse posizione, perchè quella posizione era favorevole alle circostanze.

Alex riuscì nell'intento. Il tono singolare della sua voce, si sarebbe potuto giudicare brutale, ma era invece, intimamente noto al detective, come il tono della sollecitazione amorosa. Come se l'anima randagia di Thierry in cerca di rifugio, fosse volata via.

Sul muro si vide un'ombra oscillare su e giù. Si avvicinava. Senza fretta, tanto da permettere ad Alex di riconoscere quel braccio, di riconoscere quall'arma. Senza fretta, tanto da permettergli di cogliere il pieno significato e di assaporare il gusto della morte che gli saliva alla gola.

Quelle immagini si avvicinavano caute, adagio, adagio, tanto da permettere all'effetto paralizzante della sua scoperta di svanire ancor prima che si fermasse in lui l'energica rivoluzione di uscir vittorioso: di uscir salvo da un lugubre conflitto con quella creatura folle ed armata. 

Tutto ciò che Alex avrebbe desiderato non accadesse era invece, accaduto. Il futuro era divenuto precario. Forse, per un momento, il suo giudizio s'era lasciato annebbiare dalla paura che l'insensatezza truculenta di Thierry, aveva suscitato in lui. Pur lasciando cadere la maggior parte delle parole, l'orecchio colsè il tono sicuro di sè.

Infatti, "Che cos'erano ormai per lui le parole?" 
-"Che potevano fargli di bene o di male le parole, di fronte a un'idea fissa?"
Il suo sguardo sinistro, seguiva i gesti di quel Killer, il quale stava ora asserendo la propria impunità, egli aveva portato via la sua famiglia dalla sua casa,in un luogo qualunque, per ucciderla.

Alex non riusciva a ricordare esattamente dove, ma il cuore cominciò a battergli in modo sensibilissimo. Si sentiva stanco, rassegnato, in uno spirito veramente materiale; ma si sentiva anche ferito nel punto più vulnerabile della sua tenerezza segreta. Era abituato a bastare a se stesso, la sua forza nervosa si era totalmente esaurita fra lo stupore e l'agonia, in quella giornata che giungeva alla fine di un periodo tormentoso.
 
Quello è uno psicopatico per tutte le ragioni che i freudiani ci hanno abbondantemente illustrato, e senza dubbio dominato da ossessioni. E' un personaggio fuori dal comune è un bersaglio facile: spicca in mezzo agli altri, Thierry potrebbe essere il vicino della porta accanto. Non marcia alla testa dei rivoltosi: li organizza, in questo sta il suo genio. Crea gli eventi, poi muove le pedine verso gli obiettivi prestabiliti. Se la sua indole fosse diversa, probabilmente ora sarebbe al posto mio.

Doveva liberarsene. Quello era l'unico pensiero chiaro nella mente di Alex. Per la prima volta nella sua vita la limpidezza cristallina dei suoi processi logici s'era interrotta. Era confuso, la sua mente balzava da un soggetto all'altro, e il piacere intenso della sofferenza inflitta a Thierry si mescolava al bruciore per le ferite ricevute. Non riusciva a concentrarsi su una sensazione o sull'altra, perchè era dominato soprattutto dall'incertezza e dalla paura. Si sentiva vulnerabile, braccato, offeso e sconvolto. La sua mente vacillava come un computer guastatosi all'improvviso, e le risposte che dava erano assurde. C'era un che di satanico in Thierry, un'aria perfida.

In quel momento, Thierry vide l'immagine riflessa daella faccia pallidissima con i capelli bagnati e spettinati che spiovevano sulla fronte; lo vide cambiare espressione di colpo nel riconoscerlo, e poi vide Alex che alzava continuamente gli occhi verso di lui e sorrise ... un sorriso vendicativo.

Conosceva il maligno senso dell'umorismo di Thierry. L'ardente desiderio, che sempre l'aveva accompagnato negli ultimi tempi, si fece più intenso, vibrante. Il bisogno di lei (della moglie Bree), era un dolore fisico così intenso, che riusciva a malapena a respirare. Riandò con il pensiero a ogni dettaglio della loro vita coniugale, ogni inflessione della sua voce, il suo respiro, l'amaro sapore di sale delle sue lacrime sulle labbra. Sentì ancora il tocco delle sue mani, la bocca, e nel caos che riempiva la stanza, l'odore caldo del suo corpo.

Alex e Bree irradiavano una tale felicità che chiunque si trovasse in un raggio di venti metri da loro ne veniva contagiato. Se un estraneo con dei problemi suoi li incrociava in un vicolo mentre camminava svelto e corrucciato, cadeva sotto l'incantesimo: rallentava il passo dimenticando la fretta e il suo broncio cedeva il posto a un sorriso indulgente.

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