Buongiorno. Si sente spesso dire: <<Questo ci salverà>> oppure, <<Solo questo ci può salvare>>. Ma se c'è una cosa che certamente ci può salvare - non importa da cosa - questa è la curiosità, cioè il desiderio di conoscere realtà nuove e diverse. Tutti gli animali superiori sono curiosi, ma limitatamente alla loro età giovanile; poi la curiosità a poco a poco svanisce. Poichè noi uomini rimaniamo <<cuccioli>> per una quantità di tempo inusitata, ci comportiamo come gli esseri più curiosi del globo.
Le neuroscienze ci dicono che la curiosità ha la stessa natura di un bisogno o di uno stato di astinenza. Il suo soddisfacimento procura gioia. Le espressioni pratiche più tangibili di tale curiosità sono rappresentate nel famoso libro che poi è diventato un film di successo: <<Ulisse>>.
Dopo aver faticosamente raggiunto Itaca - dice il poeta greco Costantino Kavafis - <<Quando ti metterai in viaggio per Itaca/devi augurarti che la strada sia lunga,/fertile in avventure e in esperienze. Il desiderio di conoscere l'ignoto e il diverso muove la storia e favorisce il dialogo>>. Ulisse si rimette in mare con i suoi vecchi compagni alla volta delle colonne d'Ercole e a sentire Dante dice a quelli:<<Non vogliate negar l'esperienza,/di retro al sol, del mondo sanza gente.
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