Buongiorno. Viviamo forse in una non-società? Come i nonluoghi di Augè, le non-società mantengono delle società solo pallidi simulacri: cornici istituzionali indebolite dalla corruzione e guardate con crescente sospetto, simboli condivisi traballanti, il dilagare dell'individualismo. Vent'anni fa, quando salivo sul treno, molti dei miei compagni di viaggio aprivano i quotidiani: oggi si connettono a Facebook o WhatsApp. Il primo unisce qualche decina o centinaia di <<amici>>, un insieme che ha la sua relativa persistenza. Il secondo si basa sulla creazione di piccoli gruppi che si fanno e disfanno in continuazione. A essere puntigliosi però, da un punto di vista antropologico e sociologico, non si tratta veramente di <<gruppi>>, ma di configurazioni di individui che ruotano attorno a un ego. Come per il <<parentado>>, cioè: ( l'insieme dei parenti in rapporto a un singolo individuo), gli amici di Facebook sono tali solo in riferimento a colui che gestisce la sua pagina personale.
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giovedì 9 dicembre 2021
Post del giorno 09/12/2021.
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