venerdì 12 ottobre 2018

L'AMORE AL TEMPO DEGLI SCOIATTOLI by ELIZABETH MCKENZIE - MARSILIO EDITORE


L'amore al tempo degli scoiattoli

 

Traduzioni dall'inglese americano di STEFANO MASSARON

 MARSILIO EDITORE
1° ed. 
  Copertina flessibile: 442 pagine 
Lingua: Italiano 
ISBN-10: 9788831743297


SINOSSI
 A Palo Alto, nella California degli wasp, tra abeti, querce ed eucalipti, la molto sensibile Veblen, «esperta sollevatrice d’animi» dotata di un «disorientato ottimismo» e di una alquanto singolare passione per gli scoiattoli (li ama ed è convinta che le parlino), dice sì a Paul, l’uomo aitante, brillante scienziato in carriera, che ha dichiarato di volerla sposare. Stregati, i protagonisti lasciano il bosco in cui si erano rifugiati e si incamminano, «due forme umane fuse in una», verso un futuro da costruire. Come a sollevare seri dubbi sulla faccenda, li saluta un verso acuto, uno squittio, che solo Veblen è in grado di decifrare: è in arrivo una spaventosa alchimia. Il loro progetto di matrimonio, infatti, è un ordigno pronto a esplodere. E non tanto perché quella mania dei roditori (da Paul considerati infestanti parassiti) è una delle molte stravaganze, in fondo la più innocua, che Veblen non ha ancora confessato al futuro marito. In realtà, i due giovani innamorati si conoscono a malapena e, cosa ben peggiore, non si sono mai incontrati con le rispettive famiglie, né le hanno fatte incontrare tra di loro. È qui che deflagra la commedia. Da una parte i genitori di Paul: ex hippie, coltivatori di marijuana, complottisti convinti, totalmente in balìa dell’altro figliolo, il primogenito ritardato. Dall’altra la madre di Veblen, quintessenza della figura materna egocentrica, ipocondriaca, passivo-aggressiva, con un marito che la segue come un’ombra e un ex, il padre della figlia, rinchiuso in un ospedale psichiatrico. In un crescendo di quotidiana follia, con dialoghi che aprono squarci sconfinati su paesaggi interiori, si arriva al sospirato atto finale di questo divertentissimo psicodramma esistenziale, diventato subito dopo l’uscita uno dei più acclamati romanzi americani degli ultimi tempi. Ben gli si attaglia il giudizio di Elizabeth Strout sulla capacità di McKenzie di rivelare, dietro all’umorismo che pervade i suoi racconti, che la vita è un affare serio. 


BIOGRAFIA




 ha insegnato scrittura creativa all’Università di Stanford. La sua produzione letteraria è stata insignita del Pushcart Prize ed è apparsa su diverse testate quali The New Yorker, The Atlantic, The New York Times e The Best American Nonrequired Reading a cura di Dave Eggers. Ha pubblicato la raccolta di racconti Stop That Girl e il romanzo MacGregor Tells the World. L’amore al tempo degli scoiattoli, la sua prima opera tradotta in Italia, è stato finalista al National Book Award e al Baileys Women’s Prize for Fiction.


RECENSIONE


Due forme umani si fusero in una mentre, il loro cammino s'intreccia con il percorso di una vita, alla ricerca di un'identità precisa. Sullo sfondo, fanno da coprotagonisti gli scoiattoli.

Un cammino nel vissuto di una coppia di futuri sposi,  Paul e Veblen, si vive attraverso momenti, a volte intense, altre dolorose, istantanee e episodi che ricostruiscono tracce e percorsi in cui si incarnano la precarietà e la tragica illusorietà di una ricerca dell'altro, di un'evasione dalla sofisticata, ma falsa, civiltà.

Accade così che l'incontro con Paul, diventi il varco per una duplice salvezza, che dai loro dialoghi nasca unn tenue filo di idillio che accende una luce di comprensione nell'indecifrabilità della vita.

Cosa è successo a Veblen? Nel momento e nel luogo più inaspettato ella, scoprirà degli aspetti della sua vita a lei nuovi e, fino a quel momento, sconosciuti. Un viaggio dentro e fuori se stessi, per giungere ad un punto d'arrivo.

E' il suo destino, soprattutto ora che il suo cammino si lega a quello di Paul. Passioni che incendiano il cuore e la vita, la investono come uragani e trasformano la sua unione in un viaggio interiore nel corso del quale perderà e ritroverà se stessa.

Così sfinita da un amore, quello per Paul che la soffoca, inizia a non fare più caso ai piccoli indizi che accadono ogni giorno e finisce per rassegnarsi a lasciare andare tutti i suoi sogni. In effetti, a mano a mano che Veblen si riappropria di brandelli di un vissuto quel che vede la sorprende, la inquieta,la disturba, perchè non collima con l'immagine serena di una donna appagata dalla famiglia.

Flash di sua madre, Melanie, le danzano nella mente, lei sempre assillante, onnipresente. Ma così perduta. Destinata ad amare uomini che non potevano o non volevano amarla. Veblen le assomiglia, più di quanto abbia mai creduto. La sua mente si precipita a lei, pensa che l'amasse, anche se, non sapeva dirglielo, come se il suo amore fosse imprigionato nelle sue stesse paure, nel suo bisogno di proteggerla, di controllare ogni cosa.

Veblen ha bisogno di capire cosa vuole fare della sua vita. Ma ha bisogno di tempo per decidere. Per capire chi è, e cosa vuole. E' strano essere tanto sincera con Melanie, ammettere una cosa del genere, ma sente che potrebbe dirle qualsiasi cosa in questo momento. Decide di farsi coraggio e di andare a vivere per conto suo. Melanie annuisce. Veblen,  non le è mai stata più grata per qualcosa in tutta la vita sua.

La giovane donna (Veblen), avanza lentamente per i corridoi della società e cerca il suo posto. Non è pronta ad affrontare il mondo reale e tutte le questioni della sua vita in questo momento. I ricordi le hanno lasciato cicatrici dappertutto, segni invisibili che, per quanto ci abbia provato, non riesce a cancellare.

Dentro di lei vivono più persone, che fatica a conciliare. Doveva di continuo murarle nel silenzio della sua intimità e di conseguenza non era mai riuscita a sviluppare se stessa come avrebbe voluto, in base ai suoi veri desideri, o nelle sue sfumature più sottili. Piuttosto che trovarsi in eterno di fronte a se stessa e all'enigma della propria complessità, come uno scoiattolo spaventato e paralizzato davanti agli abbaglianti di un'auto, reclamava per sè il coraggio di decidere, ora che era diventata grande, quale persona voleva essere, e di provare a illuminare  di una luce nuova il suo mondo mentale.
Vive a un ritmo rilassato, ha una routine che la conforta, e sostituisce i dolorosi ricordi con cose che non le fanno male. Gli ci è voluto un sacco di tempo per capire, per realizzare che la loro relazione era impossibile. Abituata a essere vista come nient'altro che ordinaria, Paul era convinto che tutto in lei accadesse in forza di un'intensità per lo più interiore: gli sguardi della vita quotidiana dovevano scivolare sulla sua persona senza notarla, senza nemmeno immaginare la ricchezza di quanto succedeva nella sua testa.

La vicinanza di Paul accende ogni nervo, ogni fibra del suo corpo e, la pelle rabbrividisce indolenzita dal desiderio di nuove carezze. Allunga le braccia, guardandolo negli occhi. <<Non posso perderlo.>>

Da quando si è innamorata di Paul, la sua vita è completamente cambiata. Anche se a pensarci bene, forse l'idea che questo fosse un tentativo del resto fallito di trovare un antidoto più o meno efficace contro il rimorso e i sensi di colpa, e magari anche un argine alla nostalgia e al desiderio; perchè la cosa più probabile è che abbia sempre saputo che tutto questo si sarebbe potuto evitare, che nulla doveva andare per forza come è andato, e se è successo è perchè l'ha voluto e non ha impedito che accadesse, e da li derivano il rimorso e i sensi di colpa e, a tratti, la nostalgia e il desiderio.

I due giovani confusi nella loro identità sessuale, per sfuggire alle imposizioni della famiglia, arrivano a compromettere la loro vita privata e la carriera.

"Significa questo essere sposati? Farsi da parte, tra lo sbalordito e lo spaventato, per assistere al confusionario spettacolo dell'altro?"

Qualcosa è intervenuto inaspettatamente a scompaginare le loro certezze, adesso Paul e Veblen si trovano a fare i conti, in un andirivieni di ricordi, alcuni molto aspri, altri dolcissimi.
 
 L’amore al tempo degli scoiattoli di Elizabeth McKenzie è la sua prima opera tradotta in Italia, è stato finalista al National Book Award e al Baileys Women’s Prize for Fiction. L'Autrice, indaga i desideri, le fragilità, i conflitti nascosti dietro l'apparente immutabilità di un paesaggio, Palo Alto. Per le strade di questa città che ad ogni angolo offriva ai due giovani uno squarcio di speranza.

Elizabeth McKenzie, mette la sua scrittura raffinata e incalzante al servizio di protagonisti costretti dagli eventi a svelare l'orrore che può nascondersi dietro la facciata di una vita <<normale.>>




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