venerdì 2 novembre 2018

LO SCIALLE ANDALUSO E ALTRI RACCONTI by ELSA MORANTE - EINAUDI



Lo scialle andaluso

Elsa Morante


2015
ET Scrittori
pp. 242
€ 12,00
ISBN 978880622761


Ancora una volta, la leggenda variopinta, barbara e luminosa della vita incontra il rischio
mortale della coscienza.

 

 SINOSSI


Dedica. Il ladro dei lumi. L'uomo dagli occhiali. La nonna. Via dell'Angelo. Il gioco segreto. Il compagno. Andurro e Esposito. Il cugino Venanzio. Un uomo senza carattere. Il soldato siciliano. Donna Amalia. Lo scialle andaluso. Nota. Appendice: Cronologia della vita e delle opere. Bibliografia. Antologia critica.

Dei moltissimi racconti scritti nella sua vita, Elsa Morante presenta qui una scelta disposta in ordine cronologico. Lungo una inquieta vicenda predestinata, i lettori potranno seguire, meglio ancora che nei romanzi, il tema drammatico ed affascinante che sempre ha accompagnato Elsa Morante: il nesso tra vita, sogno e scrittura, in cui la realtà diventa mistero e menzogna in una continua oscillazione tra "bisogno del meraviglioso" e "chiaroveggenza adulta" (giacomo Debenedetti). Ancora una volta, la leggenda variopinta, barbara e luminosa della vita incontra il rischio mortale della coscienza.


BIOGRAFIA

Elsa Morante

Elsa Morante nasce a Roma nel 1912. Inizia molto giovane a scrivere favole, filastrocche e racconti per ragazzi pubblicati su diversi giornali, fra i quali il «Corriere dei Piccoli» e «Oggi». Una serie di questi racconti giovanili confluisce nel suo primo libro, Il gioco segreto, uscito nel 1941 e seguito l'anno dopo da Le bellissime avventure di Caterì dalla trecciolina. Nel 1936 conosce Alberto Moravia, che sposerà nel 1941. Il suo primo romanzo è del 1948, Menzogna e sortilegio; il successivo, L'isola di Arturo , del 1957. Nel 1958 pubblica un libro di poesie, Alibi (ripubblicata nei «Supercoralli classici» nel 2004 con in appendice Quaderno inedito di Narciso e nel 2012 negli «ET Poesia»). Nel 1961 si separa da Moravia. Del 1963 è la raccolta di racconti Lo scialle andaluso, del 1968 Il mondo salvato dai ragazzini (ripubblicato da Einaudi nel 2006 e nel 2012), del 1974 il suo ritorno al romanzo con La storia, libro che ha un enorme successo. È un romanzo anche il suo ultimo libro, Aracoeli, del 1982. Dopo un lungo periodo di malattia muore a Roma nel 1985. Postumi sono usciti, da Einaudi come quasi tutti i suoi libri, il Diario 1938 e i Racconti dimenticati. Nel 2012 è uscito, sempre per Einaudi, L'amata. Lettere di e a Elsa Morante (Fuori Collana), curato dal nipote Daniele Morante; nel 2013 La serata a Colono (Collezione di teatro), suo unico testo teatrale, e Aneddoti infantili (L'Arcipelago). Nel 1970 Carmelo Bene, che lo considerava «il capolavoro della Morante, vertice della poesia italiana del Novecento», progettò di farne una versione cinematografica con Eduardo De Filippo, ma il progetto non andò in porto. Non è stato rappresentato per più di quarant'anni, fino alla messa in scena del 2013 con la regia di Mario Martone, Carlo Cecchi nella parte di Edipo e Antonia Truppo in quella di Antigone.
L'opera complessiva dell'autrice è raccolta in due volumi nei Meridiani Mondadori, a cura di Cesare Garboli.




RECENSIONE

La scrittrice Elsa Morante delinea in questo racconto due figure di tredicenni, compagni di scuola. Analizza il loro difficile rapporto facendo emergere con sensibilità ogni sfumatura sentimentale, e particolarmente quelle manifestazioni ambigue e impreviste proprie dei ragazzi preadolescenti.
Ne viene un racconto al tempo stesso limpido e teso, tenero e crudele, triste e poetico.

Uno dei due ragazzi è giudicato da tutti bellissimo, intelligente, ricco: egli stesso dà credito a queste opinioni lasciando immaginare di vivere in una casa principesca, con servi e fortune.

Solo quando gli muore la madre emerge la verità: orfano di padre, a malapena egli possiede i mezzi per il sostentamento, tanto che deve abbandonare la scuola, lavorando come garzone nella bottega di uno zio. Lì si rivedono i due ragazzi e scoppia in ciascuno un misto d'orgogliosprezzante e di risentimento, per cui si offendono a vicenda. Ognuno di loro sembra assalito da un occulto, bruciante senso di colpa e per reazione si vendica, ferendo l'altro in ciò che suppone gli stia più a cuore.

Serpeggia nel racconto una inquietante difficoltà di comunicazione tra i ragazzi che pur sono coetanei, resa più complicata da vieti, ma persistenti pregiudizi sociali.

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