La strada
Pagine
378
20,00 €
Il libro
Siamo negli anni della seconda guerra mondiale e Lutie Johnson è una
giovane donna nera che vive a Harlem con Bub, il figlio di otto anni.
Quella di Lutie non è certo una vita facile: si è lasciata alle spalle
un marito infedele e irresponsabile e deve tirare avanti da sola. Ma è
sorretta da un'idea: crede nel sogno americano ed è convinta di poter
aspirare a un'esistenza migliore grazie a una vita di duro lavoro. "La
strada" è la storia di una lotta: la lotta di Lutie alla ricerca di una
casa per il figlio, per farlo crescere lontano dalla paura e dalla
violenza, per tenerlo lontano dalla strada, insomma. Le vicende di Lutie
e Bub si intrecciano con quelle di diversi personaggi, che vivono nella
stessa casa o nella stessa via, tutti alle prese con la stessa
disperata lotta per la sopravvivenza. E le loro vite disegnano il
ritratto doloroso di una realtà così lontana nel tempo eppure ancora
così vicina. A più di settant'anni dalla pubblicazione di questo
romanzo, Lutie Johnson resta una figura potentissima - nera e sola è
alle prese con un mondo ostile alle donne e pervaso di razzismo -, e la
sua vicenda cruda e vibrante ci racconta la storia amara dell'altra
faccia del sogno americano, mostrandoci una New York troppo spesso
dimenticata. Quando venne pubblicato nel 1946, "La strada" fu il primo
romanzo di un'autrice afroamericana a vendere più di un milione di
copie, ed è tuttora considerato un grande classico della letteratura
americana, nel quale la potenza della testimonianza e la forza della
letteratura si sommano regalandoci pagine indimenticabili. Introduzione
di Tayari Jones.
RECENSIONE
La strada esplora il peccato originale americano: il razzismo. Il primo romanzo di Ann Petry è anche un'affasciante storia di tradimenti, vendette e omicidi che manterrà il lettore incollato alla pagina fino al tragico finale. Pubblicato nel 1946, un risultato sprprendente perchè vendette molte copie ma in seguito, il libro è scivolato nell'oscurità, un destino particolarmente crudele dato che il modo esplicito di trattare argomenti come: la razza, il sesso e la classe sociale è attuale ora come allora.
Questa nuova edizione ci permette di ascoltare una voce importante del dibattito sul razzismo. La protagonista del romanzo è Lutie Johnspn, una giovane madre di un bambino di otto anni Bub, (questo è il suo nome), nera e single. Ambientato nel 1944 il libro racconta il trasferimento di Lutie dalla città di Harlem, a New York. E' un luogo pieno di vita ma anche carico di pericoli, Lutie è convinta che sia solo una tappa temporanea nel suo cammino verso il superamento della povertà e della mancanza di opportunità.
Lutie e Bub si trasferiscono in un appartamento in affitto. A questo punto l'autore Petry fa un passo indietro raccontando la storia della sua eroina. Lutie si era sposata molto giovane con Jim, un ragazzo bello e viziato. All'inizio loro erano felici, poi Jim non è riuscito a trovare un lavoro stabile e Lutie è stata costretta a fare la cameriera per una ricca famiglia bianca. Col passare del tempo e con l'orgoglio ferito di Jim il matrimonio franò, lasciando sola Lutie e il figlio.
Dapprima Lutie rimasta sola, affronta con coraggio e ottimismo la vita. Confida che anche per lei ci sia la possibilità di guadagnarsi una fetta di quel sogno americano. Attorno a lei i pericoli di razzismo e sessismo si propagano, ma altre donne di colore erano riuscite ad avere successo, quindi perchè non lei? In realtà lei sottovaluta i pericoli e i rischi che ha di fronte. Questi si manifestano immediatamente nei rapporti con i vicini.
C'è il signor Jones, il terrificante custode dell'edificio, un uomo che si occupa da troppo tempo della caldaia e delle tubature per saper trattare la gente. Jones si invaghisce di Lutie e cerca di conquistarla, anche se non avrà nessuna possibilità. C'è poi la signora Hedges, un'enorme <<Madame>>, sfregiata che gestisce un bordello al piano terra. Anche lei nota la bellezza di Lutie, capisce che Lutie sia una merce pregiata e redditizia per la sua scuderia di prostitute.
Sebbene questi vicini siano minacciosi, nessuno è paragonbile al vero nemico di Lutie, la società bianca.
<<In qualsiasi direzione, ovunque ci si voltasse, c'era sempre la figura implacabile di un uomo bianco che bloccava la strada, era impossibile fuggire>>.
Per quanti sforzi faccia Lutie, non riuscirà mai a superare la legge immutabile della società americana.
L'intento di Petry è narrare la storia di Lutie, ma il romanzo è attraversato anche da tanti altri personaggi. Il personaggio più importante è la <<strada>> stessa, che più che una strada è una prigione, gestita da una società bianca che non ha mai rinunciato alla schiavitù.
La strada è il ritratto a tutto tondo della società americana. Nel romanzo un crescendo di violenza che potrebbe scioccare il lettore. (Petry è un'artista, consapevole del fatto che creare una buona storia è il modo migliore per assicurarsi che le dure verità narrate rimarranno nella mente del lettore).
Questo lo possiamo dedurre nel personaggio di Lutie, una donna in carne e ossa il cui eroismo fa a pugni con i suoi difetti. E' orgogliosa, nei rapporti con i meno dotati severa, con il figlio insensibile alle storie che hanno trasformato in disgraziati i suoi vicini.
Petry sottolinea che la lotta della sua eroina è ancora più dura, perchè è una donna. Quel che provocherà la tragedia finale del libro, quando attirerà l'attenzione di un potente bianco che non si fermerà finchè non l'avrà.
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