lunedì 6 aprile 2020

RECESNIONE #40/2020 LA FORESTA D'ACQUA by KENZABURO OE - GARZANTI

 
Il fiume più lungo scorre dentro di noi. Solo risalendo la corrente, possiamo conoscere la verità.

La foresta d’acqua

di Kenzaburo Oe

GARZANTI

480 pagine, Cartonato 
25,00€

 


La tempesta imperversa sul fiume, ma la luna buca la coltre di nubi e illumina a giorno la figura di un uomo inghiottito dalle onde. È questo il sogno che tormenta Choko Kogito da quando suo padre è annegato, anni prima, proprio in quelle acque. Da allora, ha cercato di affidare alle pagine di un romanzo  Choko Kogito che ancora prova, ma non ci è mai riuscito. Finché sua sorella Asa lo invita a tornare nella valle natia dello Shikoku: ad attenderlo c’è una valigia rossa che contiene alcuni documenti del padre che potrebbero aiutarlo a sciogliere i nodi del suo passato e a mettere fine a una crisi d’ispirazione durata troppo a lungo. Kogito non esita un istante a lasciare Tokyo per tornare nel luogo in cui è cresciuto. Qui, giorno dopo giorno, cerca di trovare un senso a eventi che la sua immaginazione ha ormai trasfigurato e di mettere ordine dentro sé stesso. Ma si rende conto che da solo non può riuscirci. Ha bisogno di qualcuno con cui condividere le difficoltà e che sia in grado di guidare il suo sguardo nella giusta direzione. Ed è nella giovane Unaiko che trova l’aiuto desiderato. Come lui, l’aspirante attrice nasconde profonde fragilità e sa cosa significhi passare la vita alla ricerca di un finale che tarda ad arrivare. Dopo il loro fortuito incontro, Kogito e Unaiko iniziano a collaborare alla stesura di una complessa sceneggiatura teatrale. Perché sono convinti che unendo le forze potranno ritrovare la linfa creativa necessaria a dar voce a ciò che finora è stato solo silenzio. 

Kenzaburo Oe, premio Nobel per la letteratura nel 1994, ci consegna un romanzo visionario che rappresenta la summa della sua esperienza autoriale. La foresta d’acqua non è solo uno splendido e toccante ritratto dell’artista che si confronta con lo scorrere del tempo, ma anche un’acuta riflessione sulla forza della narrazione e dei modi in cui può ricomporre fratture emotive, personali e collettive.

Un libro esemplare.
The Independent
 
Un romanzo epico in cui Ōesi confronta con i grandi temi della paternità e dei doveri di famiglia.
Elle
 
Uno dei romanzi di Ōe meglio riusciti: provocatorio, profondo ed elegante.
Kirkus
 
In «La foresta d’acqua», Ōe, con grande maestria, guida il lettore in una densa foresta di storie e reminiscenze e riflette sul valore inestimabile della memoria.
The Guardian
 
Una grande storia di necessarie introspezioni e oggettivazioni.
Goffredo Fofi, Internazionale
 
Kenzaburō Ōe moltiplica le piste narrative, che si attorcigliano in un libro ambizioso.
Marco Del Corona, La Lettura - Corriere della Sera
Kenzaburo Oe è nato nel 1935 nell’isola dello Shikoku, nel sud-ovest del Giappone. Scrittore di fama mondiale, ha vinto il premio Nobel per la letteratura nel 1994, oltre a numerosi altri riconoscimenti. Sempre presente nella vita pubblica, ha fatto sua la campagna contro l’energia nucleare.


  
RECENSIONE
  
Choko Kogito è uno scrittore non più giovane che non ha ancora superato il senso di smarrimento con la scomparsa del padre, uno strano annegamento, un uomo inghiottito dalle onde, e non è l'unica questione in sospeso: madre, sorella, un affollarsi di memorie chiedono di pacificarsi, ma ci sono troppe cose da chiarire, partendo dalla <<valigia di pelle rossa>> che <<conteneva una parte delle leggende di famiglia>> e, che potrebbero aiutarlo a sciogliere i nodi del suo passato e a mettere fine a una crisi d’ispirazione durata troppo a lungo.
In La foresta d'acqua Kenzaburo Oe moltiplica le piste narrative, che si attorcigliano in un libro ambizioso, nel quale il confine con la sua autobiografia è labile. L'io narrante è infatti l'autore, ed come <<vero>> Oe, un figlio disabile. Lo ritroviamo nel romanzo Il giorno in cui lui mi asciugherà le lecrime (un romanzo breve uscito in Italia con altri in Insegnaci a superare la nostra pazzia nel 1992.

Ma tutto il romanzo è edificato su un'opposizione di piani: vita e scrittura, vita e teatro, libertà individuale e un destino che germina dalla famiglia, realtà e mondo degli spiriti. Il punto di equilibrio è forse un'acqua che ci dissolve.

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