Murakami Haruki, Abbandonare un gatto
Einaudi
pagg. 88, € 15
Primo e spietato memoir dello scrittore giapponese, Abbandonare un gatto racconta con andamento corrusco e imprevedibile la famiglia d'origine e, in particolare, il rapporto kafkiano con il padre. Nell'«azione comune di abbandono» di un gatto in un cartone – in realtà, una gatta in avanti con gli anni che poi si ripresenterà con «miagolio amichevole» alla porta d'ingresso, in anticipo sugli stupefatti trafugatori – si muove l'incerto ricordo di Murakami per approdare ai tempi di guerra vissuti dal padre e alle circostanze che resero possibile la sua esistenza. In una intervista Murakami, ha detto: «Una delle cose che ho voluto dire in questo testo è che la guerra provoca, nella vita e nello spirito di una persona, enormi e profondi cambiamenti. Cambiamenti di cui io, così come sono qui adesso, costituisco il risultato».
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