La fattoria degli animali
George Orwell
pubblicato da
Mondadori
Il libro
Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni animali sono più uguali degli
altri. Stanchi dei soprusi, gli animali di una fattoria decidono di
ribellarsi agli umani e, cacciato il proprietario, danno vita a un nuovo
ordine fondato sull'uguaglianza. Ben presto, però, emerge tra loro una
nuova classe di burocrati, i maiali, che con astuzia, cupidigia e
prepotenza si impongono sugli altri animali. L'acuta satira orwelliana
contro il totalitarismo è unita in questo apologo a una felicità
inventiva e a un'energia stilistica che pongono "La fattoria degli
animali" tra le opere più celebri della narrativa del Novecento.
RECENSIONE
Con
la Fattoria degli animali George Owell, il cui vero nome è Eric Blair,
scrive tra il 1943 e il 1944 una vera e propria favola dei tempi
moderni, con animali che simboleggiano gli uomini di questo secolo. Si
tratta infatti di un travestimento intelligente e arguto, con cui lo
scrittore inglese esprime la sua accesa protesta contro una società
sempre più organizzata e collettivizzata, ma tragica e contraddittoria,
nella quale gli stessi nuovi ideali rivoluzionari e sociali finiscono
spesso per infrangersi lasciando prevalere interessi egoistici,
generatori di liti per sete insaziabile di potere. Nel racconto di
Orwell gli animali di una grande fattoria britannica si ribellano uniti
contro l'uomo, la sola "creatura che consuma senza produrre" e tuttavia
ugualmente agisce da padrone incontrastato, sfruttando chi lavora
davvero. La rivoluzione predicata dal vecchio Maggiore, scoppia quando
l'atmosfera si fa insostenibile perchè gli uomini lasciano senza cibo
gli animali: scacciano il fattore, si organizza una vita nuova, dove
tutti partecipano ugualmente alle attività produttive, secondo le
prospettive indicate nell'inno rivoluzionario "Animali d'Inghiterra" e
sulla base dei "sette comandamenti" scritti a grandi lettere bianche su
un muro incatramato. Ma tra i due capi della rivolta, Napoleon, un
grosso maiale abile oratore esplicito e conciso, e Palla di Neve, della
stessa razza, bravo tecnico e soprattutto pratico organizzatore,
scoppiano gravi dissensi che si riflettono in breve sull'ordinamento
della fattoria. Palla di Neve soccombe in questa lotta per il potere e
deve fuggire: a poco a poco tutto cambia e ritornano i vecchi privilegi,
mentre Napoleon diventa un dittatore, ribattezza "Fattoria Padronale"
quell'ambiente in cui si erano accese tante speranze di una vita più
giusta e più libera. In questa controrivoluzione egi è sostenuto dai
maiali, il cui comportamento si fa sempre più simile a quello degli
uomini un tempo odiati ed ora imitati persino nel modo di camminare
ritti su due zampe. Una società diversa è necessaria, sembra concludere
Orwell, ma bisogna combattere certi istinti radicati nell'uomo, per non
correre il rischio di abolire una forma di dittatura e di lasciarsi poi
opprimere da una nuova schiavitù.
Nessun commento:
Posta un commento