VITE DI CONFINE
DORIT RABINYANUn amore che sfida tutto e tutti: le convenzioni sociali e perfino la morte. E' la storia di Hilmi e Liat, due ragazzi che si amano con una passione tenera e intensa ma che imparano a conoscersi solo quando vengono divisi da un destino che rischia di perderli. Nell'ombra, c'è la minaccia crudele di una storia che non attenta solo alla vita dei due giovani, ma anche all'unica cosa bella e buona che Liat credeva di aver trovato: l'amore di Hilmi. Potranno essere felici? Per affrontare un viaggio pieno di insidie e di incognite verso un paese sconosciuto, diviso da lotte per il potere. Liat affronterà avventure di ogni tipo che la travolgeranno, impedendole di vedere chiaro in se stessa, di capire chi ama. Vi sono le paure e le meschinità di sempre, il piccolo cabotaggio delle ripicche politiche tra ufficiali israeliani e palestinesi. ma per i due ragazzi la guerra è soprattutto una ferrea disciplina militare che costringe la loro avvampata passione a una scherma faticosa e crudele: nessun incontro è possibile, nessun contatto, in quel piccolo universo umano isolato in quei paesi martoriati dalla guerra. Solo estenuanti occhiate, parole furtive, ansiose strette di mano vissute nel continuo timore di rivelare i propri sentimenti: il regolamento sarebbe implacabile. Questo amore bellissimo, pieno e maltrattato, reso quasi folle dalla esasperazione del proibito può esplodere finalmente, quando Hilmi e Liat vivono a New York. Potrebbero comunicare a piacere, tenersi fra le braccia, e invece ha inizio un sorprendente distacco. Si ritrovano in due mondi tra loro distanti. L'abbandono è triste, la ferita profonda, ma gli eventi dell'imprevedibile finale ne riscatteranno il significato nella prospettiva di due intere esistenze.
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