Titolo: KENGI IL PENSIEROSO
Autore: PAOLO LANZOTTI
Editore: PIEMME
Illustrazione di copertina di STEFANO PACHI'
Illustrazione di copertina di STEFANO PACHI'
Pagine: 248
L'AUTORE
Paolo Lanzotti, veneziano, insegna alle scuole medie ed è responsabile di un laboratorio di
informatica, sua grande passione. È autore di vari racconti e romanzi; con "Le parole magiche di Kengi il Pensieroao", ha vinto il premio Il Battello a Vapore - Città di Verbania nel 1997.
Il Battello a Vapore presenta La Grande Storia, un percorso tra gli avvenimenti più significativi della Storia attraverso dieci avvincenti romanzi. Per scoprire che la Storia non è solo una successione di date e nozioni, ma un lungo e appassionante viaggio nel tempo! Ogni libro è corredato da un apparato finale di informazioni, approfondimenti e curiosità storiche, creato in collaborazione con la rivista Focus Storia. Gli dei avevano voluto che Kengi nascesse contadino nella terra di Sumer; ma il sogno del ragazzo, affascinato dalla scrittura, è quello di frequentare la Casa delle Tavolette a Ur, per diventare scriba. Il suo sogno comincia a diventare realtà il giorno in cui Kengi salva dalle acque dell'Eufrate il mercante Lugaresi, ambasciatore del re Shulgi.
La mia recesione
Spinto dal desiderio di una vita migliore Kengi il Pensieroso è una ragazzo di tredici anni che vive nella terra di Sumer. Alla morte dei genitori, venne accolto in casa dagli zii Ebil e Ninkilisu. E' un ragazzo curioso di tutto ciò che lo circonda, s'incanta nel guardare una nuvola perchè nella sua terra non piove spesso. Era sempre molto contento quando lo zio Ebil lo portava con sè in città. Nessuno sapeva che nella città di Ur, c'era quello che lui desiderava e nello stesso tempo il suo grande tormento.A Ur c'era quello che lui non si stancava mai di sognare. Un giorno, del tutto ignaro dell'evento tragico che gli si presentò, lo vide protagonista del salvataggio di un mercante dalle acque dell'Eufrate. Da quel giorno la sua vita cambiò. Una notizia inattesa lo riempi di gioia. Quando il mercante Lugaresi, ambasciatore del re Shulgi, si presentò a casa di Kengi per ringraziarlo del suo intervento e ricompensarlo, Kengi non riusciva a trovare le parole per esprimere il suo desiderio. Quando finalmente si decise a svelare il suo sogno di frequentare la Casa delle Tavolette e diventare scriba, l'effetto delle sue parole venne accolto da tutti con grande stupore. Si ritrovò combattuto fra il suo sogno invisibile, che gli alimentava dentro la speranza di imparare a scrivere e il disagio profondo della sua famiglia. Colse al volo l'opportunità offertagli da Lugaresi e per dimostrare di essere degno di diventare scriba, lasciò la sua famiglia e si ripromise di lavorare più degli altri per mantenere la promessa fatta a se stesso. Trasferitosi a casa del suo protettore che lo ospitava, l'ambiente che gli si presentò era ostile nei suoi confronti, pieno di estranei, senza amici, lontano da casa, Kengi era più impaurito, confuso e incerto di quanto avesse creduto possibile. Lugaresi, quella mattina, gli ricordò che avevano un appuntamento importante che avrebbe potuto cambiare la sua vita. Nonostante tutto avvertì una gioiosa eccitazione nel conoscere il maestro Duga. Egli espresse la sua incertezza nei confronti del ragazzo. Per quanto il suo desiderio fosse nobile, ma difficile da realizzare, Kengi il Pensieroso sapeva che diventare scriba era un impegno duro, ma quello era ciò che desidera. Le cose non furono facili. Nel frequentare la scuola dove credeva di realizzare il suo sogno di libertà, la vita gli si presentò durissima e insieme agli insegnamenti del maestro Azi, che non lesinava frustate, imparò non solo a scrivere, ma a conoscere sè stesso, a scoprire il suo coraggio e a superare le proprie paure. Era quello un periodo che lo colse nell'attimo prima della separazione dall'adolescenza. Nel suo sguardo limpido, fatti privati e avvenimenti storici si mescolano come un caleidoscopio narrativo di intensa energia emotiva. Un giorno come tanti stava passando, quando nel cortile della scuola, a pochi passi di distanza da lui, due occhi neri e dei lunghi capelli lo stavano guardando. Erano quelli di Ananna. Quell'incontro segnò un cambiamento nella vita di entrambi i ragazzi. Ananna e Kengi sono una ragazza e un ragazzo come tanti, con qualche delusione alle spalle, con un paio di storie sbagliate ad appesantire i loro pensieri. Si incontrano, un po’ per caso e un po’ per destino, nella
Casa delle Tavolette di Ur e decisero di lavorare con impegno, di lottare, di provare a fare
qualcosa di buono
con le loro vite fatte di macerie.
Questa è la storia dolce e amara di un'amicizia difficile, costantemente
minato dalla paura e dall’insicurezza; è la storia di un sentimento che
nasce forte e impetuoso, che sconvolge
le vite di Ananna e Kengi il Pensieroso, cambiandoli, facendoli crescere. «In ogni nuova pagina, questo libro regala ai lettori una piacevolissima ed elegante sorpresa.» Un libro stimolante, e per molti versi sorprendente, sul piacere
insostituibile della lettura, sulla sua capacità di aiutarci a
conoscere noi stessi e il mondo che ci circonda, a crescere, a
diventare più liberi. Esiste un modo adeguato per far avvicinare i ragazzi alla lettura: quello di renderli protagonisti nella scrittura. Per apprendere la "magia" della lettura ve n'è uno particolare, finalizzato
esclusivamente al piacere. Si può insegnare questo piacere di leggere?
E, soprattutto, come
insegnarlo ai lettori più giovani? Paolo Lanzotti, insegnante e scrittore, ha una grande passione per l'informatica. Con questo romanzo storico"Le parole magiche di kengi il Pensatore" ha vinto il Premio Il Battello a Vapore - Città di Verbania 1997. Questa attenzione alla realtà dell'epoca in cui si svolge il racconto si inserisce a pieno titolo nel cammino aperto per invitare tutti - ma soprattutto i più giovani - alla
lettura. Si rivolge agli educatori che affrontano il tema della lettura e
della motivazione al leggere in situazione scolastica e a genitori
interessati a questo problema. Un laboratorio di lettura per esplorare altre epoche e altri mondi, e scoprire, nei personaggi che ci fanno sognare, qualità, difetti,
passioni che proprio grazie ai grandi libri possiamo riconoscere in noi
stessi. Conoscere la scrittura richiede un'attività impegnativa, di solito riguarda chi ha un'età in cui mille interessi diversi dallo studio reclamano il loro posto nella giornata: perchè lo studio mette alla prova non solo l'intelligenza, ma anche molte altre facoltà come l'autocontrollo, la forza d'animo, la costanza, e coinvolge le cose in cui si crede, l'idea che ognuno ha del mondo e di quello che nel mondo ci sta a fare. L'importanza dello studio, quindi non sta solo nel risultato diretto ( il voto, la promozione, un diploma....) ma pure nel fatto che studiando si costruiscono risorse utili anche quando la scuola sarà finita, come la capacità di agire sistematicamente, di organizzare, di pensare in modo strategico. Chi studia con metodo diventa capace, un pò alla volta, di prendere in mano la propria vita.
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