giovedì 3 gennaio 2019

RECENSIONE - IL MEGLIO DI NOI by JOYCE MAYNARD - NUTRIMENTI

  

Il meglio di noi

Joyce Maynard

pp. 432
8,5015,30
Traduzione di Anna Mioni
Prima edizione ottobre 2018 
NUTRIMENTI EDIZIONI



SINOSSI

Nel 2011, ormai vicina ai sessanta anni, Joyce Maynard incontra inaspettatamente il suo primo vero compagno di vita. Jim è un bell’uomo, avvocato brillante con tante passioni: la musica rock, l’arte, la fotografia, le auto. Non parla molto, ma quando lo fa i suoi discorsi sono interessanti, le sue domande autentiche e le risposte sincere. Adora vedere Joyce felice, la segue in tutti i suoi slanci, appoggia le sue idee, e non gli importa niente del casino che lascia in cucina.
Prima di conoscere Jim, Joyce credeva che la vita di coppia le fosse ormai preclusa, e che nessun uomo avrebbe mai più alterato il corso della sua determinata indipendenza. Un’indipendenza che, anche nei primi tempi del suo rapporto con Jim, Joyce continua a difendere con tenacia. Fino a quando, in un maledetto giorno di novembre, non molto dopo il loro primo anniversario di nozze, a Jim viene diagnosticato un tumore al pancreas. Nei diciannove mesi che seguiranno – nella battaglia feroce contro la malattia combattuta al suo fianco – Joyce scoprirà per la prima volta cosa significa essere una coppia: “Imparai cos’era l’amore mentre il mio amore lasciava questo mondo”.
Autrice di romanzi che sono diventati film di Hollywood, tra le più amate scrittrici americane di memoir, in questo libro Joyce Maynard trasforma il resoconto di un calvario in una storia di resistenza indomita e in una celebrazione della forza dell’amore.
Il meglio di noi è così genuino, così intensamente toccante, così potente. Una testimonianza della resilienza umana. Joyce Maynard possiede un eroismo sconfinato”.
Joyce Carol Oates
Un libro che ricorda ai lettori di trascurare i problemi superficiali e di riconoscere l’intimo valore della vita e delle persone che ne fanno parte”.
San Francisco Chronicle
Una storia commovente che giungerà dritta al cuore di chiunque abbia perso una persona amata”.
Publishers Weekly

Biografia

Joyce Maynard

 

Joyce Maynard è autrice di diciassette libri, tra cui i romanzi Un giorno come tanti e Da morire, entrambi adattati per il cinema, e il memoir At Home in the World, best seller internazionale, in cui ha raccontato la sua relazione con J.D. Salinger. Ha lavorato come reporter per il New York Times e collaborato con numerose riviste, tra cui Vogue, O, The Oprah Magazine, More e The New York Times Magazine. Organizza laboratori di scrittura creativa, tra cui un workshop annuale dedicato al memoir nella sua casa sul lago Atitlán, in Guatemala.




 RECENSIONE

All'età di sessanta anni Joyce Maynard, era ancora in cerca di quella sensazione di batticuore, di trattenere il respiro quando una persona entrava nella stanza: la mia persona speciale. Quello che conosceva meglio dell'innamoramento era che molto  presto mi sarei ritrovata con il cuore spezzato.

Dove stava la tragedia nella felicità? Se almomento non c'erano problemi cosa manteneva la storia? Che ne sapevo dell'amore? Cosa avevo visto in prima persona?
Per la prima volta dopo tanto tempo, Joyce, si sente di nuovo apprezzata, si accorge di provare uno slancio che credeva di avere ormai perduto. Infatti, ben presto si rende conto che, per abbandonarsi ad un nuovo amore, deve liberarsi da ciò che la lega al passato, mettendo a rischio tutto ciò che negli anni ha costruito. Il destino le volta le spalle. I gesti quotidiani che scandiscono e consolidano ogni relazione, sono per Joyce un desiderio irrealizzabile.

L'inquietitudine che la contraddistingue e le passioni suscitate da questo fugace matrimonio con Jim sconvolge la sua esistenza. Nonle basta più l'amore senza quell'unico bene che la vita concede: la pace con se stessi.

Cosa ha spinto Joyce a compiere questo gesto? La sensazione di essere diventata inutile? O, semplicemente il senso di frustazione che una lucida disamina del destino che porta in sè. Anche lontano dai vecchi vincoli,infatti, Joyce scopre presto di non essere in grado di sfuggire alle nuove responsabilità, nuovi limiti, che la malattia di Jim,le impone. Perchè più forte e più profonda è la soggezione verso i suoi vincoli interiori, verso la sua vocazione. Joyce ha voglia di gettarsi il passato alle spalle in cambio di una nuova possibilità.

E la nuova storia con Jim è segnata da quel desiderio di evasione in cui ognuno può ritrovarsi. Si rivela una storia tragica, a pochi anni dal matrimonio una brutta malattia, trasforma la sua vita. Quanto è disposta a rischiare? Quanto ha già rischiato?

Il romanzo "Il meglio di noi" di Joyce Maynard,parla alle donne di ieri e di oggi, e dei segni che esse lasciano nel cuore degli altri. Joyce si sente prigioniera di un circolo vizioso. Le sue vicende quotidiane registrano dettagli stonati.

Fino a quando, il confine tra realtà e avanzare del tempo non diventerà che un velo impalpabile ed Joyce si convincerà di essere l'unica a poter fermare una catena di eventi che presto sfocerà nella catastrofe fa della malattia del marito.

Per sopravvivere dovrà liberarsi delle avversità quotidiane, dire addio ai fantasmi del passato e dimenticare vecchi rimorsi. Come ipiù grandi avventurieri delpassato ci insegnano, che a volte è necessario perdersi per riuscire a ritrovarsi. Nella stagione degli ideali, Joyce fa i conti con una realtà difficile e nel frattempo imparò cos'era l'amore mentre, il suo lasciava questo mondo.

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