sabato 5 gennaio 2019

RECENSIONE - UN CATTIVO RAGAZZO COME TE by L.A. CASEY - NEWTON COMPTON EDITORI



Un cattivo ragazzo come te


NEWTON COMPTON EDITORI
 SBN: 9788822727022 - Pagine: 352 - narrativa


SINOSSI

Vorrei leggerlo ancora e ancora.»
Penelope Douglas

Autrice della serie bestseller LOVE


Tornare a casa è molto doloroso per Lane. Il suo adorato zio Harry, infatti, è morto improvvisamente. E fare i conti con la sua scomparsa significa accettare l’idea di incontrare di nuovo qualcuno che fa parte del suo passato. Kale Hunt è stato il migliore amico di Lane sin da quando erano bambini. Ma è stato anche il motivo per cui Lane ha deciso di trasferirsi a New York. Vedere Kale con un’altra non avrebbe dovuto ferirla, erano amici dopotutto. Ma la sofferenza con cui Lane si è trovata a convivere era così autentica e profonda da spingerla a un taglio drastico: raccattare le sue cose e chiudere il passato dietro una porta per sempre… Adesso che è tornata, anche i sentimenti sono gli stessi di sempre. Come se non se ne fosse mai andata. Le tragedie hanno un modo bizzarro di far riavvicinare le persone. E Lane non è l’unica a dover fare i conti con il passato. Perché gli anni trascorsi, forse, non sono bastati a cancellare l’amicizia con Kale…

Un'autrice bestseller del New York Times e di USA Today

Era il mio migliore amico
Una specie di fratello maggiore
La mia migliore guardia del corpo
Era il mio miglior tutto
Lui era mio


«Vorrei leggerlo ancora e ancora. Una storia bellissima e commovente di crescita e di amore. Intenso e appassionante.»
Penelope Douglas, autrice bestseller del New York Times

«L.A. Casey riesce a descrivere l’arcobaleno dei sentimenti umani, facendoti desiderare il lieto fine. Non riuscivo a posare questo libro.»
R.J. Prescott, autrice bestseller di USA Today

RECENSIONE
Lane è tornata da New York dove si era trasferita. Chissa perchè? Lei e il suo amico d'infanzia Kale Hunt si rincontrano dopo diverso tempo, ed è come se non si fossero mai lasciati: le corse, la musica, le risate, le promesse. Certe amicizie rinascono come niente, ma si portano dietro anche quello che si voleva dimenticare: gli strascichi di una partenza improvvisa e dolorosa, il senso di colpa per una brutta storia, un perdono mancato.
Tra il tempo che ci scivola addosso, alle cose che lasciamo andare, e su quello che salviamo. L'attesa per capire: "Cosa si può salvare?". La chimica tra Lane e Hunt è innegabile, ma avranno abbastanza fiducia in se stessi per superare dubbi e fraintendimenti. Entrambi sembrano determinati a vivere il loro sogno d'amore e nulla riuscirà a dividerli e scoraggiarli.

Sembra che Hunt abbia intenzione di approfittare quanto più possibile di questa situazione. Lane rimase a bocca aperta. Nessuno mai le aveva parlato in quel modo. Lei era dell'idea che tirare fuori tutto quello che pensava, avrebbe creato una insanabile rottura.

Il suo sguardo penetrante le dava i brividi. Hunt era uno di quelli che vedono cose che gli altri non vedono, cose che lei aveva passato tutta la vita a coprire e a nascondere agli altri. E aveva conosciuto poche persone capaci di vedere oltre la facciata che si era così attentamente costruita. Tutti lasciati andare, come fossero cattive abitudini, tranne uno. Questo qui dovevo stroncarlo al più presto, prima che decidesse di andare a vedere cosa il mondo mi aveva fatto per rendermi così intrattabile.

<<Non è per niente facile starti alla larga se abitiamo nella stessa città>>, disse Hunt. Lane ribatte che non era colpa sua ma, del destino. Nella sua voce non c'era più alcun tono di arroganza. Riconobbe il tipo, gentile finchè non ottiene ciò che vuole, e se non lo ottiene, se lo prende.

Lane cerco di mantenere il controllo. Nessuno le aveva mai tappato le ali. Nessuno era mai riuscito a incastrarla. Perchè ora le cose erano diverse? Cos'era successo quel giorno? In qualche modo, dovevano trovare l'equilibrio perfetto per poter sopravvivere nella stessa città. A pensarci era una cosa che proprio non le piaceva. Ma non avrebbe mai permesso che Hunt potesse definirla con qualche apostrofo, piuttosto andava via nuovamente. 

I commenti di Hunt erano stati di genere diverso finchè si erano trovati in compagnia di altri. Ma, quando erano soli, acquisivano un significato più pesante, o così almeno le sembrava. Ma forse stava ingigantendo tutto. Le sfiorò l'idea che forse: alcune relazioni è meglio finirle prima che producano sofferenze. I tipi come Hunt avevano dei problemi grossi nelle relazioni stabili, e profonde con le donne.

Nemmeno il loro destino può fermare la corsa vertiginosa dei ragazzi, lungo il piano inclinato dell'esistenza. Forse, però, potrà difendere fino all'ultimo il segreto impronunciabile che li riguarda.



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