giovedì 3 gennaio 2019

RECENSIONE - PUOI ANCORA FIDARTI DI ME by SUSY TOMASIELLO - GENESIS PUBLISHING






Puoi ancora fidarti di me




SINOSSI

"«Puoi ancora fidarti di me, piccoletta, devi solo volerlo.»
Sento i miei occhi farsi lucidi, ma stavolta è per la gioia; poi mi alzo sulle punte e riesco a baciare solo il suo mento. Guardo le sue iridi verdi che amo tantissimo e riesco a sorridergli.
«Mi fido di te.»"

Sara e Stefano hanno trovato il loro equilibrio. Vivono la loro quotidianità insieme al piccolo Luca, fino a quando nuove paure e incertezze non tornano a tormentare la coppia. Sara si lascia trascinare in un vortice di dubbi, tanto da rischiare di minare quella serenità che con grande tenacia erano riusciti a conquistare. Sarà in grado Stefano a convincere “la sua piccoletta” a fidarsi ancora di lui?

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Biografia
SUSY TOMASIELLO

Nasce a Napoli e ha due grandi passioni: la lettura e la scrittura. Ama viaggiare con la fantasia e scoprire sempre nuovi mondi, nuovi personaggi in cui immergersi, perché leggere è qualcosa di cui non si stancherebbe mai. I libri sono i suoi migliori amici praticamente da sempre, ma questa non è solo la sua unica passione perché ama tanto anche scrivere. Ha cominciato col self publishing con il libro

Solo con te non ho paura e poi ha proseguito con piccole Case Editrici che hanno creduto in lei riuscendo a realizzare il suo sogno e pubblicare un libro. Ritornare a sorridere, Serenity Village e Voglio solo te sono i titoli dei suoi libri. Puoi ancora fidarti di me è una novella sequel del romanzo Puoi fidarti di me (Genesis Publishing, 2017).

I suoi canali principali: il suo blog I miei magici mondi e poi c'è la sua Pagina Facebook.



 RECENSIONE

Sara e Stefano sembra abbiano appianato le loro divergenze e superato le loro insicurezze. Ora hanno una relazione seria. D'un tratto Stefano, si sentiva molto protettivo nei confronti di quella piccoletta stretta tra le sue braccia, che rispondeva al suo tocco in modo tanto immediato. 

 La loro routine girava attorno a questioni, tutte facilmente risolvibili, alle quali però entrambi non sembrano prestare la consueta attenzione, come se distintamente fossero assorti in altri pensieri. Anche i rapporti nei confronti di Luca, sono sereni. Niente fa presagire che all'orizzonte si stia preparando un temporale.

Per quella sera sarei stato il miglior amante che avesse mai avuto, commento Stefano. Come se avesse intuito dove stavano andando i miei pensieri, lei arrossi. Solo allora, la mia mente si arrese all'evidenza. Quella era Sara, la stessa Sara che tempo prima era in lacrime perchè l'avevo tradita. Quel pianto penetrò nel cuore di Stefano, bruciando come sale sulle ferite. L'insicurezza era l'unica cosa che poteva distruggere il loro rapporto, creare un baratro così profondo e ampio da non potersi mai più avvicinare. 

Perchè non si può cancellare il passato? Gli errori che Sara ha commesso la tormentano come spiriti inquieti. Il suo passato dal quale cercava sempre di fuggire, e che pure riemergeva a tratti per perseguitarla, sembrò avvolgerla come la nebbia sottile che saliva dal fiume e che vorticava intorno al suo mantello in mulinelli evanescenti. Mentre il giorno volgeva al termine, gli sembrava di essere seguita da cupi fantasmi. Una volta di più, maledisse la propria insicurezza, i cui effetti, pesavano ancora sulla sua vita.

Sara vorrebbe potergli credere. Dov'era finito tutto il suo autocontrollo? Che fine aveva fatto la determinazione a non lasciarsi coinvolgere, mai, dai suoi demoni? 

Le lacrime che Luca aveva visto su quel viso e il dolore soffocato che aveva intuito, erano espressioni di una sofferenza troppo forte per chiunque. In un bambino sensibile come Luca, poi, era davvero difficile da sopportare. 

Lei semplicemente non c'era riuscita. La mente traditrice le ripresentò le domande che la ossessionavano da tempo e che, puntuali, riaffioravano ogni volta che qualcosa turbava la quiete apparente della sua esistenza.

Era così arrabbiato Stefano mentre, scendeva le scale da non degnare di uno sguardo la gente che aveva intorno, per poi abbandonare la festa di Luca e l'unica donna che lo avesse mai indotto a desiderare qualcosa di più.

Come, dove, con chi sarebbe stato lui adesso? Riesaminò dentro se stessa, incapace di perdonarsi, di assolversi da un passato che era stata costretta a subire, ma che l'aveva marchiata a fuoco, poichè aveva prosciugato la sua capacità di provare sentimenti ed emozioni. Le era rimasta la sola quieta passività dell'esistenza, una facciata di serenità con la quale far fronte al disagio di vivere.

Stefano sospirò fra sè, e si maledisse per l'ennesima volta. Sentiva ogni giorno di più svanire il controllo che esercitava su se stesso, l'esaurirsi di un filo sottilissimo. Egli già sentiva il solito dolore freddo che gli bruciava l'anima. Sapeva di non poter continuare così, se non voleva impazzire. Doveva risolvere il problema rappresentato da Sara. Infine, riuscì a chiarire le cose con lei. Lo stupore che gli occhi trasmettevano alla mente si trasformò in una sensazione fisica di lieve disagio e di eccitazione nello stesso tempo, mentre avvertiva un leggero sudore lungo la spina dorsale.

Non avrebbe saputo spiegarsene la ragione, ma quella visione insolita e la presenza di lei, gli comunicava un senso di fatalità difficile da ignorare. Provò l'irresistibile impulso di avvicinarsi a Sara e strapparle il vestito, per scoprire le sue forme.

Fu solo quando si ritrovarono completamente nudi che la passione si accese di nuovo così intensa, da spazzare via tutto il resto. Le dita di lui, instancabili, esploravano ogni centimetro del corpo di Sara, mentre con le labbra tracciava un sentiero infuocato sulla sua pelle.

Un attimo dopo lui era dentro, e presero a muoversi insieme, in perfetta sintonia, lentamente, poi sempre più in fretta, fino a salire in alto, sempre più in alto, dove Sara era sicura che niente esistesse tranne loro due. Ti amo, gli bisbiglio. Dopo rimasero a lungo abbracciati, assaporando ancora il miracolo di quello che era appena accaduto. Non avevano bisogno di parlare. Alzò la testa per incontrare di nuovo la sua bocca, e finalmente si abbandonò alla notte e a quell'uomo che le offriva tutto l'amore che aveva sempre sognato. 

La bocca di Stefano riprese possesso di quella di Sara, ed entrambi vennero pervasi dal fuoco, del loro reciproco desiderio, che cancellò dalla loro mente tutto il passato e lasciò posto al futuro. L'amore apparteneva al presente. L'amore apparteneva a loro.

Puoi fidarti di me di Susy Tomasiello Autore, è un romanzo sull'intensità del desiderio e sulla tenacia del quotidiano, sulla capacità di rinunciare ai fantasmi per costruire una realtà piena di tutto quello che una relazione ci rende davvero felici.






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