Uno spaccato della società inglese della seconda metà dell’Ottocento, divisa tra una classe nobiliare arroccata sui propri privilegi e una borghesia in piena ascesa. Il sesso, la violenza, l’adulterio, la follia e la morte sono trattati con un’audacia che all’epoca fece molto scalpore, scandalizzando la stampa benpensante e deliziando il pubblico.
Isole di graziaEinaudi
2021
Supercoralli
pp. 456
€ 22,00
Traduzione di
Nel raffinato scenario della Bath vittoriana, Jane Adeane, anche nota
come l'«Angelo delle Terme», si sente destinata a grandi imprese. Solo
quando si trova divisa tra una pericolosa relazione con la spregiudicata
Julietta e la promessa di una vita rispettabile come moglie di un
medico, Jane si rende conto della portata delle sue decisioni. Dai
salotti della bohème londinese alla giungla inesplorata del Borneo, un
romanzo storico vivido da una maestra indiscussa del genere.
«Da molto tempo Tremain è una delle nostre migliori romanziere, e questo libro ne è l'ulteriore conferma».
«The Observer»
Il libro
Quasi
un metro e novanta di altezza, abiti rigorosamente bianchi e un tocco
che ha fama di essere taumaturgico, la statuaria infermiera Jane Adeane
giorno dopo giorno offre conforto e guarigione ai malati in cura da suo
padre, medico nella Bath del 1865. A dispetto del soprannome che cosí si
guadagna, l’«Angelo delle Terme» ha passioni e ambizioni umanissime, e
non ha paura di sconvolgere i benpensanti. Jane nutre infatti l’intima
convinzione di essere destinata a grandi imprese. Quali non è ancora
dato saperlo, anche se di certo il piano che il fato ha in serbo per lei
non contempla il matrimonio con l’irruento Vincent Ross, giovane
collega di suo padre. Perciò, quando nella sala da tè
dell’intraprendente Clorinda Morrissey il dottor Ross le chiede la mano,
lei sfugge alle convenzioni che la vorrebbero sposa di un uomo
facoltoso e affermato e si rifugia a Londra dall’amata zia Emmeline,
unico vero spirito libero della famiglia, grande artista nonché modello
di vita per la giovane nipote. È proprio qui, durante un ricevimento,
che Jane incontra Julietta Sims, moglie di un importante editore
londinese dotata di rara bellezza e celebre per le sue molte amanti. Tra
le due scatta il colpo di fulmine, e Jane, alle prime esperienze
amorose, è risucchiata nel turbine di emozioni di una relazione che, se
venisse alla luce, esporrebbe entrambe le donne allo scandalo e forse
anche a conseguenze penali. Frattanto, a Bath, il deluso dottor Ross
riceve una lettera da cui apprende che suo fratello minore Edmund,
partito già da tempo per andare a studiare fauna e flora dell’arcipelago
malese, ha contratto una grave forma di malaria. Rischierebbe di
morire, se non venisse salvato in extremis da Sir Ralph Savage, una
sorta di eccentrico rajah locale, che lo ospita nella sua magione e lo
cura. Procedendo su questo triplo scacchiere – l’elegante Bath, la
Londra bohémienne e il selvaggio Borneo – la trama si fa sempre piú
incalzante fra matrimoni, morti e passioni, mentre ciascuno dei
personaggi va alla ricerca della propria isola di grazia in un luogo
diverso del mondo.
«Da molto tempo Tremain è una delle nostre migliori romanziere, e questo libro ne è l'ulteriore conferma».
«The Observer»
Il libro
Quasi un metro e novanta di altezza, abiti rigorosamente bianchi e un tocco che ha fama di essere taumaturgico, la statuaria infermiera Jane Adeane giorno dopo giorno offre conforto e guarigione ai malati in cura da suo padre, medico nella Bath del 1865. A dispetto del soprannome che cosí si guadagna, l’«Angelo delle Terme» ha passioni e ambizioni umanissime, e non ha paura di sconvolgere i benpensanti. Jane nutre infatti l’intima convinzione di essere destinata a grandi imprese. Quali non è ancora dato saperlo, anche se di certo il piano che il fato ha in serbo per lei non contempla il matrimonio con l’irruento Vincent Ross, giovane collega di suo padre. Perciò, quando nella sala da tè dell’intraprendente Clorinda Morrissey il dottor Ross le chiede la mano, lei sfugge alle convenzioni che la vorrebbero sposa di un uomo facoltoso e affermato e si rifugia a Londra dall’amata zia Emmeline, unico vero spirito libero della famiglia, grande artista nonché modello di vita per la giovane nipote. È proprio qui, durante un ricevimento, che Jane incontra Julietta Sims, moglie di un importante editore londinese dotata di rara bellezza e celebre per le sue molte amanti. Tra le due scatta il colpo di fulmine, e Jane, alle prime esperienze amorose, è risucchiata nel turbine di emozioni di una relazione che, se venisse alla luce, esporrebbe entrambe le donne allo scandalo e forse anche a conseguenze penali. Frattanto, a Bath, il deluso dottor Ross riceve una lettera da cui apprende che suo fratello minore Edmund, partito già da tempo per andare a studiare fauna e flora dell’arcipelago malese, ha contratto una grave forma di malaria. Rischierebbe di morire, se non venisse salvato in extremis da Sir Ralph Savage, una sorta di eccentrico rajah locale, che lo ospita nella sua magione e lo cura. Procedendo su questo triplo scacchiere – l’elegante Bath, la Londra bohémienne e il selvaggio Borneo – la trama si fa sempre piú incalzante fra matrimoni, morti e passioni, mentre ciascuno dei personaggi va alla ricerca della propria isola di grazia in un luogo diverso del mondo.
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