Titolo: AFFIDO LACRIME AL VENTO
Autore:
Maurizio Bianco
Genere: Narrativa
Collana: Kimera
Anno: 2017
Pagine: 168
Genere: Narrativa
Collana: Kimera
Anno: 2017
Pagine: 168
ISBN: 978-88-9375-158-2
Prezzo: € 16,00
Formato: Rilegato
Prezzo: € 16,00
Formato: Rilegato
Sito Web: Visita il sito web del libro
SINOSSI
Il titolo del romanzo, Affido le lacrime al vento, sintetizza già il
groviglio di sentimenti e di impasti insito nel rapporto che si crea tra
il protagonista maschile e le due donne. Un triangolo amoroso che va ad
analizzare i rapporti di coppia. Relazioni tra chi ama e chi è amato.
In questo contesto, l’amore diventa lotta, contesa tra dominante e
dominato.
CONOSCIAMO L'AUTORE: MAURIZIO BIANCO
RECENSIONE
Nella sua arte pittorica Maximilliam Maffeis, pittore,
utilizza il colore per ritrarre le emozioni. I suoi soggetti guardano lo
spettatore in contesti decisamente armonici; anche se talvolta emerge un
sintomo di malinconia.
Il romanzo “Affido lacrime al vento” di Maurizio Bianco,
tratta aspetti sociali e caratteriali dei personaggi: Maxi, Katjuscia e Carol,
ponendo come soggetto assoluto quello geloso di ogni sentimento umano.
Katjuscia è una donna di evidente bellezza, rockstar. Riesce
a penetrare fino al cuore di Maxi, a toccare i tessuti e a farli vibrare. Desidera
essere libera, ma c’è qualcosa che la trattiene, sono i suoi fantasmi, le sue
scelte, il suo presente, la droga. Non è possibile fermarla, ed è pronta
nuovamente a volare via.
Carol è una donna dal potere seduttivo è quella che riporta
Maxi alla ragione, liberandolo dall’illusione. Spesso aveva assistito alle
infervorate scenate della rockstar e del pittore, aveva visto costui sbuffare
ed esplodere e poi ancora farsi venire le lacrime agli occhi, da uomo ferito ma
pur sempre virile.
Si impegnava molto in quel rapporto sentimentale destinato a
naufragare, ma a me (Carol) non la dava a bere. Quando Maxi le aveva presentato
Katjuscia, lei aveva avuto la sensazione come di una scarica, l’aveva guardata
da capo a piedi, lasciandole una sensazione poco piacevole.
Sebbene era rimasta impassibile, ma dentro lei aveva
iniziato a scrutare gli avvenimenti in un futuro prossimo. Amava Maxi, si
conoscevano da un po’. Lui aveva un sorriso contagioso e la reciproca
frequentazione la porta a conoscere bene i suoi seguaci.
Katjuscia era decisa a costringerlo ad accettare le poche
briciole che, a sua discrezione, gli avrebbe gettato. Mentre lui giocava a fare
ora l’arrogante, ora la povera vittima a secondo della circostanza. Mentre gli
eventi si adoperavano per confondere le acque e tirarla su per le lunghe.
Insieme erano riusciti ad “usarsi” a vicenda, prolungando i
tempi di ogni singolo passo o decisione sul loro futuro, ben oltre il
concepibile. Il rapporto tra Maxi e Katjuscia è complicato, tortuoso. Lui con
un fare un po’ animale, la gettava sul letto come fosse fatto d’aria.
Gli trasmetteva una sensazione sconosciuta e insieme
eccitante. I loro incontri erano bruschi e impetuosi, ma poi il sesso diventava
eccitante, fino a quel maledetto giorno. La morte di Katjuscia per overdose lo
colse di sorpresa, restò sconvolto per diversi minuti. Aveva bisogno di capire,
di vederla, non riusciva ad accettare che lei non ci fosse più. Aveva bisogno
di capire perché non aveva chiesto il suo aiuto.
Semplici ombre grigie per Maxi, inconsistenti e prive di
importanza segnavano ora le sue giornate. Mancava qualcosa nella sua storia con
Katjuscia: il perdono. Lui che non credeva nella reincarnazione, né al fato o
che il tempo fosse una sorta di ruota. Quello che non riusciva ad accettare era
la morte. Un nulla così immenso, da non lasciare possibilità alcuna di
sfuggirgli.
Nei giorni successivi al quel tragico evento Maxi, si
sentiva come un naufrago che scorge gli indizi di un approdo vicino ma ancora
invisibile: un sapore nel vento, una morbidezza nella luce, un volo improvviso
di gabbiani.
CITAZIONI DEL LIBRO
“Per qualche momento ho davvero l’illusione di essere ancora
l’unico uomo.”
“La mia vita è fatta di colori.”
Nessun commento:
Posta un commento