Prima persona singolareEINAUDI Se questo libro fosse un disco, magari uno della leggendaria collezione
di Murakami, sarebbe un concept album. Otto racconti molto diversi ma
uniti dallo stesso «strumento» suonato: la prima persona singolare.
Un Murakami davvero inedito, non solo perché sono nuove le storie che
racconta. E nuovo il modo in cui si mette in gioco: otto diversi modi di
dire «io», per parlare a tutti.
«La "prima persona singolare" di Murakami osserva la vita da un punto
preciso, lì dove la realtà deraglia e il particolare si fa universale.
Questo libro ci svela che davvero esiste un mondo, un altro mondo,
dentro al nostro».
Laura Imai Messina Il libro Murakami Haruki è da solo in viaggio nel nord del Giappone quando decide
di fermarsi per la notte in un ryōkan, le tipiche locande di montagna
giapponesi. Ad accoglierlo un locandiere vecchissimo e di poche parole e
un gatto che appare altrettanto decrepito. Ma che importa, il posto è
accogliente e poi non c’è altro disponibile nei dintorni: anzi, Murakami
decide di approfittare del bagno termale per rilassarsi. Ed è lí, tra i
vapori dell’acqua calda, che entra una scimmia: «Buonasera », dice la
scimmia, «vuole che le lavi la schiena?» La scimmia ha imparato a
parlare dal suo antico padrone, un professore di Shinagawa, un quartiere
di Tōkyō, ama ascoltare Bruckner (apprezza in particolare il terzo
movimento della Settima sinfonia) e ha una vita molto interessante alle
spalle. La racconterà al nostro narratore poco dopo, in camera, mentre
si bevono una Sapporo come due vecchi amici che, complice la notte,
aprono il loro cuore intorno al tema dei temi: l’amore, l’amore
romantico e quello erotico, la solitudine e il suo opposto, il desiderio
e ciò che significa nella vita degli esseri viventi.
Pare proprio che, con la raggiunta maturità anagrafica e artistica,
Murakami Haruki abbia deciso di puntare il telescopio della sua arte
verso l’interno, verso quella «prima persona singolare» che nelle opere
precedenti restava nell’ombra. E per farlo ci regala otto racconti in
cui dice «io», otto gemme che anche quando sconfinano nei mari del
fantastico non rinunciano alla sincerità, al calore della confessione,
all’emozione di un cuore per la prima volta messo a nudo.
«La "prima persona singolare" di Murakami osserva la vita da un punto preciso, lì dove la realtà deraglia e il particolare si fa universale. Questo libro ci svela che davvero esiste un mondo, un altro mondo, dentro al nostro».
Laura Imai Messina
Pare proprio che, con la raggiunta maturità anagrafica e artistica, Murakami Haruki abbia deciso di puntare il telescopio della sua arte verso l’interno, verso quella «prima persona singolare» che nelle opere precedenti restava nell’ombra. E per farlo ci regala otto racconti in cui dice «io», otto gemme che anche quando sconfinano nei mari del fantastico non rinunciano alla sincerità, al calore della confessione, all’emozione di un cuore per la prima volta messo a nudo.
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