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Karunatilaka, arriva in Italia vincitore del Booker Prize 2022
In settembre a Mantova e a Torino lo scrittore dello Sri Lanka
Il libro
Vincitore del Booker Prize 2022
L’incredibile storia di Maali Almeida si
apre in circostanze a dir poco inconsuete: il giovane Maali, fotografo
di guerra, giocatore d’azzardo e gay clandestino, si è appena svegliato
in quello che sembra un ufficio visti celestiale. È morto, il suo corpo
sta affondando nelle acque quiete del lago Beira e lui non ha idea di
come ci sia finito. Siamo nel 1990, Colombo è «una città puzzolente dove
le azioni rimangono impunite e i fantasmi camminano non visti» e lo Sri
Lanka un paese in cui l’elenco dei sospetti è tristemente lungo e a
regolare i conti sono squadroni della morte, attentatori suicidi e
sicari. Nemmeno nell’aldilà, però, si può stare troppo tranquilli. Il
tempo, per Maali, scorre veloce: ha a disposizione soltanto sette lune –
sette notti – per contattare l’uomo e la donna che più ama e condurli
alla sua scatola segreta di fotografie, una collezione di immagini
altamente compromettenti che potrebbero sconvolgere lo Sri Lanka. Deve
assicurarsi che non vadano perdute. Disturbato da ostacoli di ogni
sorta, cerca di portare a termine la complicata missione e, nel
frattempo, si sforza di rimettere ordine nei ricordi per risolvere
l’enigma che lo assilla: chi l’ha ucciso?
Il commovente racconto di un amore proibito, l’avvincente indagine su un
omicidio misterioso, l’appassionante epopea di un paese in crisi: Le sette lune di Maali Almeida,
che ha vinto il prestigioso Booker Prize proiettando l’autore
nell’olimpo della letteratura mondiale, contiene tutto questo e molto di
più. Shehan Karunatilaka ha dato vita a un romanzo esuberante, narrato
da una voce unica, intriso di un umorismo irresistibile e impreziosito
da uno stile travolgente.
«I paragoni letterari più
immediati sono quelli con il realismo magico di Salman Rushdie e Gabriel
García Márquez. Ma il romanzo ricorda anche l’arguzia mordente e il
surrealismo di Le anime morte di Nikolaj Gogol’ o Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov».
«The Guardian»
«Non possono esserci molti
romanzi che ricordano al tempo stesso Agatha Christie, Salman Rushdie,
Raymond Chandler, John le Carré e Stranger Things, ma questo lo
fa. Karunatilaka rispetta le convenzioni di tutti i generi che mescola
in modo davvero stravagante. Il risultato è una lettura esaltante».
«The Times»
«Come I figli della mezzanotte di Rushdie, Il tamburo di latta di Grass e Il Maestro e Margherita
di Bulgakov, il libro di Karunatilaka è estremamente fiducioso nel suo
anticonformismo letterario e nel suo modo di offrire dettagli
stravaganti della vita quotidiana in Sri Lanka che vanno ben oltre la
politica, la storia, la religione e la mitologia».
«The New York Times»
Recensione
Shehan Karunatilaka, lo scrittore dello Sri Lanka che si è aggiudicato il Booker Prize 2022 con il romanzo Le sette lune di Maali Almeida, tradotto in Italia da Fazi, sarà in Italia a settembre: il 9 a Mantova, ospite di Festivaletteratura e l'11 a Torino dove inaugurerà la stagione 2022/2023 della Fondazione Circolo dei Lettori.
Nuovo fenomeno della letteratura mondiale, Karunatilaka racconta nel libro, tra satira politica e realismo magico, un amore proibito, un omicidio misterioso e la tormentata storia dello Sri Lanka.
Ambientato a Colombo, nel 1990, il romanzo vede protagonista il fotografo di guerra, giocatore d'azzardo e gay clandestino Maali Almeida. Il suo corpo smembrato sta affondando nelle tranquille acque del lago Beira e lui non ha idea di chi lo abbia ucciso.
In un paese in cui a regolare i conti sono squadroni della morte, attentatori suicidi e sicari, l'elenco dei sospetti è tristemente lungo. Anche nell'aldilà il tempo per Maali scorre veloce: ha a disposizione sette lune - sette notti - per provare a contattare l'uomo e la donna che più ama e condurli alla sua scatola segreta di fotografie, una serie di immagini che potrebbero sconvolgere lo Sri Lanka.
Classe 1975, Karunatilaka attualmente vive in Sri Lanka e si è imposto sulla scena letteraria mondiale nel 2010 con il suo romanzo d'esordio, Chinaman, con il quale ha vinto il Commonwealth Book Prize, il dsc Prize for South Asian Literature e il Premio Gratiaen. Cresciuto a Colombo, ha studiato in Nuova Zelanda e ha vissuto e lavorato a Londra, Amsterdam e Singapore. Attualmente vive in Sri Lanka. Le sue canzoni, sceneggiature e storie sono state pubblicate su Rolling Stone, GQ e National Geographic.
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