sabato 15 luglio 2023

RECENSIONE: "LE SETTE LUNE DI MAALI ALMEIDA" DI SHEHAN KARUNATILAKA - FAZI EDITORE

 

Vincitore del Booker Prize 2022

Shehan Karunatilaka

Le sette lune di Maali Almeida

Fazi Editore

Titolo originale: The Seven Moons of Maali Almeida
Collana: Le strade
Numero collana: 543
Pagine: 472 - Prezzo cartaceo: € 20
Data pubblicazione: 06-06-2023 
 

 

Traduzione di Silvia Castoldi

Vincitore del Booker Prize 2022

Il libro

L’incredibile storia di Maali Almeida si apre in circostanze a dir poco inconsuete: il giovane Maali, fotografo di guerra, giocatore d’azzardo e gay clandestino, si è appena svegliato in quello che sembra un ufficio visti celestiale. È morto, il suo corpo sta affondando nelle acque quiete del lago Beira e lui non ha idea di come ci sia finito. Siamo nel 1990, Colombo è «una città puzzolente dove le azioni rimangono impunite e i fantasmi camminano non visti» e lo Sri Lanka un paese in cui l’elenco dei sospetti è tristemente lungo e a regolare i conti sono squadroni della morte, attentatori suicidi e sicari. Nemmeno nell’aldilà, però, si può stare troppo tranquilli. Il tempo, per Maali, scorre veloce: ha a disposizione soltanto sette lune – sette notti – per contattare l’uomo e la donna che più ama e condurli alla sua scatola segreta di fotografie, una collezione di immagini altamente compromettenti che potrebbero sconvolgere lo Sri Lanka. Deve assicurarsi che non vadano perdute. Disturbato da ostacoli di ogni sorta, cerca di portare a termine la complicata missione e, nel frattempo, si sforza di rimettere ordine nei ricordi per risolvere l’enigma che lo assilla: chi l’ha ucciso?
Il commovente racconto di un amore proibito, l’avvincente indagine su un omicidio misterioso, l’appassionante epopea di un paese in crisi: Le sette lune di Maali Almeida, che ha vinto il prestigioso Booker Prize proiettando l’autore nell’olimpo della letteratura mondiale, contiene tutto questo e molto di più. Shehan Karunatilaka ha dato vita a un romanzo esuberante, narrato da una voce unica, intriso di un umorismo irresistibile e impreziosito da uno stile travolgente.

«I paragoni letterari più immediati sono quelli con il realismo magico di Salman Rushdie e Gabriel García Márquez. Ma il romanzo ricorda anche l’arguzia mordente e il surrealismo di Le anime morte di Nikolaj Gogol’ o Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov».
«The Guardian»

«Non possono esserci molti romanzi che ricordano al tempo stesso Agatha Christie, Salman Rushdie, Raymond Chandler, John le Carré e Stranger Things, ma questo lo fa. Karunatilaka rispetta le convenzioni di tutti i generi che mescola in modo davvero stravagante. Il risultato è una lettura esaltante».
«The Times»

«Come I figli della mezzanotte di Rushdie, Il tamburo di latta di Grass e Il Maestro e Margherita di Bulgakov, il libro di Karunatilaka è estremamente fiducioso nel suo anticonformismo letterario e nel suo modo di offrire dettagli stravaganti della vita quotidiana in Sri Lanka che vanno ben oltre la politica, la storia, la religione e la mitologia».
«The New York Times»

Recensione 

Vincitore del Booker Prize 2022. Il protagonista del romanzo ormai confinato in una specie di "Limbo", in cui è approdato dopo la morte - è stato trucidato nel 1990 in Sri Lanka, durante la guerra civile tra il Governo e la Tigri Tamil, guerra che è iniziata nel 1983 e finita nel 2009. Con spietato coraggio Maali si racconta per quello che è stato: un uomo ai limiti della società perchè omosessuale non dichiarato, nonchè promiscuo, ma anche report che ha compiuto operazioni in zone di guerra e, infine, assiduo giocatore d'azzardo.

Con una certa ironia Karunatilaka tratteggia l'aldilà>>, come luogo "non luogo" più simile ad un CUP d'ospedale o di una Agenzia delle Entrate. Luogo, per altro, dove non sembra esserci pace per nessuno: nel "Limbo", infatti, Maali deve guardarsi dai diavoli. (Altro che la snervante attesa de "Il castello di Kafka!) A Maali e agli altri spiriti, oltre che narrare la propria vita, è dato il compito di sistemare le cose lasciate in sospeso. Ognuno di loro, infatti, ha una settimana - le sette lune, del titolo, stanno a significare proprio questo - per mettere ordine a ciò che rimane . 

In questo tempo limitato Maali deve scoprire chi l'ha ucciso e mettere in salvo le fotografie che denunciano gli orribili reati del potere. I suoi coinquilini, una ragazza innamorata di lui Jaki e il cugino di lei, DD di cui Maali è amante, devono trovare e diffondere le foto, da lui nascoste in un luogo segreto per far cadere il governo.

Nel romanzo di Karunatilaka non c'è distinzione tra vivi e morti, entrambi convivono, pur senza vedersi o toccarsi, perchè se <<gli unici che sanno la verità sulla guerra civile dello Sri Lanka sono i morti, allora tanto vale lasciarli raccontare la loro storia>>. 

E' un romanzo che contiene molti generi: perchè mescola horror, splatter, giallo, narrazione di guerra, storie di fantasmi, satira politica e avventure gay, senza per questo perdere la componente di denuncia: la violenza, la guerra civile tra tamil e cingalesi, gli interessi geopolitici di Gran Bretagna, Usa e India.

Una nostalgia pervade il lettore anche grazie all'uso della seconda persona singolare, che permettono di rendere concreto non solo il distacco del protagonista dai fatti (la guerra, la violenza), ma anche il senso di lontananza, che lo separa ormai, dalla <<vita>>. E' proprio tramite questo "tu" che si comprende come Maali sia un uomo scisso: il suo corpo giace smembrato in un luogo, mentre il suo "io" è più che mai "alterità". 

Proprio questo racconto di "aldilà e attualità" si avvicina "I versetti satanici di Salman Rushidie" a Le sette lune di Maali Almeida di Karunatilaka. Gli srilankesi hanno riconosciuto in Maali Almeida il noto giornalista Richard De Zoysa, attivista assassinato, dopo essere stato rapito, a soli 31 anni nel 1990.

Nel romanzo Karunatilaka, il giovane giornalista è un reporter: sempre pronto con la macchina fotografica a denunciare anche nell'aldilà perchè: per lui non esistono posti sbagliati>>. I 7 giorni  a sua disposizione per far conoscere gli orrori della guerra civile rimandano al tempo troppo breve che corre tra la memoria e l'oblio a cui sono destinati: morti, tra il fatto e l'amnesia storica, <<A ogni anima vengono concesse sette lune. Per ricordare le vite passate. E poi dimenticare>>. 

A un lettore attento il compito di scoprire se Maali potrà raggiungere la luce o rinascere in un'altra forma dell'esistenza.

 

 

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