giovedì 9 luglio 2020

POST #63/2020 LE ASSIAGGIATRICI by ROSELLA POSTORINO - FELTRINELLI

La demolizione di un uomo.

Una delle pagine più nere e vergognose non solo del nostro secolo ma dell'intera storia del genere umano è stata l'organizzazione nazista. <<La mia battaglia con il veleno aveva una posta in gioco troppo alta perchè le gambe non tremassero ogni volta che la società abbassava le difese. Il sospetto verso il cibo si affievoli, come un corteggiatore cui concedi sempre più confidenza. Ciascuna di noi temeva di essere avvelenata. Una morte da topi, non da eroi. Le donne non muoiono da eroi. Non era prevista solidarietà fra le assaggiatrici, Eravamo zolle che galleggiano e collidono, scorrono l'una accanto all'altra o si allontanano. Come si diventa amiche? Succede quando si è obbligati a passare tante ore della propria esistenza insieme. Si diventa amiche nella coercizione.>>

Le assaggiatrici

di Rosella Postorino

FELTRINELLI

 

Il libro

"La prima volta che entra nella stanza in cui consumerà i prossimi pasti, Rosa Sauer è affamata. ""Da anni avevamo fame e paura"", dice. Con lei ci sono altre nove donne di Gross-Partsch, un villaggio vicino alla Tana del Lupo, il quartier generale di Hitler nascosto nella foresta. È l'autunno del '43, Rosa è appena arrivata da Berlino per sfuggire ai bombardamenti ed è ospite dei suoceri mentre Gregor, suo marito, combatte sul fronte russo. Quando le SS ordinano: ""Mangiate"", davanti al piatto traboccante è la fame ad avere la meglio; subito dopo, però, prevale la paura: le assaggiatrici devono restare un'ora sotto osservazione, affinché le guardie si accertino che il cibo da servire al Führer non sia avvelenato. Nell'ambiente chiuso della mensa forzata, fra le giovani donne s'intrecciano alleanze, amicizie e rivalità sotterranee. Per le altre Rosa è la straniera: le è difficile ottenere benevolenza, eppure si sorprende a cercarla. Specialmente con Elfriede, la ragazza che si mostra più ostile, la più carismatica. Poi, nella primavera del '44, in caserma arriva il tenente Ziegler e instaura un clima di terrore. Mentre su tutti - come una sorta di divinità che non compare mai - incombe il Führer, fra Ziegler e Rosa si crea un legame inaudito."

Premi

Per la narrativa italiana 2020
Vincitrice Premio Letterario Chianti 2019
Selezione Giuria dei Letterati 2018
Vincitrice 2019
Gruppi di Lettura di Fahrenheit Radio 3 2018
Finalista Premio Rapallo per la donna scrittrice 2018
Premio Campiello - Selezione giuria dei letterati 2018
Vincitrice 2018
Vincitrice Premio Pozzale Lugi Russo 2018
Finalista Premio Letterario Manzoni Lecco 2018
Finalista Premio Letterario Lucio Mastronardi - Città di Vigevano 2018
Finalista Premio Alassio Un autore per l'Europa 2018
Finalista Premio Minerva 2018

 

 

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