giovedì 5 dicembre 2019

RECENSIONE #127/19 UN SOGNO TRA I FIOCCHI DI NEVE by CORINA BOMANN - GIUNTI EDITORE


Un sogno tra i fiocchi di neve

Editore: Giunti
Collana: I tascabili di Corina Bomann
Traduttore: Sara Congregati
Pagine: 192 

Prezzo: € 12,00

 

SINOSSI

Fin da bambina, Anna non ha mai potuto sopportare il Natale, con tutto il suo corredo di luci colorate, dolci, regali e preparativi frenetici. E anche adesso che è una giovane donna, l’unico modo per superarlo è cercare riparo in qualche località esotica. Ma quest’anno sottrarsi sembra proprio impossibile: il suo adorato fratellino Jonathan le ha strappato la promessa di raggiungerlo per festeggiare con tutta la famiglia, compreso l’insopportabile patrigno. E così, il 23 dicembre, Anna salta su un treno stipato di gente alla volta di Berlino. Un attimo di assopimento – o meglio, quello che sembra un attimo – e si ritrova in una desolata stazione sul Mar Baltico, nel cuore della notte e nel pieno di una tormenta di neve. Impossibile tornare indietro, nessun treno riparte a quell’ora. Ad Anna non resta che chiedere un passaggio a chi capita e affidarsi alla sua buona stella, perché i personaggi che popolano la notte – si sa – sono tra i più disparati: l’autista di uno spazzaneve, un camionista polacco, tre stravaganti vecchiette che appaiono e scompaiono, e un surfista-psicologo-rasta piuttosto attraente... Una storia divertente ed emozionante, con un pizzico di suspense e di magia.  

L'autore

Corina Bomann è una delle scrittrici tedesche più amate al mondo. Tutti i suoi bestseller sono usciti per Giunti con grandissimo successo: "L’isola delle farfalle" (2012), "Il giardino al chiaro di luna" (2014), "Un sogno tra i fiocchi di neve" (2014), "La signora dei gelsomini" (2015), "L’ eco lontana delle onde del nord" (2015), "Un’estate magica" (2016), "L’ anno dei fiori di papavero" (2016), "Una finestra sul mare" (2017), "Il fiore d’inverno" (2017), "Cuore di tempesta" (2018), "L’angelo di vetro" (2018). Il primo volume della trilogia di Löwenhof, "L’ eredità di Agneta" (2019), dopo aver raggiunto la posizione n° 1 della classifica tedesca, ha conquistato le vette delle classifiche italiane rimanendo per settimane nella Top 5.

RECENSIONE 

Un senso di profonda tristezza si impossessò di Anna, mentre il suo corpo esile era sopraffatto dall'emozione. Come ogni Natale, passeggia davanti a queste vetrine ormai da dieci minuti. Ha imparato a memoria ogni singolo oggetto esposto, tanto da poter ricordare la forma e il colore anche a occhi chiusi. Eppure il tempo sembra non passare mai. E' sempre così, ogni Natale, ormai. Continua a passeggiare menttre si sente lo sguardo della gente. Penseranno che Anna è un pò matta, visto che avrà percorso questo marciapiede avanti e indietro mille volte. Ma non importa, la sua mente è concentrata su ciò che sta per fare. Sta per esaudire una promessa strappatale al telefono dal fratello. E la cosa che la turba è arrivare al momento in cui, per forza di cose, si devono separare, chiudere la telefonata e allontanarsi, senza arrivare ad una soluzione. 
La vita, il lavoro, gli impegni ci richiamano all'ordine sottraendo il tempo necessario a trovare una via d'uscita che sciolga la tensione, che serve a ricordarci chi siamo, a fare pace. Durante la settimana che precede il Natale, mentre si trova in città affaccendata in mille modi, distratta dal traffico e da tanti impegni sociali e professionali, le succedeva più raramente di avvertire il richiamo, discreto ma perentorio. E nel silenzio pensa a cosa nè sarà di me e Jonathan se questo incontro dovesse saltare.

Le loro chiamate di cortesia divennero sempre più rare e le richieste d'incontro generati dal senso di colpa smisero di arrivare. Jonathan non aveva replicato, ma aveva la fronte corrugata e le labbra serrate. Anna aveva tratto un gran respiro: 
<<Ero sicura che tu, più di chiunque altro, avresti capito>>, le aveva detto. 
<<Devi farlo adesso>>, aveva insistito suo fratello: <<Non ti si ripresenterà un'altra occasione>>. Alla fine aveva accettato.

Il cuore le si spezzò di nuovo. Le si spezzò per suo fratello Jonathan, la vittima innocente in un mondo spietato. Aveva rinunciato alla sua libertà per vivere una vita più organizzata, e ora entrambi i mondi le si erano rivoltati contro.

E così, il 23 dicembre, Anna salta su un treno stipato di gente alla volta di Berlino. Durante il suo viaggio incontra personaggi incredibili, ma quando incontra un surfista-psicologo-rasta piuttosto attraente ... le cose si fanno più serie. Si accorge che è stupendo: zigomi forti e labbra che si uniscono in una linea ben definita ... labbra che trattengono il suo sguardo per un attimo di troppo. 

<<Hai già un'idea?>>. Costringe il cervello a girare alla sua solita serie di domande mentre i suoi occhi continuano a vagare su di lui. Non è che dovrei star lì a notare com'è fatto. Sbatte le palpebre e riporta lo sguardo sul suo viso. Ha un'espressione guardinga, come se l'avesse beccata a valutarlo e aspettasse il verdetto. Può solo sperare che le sue guance non appaiono rosse come le sente. 

Ma lui avanza nella luce della sera e lei si aggrappa al bordo della valigia, mentre il suono del suo nome pronunciato dalle sue labbra continua a echeggiarle in testa. Anna si alza adagio, come se la forza di gravità fosse troppo potente. Non riesce nemmeno a parlare. Non può far niente per difendersi dai sussurri e dagli sguardi insistenti di quelli che uscendo le passano accanto. 

Possibile che questo sia il ragazzo dei tuoi sogni? Anna si scuote dal torpore e pensa: <<Non c'è nessun ragazzo dei sogni che fluttua nei suoi pensieri. E se le viene in mente un'immagine di lui, è facile per lei rimandarla dritta a quel paese. Il giovane uomo, bello come un dio spartano la rassicura:<<Vedrai, mia cara, Anna. Un giorno incontrerai qualcuno che metterà sottosopra il tuo mondo perfetto>>. E come per uno scherzo prestabilito e disastroso del destino, lei non voleva fare lo stesso errore che commettono le donne della sua famiglia.

Intanto, la neve cadeva giù copiosa, imbiancando tutto il paesaggio. <<Ti fidi di me>>, gli chiese il giovane uomo. La domanda resta sospesa tra di loro, e i suoi occhi si spostano su di lei, come se potesse toccarmi la pelle con lo sguardo. La turba, e lei odia la parte di se stessa che ne gode. La necessità la proietta ad avere fiducia. Odia stare sulla difensiva. Non deve dubitare per aver fatto ciò che riteneva giusto. 

Meglio stroncare qualsiasi speranza sul fatto che tra di loro ci possa essere un seguito. Sa che non deve sperarlo, sa che non dovrebbre importarle niente. Ma, per quanti respiri profondi e rilassanti lei faccia, il vervosismo resta. Le ore trascorrono lente. La sua vita adesso è, in fase di stallo, bloccats, nonostante tutto il potenziale. Non esiste una parola peggiore di potenziale. E' la storia di tutte le cose che non saranno mai.

<<Anna>>, ripete lui, ma la sua voce quasi si perde nel diluvio delle altre voci. Le fischiano le orecchie, e l'aria d'improvviso si fa densa e appiccicosa, affollata di mani e occhi e luci pulsanti. E' solo che c'è qualcosa in lui, qualcosa di accattivante, di seducente perfino ... ma non permetterà ai suoi pensieri di sprofondare nella ricerca di cosa sia questo qualcosa.

La macchina sta ancora sul ciglio della strada, col motore che ronza al minimo. I fanali illuminano la strada, una doccia di blu sbiadito e, attraverso i vetri imbiancati dalla neve riesce appena a distinguere il profilo della casa. Pietra e cemento e finestre si susseguono in tutta la casa, e il tetto è proteso verso l'alto come se potesse toccare le sottili striature delle nuvole nell'oscurità del cielo.

Lui l'ha stretta in un abbraccio e ha dichiarato di essere orgoglioso di lei, perchè aveva corso il rischio. E che non deve permettere a quest'unico incontro di rovinare la sua idea dell'amore. Ma è troppo tardi. Lui è la sola cosa che abbia un senso nella sua vita. E non era una sensazione, la sua, ma una certezza. Di quelle che fanno frullare il sangue alla testa e accellerare i battiti del cuore.

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