Una gran voglia di vivere
Pagine
199
Euro 19
SINOSSI
"Svegliarsi una mattina e non sapere più se ami ancora la donna che hai
vicino, la donna con cui hai costruito una famiglia, una vita. Non sai
come sia potuto accadere. Non è stato un evento, una situazione, un
tradimento ad allontanarvi. E successo senza esplosione, in silenzio,
lentamente, con piccoli, impercettibili passi. Un giorno, guardando
l'uno verso l'altra, vi siete trovati ai lati opposti della stanza. Ed è
stato difficile perfino crederci". Quello di Marco e Anna sembrava un
amore in grado di mantenere le promesse. Adesso Marco non riesce a
ricordare qual è stata la prima sera in cui non hanno acceso la musica,
in cui non hanno aperto il vino. La prima in cui per stanchezza non l'ha
accarezzata. Quando la complicità si è trasformata in competizione.
Forse l'amore, come le fiamme, ha bisogno di ossigeno e sotto una
campana si spegne. Forse, semplicemente, è tutto molto complicato. Il
libro di Fabio Volo è il racconto di una crisi di coppia e del viaggio,
fisico e interiore, per affrontarla. Un romanzo sincero, diretto, che sa
fotografare le pieghe e le piccole contraddizioni dei nostri rapporti.
RECENSIONE
Fabio Volo pubblica il suo decimo romanzo. Nel quale fa attraversare a una coppia con figlio una crisi (come fosse un viaggio) che la segue anche in terre lontane. I protagonisti del romanzo Una gran voglia di vivere, sono Marco e Anna , lei ha lasciato il lavoro non appena è diventata mamma di un bimbo di cinque, Matteo. Anna e Marco sono in crisi, eccolo l'avvio del libro.
"Essere in coppia ed essere in crisi, un pò la stessa cosaa. Se vivi, se cresci non puoi che attraversare crisi, superarle e stare bene fino alla prossima".
E' un viaggio: <<Crisi e viaggio, dice Volo, sono in realtà legate: quando sei in crisi perdi i riferimenti, i punti fermi, è come stare in un altro Paese, in una terra che non conosci e dove ti muovi con molta cautela>>.
Anna e Marco compiono questo viaggio in camper, con Matteo, tappa dopo tappa, lungo il viaggio cercando di afferrare quel mondo sconosciuto, la crisi. Durante il viaggio Marco e Anna fanno diversi incontri. Nel romanzo, quello degli incontri è un gioco di specchi:<<Ogni coppia è un alter ego dei protagonisti in momenti diversi della loro vita: quello che sono stati, che sono, che potrebbero diventare in futuro>>.
Da ogni incontro si impara qualcosa. Da ogni situazione, esperienza: come per esempio la citazione di quando Marco vede i surfisti:
"Guardavo quegli sconosciuti galleggiare in acqua e tutta la mia vita in un istante era messa in discussione. Ho avuto la sensazione che loro avessero fatto le scelte giuste e io quelle sbagliate>>.
Per il bimbo, Matteo. gli mostra qualcosa di materiale, lui nel frattempo, ha disegnato sulla sabbia: il tetto di una casa.
"E' qualcosa di materiale, che soffoca: l'opposto della libertà da surfisti", nota Volo, che quella libertà l'ha voluta assaggiare, in viaggio, provando a surfare.
"Lo abbiamo fatto tutti, anche la mia compagna e i bambini. E' più faticoso di come lo descrivo nel libro ma bellissimo, quando lo fai capisci perchè alcuni mollano tutto per il surf".
Cambiare tutto. Lasciare Anna? Tradirla? Tornare indietro al momento in cui ha fatto le scelte che hanno deciso della sua vita? O a quandoera bambino, alla felicità in famiglia? Trasferirsi in un'altra città?
marco il protagonista del romanzo, si tormenta di mille domande, che finiscono per contagiare anche il suo autore.
"Scrivere è doloroso, mi faccio anch'io domande, penso: sarà il mio inconscio a dirmi di indagare proprio su questa cosa?>>.
Questa cosa è l'amore, che si esaurisce, o si nasconde, soffocato dal quotidiano: l'umido da buttare, le bollette, la sacca dell'asilo. In apertura del libro, Fabio Volo, cita una frase di Joan Didion che esorta a ricordare sempre cosa siamo. E' quello il rischio: dimenticarsi chi siamo e quali sono le ragioni profonde della vita, le vere domande da farsi, perchè troppo presi da mille incombenze. Si torna a casa la sera e ci si fa l'elenco della spesa invece di parlarsi davvero.
Per imparare ad essere genitore, Marco deve tornare alle radici, al modello rappresentato dal padre. I nostri genitori erano più felici? Quando nasce Matteo lui va avanti in carriera, lei ci rinuncia. Dovranno ristabilire un equilibrio.
Le donne nei romanzi di Volo non sono mai le protagoniste ma comprimarie spesso più sveglie dei loro compagni maschi. In una intervista Volo ha detto a proposito delle donne: <<Mi piace affidare a loro il guizzo dell'intelligenza, che sta nella parte femminile, anche degli uomini>>.
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