lunedì 16 dicembre 2019

RECENSIONE #131/19 TRACCE DAL SILENZIO by LORENZA GHINELLI - MARSILIO EDITORE

Tracce dal silenzio

MARSILIO EDITORE

pp. 336 

14,00 euro

 

 

 

SINOSSI

 

Nina ha dieci anni ed è diventata sorda in seguito a un incidente stradale. I genitori, decisi a lasciarsi quel trauma alle spalle, si trasferiscono in una nuova casa che confina con il parco. Una sera, come sempre, Nina spegne l’impianto cocleare che le permette di sentire e si addormenta.
Una musica però la sveglia. Una musica che non dovrebbe e non potrebbe percepire. Nina si alza e la segue. Nello stesso istante, nel cuore della notte, un ragazzo viene ucciso. Non sarà l’unica volta che la bambina sentirà quella canzone, non sarà l’unica volta che, al ritmo di quelle note allegre e inquietanti, qualcuno verrà aggredito.
Come può Nina ascoltare quella musica senza indossare il suo audioprocessore? E perché nessun altro la sente oltre a lei? Cosa significano le strane visioni che ha in quei momenti?
Sono solo alcune delle domande a cui la bambina dovrà trovare risposte, per interrompere la spirale di violenza che minaccia di inghiottirla. Al suo fianco si schiereranno il fratello Alfredo e due sue compagne di classe, Rasha e Nur. Per Nina, poi, si rivelerà determinante l’incontro con l’anziana Rebecca – la sua vicina di casa –, perseguitata
da un oscuro passato: se per Rebecca la bambina è un raggio di sole, agli occhi di Nina la vecchia è la nonna che ha perduto. Ma per essere risolti, gli inferni devono essere attraversati.
Dall’autrice del Divoratore, bestseller internazionale, una favola nera intessuta di inquietudine e meraviglia, dove l’orrore è al tempo stesso magico e quotidiano.
AUTORE


ha scritto Il Divoratore (Newton Compton 2011, venduto in sette paesi), La colpa (Newton Compton 2012, finalista al Premio Strega), Con i tuoi occhi (Newton Compton 2013), Sogni di sangue (Newton Compton 2013), Almeno il cane è un tipo a posto (Rizzoli 2015, vincitore del Premio Minerva) e Anche gli alberi bruciano (Rizzoli 2017). Insieme a Daniele Rudoni e Simone Sarasso, nel 2010 per Marsilio ha scritto J.A.S.T. – Just Another Spy Tale. È stata soggettista e sceneggiatrice per la televisione e da anni collabora con la Scuola Holden come docente, editor e tutor. Vive a Rimini.
 RECENSIONE 
Non è solo il trauma subito, la scomparsa di un ragazzo, i legami familiari sempre in bilico, un amore che si rafforza insieme al carattere della giovane protagonista, Nina, Tacce dal silenzio di Lorenza  Ghinelli, contiene tutti gli elementi di una narrativa ricercata. Non è, però, solo questo.
Il romanzo dell'autrice, va oltre la semplice narrazione, supera i potenti messaggi della narrazione: l'accettazione del diverso, la forza dei legami familiari, della comunità, della redenzione. Tracce dal silenzio è soprattutto una storia, feroce sull'accettazione del diversalmente abile, una donna Nina costretta a rinunciare alla sua natura per seguire le regole (le voglie) della comunità.

Eccola Nina, prigioniera del suo silenzio, privata della sua vita da adolescente, delle sue scoperte,  conquiste, terrorizzata. Prigioniera. Eppure si adatta, in fondoha una gran voglia di vivere,, lentamente si inserisce nella comunità. Ma non ha scelta, non l'ha mai avuta. Fino a quando quel trauma, che si porta appresso come una seconda pelle, le presenta una nuova occasione.

E allora, Nina, riscopre la libertà, finalmente può decidere. E lo fa. Con inevitabili conseguenze, Nina, vivendo al pari di Rebecca (una anziana vicina di casa), con sempre maggiore insoddisfazione, cerca di coinvolgerla in un sogno che realizzerebbe pienamente la sua nuova passione, nata col conoscersi, cambiare vita. 

Un sogno che viene alimentandosi di giorno in giorno durante i quindici minuti di strada nel recarsi a casa di Rebecca, facendo <<l'elenco delle cose nascoste nel suo cuore, dei suoi ricordi del passato, della fatica che le costa fare per attraversare la strada per andare a trovarla>>, pur sapendo che <<sarebbe stata una conoscenza addirittura più pesante, ma diversa: una fatica libera, un fare le cose che dava energia, idee, voglia di ricominciare ogni mattina>>.

Con una lingua aggrazziata, armonica e raffinata, Lorenza Ghinelli, ci consegna un romanzo brillante, proprio per il suo essere costruito dall'interno di personaggi sospesi tra aneliti e ricordi.

 

 

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