domenica 22 maggio 2016

Lettere Fra L'erba di Clara Cerri

                                                        
                            


Sono stat ORFANA appena venuta al mondo e sono RINATA mettendo i tasselli mancanti al puzzle della  mia vita, ma mi sno scontrata con un'OSCURA infelicità che poteva segnarmi per sempre. Con fatica ho visto ancora la luce.

La protagonista del romanzo è Isabella, una sedicenne che a causa della morte della madre all'età di tre mesi a vissuto fino ad oggi in collegio. La ragazza non è in grado di parlare della madre, non ha nessun ricordo e non conosce il suo passato. Ma quella mancanza dell'affetto materno provoca in lei un profondo desiderio di protezione e affetto come a dover risarcire il dolore passato. Desidera ascoltare il racconto della sua nascita, della sua storia intrecciato a quello della madre che non ha conosciuto, l'ha incanta e voleva sentirlo ripetere in continuazione. Per lei era una fiaba bellissima dove il desiderio di averla voluta era il principe che regnava su ogni cosa. A quella grossa mancanza non è riuscito a provvedere il padre, Vincenzo, dal quale torno a vivere dopo il collegio. Il padre è una figura enigmatica, taciturna, assente dalla vita della figlia, non è in grado di raccontarle la persona Ilaria. Così Isabella non può rivivere, nè identificarsi come donna in colei che le ha dato vita. Era troppo piccola allora per potersi ricordare della madre, ed oggi avverte la sensazione di non potersi più fidare della felicità, come se fosse sempre in agguato qualcosa, che me l'avrebbe portata via. A sedici anni, in piena adolescenza, questo secondo dolore lo ricorda bene. Un pozzo nero e profondo, in cui la tristezza si mescola alle domande angoscianti e riporta in superficie, prepotente, la sensazione di non potermi permettere di credere alla felicità, di non poterci sperare neanche. La mia salvezza è stata l'inizio ad una partecipazione di un gruppo teatrale: da l' ho cominciato il mio viggio per rinascere una terza volta, finalmente nei panni di me stessa. la compagnia teatrale è gestita da Antonio, un'amico di vecchia data della madre. Nello stesso periodo Isabella viene in possesso di alcune lettere della madre, scritte proprio di suo pugno è inviate alla sua amica Eleonora. Ovviamente non è un caso che, dopo un periodo in cui trovavo faticoso anche solo leggerle o guardarle, sia finita per dedicarmi proprio alla conoscenza di questa corrispondenza. Si èchiuso un cerchio: in esso ho trovato un misto di tenerezza e comprensione che ha sciolto i nodi delle domande e li ha fatti scivolare via, senza più colpe da cercare e perdoni da elargire.
La trama del romanzo mette in luce come, nelle diversità di ogni ricordo, si ritrovino degli elementi e dei meccanismi comuni ad ognuno di noi. Quello che secondo me tiene a trasmettere è che le difficoltà di genitori e dei loro figli, sono reali, ma guardandole insieme, si possono trasformare in qualcosa che unisce anzichè allontanare. Isabella sapeva quale fosse la strada giusta da prendere, senza che nessuno giel'avesse indicata. Essere giovani significa, avere meno filtri e possedere dentro di sè una particolare verità delle cose che poi, con il tempo e le convenzioni, scompare. la cosa piùimportante sia non temere di rivelarsi ai propri figli. E' bene accogliere le difficoltà con amore, ma senza nascondere mai i propri timori, le debolezze, il senso di inadeguatezza. Perchè ciò che secondo me pare un mostro spaventoso, guardato alla luce della condivisione si rivela per quello che è: una fragile e splendida umanità, che può essere abbraciata. In ogni sua nascita, e rinascita.

I SEGRETI DELLA CASA SUL LAGO

                                

La passione e i segreti di una famiglia infiammano, dalla prima all'ultima pagina, il vivido afresco di questo romanzo. Ambientato in Cornovaglia nell'anno 1933, I Segreti della Casa sul Lago, è la storia degli Edevane, una famiglila benestante. Ognuno degli Edevane, ha un ruolo importante nel periodo critico che succede dopo la scomparsa del piccolo Theo Edevane. Di pari passo con lo svolgersi dell'azione, viene messo a fuoco in maniera magistrale, in tutta la sua complessità e con tutti i suoi sorprendenti particolari, uno dei capolavori di kate Morton. Via via che gli Edevane vengono trascinati nel vortice degli intrighi che culminano nella rivelazione della scomparsa di Theo, i loro destini individuali finiscono per convergere verso un unico obiettivo nascondere la verità.

All'inizio, appena era successo, aveva pensato di raccontarlo a qualcuno. Erano successe troppe cose: la squadre di ricerca, la polizia, gli articoli sui giornali che chiedevano più informazioni. Non c'era soluzione, non l'avrebbero mai perduta. L'unica cosa da fare era sotterrare le prove.

Attraverso la storia degli Edevane e degli uomini e delle donne che entrano ed escono dalle loro vite, assistiamo a fatti avvincenti che portano ai conflitti e alla confusione che caratterizzano i primi giorni della ricerca del bambino, di tutti gli interrogativi della polizia. Soprattutto assistiamo alla disgregazione di una famiglia ricca di calore umano che ha come sfondo un mondo dorato.
Con una scrittura nitida ma potente e una galleria di personaggi memorabili, Kate Morton, costruisce un romanzo dal ritmo incalzante che porta alla luce uno stile magnifico, profondo ed elegante. Un lunghissimo viaggio in una casa-museo che, attraverso mobili e suppellettili, stanze e giardini. raccontano la storia sentimentale. Lì cerca negli oggetti,interrogaidiari,la poltrona in cui sedevano, il portafortuna da cui non si separavano, ma anche (in alcuni casi), le persone che ancora conservano un ricordo vivo di loro. Così il viaggio, concretissimo, diventa favoloso, come se ad ogni tappa la protagonista aprisse la porta e svelasse segreti, passioni e fragilità. 

venerdì 20 maggio 2016

LA FORTUNA DI AIDEN DI CON RILEY


              Ho il piacere di comunicarvi una nuova uscita qui nel mio Blog in anteprima:

                                                          31 MAGGIO 2016
                       


                                                 TITOLO: LA FORTUNA DI AIDEN
                                                 TITOLO ORIGINALE: AIDEN'S LUCK

                                                 AUTORE: CON RILEY
                                                 SERIE: STORIE DI SEATTLE (#3)
                                                 DATA DI PUBBLICAZIONE: 31 MAGGIO 2016
                                                 TRADUZIONE: REBECCA CORNIA
                                                 COVER ARTIST: ANNE CAIN
                                                 GENERE CONTEMPORANEO
                                                 FORMATO EBOOK: SI
                                                 PREZZO: $ 4.89 su DREAMSPINNER PRESS STORE
                                                 PAG. 308
                                                 USCITA: IL 31 MAGGIO 2016
                                                 DOVE POTERLO ACQUISTARE SU:
                                                   

SERIE COMPLETA "STORIE DI SEATTLE"
                     #1. DOPO BEN.                                                                    
#2. SALVARE SEAN.                                       
                                            #3. LA FORTUNA DI AIDEN.

La decisione di cambiare l'ho presa dopo aver capito che la mia relazione era finita, naufragata in un mare di incomprensioni e bugie. Se sulle incomprensioni avrei potuto sorvolare, sulle bugie no: erano lì e ci sarebbero state per sempre, come candelotti di dinamite  con la miccia pronta a essere accesa. Ormai mi conoscevo troppo bene, quel lato del mio carattere non sarei mai riuscito a cambiarlo. Sapevo con certezza che ogni qualvolta un litigio o una discussione avessero infuocato l'atmosfera , avrei acceso quella miccia e avrei fatto deflagare la bomba delle mie accuse e della mia fiducia tradita. Avevo ereditato un negozio d'abbigliamento e con esso tutto ciò che ne consegue. Non ero più un bambino e sapevo in cosa sarei dovuto migliorare e in cosa non sarei mai riuscito a farlo. Ciò che più di tutto mi ha fatto infuriare è stato il comportamento di Levi. Ha avuto la faccia tosta di rubare dalla cassa del negozio. E io, per tutto il tempo non mi sono accorto di nulla, mi sono preso quel secchio di acqua in testa senza che ce ne fosse stata la minima necessità. Il suo egoismo era così grande da non potere neppure sopportare quel peso sulla coscienza. E come se questo non bastasse dopo una lite con il mio compagno, ho dovuto trasferirmi. Visto che la storia è finita gli ho detto di andare ..... esattamente dove immaginate. Per fortuna non ci sono stati drammi familiari e figli da consolare. Ci siamo lasciati e basta. Ma dato che la casa dove vivevamo era la sua, sono stato io a dovermene andare e non sapevo dove. La mia famiglia mi avrebbe ospitato volentieri, ma avevo la nausea della mia città e soprattutto sentivo il bisogno di allontanarmi da tutto e da tutti. Così ho cominciato a cercare una nuova casa, mi sembrava una sorta di rinascita, una nuova vita affrontata a viso aperto e senza timori di nessun tipo, come a scrollarsi di dosso tutte le paure e le incertezze che caratterizzano la mia comoda e inutile routine. Finalmente grazie ad alcuni amici, trovo una sistemazione e un nuovo compagno. Già dopo pochi giorni di convivenza mi sono sentito libero da quell'ansia latente che accompagnava ogni mia giornata. Le ore che trascorrevo al lavoro erano tantissime, ma senza lo sguardo sempre rivolto all'orologio, era come se il tempo non avesse alcuna influenza su di me. Anche quello che avevo sempre chiamato "tempo libero", sembrava un susseguirsi di doveri affannosi, di obblighi, di impegni inderogabili e spesso poco piacevoli. Una sera Marco mi confidò  che cercava quello che lo avrebbe reso felice. Di quei mesi ricordo la sensazione di appagamento che provavo. Il mio compagno è stato un vaccino contro le false angosce della vita, e l'ultima dose l'ho ricevuta proprio oggi. la felicità non fa per me. Salutati il mieo compagno con gesti brevi e sobri; durante tutto il periodo non avevo legato con nessuno della mia cerchia, ero stato molto impegnato a cercare la solitudine per potermi guardare dentro con tranquillità. A fatica mi sono fatto trascinare dalla stanchezza in un sonno agitatissimo, con continui risvegli e soprassalti. Con il tempo avevo imparato a dargli la giusta importanza alle cose e per la prima volta da tanto tempo mi sentivo tranquillo e sereno. Cosa potevo volere di più?
All'inizio quando mi sono confrontata con questo romanzo ero molto pensierosa e titubante, non sapevo cosa aspettarmi, ma soprattutto non sapevo come trasmetterlo a voi lettori. L'idea che io personalmente mi sono fatta del mondo "gay", è quella che parallelamente è simile alla vostra. Mi spiego meglio, noi nelle nostre storie d'amore investiamo: affetto, passione, eros, gelosia. La stessa cosa, succede nel loro mondo. Loro vivono e amano con la stessa intensità di sentimento. Sanno essere compagni fedeli e sanno essere gelosi. In fondo l'amore non conosce nè sesso nè ceto sociale. A loro, a quei gigotti che fino a poco tempo fa facevano parte della mia vita, che hanno storto il naso alla notizia che "La fortuna di Aiden" è un romanzo "gay", rispondo solo con il silenzio. Non esiste risposta più dignitosa di questa. E' lo stesso ragazzo del romanzo "Aide", su cui avevano sputato giudizi, condanne, veleno e mortificazione. Lui che, in silenzio nella sua umiltà e forte della sua volontà, è andato avanti dimostrando che la diversità esiste solo nelle misere menti di chi conosce veramente l'amore e i suoi mille volti. Oggi sò che non si può scegliere chi amare, ma si può scegliere di amare, e chi non ha capito questo non ha mai sentito il vero profumo dell'amore.  

lunedì 16 maggio 2016

L'AMORE NON SI NEGA A NESSUNO

                                                       L'AMORE NON SI NEGA A NESSUNO
                                                                   VALENTINA BAZZANI
                                                                    BUTTERFLY EDIZIONI

Patrick e Ellen sono fatti per stare insieme. Inafferrabile e cinico lui, realista e amante dei libri lei. Si sono incontrati e amati per un istante fulminante, ma poi lui è tornato al suo mondo di affari, soldi e sicurezza. Mentre lei si è lanciata in un'impresa appassionata. Quando si rivedono in una serata di vento e pioggia, è inevitabile per loro desiderarsi ancora, perchè l'attrazione che li unisce è irresistibile. Lei è sicura che, al mattino, lui se ne andrà di nuovo. A meno che, per una volta, non decida di accettare il rischio. E lanciarsi con lei nell'avventura dell'amore. Quel giorno, Patrick fermò la macchina e scrutò la strada, scosse la testa e si mise a tamburellare stizzito sul volante. Tipico. Rimise in moto con un sospiro, oltretutto stava per mettersi a piovere e se voleva uscire in fretta da quella situazione, era meglio muoversi. Dopo un paio di curve si fermò. Era quello il posto, la libreria che avrebbe dovuto acquistare. Patrick dovette riconoscere che la libreria era ben tenuta, solo che a lui non interessava, era li solo per affari, mentre parlava aveva lasciato che i suoi occhi la sfiorassero appena. Ellen capì che quel giovane nascondeva qualcosa. Patrick gli chiese: se lei si decidesse a mettere quella dannata firma sul contratto. Inutile raccontarsi la favola che la compagnia del padre le faceva un favore a rivelare la sua attività. Lei era sempre stata un osso duro e il tempo non l'aveva cambiata di una virgola. La compagnia di mio padre non capisce e neppure io, a essere sincero, perchè non vuoi che la libreria venga venduta. Sarebbe un vantaggio per tutti, liberarsene. Ellen aggiunse: certo , e papà ne sarebbe felicissimo. Patrick cercò di convincerla descrivendo la realtà che la libreria fatica ad andare avanti, e più di tanto non puoi guadagnarci, visto che il compratore c'è e io sono riuscito a spuntare un ottimo prezzo. Ellen dal canto suo sapeva che quando si trattava di soldi era molto efficiente. Non ne caverò un ragno dal buco, pensò Patrick sarebbe stato meglio che se la sbrigassero in ufficio, ma fece un'altro tentativo. Ellen ragiona. Non mi ha portato mai fortuna il ragionamento. Gli balenò l'idea che quella tattica che stava usando fosse meno pericolosa del passo sciolto e del ritmo dei fianchi di lei. L'istinto gli disse di fuggire, lo stesso istinto che lo aveva salvato anni prima. Che poi, salvato. Ogni tanto, a Patrick, quando era stanco e la logica andava a farsi benedire, non gli sembrava di essere salvo, solo che di solito non aveva voglia di pensarci. La vita continua. Certo, ma non sulla mia pelle. Già mi sono dimenticata che non hai problemi a calpestare i vivi, figuriamoci i morti. Non ci ragionò troppo su. Il profumo di Ellen lo travolse. Per tutto il tempo della cena non si parlerà più di tuo padre, nè del contratto o dei soldi. Non si parlerà di noi. Adoro parlare del tempo. Ci sono anche i libri. Ellen sapeva che no era venuto di buon grado, però ora stava apparecchiando nella sua cucina e per 10 minuti lei poteva fingere che il tempo si fosse fermato. Si era seduto e la guardava, la cravatta allentata e le maniche della camicia rimboccate. Non vale, avrebbe voluto dirgli, non vale continuare a essere bello, non vale continuare a essere l'uomo che voglio, l'unico che posso volere. Per un secondo la tentazione di firmare quelle maledette carte e liberarsi di lui una volta per tutte fu fortissima, ma non poteva. E poi c'era tutta quella pioggia. Patrick, rideva di lei, ora come un'ombra dell'antica tenerezza che la fece tremare, appena un pò, e battere il cuore come una volta, come quando sentiva la vita scorrerle addosso, lui che arriva e manda all'aria ogni priorità, lui che la faceva sentire la donna più desiderata. Abbiamo detto tregua, ti ricordi? Almeno il tempo di cenare. Vero. Parliamo del tempo, allora anche i libri ci farebbero litigare. Perchè sei tanto ostile. Non capisci? Io ho una posizione, delle relazioni. Certo la tua posizione, bisogna fare i conti quando si è soci del proprio padre e si vuole continuare ad avere belle macchine e giacche firmate. Invece una tipa come me, da cause perse, è buona per andarci a letto un paio di volte, non certo per viverci insieme. Che cosa sono stata? Una prova generale? Tacere, doveva farla tacere. Solo per questo l'attirò a se e la baciò e gli sussurrò: Io faccio l'amore con te, con te e basta. Non prendermi in giro. Era Ellen che teneva testa alle botte della vita. Anche se sapeva che il dolore, quello vero, quello che ti brucia l'anima, era stato lui a darglielo, lui e nessun'altro. Io le tue maledette carte non le firmo. Non puoi firmarle, non saresti tu se lo facessi. Lui odiava i salti nel buio, non sopportava l'insicurezza, aveva paura, si, aveva paura di tutto quello che avrebbe potuto minare le sue certezze. Bastava cominciare e Patrick conosceva chi poteva aiutarlo perchè non poteva scappare per sempre dai suoi sentimenti. Perchè l'amore non si nega a nessuno.

                                                     
 

mercoledì 11 maggio 2016

UN CIELO SENZA LUNA


                                                                UN CIELO SENZA LUNA
                                                                          DAVIDE VINCI

Manuel è un ragazzo decisamente attraente e le donne non possono fare a meno di sentirsi affascinate dallo sguardo penetrante dei suoi occhi, dal corpo muscoloso terribilmente virile. Ma tutti lo mettono in guardia, anche il vecchio e saggio nonno. Tuttavia Manuel, con la tipica arroganza di chi è giovane e non vuol far tesoro dell'esperienza altrui, a quei discorsi reagiva con orgogliosa durezza. Che lui fosse un'immaturo cronico, un'egoista tutto preso da se stesso e con il culto di non impegnare troppo il cuore. E' piuttosto uno che va dietro a tutte le ragazze. Ecco chi è veramente Manuel, non ci si può fidare di lui. Dopo l'ennesima delusione in amore, si domandò. Cosa sto facendo? Con prepotente audacia, si fece largo in lui, il desiderio di voler essere proprio da tutt'altra parte. Lì per lì gli parve facile, poi però lo assilivano tutte le implicazioni, così che il desiderio rischio di tornare nel regno dell'impossibile. Ma a poco a poco, la sua intolleranza e la sua disperazione del momento si dileguarono. Una nuova conquista si affacciava all'orizzonte. Devo confessare che la sua presenza divenne ben presto per il protagonista molto più importante del suo interesse per tutto il resto che lo circondava e i loro incontri acquistavano un sapore romantico. Quello che seguì, fu un periodo magico, dolce e irripetibile in cui scopriì emozioni intense e inaspettate. E' vero che Manuel non ho mai avuto tempo per il vero amore, pensava che per lui era difficile incontrare la donna giusta. Ma la fortuna ha fatto sì che la donna giusta venisse a scovare lui. Manuel che aveva scelto di seguire il cuore d'improvviso si rese conto che un sortilegio aveva spezzato la loro unione: L'incantesimo era finito per sempre. Quel giorno sentiva una malinconia che lo sapeva, ci avrebbe messo del tempo a svanire. Nulla adesso rimane di quel dolore, solo un ricordo bellissimo di un amore mai dimenticato, vissuto realmente.

                                                           

martedì 10 maggio 2016

VOGLIA DI TENEREZZA

                                                          VOGLIA DI TENEREZZA
                                                             LARRY McMURTRY

Nell'eterno teatro della loro vita, che non è animato solo da nobili ideali, ma spesso è fatto di azioni mediocri, così come da menzogne e raggiri, infamia e follia. Non è noto il ruolo che gioca la passione amorosa. L'amore infatti, non muove solo gli i moti del cuore, ma anche la storia di Aurora ed Emma, rspettivamente madre e figlia, trascinandole per le vie tortuose e cieche della passione e altre volte verso quelle felici del sentimento. Basta muovere una pedina perchè le trame del destino mutino, il loro corso. Emma la figlia, colei che ha sempre qualcosa che non va. Con un ritmo pressante, si dipana la trama del romanzo in cui ciascuno vuole mettere in scena l'angolo della sua vita. Emma è  la figlia, colei che ha sempre qualcosa che non va. E' una donna tradita, ferita dal marito, ai suoi occhi ormai nient'altro che un donnaiolo incallito e bugiardo. Il romanzo mette in scena le zone d'ombra di vite opposte, di matrimoni abbandonati nell'incertezza dei riguardi del mondo e di se stessi? I segreti celati sono capaci di determinare la fine di un nuovo inizio. Un romanzo che parla della fragile complessità delle storie personali dei protagonisti, caratterizzato da una inquietitudine. Sono questi i personaggi più rilevanti del romanzo, sebbene ve ne siano altri. La trama del romanzo racconta i solidi principi religiosi e morali (almeno in apparenza), vite morigerate. Ma anche due esistenze che impercettibilmente si separano, si fronteggiano per poi scontrarsi nella tortura del silenzio. E da questo silenzio si solleva la voce di Emma: la più pacata, saggia e riflessiva delle due. Vittima di giochi d'amore che l'hanno sempre solo sfiorata, avvolta in ricordi di un tempo remoto e forse felice, custode di sensazioni, eventi che sono stati, per lei, porto sicuro e quiete nella tempesta del vivere. Ma quando i tasselli della verità sembrano ormai dolcemente composti, ecco la voce di Aurora: l'irrequietà, volitica, irruenteAurora, ribelle nell'animo e nei gesti, in fuga da un mondo che invece l'ha incatenata, rendendola prigioniera di sogni sempre più simili a incubi senza voce, a rivelazioni che nessuno, soprattutto Emma, non vuole conoscere. Mentre l'attività del mondo e il benessere conquistato procede travolgendo cose e persone, noi ascoltiamo queste due donne e le loro confessioni: piccoli fatti che si moltiplicano come in un gioco di specchi, materializzandosi per poi sparire sepolti dall'incomprensione e dal dolore. Ascoltiamo cercando di capire, di credere magari  a entrambe, ma soprattutto di non giudicare, perchè la vita di Aurora e Emma, come la nostra, è fatta di frammenti che non riescono a congiungersi. Teso fino allo spasimo sul filo dei sentimenti, Voglia di tenerezza è certamente il romanzo che attesta la straordinaria abilità dell'autrice di rivelare i crimini del cuore, che albergano nell'animo femminile.

                                                           


                                                                        

REBEL - IL DESERTO IN FIAMME

                                                        REBEL - IL DESERTO IN FIAMME
                                                                  ALWYN HAMILTON

Rebel, il deserto in fiamme è un Fantasy per YA. La protagonista è Amani Al'Hiza è un'adolescente che vive con i parenti che la maltrattano e la trascurano, il suo è un destino segnato. Prende allora una improvvisa decisione: andare via da quel posto.

 Dicevano che Deadshot dopo il tramonto appartenesse solo a chi aveva cattive notizie.Io,di cattive, non ne avevo. Ma nemmeno di buone, se è per questo.


 Il suo scopo è quello di trasferirsi in uma città oltre il deserto, che dia più possibilità e cominciare una nuova vita in una terra fertile e verde.

Hai mai desiderato qualcosa con una forza tale da non poterlo più nemmeno chiamare desiderio? Io ho bisogno di andarmene da qui. Ne ho bisogno come ho bisogno dell'aria per respirare.

 E' l'inizio di un lungo viaggio su strade arroventate dal sole cocente e poco sicure, che la porterà a incontrare un personaggio enigmatico dotato di capacità rabdomatiche. Romanzo che raconta con una prosa impeccabile un mondo dominato da disuguaglianze sociali e rapporti di potere in cui, tra le rovine del deserto germogliano violenza, misticismo e superstizione. Un libro avvincente, con una scrittura limpida, ci consegna non soltanto un'eroina che voleva riscattare la sua vita da quel posto dove viveva e per farlo decide di competere a condizioni maschili nel mondo maschile. Ma è anche il ritratto di una terra antica che rischia di scomparire sotto i colpi di mortaio di una guerra infinità. Scritto con una prosa così accattivante, il romanzo si legge con la certezza di essere trascinati di pagina in pagina. Rebel, il deserto in fiamme è una scintillante conferma, delle doti di Alwyn Hamilton come narratrice. Nel romanzo Fantasy, gli elementi Paranormali, che quelli facente parte dei costumi del territorio si fondono in un linguaggio naturale e facile da approcciare che nè fanno una qualità da non sottovalutare. Anche Jin il protagonista maschile, nonchè suo compagno di viaggio e d'avventura è un personaggio misterioso. L'amicizia fra i due nasce a poco a poco è il romanticismo è appena visibile. Mi aspetto che nel prossimo romanzo, alcuni personaggi (Jin) acquistino più carattere.

                                                                     




 

QUANDO IL RESPIRO SI FA ARIA

                                                      QUANDO  IL RESPIRO SI FA ARIA
                                                                    PAUL KALANITHI
 

Dal suo letto sistemato davanti alla grande finestra del soggiorno di casa, vede sfilare le stagioni. Una dopo l'altra, in sequenza. Le vedo ma non le vive. Non gli è più permesso. Non più, da quando il suo corpo si è trasformato in una prigione per la sua mente. E' ormai un lungo tempo che lo tiene in ostaggio. Le giornate, il tempo, passano abbastanza in fretta. Le ore che teme di più sono quelle serali, quando tutti dormono saporitamente. Allora giaceva sveglio nel suo letto e si sentiva sprofondare in un abisso di dolore. Era terrorizzato, ma non lo davo a vedere. La sua  era una paura viscerale, segreta, una paura che lo isolava dagli altri esseri umani. E ciò che lo scatenava era senza nome, almeno all'inizio della malattia, ma dopo diversi esami clinici arrivo il responso spietato è crudele. Aveva pianto tutte le sue lacrime, la prima notte dopo l'infausta notizia. Ora nella profondità del suo essere, si stava preparando ad un compito che sapeva avrebbe impegnato tutte le sue energie. Come un marinaio che appresti la sua imbarcazione per far fronte alla tempesta, si  accingeva ad affrontare la bufera accettando ciò che la sorte aveva in serbo per lui e cercando di cavarsela nel miglior modo possibile. Giorno per giorno si allontanava da tutto ciò che lo circondava. Alcune volte sembrava sordo, altre volte cieco. Per un certo periodo desiderò di starsene per conto proprio, di non vedere nessuno. Con il tempo si rese conto che la sua famiglia cercava di raggiungerlo nel suo mondo di solitudine, non ci riuscivano in un primo momento: lui non voleva. Era sempre stanco. Probabilmente anche gli amici lo giudicavano strano. Paul trovava difficile parlare con loro: sembrava che non ci fosse nulla da dire, che ogni conversazione fosse insignificante, che la banalità dominasse i rapporti umani. Eppure, imparò poco a poco a vivere la giornata. Imparò anche che il dolore ha diverse intensità e che lui non riusciva a soffrire oltre un certo limite. La vita continuava è malgrado tutto, voleva viverla fino alla fine.

                                                                     

IL LADRO DI NEBBIA

                                                                     IL LADRO DI NEBBIA
                                                                          LAVINIA PETTI

Per il famoso Antonio Fonte, scrittore di libri, l'uscita del nuovo romanzo, si presenta quasi impossibile. Lo scrittore si è isolato dal mondo esterno, vive da solo e a tenergli compagnia c'è la sua gatta Calliope, che per lui è tutta la sua famiglia. Fonte ricorda il passato, quando ancora non era uno degli scrittori più conosciuti ed era solo un giovane innamorato. Ora tutto è cambiato, il successo si sa, ha un prezzo, quello che ancora Fonte non sa, che qualcosa di imprevisto sta per accadergli. Inizia così, da un episodio, quasi banale come il ritrovamento di una lettera, la sua drammaticità e lo scrittore scoprirà che, se è vero che basta un attimo perchè tutto vada in frantumi, la vita va avanti e ci chiede  di tenere il passo mettendo a repentaglio la sua tranquillità o rischiare di farsi sopraffare dai fantasmi del passato. Tutto cambia, quando un giorno tra la corrispondenza pervenutagli trova una lettera, della quale Fonte non ricorda nulla. Cerca di dare un senso a quelle parole e all'oscuro segreto che custodiscono. Da allora qualcosa nel suo comportamento è cambiato. Fonte che è abituato a descrivere la vita degli altri, adesso è costretto a guardare nella propria ad aprirsi agli altri, mettendo a nudo la sua sensibilità, il suo dolore, la sua rabbia. Quella lettera dimenticata che Fonte credeva di avere perso, ma che adesso stringe tra le mani per la prima volta dopo anni, parla di un uomo ucciso. Ora non può più nè cancellare, nè nascondere nel profondo quel segreto mai confessato. Eppure, quando crede che il peggio sia alle spalle si ritrova tra le mani una lettera, dalla quale tutto è cominciato. Lo scrittore non poteva immaginare che quella lettera riuscisse a toccare le note più nascoste della sua anima. Quelle righe nascondono un fascino oscuro, che giorno dopo giorno si trasforma in un'ossessione. I ricordi cominciano a vivere solo nel momento in cui vengono ricordati, ma se davvero Fonte aveva voluto dimenticare, un motivo ci doveva essere. Ora non può più ignorare, una notte di tanti anni fa. Una notte che non ha mai raccontato a nessuno, un segreto che gli tormenta l'anima e che potrebbe tramutare un vento troppo forte in una tempesta, distruggendo tutto, forse anche l'istinto irrazionale che lo spinge a tornare sempre indietro a Tirnail, nel Regno delle cose perse e dove tutto viene conservato. A volte la salvezza può arrivare nella maniera e dalle persone o oggetti più impensate, si apre così uno squarcio nel buio dei ricordi. La trama del libro cammina accanto a personaggi di questo romanzo, li tocca e li travolge, figure forti immerse nei profumi e nella nebbia di Napoli, segnate da drammi che da piccoli e quotidiani, diventano grandi e universali.



lunedì 9 maggio 2016

DISCLAIMER

                                                                      DISCLAIMER

Questo Blog non rappresenta una testata giornalistica, in quanto viene aggiornata ogni volta che finisco di leggere un libro e sono in grado di fare la recensione.
Nota importante per chiunque legge questa pagine è che i libri recensiti in questo Blog sono comprati con i miei soldi.

mercoledì 4 maggio 2016

MADAME BOVARY

                                                                    MADAME BOVARY
                                                                  GUSTAVE FLAUBERT

Al centro della storia di "Madame Bovary" di Gustave Flaubert c'è Emma Rouault, figlia di un proprietario terriero, che andata in sposa al dottor Bovary, si sente insoddisfatta sia della personalità grigia e mediocre del marito sia della vita monotona ch'egli la costringe a vivere. La donna sogna il successo sociale, avventure galanti e, soprattutto, il grande amore romantico. Incapace, da una parte, di abbandonare il marito e dall'altra, di rinunciare alle proprie ambizioni, finisce per abbandonarsi a colpevoli relazioni prima con uomo affascinante e superficiale, poi con un praticante notaio. Da questi due rapporti però Emma non trae alcuna felicità; l'amara esperienza vissuta non le è di alcuna utilità. Scende sempre più in basso nella china del vizio finchè, piena di debiti, non potendo farvi fronte, si uccide. Il marito, che le aveva perdonato le sue infedeltà e che non aveva mai cessato di amarla, la segue poco dopo nella tomba. Flaubert definisce le carateristiche fondamentali della protagonista dell'opera già nella descrizione del suo abbigliamento: la vestaglia tutta aperta, la camicia coi tre bottoni d'oro, la cintura, le pantofoline rivelano una raffinata eleganza, ma anche una trascuratezza, vanità e delusione. Questi aspetti dell'indole di Emma vengono definiti ancor meglio subito dopo: bighellona da una parte all'altra della casa, senza far mai nulla di importante nè portare a compimento alcuna delle azioni che intraprende come presa da una strana inquietitudine. La sua mente è attraversata da pensieri più contraddittori che si susseguono l'uno all'altro senza alcun nesso logico: viaggiare, tornare in convento, morire, vivere a Parigi. Queste vane illusioni, i progetti così vaghi e del tutto irrealizzabili sono le espressioni, e non le cause, della sua crisi di insoddisfazione indefinibile e pur grave. E' questa sua incertezza, insieme alla debole volontà l'origine delle vicende che seguiranno nel romanzo. Il marito è una sua vittima, Emma cerca qualcuno su cui scaricare il proprio scontento, al quale attribuire la responsabilità della propria infelicità; cerca in altre parole un colpevole per poter continuare a sentirsi vittima, e a compiangersi. Il dottor Flaubert non è un cattivo marito: è onesto, stimato, valente, fedele alla moglie. Tutto quel che gli si può rimproverare è che manca, forse di sensibilità. Ma Emma gioisce di notarne la grossolanità, gli atteggiamenti poco raffinati, l'incipiente pinguedine; alimenta così in se stessa una tenace ostilità nei confronti dello sposo, per sentirsi diversa da lui, superiore.  Questo romanzo di Flaubert è considerato il capolavoro della letteratura realistica. L'opposizione al gusto romantico è evidente sia nel modo in cui l'autore ritrae gli ideali e le fantasticherie della protagonista, mettendone in evidenza la morbosità, l'egoismo e l'immoralità che vi si nascondono, sia nello stile che adotta, di assoluta oggettività. I fatti, cioè, sono presentati nella loro cruda verità, senza che lo scrittore intervenga mai a commentare la vicenda che va narrando o a giudicare direttamente o in direttamente i suoi personaggi.


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