sabato 13 aprile 2024

POST DEL 13 APRILE 2024. I RIFERIMENTI AI CLASSICI.

I riferimenti ai classici sono particolarmente importanti nelle opere. La signora Dalloway di Virginia Woolf, ma anche, La casa della gioia di Edith Wharton, o L'idiota di Fëdor Dostoevskij e Il Grande Gatsby di Francis Scott fitzgerald, per citarne alcuni. C'è n'è qualcuno che non ti piace ma comunque, ritieni necessario leggere?

venerdì 12 aprile 2024

REVIEW: LE SCHEGGE DI BRET EASTON ELLIS, EINAUDI.

 

Le schegge di Bret Easton Ellis, un grande affresco disarmato e candido

Un romanzo di settecento pagine indimenticabile, un grande affresco sulla gioventù dorata californiana degli anni Ottanta

Bret Easton Ellis
Le schegge
Einaudi
2023 - Supercoralli
pp. 752 - € 23,00

Traduzione di
Nell'autunno del 1981, la vita di un gruppo di diciassettenni californiani che frequentano l'elitaria Buckley School viene sconvolta dall'arrivo di un ragazzo tanto affascinante quanto disturbato e perverso. Cosa nasconde Robert Mallory, e qual è il suo legame con il serial killer che sta imperversando in città? In una Los Angeles sensuale e violenta, fatta di feste in piscina e musica new wave, vodka e cocaina, Bret Easton Ellis racconta la sua storia piú personale, emozionante e oscura.

«Le schegge è il romanzo piú sexy di Ellis, quello in cui si respira una nuova libertà in fatto di amore, eros e sensibilità emotiva».
«The New York Review of Books»

«Le schegge ci ricorda come l'autore di American Psycho faccia ancora scuola a sé».
Npr
 
 
Il libro

Nel 1981 Bret ha diciassette anni e frequenta l’ultimo anno alla Buckley, la scuola della gioventú dorata di Los Angeles: feste in piscina, amori promiscui, Bmw, coca, vodka e succo di pompelmo, nell’autoradio cassette piene di Ultravox, Blondie e Duran Duran. Un mondo falso e perfetto, ma tutto sommato piacevole, di certo eccitante. Almeno finché in classe non arriva uno studente nuovo: «se la primavera e l’estate del 1981 erano state il sogno, qualcosa di paradisiaco, allora il mese di settembre rappresentò la fine di quel sogno con l’arrivo di Robert Mallory». Robert è intelligente, bello, carismatico e presto entra a far parte della ristretta cerchia di amici di Bret. Robert però nasconde un segreto, indecifrabile anche per le persone che gli sono piú vicine. Ammaliato dal fascino ambiguo di Robert, Bret sviluppa una vera e propria ossessione nei confronti del nuovo compagno. Ma Bret non può assecondare fino in fondo quell’attrazione perché c’è qualcosa, anzi qualcuno, il cui pensiero lo sconvolge piú di ogni altro: il Pescatore. È questo il nome con cui è stato ribattezzato un pericoloso serial killer che sta mietendo vittime a Los Angeles in quegli anni, e che sembra deciso a colpire il gruppo di amici di Bret, e Bret stesso… Minacce terrificanti, atti di violenza casuali, inquietanti coincidenze: questa serie di eventi va a comporre un quadro che viene continuamente interpretato da Bret attraverso il filtro della sua immaginazione di adolescente dalle grandi doti narrative, in un momento in cui sta scoprendo la sua vocazione letteraria e la sua omosessualità. Bret si può fidare degli amici? E con la sua capacità di leggere la realtà riuscirà a trovare un senso al pericolo che sembra incombere su di lui? Le schegge è il primo romanzo di Ellis dopo tredici anni: valeva la pena aspettare. Non solo ha scritto il suo libro piú bello dagli anni Novanta – sexy, inquietante, ambiguo, violento: è Ellis in purezza – ma anche una delle piú lucide riflessioni su memoria e desiderio, verità e narrazione di questi nostri tempi paranoici e puritani.

Bret Easton Ellis

Bret Easton Ellis è nato a Los Angeles nel 1964. A ventuno anni pubblica il suo primo romanzo, Meno di zero, da cui verrà tratto un film con Robert Downey Jr. e che impone il suo autore come uno dei piú importanti della sua generazione. Seguiranno Le regole dell'attrazione, American Psycho, la raccolta di racconti Acqua dal sole, Glamorama, Lunar Park, Imperial Bedrooms, Bianco e Le schegge. In Italia tutti i suoi libri sono pubblicati da Einaudi.

A tredici anni dalla sua ultima prova narrativa (Imperial Bedrooms) Bret Easton Ellis, l’autore di American Psycho, tira fuori Le schegge (ma avrei lasciato il titolo originale The Shards), un romanzo di settecento pagine indimenticabile, che ti entra dentro al punto da lasciare un vuoto incolmabile. Un grande affresco sulla gioventù dorata californiana degli anni Ottanta, quella di cui ha fatto parte lo stesso Ellis, ancora una volta protagonista della narrazione come in Lunar Park.

“Insensibilità come sentimento”

La vicenda si svolge tra feste, musica (la new wave di quegli anni, che costituisce una incessante colonna sonora del romanzo), droga, alcol, sesso sfrenato, in una girandola di accoppiamenti intercambiabili, etero e omosessuali. I protagonisti sono quasi tutti diciassettenni all’ultimo anno di scuola, in attesa di accedere all’università e di fare il loro ingresso nel mondo degli adulti, che nel romanzo restano relegati per lo più sullo sfondo. I giovani che si muovono in quel mondo sofisticato sono tutti atletici e bellissimi, viziati, vivono in favolose ville nei dintorni di Los Angeles tra canyon, boulevard e centri commerciali, indossano abiti griffati, viaggiano a bordo di auto lussuose conducendo un’esistenza da privilegiati fatta di discorsi vuoti e sballo. Insomma, ci sono tutti i tipici ingredienti di Ellis e quell’atmosfera improntata alla “insensibilità come sentimento” di cui già aveva pervaso il suo primo romanzo Meno di zero.

Serial killer

Ma questa volta in più traspare una emotività quasi vera, si sente una voce nuova, c’è un Ellis più disarmato, candido, più adolescenziale ed emotivo. E soprattutto c’è un Ellis che ha messo da parte la sua micidiale ironia deciso a fare sul serio (anche se a volte gigioneggia ancora un po’, ma è la sua cifra). E poi naturalmente in mezzo a questa gioventù dorata e apparentemente spensierata, apatica e tutto sommato tragica, si aggira un serial killer che fa scempio di ragazzi e ragazze. E non è l’unico, dal momento che l’area di Los Angeles di quegli anni pare affollata di assassini seriali (almeno una decina in contemporanea) pronti a fare a pezzi adolescenti rimorchiati nei luoghi alla moda, specie ragazze troppo sicure di sé e disinibite.

La narrazione è davvero potente e disturbante, l’affresco di proporzioni colossali, e il tutto è raccontato con una perizia e precisione di dettagli da spingerti su Google Maps per visualizzare le location: i canyon punteggiati di palme e cactus, i boulevard, le ville, i centri commerciali, la Buckley School, i ristoranti e i club esclusivi, le alture e le valli, gli agglomerati urbani e residenziali. È tale la cura nelle descrizioni che sembra di muoversi dentro la scena insieme al gruppo di sofisticati amici di Bret, il quale ben presto verrà toccato dalla tragedia che colpirà alcuni di loro, finiti nelle mani di un serial killer chiamato il Pescatore a Strascico dal modo in cui ammazza le vittime dopo averle torturate. È l’arrivo di un nuovo studente alla esclusiva Buckley a sconvolgere il quadro iniziale e a risvegliare gli incubi sopiti del protagonista che, proprio come l’autore, sogna di fare lo scrittore e sta lavorando al suo primo romanzo, Meno di zero, e che comincia ben presto a sospettare del nuovo compagno Robert Mallory, decidendo di tallonarlo mentre alla guida di una Porsche 911 nera, bello e perverso, compie i suoi misteriosi vagabondaggi probabilmente in cerca di prede.

Il resto lascio a voi scoprirlo nelle centinaia di densissime pagine che si leggono d’un fiato e che volano via senza fatica tra emozioni continue e godimento estetico. Un Ellis al suo meglio, meno disincantato del solito ma più totalizzante, più sensuale, la cui scrittura forse non è mai stata così perfetta e coinvolgente.

 

REVIEW: INVENTARIO DI QUEL CHE RESTA DOPO CHE LA FORESTA BRUCIA DI MICHELE RUOL, TERRAROSSA EDIZIONI


INVENTARIO DI QUEL CHE RESTA DOPO CHE LA FORESTA BRUCIAQuel che resta nella cenere 

IN USCITA IL 18 APRILE

OPERA SELEZIONATA DALLA GIURIA DEI LETTERATI DEL PREMIO CAMPIELLO 2024

IN USCITA IL 18 APRILE

Nella storia di Madre e di Padre ci sono degli avvenimenti che determinano un prima e un dopo. La nascita di Maggiore e poi quella di Minore, ad esempio, o l’incidente che li coinvolge, ma anche episodi apparentemente marginali dirottano le loro esistenze, come le nostre: delle mani che si sfiorano per caso e poi si trattengono appena più del dovuto, o l’apertura casuale di una chat altrui. In questo esordio luminoso e contundente, Michele Ruol ci conduce nell’intimità dei suoi personaggi attraverso le impronte lasciate sugli oggetti della casa in cui abitavano, riuscendo a farci continuamente ricredere sull’idea che ci siamo fatti su ciascuno di loro – e forse anche su quella che abbiamo di noi stessi.

Michele Ruol, di professione medico anestesista, scrive per il teatro e ha pubblicato racconti sulle riviste letterarie «Inutile» ed «Effe – Periodico di Altre Narratività», oltre che in raccolte a più voci, come L’amore ai tempi dell’apocalisse (Galaad), a cura di Paolo Zardi, e Il Veneto del futuro (Marsilio), a cura di Alessandro Zangrando. Il testo Betulla, prodotto dal Piccolo Teatro di Milano per il podcast Abbecedario per il mondo nuovo, è stato pubblicato nel libro omonimo edito da Il Saggiatore. Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia è il suo esordio come autore di narrativa.

Lettore ideale: chi ha il coraggio di contemplare un incendio e soprattutto, dopo, di smuoverne la cenere; chi ama ascoltare negli oggetti l’eco delle storie di chi li ha posseduti; chi vuole scommettere che questo esordio rivelerà un autore dal talento già inconfutabile.

OPERA SELEZIONATA DALLA GIURIA DEI LETTERATI DEL PREMIO CAMPIELLO 2024

Lettore ideale: chi ha il coraggio di contemplare un incendio e soprattutto, dopo, di smuoverne la cenere; chi ama ascoltare negli oggetti l’eco delle storie di chi li ha posseduti; chi vuole scommettere che questo esordio rivelerà un autore dal talento già inconfutabile.

OPERA SELEZIONATA DALLA GIURIA DEI LETTERATI DEL PREMIO CAMPIELLO 2024

INVENTARIO DI QUEL CHE RESTA DOPO CHE LA FORESTA BRUCIA“Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia” di Michele Ruol è in libreria per i tipi di Terrarossa Edizioni

IN USCITA IL 18 APRILE

INVENTARIO DI QUEL CHE RESTA DOPO CHE LA FORESTA BRUCIA

 Michele Ruol

Terrarossa Edizioni

pagg. 208, euro 16,00

IN USCITA IL 18 APRILE

Nella storia di Madre e di Padre ci sono degli avvenimenti che determinano un prima e un dopo. La nascita di Maggiore e poi quella di Minore, ad esempio, o l’incidente che li coinvolge, ma anche episodi apparentemente marginali dirottano le loro esistenze, come le nostre: delle mani che si sfiorano per caso e poi si trattengono appena più del dovuto, o l’apertura casuale di una chat altrui. In questo esordio luminoso e contundente, Michele Ruol ci conduce nell’intimità dei suoi personaggi attraverso le impronte lasciate sugli oggetti della casa in cui abitavano, riuscendo a farci continuamente ricredere sull’idea che ci siamo fatti su ciascuno di loro – e forse anche su quella che abbiamo di noi stessi.

Michele Ruol, di professione medico anestesista, scrive per il teatro e ha pubblicato racconti sulle riviste letterarie «Inutile» ed «Effe – Periodico di Altre Narratività», oltre che in raccolte a più voci, come L’amore ai tempi dell’apocalisse (Galaad), a cura di Paolo Zardi, e Il Veneto del futuro (Marsilio), a cura di Alessandro Zangrando. Il testo Betulla, prodotto dal Piccolo Teatro di Milano per il podcast Abbecedario per il mondo nuovo, è stato pubblicato nel libro omonimo edito da Il Saggiatore. Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia è il suo esordio come autore di narrativa.

Lettore ideale: chi ha il coraggio di contemplare un incendio e soprattutto, dopo, di smuoverne la cenere; chi ama ascoltare negli oggetti l’eco delle storie di chi li ha posseduti; chi vuole scommettere che questo esordio rivelerà un autore dal talento già inconfutabile.

 
Quali sono e quanto possono essere grandi le tappe della sofferenza di una famiglia, di un Padre e una Madre, per la perdita dei propri figli in un incendio? Non esiste una sola risposta, ma Michele Ruol – professione medico, ma navigato sceneggiatore teatrale – prova a delineare un itinerario della sofferenza partendo da ciò che è rimasto tra la cenere: oggetti – di uso comune, forse senza importanza nella vita di tutti i giorni – che nella tragedia assumono il valore del sepolcro, del luogo della memoria e che, dando il nome ad ogni capitolo, sembrano quasi tenere in vita chi non c’è più.

I figli, Maggiore e Minore, sono scomparsi. Come tutto quanto di umano può rimanere in una famiglia a metà, in cui a Padre e Madre (li conosceremo sempre così per tutto il romanzo) tocca il compito involontario di fare un inventario di ciò che è rimasto tra i resti fumanti. Incluse le loro vite.

Un percorso a ritroso

Un percorso a ritroso, quello tracciato da Ruol, dove pagina dopo pagina – alternando un “memoires” ad un presente da cui è impossibile fuggire - sale la tensione emotiva (ma anche l’afflato, la partecipazione, la solidarietà per chi sta soffrendo) per le vite che non ci sono più, sia quelle morte in quel tragico incidente, sia per le altre morte affogate in un flusso che improvvisamente ha smarrito ogni orizzonte di senso.A scomparire, poi, dopo una tragedia che per dimensione fuoriesce da qualunque geometria esistenziale (e questo è incredibilmente vero anche uscendo dalle pagine di questo romanzo), è anche la coppia che si atomizza, diventando la somma di due singole unità e non più un insieme. Perché il dolore, quando prende il posto dell’amore come collante di una famiglia, di un matrimonio, si trasforma in rancore; una sensazione che come unico esito possibile produce “uno scisma” nella coppia.

Anche se proprio questo stato di aggressività permanente è - inconsciamente - qualcosa che mantiene vivi, una forma di comunicazione che tiene aperti certi rubinetti emotivi e che ti ancora alla vita anche quando vorresti solo andare alla deriva.

Solidarizzare con chi soffre

Bello il registro narrativo scelto dall’autore, l’alternanza dei piani temporali, delle descrizioni del presente e del passato “dal quale non si scappa”. Una scrittura che non lascia scampo al lettore al quale non resta che solidarizzare con chi soffre, chiedendosi – quasi fosse un rito di “scaramanzia laica” - cosa avrebbe fatto al posto dei protagonisti.

“Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia”, Michele Ruol, Terrarossa Edizioni, pagg. 208, euro 16

REVIEW: LA LISTA DI ADEGOKE YOMI, SEM EDITORE

 

La Lista, il primo romanzo di Yomi Adegoke

Esce in Italia il 16 aprile per Sem e diventerà una serie 
 

La lista

di Adegoke, Yomi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il libro
 
Ola Olajide, una famosa giornalista femminista del settimanale «Womxxx», sta per sposare Michael, l’amore della sua vita. Belli, giovani e di successo, sui social sono la “coppia modello” e hanno tutto quello che si può volere dalla vita. Finché una mattina, appena svegli, ricevono via Twitter un identico messaggio: “Oh, mio dio, avete visto la lista?”. La lista era iniziata come una raccolta di nomi in crowdsourcing, ma si era trasformata velocemente in altro. Finita nelle mani di un account anonimo, ai nomi erano state associate accuse precise, circostanziate e spaventose. In altri tempi Ola sarebbe stata una sostenitrice della lista, l’avrebbe condivisa, diffusa, avrebbe scritto articoli e chiesto la testa degli uomini incriminati. Questo avrebbe fatto se nella lista, quel mattino, non fosse finito anche il nome di Michael spazzando via certezze e serenità.
 
 

 
Il lato oscuro dei social media e il confine sempre più sfuggente tra vita online e realtà.

Lo racconta la giornalista inglese di origine nigeriana Yomi Adegoke nel suo fortunato romanzo d'esordio, La Lista, che uscirà in Italia il 16 aprile per Sem nella traduzione di Marta Salaroli e dal quale sarà tratta una serie tv.

Ola Olajide, famosa giornalista femminista del settimanale 'Womxxxn', sta per sposare Michael, l'amore della sua vita. Belli, giovani e di successo sui social sono la coppia modello e hanno tutto quello che si può volere dalla vita. Finché una mattina, appena svegli, ricevono via Twitter un identico messaggio: 'Oh, mio Dio, avete visto la Lista?'. 
 
Partita come una raccolta di nomi in crowdsourcing (assemblata collettivamente), la Lista, finita nelle mani di un account anonimo si era trasformata in un'altra cosa. Ai nomi erano state associate accuse circostanziate e spaventose di violenze sessiste. In altri tempi Ola l'avrebbe condivisa, avrebbe scritto articoli e chiesto la testa degli uomini incriminati, ma nell'elenco c'era anche il nome di Michael. Al suo futuro marito, la giornalista decide così di dare un ultimatum perché dimostri la sua innocenza entro il giorno del matrimonio. Non è facile però per entrambi districarsi tra le bugie che sembrano emergere all'improvviso da un mondo apparentemente perfetto. Adegoke, che ha lavorato per The Guardian, The Independent, Channel 4, nel suo primo romanzo esplora l'influenza che i social possono avere anche sulle nostre relazioni più intime. 

AL SALONE DEL LIBRO LA GIOVANE RIVELAZIONE: JONATHAN FIORENTINO

 

Al Salone del Libro la giovane rivelazione Jonathan Fiorentino

Inizia a scrivere a 14 anni. Ultima opera Dio oscuro e selvaggio 
 

 

La storia romantica e senza cuore di un Peter Pan cruento e seducente: è in questo contrasto letterario che prende vita l'ultima opera di Jonathan Fiorentino, giovane promessa (ha iniziato a scrivere a 14 anni ed ha pubblicato il primo romanzo a 20 con Rizzoli) che ora, trentenne, presenta un'opera più 'adulta', 'Dio oscuro e selvaggio' al Salone del Libro di Torino, dal 9 al 14 maggio al Lingotto Fiere. 


    "Dio oscuro e selvaggio - si legge in una nota - è il titolo dell'opera di genere dark fantasy che riscrive Peter Pan in chiave adulta.

Dal 2023 infatti Jonathan è diventato un autore indipendente col suo nuovo romanzo presente a questa edizione del Salone, di cui a breve sarà pubblicato il secondo volume.
    Pochi giorni dopo l'uscita, il suo romanzo era al primo posto tra gli Amazon Bestseller.
    Il primo romanzo della saga Villain and Lost squarcia l'idea classica di Peter Pan, sviscera la fiaba per riproporla in chiave più adulta, cruenta e seducente.

Un dark fantasy romance di bestie malvage e divinità vendicative. Una storia romantica e insieme senza cuore". 


    Fiorentino ha dato vita a numerose saghe fantasy come 'Sitael' (vincitrice di alcuni premi letterari, pubblicata in passato da Rizzoli e Fabbri). Col successo di 'Falene' ha iniziato la sua saga più dark composta da 'La Saga Oscura' e 'La Favola Oscura', ora ripubblicata su Amazon in self publishing.
    Dal 2023 infatti è diventato un autore indipendente e "continua a creare numerose storie e nuovi mondi, prevalentemente di genere dark fantasy e romance, mentre abita nei pressi di un bosco col suo gatto e racconta la sua vita da autore sul suo Instagram: @thedevilscriptorium". 


    Perché leggere il tuo romanzo? "È scritto per chi ha voglia di perdersi, - replica Jonathan - di essere rapito, di essere trascinato in un'isola che non c'è dove niente e nessuno è come sembra, di porsi domande senza trovare risposte fino alla fine".

REVIEW: LA RAGAZZA DI BOSTON DI PAOLO VALENTI, ARKADIA EDITORE

 

La ragazza di Boston, storia di un amore intenso

E' in libreria il nuovo romanzo del giornalista Paolo Valenti 

La ragazza di Boston

Paolo Valeni

Arkadia Editore

COLLANA: Eclypse
GENERE: NARRATIVA

DATA DI USCITA: 8 marzo
Pagine 164 - Prezzo: 16,00

 
Gioventù, amori, rapporti che sembrano solidi e si sfaldano, un magico viaggio negli Stati Uniti.
Nell’estate del 1990, dopo la celebrazione del rito collettivo dei mondiali di calcio, Meredith spinge Alessandro ad accompagnarla nel suo temporaneo ritorno negli Stati Uniti. Una vacanza nella quale il ragazzo viene a contatto con il dinamismo caotico e i risvolti appassionati di New York (indimenticabile, per lui, l’incontro a Harlem con il reverendo che conobbe gli U2 quando girarono nella sua chiesa uno dei video del docufilm Rattle and Hum) e la realtà più misurata di Boston, città in cui, per la prima volta, Alessandro intuisce che la sua relazione non gode dell’immunità ai problemi che, fino a quel momento, gli era parso che potesse avere. La conoscenza del fratello di Meredith e la notte nella quale lei lo lascia ad aspettarla fuori casa fino a tardi portano Alessandro a coltivare dubbi e inquietudini che si materializzeranno a Roma qualche mese dopo, quando dal passato emergerà con prepotenza la figura di Francis, ex fidanzato di Meredith trasferitosi in Italia con l’intenzione di riconquistarla a tutti i costi. Inizia da qui una nuova fase che porterà i protagonisti del libro a scontrarsi con esperienze che li segneranno profondamente e dalle conseguenze imprevedibil
 
Il libro 
 
Nell’estate del 1990, dopo la celebrazione del rito collettivo dei mondiali di calcio, Meredith spinge Alessandro ad accompagnarla nel suo temporaneo ritorno negli Stati Uniti. Una vacanza nella quale il ragazzo viene a contatto con il dinamismo caotico e i risvolti appassionati di New York (indimenticabile, per lui, l’incontro a Harlem con il reverendo che conobbe gli U2 quando girarono nella sua chiesa uno dei video del docufilm Rattle and Hum) e la realtà più misurata di Boston, città in cui, per la prima volta, Alessandro intuisce che la sua relazione non gode dell’immunità ai problemi che, fino a quel momento, gli era parso che potesse avere. La conoscenza del fratello di Meredith e la notte nella quale lei lo lascia ad aspettarla fuori casa fino a tardi portano Alessandro a coltivare dubbi e inquietudini che si materializzeranno a Roma qualche mese dopo, quando dal passato emergerà con prepotenza la figura di Francis, ex fidanzato di Meredith trasferitosi in Italia con l’intenzione di riconquistarla a tutti i costi. Inizia da qui una nuova fase che porterà i protagonisti del libro a scontrarsi con esperienze che li segneranno profondamente e dalle conseguenze imprevedibili.
 
 
"Era stata una lunga giornata.

Di quelle che, nonostante l'adrenalina che l'aspettativa di futuro tipica della gioventù, ti inietta quotidianamente nelle vene.

Appena sveglio avrei dato qualunque cosa per poter saltare a piè pari e ritrovarmi immediatamente al giorno successivo". Inizia così 'La ragazza di Boston', il nuovo romanzo del giornalista Paolo Valenti: edito da Arkadia Editore, già disponibile in tutte le librerie e negli shop online. Le parole che danno il via alla storia sono quelle di Alessandro Gentili: un ragazzo di 22 anni che, come tanti coetanei, divide le proprie giornate fra studio, passione per il calcio e ascolto della musica. È il 21 marzo 1990 e sta per iniziare una nuova sessione d'esame. Alessandro non sa ancora che, varcando la soglia dell'aula, incontrerà la persona che più di ogni altra lascerà un'impronta indelebile nella sua vita: Meredith O'Brady, l'assistente che sta per interrogarlo, 'la ragazza di Boston' del titolo, trasferitasi in Italia a causa del lavoro del padre. Nel giro di poco tempo, la bella e brillante Meredith entra prepotentemente nelle giornate di Alessandro, insieme al quale si lancia con entusiasmo nel turbinio di emozioni, trasporto sentimentale e attrazione fisica di una relazione totalizzante. Passa qualche mese, siamo così nell'estate 1990: dopo la celebrazione del rito collettivo dei Mondiali di calcio, Meredith spinge Alessandro ad accompagnarla nel suo temporaneo ritorno negli Stati Uniti. Una vacanza in cui Alessandro tocca con mano prima il dinamismo caotico di New York e delle sue esperienze fuori dal comune, poi la realtà diversa e più misurata di Boston. Qui, per la prima volta, Alessandro intuisce che la sua relazione non gode dell'immunità ai problemi che, fino a quel momento, gli era parso che potesse avere. 'La ragazza di Boston' è un romanzo intenso, una storia che racconta le esperienze totalizzanti della gioventù. Una cascata di emozioni che incide il suo percorso fra amore e amicizia, partite di calcio e passione per il rock, trova nel respiro lirico delle ultime pagine un finale a sorpresa.
 

REVIEW: QUELLO CHE SERVE DI NOTTE DI LAURENT PETITMANGIN, MONDADORI


In libreria l'acclamato romanzo di Laurent Petitmangin

Quello che serve di notte

Laurent Petitmangin
pubblicato da Mondadori

Generi Romanzi e Letterature » Romanzi stranieri

Collana Scrittori italiani e stranieri

Pubblicato 23/01/2024

Pagine 132 - Euro 18,00

Traduttore E. Cappellini 

 

 

 

 

Il libro

Un vedovo che vive in una zona operaia della Francia, socialista da sempre, fa del suo meglio per crescere i due figli adolescenti. Fus, il maggiore, è un po' confuso e incasinato, e all'insaputa del padre si unisce a un gruppo di coetanei appartenenti al Front National - formazione francese di estrema destra-, mentre il minore, Gillou, segue le orme paterne: si dedica agli studi, è una persona altruista, di sinistra. Fus passa da un guaio all'altro, da una piccola catastrofe a una più grande, per poi finire in prigione con l'accusa di aver ucciso un ragazzo di opposte idee politiche che in precedenza lo aveva picchiato. Laurent Petitmangin riesce a farci entrare in modo tanto acuto quanto commovente nella testa del padre, e a descrivere il suo dolore, il suo assoluto spaesamento e la sua impotenza. Questa storia, che potrebbe benissimo essere ambientata nella terra di Trump, della Brexit o in quella dei nostri populismi di destra, esplora con incredibile sensibilità la situazione attuale, la drammatica crisi sociale e soprattutto la devastante incapacità da parte della politica di fornire prospettive alle giovani generazioni. Le terribili, laceranti tensioni politiche dell'Europa di oggi vengono messe in luce attraverso il prisma di una famiglia francese: una struggente storia dei nostri giorni.  

Dopo il successo francese esce in Italia per Mondadori, tradotto da Elena Cappellini, il bestseller Quello che serve di notte, esordio di Laurent Petitmangin.

Il libro si è aggiudicato il Prix Femina, il Prix Stanislas, il Prix littéraire Georges Brassens, il Grand Prix du premier roman della Societé des Gens des Lettres, il Prix Littéraire dell'Ens-Paris-Saclay e nel 2022 il premio dei lettori del Livre de Poche. 

    Protagonisti un padre vedovo e i suoi due figli adolescenti.
    Vivono in una zona operaia, nel nord-est del Paese. Lui è socialista. Il figlio più grande, Fus, frequenta gruppi di estrema destra. Il fratello di Fus, invece, politicamente è schierato a sinistra. Un giorno una tragedia segnerà per sempre la vita di Fus. 

    Laurent Petitmangin è abile nel districarsi nella testa di questo genitore e ne descrive lo spaesamento: "Volente o nolente le cose stavano così: mio figlio se la faceva con i fasci. E mi sembrava di capire che si divertiva pure. Era un gran casino". 

    La trama "esplora con incredibile sensibilità la situazione attuale, la drammatica crisi sociale e soprattutto la devastante incapacità da parte della politica di fornire prospettive alle giovani generazioni. Le terribili, laceranti tensioni politiche dell'Europa di oggi vengono messe in luce attraverso il prisma di una famiglia francese: una struggente storia dei nostri giorni", spiega il sito dell'editore.