lunedì 1 luglio 2024

REVIEW: PARADISO DI MICHELE MASNERI, ADELPHI

 

Michele Masneri e il Paradiso come paradosso

Da Milano a Roma in un romanzo, tra citazioni e grande scrittura 
 
MICHELE MASNERI
PARADISO 
Adelphi
pag.187 - euro 18,00

Un viaggio iniziatico, in cerca di un’intervista impossibile, nei meandri di un giardino segreto da cui, una volta entrati, non si riesce più a uscire. Una serie di personaggi esilaranti. La scoperta di una voce nuova, fresca e irriverente, della narrativa italiana.

 

 

 

Il libro

Nel «giorno più caldo di una delle estati più calde che si ricordino», Federico Desi­deri, giovane giornalista di belle speranze ma di scarse soddisfazioni, riceve dal diret­tore della rivista «di nicchia» con cui colla­bora l’incarico di andare a Roma a intervi­stare un famoso regista, autore di un film di strepitoso successo al centro del quale giganteggia un memorabile, fascinoso cial­trone. Federico scoprirà ben presto che il regista è latitante, ma in compenso, nel corso di una serata mondana, gli verrà in­dicato colui che di quel personaggio si di­ce sia stato il modello: Barry Volpicelli. Sorta di psicopompo a metà strada tra un pifferaio magico e il Bruno Cortona del Sorpasso, Barry condurrà Federico in un luogo incantato: il Paradiso, immenso com­pound di ville e bungalow sgarrupati sul litorale laziale, dove vive in compagnia di un ristretto gruppo di vecchi freak amabili e strampalati. Un ambasciatore che accumu­la prodotti di discount, un ginecologo a ri­poso che alleva galline ornamentali, il prin­cipe Gelasio Aldobrandi che – in preda a una perenne angoscia «mistico­araldica» – persegue il sogno irrealizzabile di un ere­de, una coppia di lesbiche che rimpiango­no i giorni fasti in cui venivano invitate in Vaticano da papa Ratzinger, una ex bello­na che accusa l’intero cinema italiano di averle rubato le idee e, non ultime, la prima e la seconda signora Volpicelli. Fra inter­minabili conversazioni di delirante futilità, e una notte in cui qualcuno rischia di ucci­dere uno degli ospiti, fra l’arrivo di una ce­lebre influencer e una morte sospetta, mol­te sono le cose che il giovane Federico ve­drà e imparerà durante il suo soggiorno al Paradiso. Fino al momento in cui si rende­rà conto di non poterne, o non volerne, più uscire.  

 

L'Inferno può essere il Paradiso, è il paradosso in cui ti trascina Michele Masneri nel suo ultimo romanzo, così grottesco da essere tremendamente vero, così divertente da essere tragico.


    Nelle sue pagine scorre quel sublime insieme di eleganza e ripugnanza che lo accumuna da una parte alla città di cui parla, Roma, dall'altra ad alcuni autori che l'hanno sublimata nella loro scrittura pur affondando le proprie radici nella natia Milano, come Carlo Emilio Gadda e Giorgio Manganelli.
    Da Milano e verso Roma viaggia anche Federico Desideri, giornalista appena trentenne, anzi trentunenne, ed aspirante scrittore, che ad un certo punto, proprio nel giorno del suo compleanno, viene spedito per misteriosi motivi dal direttore della rivista per cui lavora, Comic sans, da Milano a Roma appunto sulle tracce di un regista premio Oscar che abita a Piazza Vittorio, Mario Maresca. 


    Impossibile non leggere tra le righe le similitudini tra Maresca e Paolo Sorrentino, così come è impossibile non cogliere in Barry Volpicelli, scalcagnato dandy dalla Rolls Royce di seconda mano, l'eco di quel Jep Gambardella protagonista de La grande bellezza. Del resto Paradiso è un romanzo che viaggia tra mille rivoli di citazioni che vanno dal cinema alla letteratura, muovendosi tra le mura di una città inflazionata dalle riproduzioni, dove ad ogni abitante scorrono nelle vene le rovine dell'antica Roma e tutto quello che è venuto dopo, lasciando un prezioso obolo a Federico Fellini. 


    I riferimenti fanno parte della gioiosa rete delle similitudini in cui questo romanzo riesce a catturare in modo del tutto originale il lettore, trascinandolo continuamente dall'alto in basso. È un po' lo stesso destino del suo protagonista: Federico è pronto a compiere un viaggio, anzi ad abbandonarsi ad un viaggio paradossale tra terrazze romane e ristoranti di Sabaudia, tra case principesche e desolata periferia, che lo porterà dritto dritto verso quel Paradiso da cui non vorrà più tornare indietro. Lì troverà una squadra di squinternati personaggi, che lo accoglieranno come si accoglie a Roma chiunque perché si ha sempre l'impressione di averlo visto prima, con il garbo scanzonato dell'aristocrazia decaduta.
    Masneri non fa sconti a nessuno, e con una scrittura politicamente scorretta riesce a costruire un affresco sublime della futile essenza di una società che cerca solo un capolinea purché sia affacciato sul mare. Si esattamente come il Paradiso. 


    Michele Masneri presenta Paradiso - in libreria dal 18 giugno - a Roma con Annalena Benini e Francesco Piccolo, letture di Iaia Forte Roma, Libreria Spazio Sette il 17 giugno alle 18.30.

 

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