giovedì 28 febbraio 2019

POST #74/19 LONGANESI - NOVITA' USCITE MARZO 2019 - TERMINAL LIST by JACK CARR - LA NATURA GENIALE by BARBARA MAZZOLAI - NELL'OBLIO by FEDERICO AXAT - UN'OMBRA NELL'ACQUA by CATHERINE STEADMAN - SEMPLICEMENTE PERFETTO by JOSTEIN GAARDER - ANIMALI COME NOI by MONICA PAIS



Terminal list

di Jack Carr

Casa Editrice LONGANESI
Dettagli
416 pagine, Cartonato
Prezzo di questa edizione cartacea 18,60€
In libreria il 07/03/2019
 ISBN 9788830451933

 

SINOSSI

«Sono stato in missione con Jack Carr e conosco le emozioni alle quali attinge per scrivere...Se cercate un thriller imprevedibile e pieno di azione, questo è il libro che fa per voi.»
MARK OWEN, autore bestseller di No Easy Day
«Moltiplicate il pericolo, l'azione e il divertimento e otterete Terminal list. Un libro che lascerà il segno.»
STEVE BERRY
Una missione che si trasforma in strage. Un complotto ai vertici del potere. Un eroe nascosto nell’ombra per portare a termine una terribile vendetta.

Nel corso dell’ultima missione in Afghanistan per le forze speciali Navy Seal degli Stati Uniti, l’intera squadra del tenente ­James Reece viene sterminata in una catastrofica imboscata, così come accade ai membri dell’unità inviata in soccorso. Ma quando anche le persone a lui più care vengono uccise il giorno stesso del suo ritorno a casa, Reece scopre che la scia di morte non è opera di un nemico straniero, ma di un complotto che ha radici ai più alti livelli del governo americano. E ora che gli hanno strappato via tutto, nessuno potrà fermarlo.
Rimasto solo al mondo e libero da ogni vincolo, Reece si trasforma nell’incarnazione del detto «Non esiste uomo più pericoloso di chi non ha più nulla da perdere». Impiegherà tutte le proprie forze e le lezioni apprese nei dieci anni di missioni in territori di guerra al solo scopo di vendicare le morti dei compagni e delle persone più amate. Ma per raggiungere i suoi bersagli ai gradini più alti del potere, non potrà avere alcun rispetto per le leggi o per il codice militare.
Attraverso l’esperienza degli oltre vent’anni di servizio nei Navy Seal, Jack Carr costruisce un thriller davvero unico. Grazie al ritmo concitato delle sue pagine, dove nulla viene risparmiato al lettore, ognuno di noi potrà entrare nella mente di un guerriero disposto a tutto pur di veder compiuta la propria terribile missione.
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Titolo La natura geniale
Collana NUOVO CAMMEO
Casa Editrice LONGANESI
Dettagli 192 pagine, Cartonato
Prezzo di questa edizione cartacea 18,00€
In libreria il 14/03/2019
Cosa hanno da insegnarci organismi apparentemente tanto diversi da noi come una quercia, una pianta rampicante o un polpo? Quali dei loro segreti potrebbero aiutarci a costruire un futuro migliore e meno fosco di quello che oggi iniziamo a intravedere? La tecnologia sarà mai in grado di riprodurre la potenza nascosta e pulita del mondo vegetale? La risposta a tutte queste domande è racchiusa nel lavoro pionieristico della donna che ha inventato il primo robot della storia ispirato al mondo delle piante.
Perfettamente adattate al loro habitat, le piante rappresentano un’alternativa evolutiva quasi speculare a quella del mondo animale: mentre uomini e animali si sono evoluti privilegiando caratteristiche legate al movimento e alla velocità, il mondo vegetale ha fatto della lentezza l’origine della propria resilienza. Se fino a ieri non avevamo dubbi su quale tra le due fosse la strategia di maggior successo, oggi qualche dubbio c’è, sollevato dalla crisi ecologica globale che abbiamo scatenato.
Dal suo eccezionale osservatorio di protagonista della rivoluzione tecnologica in atto Barbara Mazzolai ci conduce, con rigore scientifico e facilità divulgativa, in un’appassionante esplorazione della Natura, tra bizzarri animali, piante dalle capacità misteriose, enigmi naturali che ancora oggi arrovellano gli scienziati. Il suo libro offre spunti e riflessioni illuminanti per capire meglio il presente, e un valido aiuto per iniziare a immaginare il futuro del nostro bel «pianeta azzurro». 
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Nell’oblio

di Federico Axat

Titolo Nell’oblio
Casa Editrice LONGANESI
Dettagli
416 pagine, Cartonato
Prezzo di questa edizione cartacea 22,00€
In libreria il 21/03/2019
ISBN 9788830451544

SINOSSI

E se al risveglio trovassi un cadavere sul pavimento del tuo soggiorno? 


 A ventisette anni, John Brenner ha già alle spalle un passato da alcolista e un divorzio, una separazione dolorosa dalla donna con la quale ha avuto una figlia che vede meno di quanto vorrebbe. Una notte, John si sveglia sul pavimento di casa sua senza ricordare nulla delle ultime ore, la mente annebbiata come nei giorni in cui beveva. Accanto a lui una bottiglia di vodka vuota, una pistola e il corpo esanime di una ragazza che non ricorda di aver mai visto prima. Nella sua testa rimbomba incessantemente una sola domanda: Sono davvero io l’assassino o è tutta una messinscena?  John, che è un uomo come tanti, non riesce a immaginare chi potrebbe volerlo incastrare per omicidio. Ma solo lui può trovare la risposta, nascosta nella sua stessa mente. Comincia così la sua ricerca quando un sogno ricorrente inizia a perseguitarlo. E insieme si riaprono le ferite del passato, obbligandolo a fare i conti con la disgrazia che ha colpito la sua famiglia molti anni prima, e con l’ingombrante figura di un fratello perfetto. Forse troppo…
Da una delle voci più magnetiche del thriller in lingua spagnola, un romanzo ipnotico e originale che ha conquistato pubblico e critica.  ---------------------------------------------------------------------------------------------------------

Titolo Un’ombra nell’acqua
Casa Editrice LONGANESI
Dettagli 416 pagine, Cartonato
Prezzo di questa edizione cartacea 18,60€
In libreria il 28/03/2019
Norfolk, oggi. La terra è pesante, compatta, sembra non finire mai. Erin scava da tre quarti d’ora e le sue forze cominciano ormai a cedere, insieme alla determinazione. Ma non ha scelta, deve continuare. Nonostante la fatica, la paura, il dolore e l’incredulità. Vorrebbe tanto che lì ad aiutarla ci fosse qualcuno che ama e di cui si fida. Ma è impossibile, perché la persona che ama di più al mondo è proprio quella destinata a finire in quella fossa…
Solo poche settimane prima, Erin e Mark sono una coppia perfetta. Lei è una giovane documentarista che si prepara a un’importante svolta professionale; Mark è un trader londinese di grande fascino, con un futuro brillante che lo aspetta. Ormai prossimi al matrimonio, sembrano avere tutto. Finché Mark non perde il lavoro e le prime crepe iniziano ad apparire nella loro vita perfetta.
Nonostante gli inattesi ostacoli, sembrano entrambi determinati a far funzionare il rapporto. Prenotano quindi la luna di miele dei loro sogni, certi che tutto andrà per il meglio. Giunti finalmente sull’isola di Bora Bora, decidono di dedicare una giornata alle immersioni. Erin ne ha il terrore, ma sa di essere al sicuro con Mark, e si lascia convincere ad accompagnarlo. Va tutto magnificamente, fino a quando non trovano qualcosa nell’acqua, che sin dal primo istante getta un’ombra cupa sulla loro vita. Erin e Mark vogliono mantenere segreta la loro scoperta. Dopo tutto, se nessun altro sa, non dovrebbero avere nulla di cui preoccuparsi. Ma la loro decisione scatena una devastante catena di eventi che metterà in pericolo tutto ciò che hanno a cuore, spingendoli a dubitare l’uno dell’altra…
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Titolo Semplicemente perfetto
 
Casa Editrice LONGANESI
Dettagli 144 pagine, Cartonato
Prezzo di questa edizione cartacea 14,90€
ISBN 9788830452787 
In libreria il 28/03/2019


È il suo primo giorno all’università di Oslo quando il diciannovenne Albert nota una ragazza dalla quale non riesce a distogliere lo sguardo. Il suo nome è Eirin. Non si sono mai visti prima e non si lasceranno mai.
Dopo trentasette anni di vita passati insieme, Eirin è in Australia a un congresso di biologia marina quando Albert riceve dal proprio medico una notizia devastante.
Come può andare avanti dopo aver saputo?
Per trovare una risposta, si rifugia nella Casa delle fiabe, il cottage immerso nel verde sulla riva del lago dove è solito ritirarsi con la famiglia nel tempo libero. Completamente isolato, si concede ventiquattro ore per scrivere il suo addio al mondo e alle persone che ama. Vuole raccontare tutto, anche quello che fino a oggi ha tenuto gelosamente segreto, ma vuole anche interrogare se stesso su quale sia il senso ultimo del nostro esistere. E proprio quando è sicuro che ogni speranza è spenta, quando ha davanti solo la tenebra più fitta, come le notti in cui remava fino al centro del lago per scrutarne l’abisso, Albert capisce che c’è ancora una risposta, c’è uno spiraglio che si apre sul buio…
In poco più di cento densissime pagine, un Jostein Gaarder in stato di grazia ci sorprende con un romanzo totale nel senso più pieno del termine. Tutto vi trova spazio, tutta l’umana ricchezza e miseria: la paura e il coraggio, la mancanza di fede e la devozione, la scienza e le lettere, la morte e l’eros. Un romanzo capace di commuoverci fino alle lacrime e insieme di riconciliarci con il mondo.

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Titolo Animali come noi
Autore Monica Pais
Collana NUOVO CAMMEO
Casa Editrice LONGANESI
Dettagli 208 pagine, Cartonato
Prezzo di questa edizione cartacea 16,90€
ISBN 9788830452305 
In libreria il 28/03/2019


«Avevo più o meno tre anni quando, possedendo appena l’uso della parola, comunicai con solennità ai miei che da grande avrei fatto il veterinario. Gli unici a non sorprendersene furono i miei protetti, che individuarono subito in me il porto sicuro dalle intemperie della loro vita randagia.»

Ci sono passioni a cui non ci si può sottrarre e Monica, che sin da bambina è una calamita vivente per gli animali in difficoltà di ogni tipo, dai pipistrelli, ai cani, ai passerotti, se ne accorge presto. Finché un giorno, ormai adulta, incontra un paziente speciale. Sul tavolo operatorio della clinica veterinaria che dirige a Oristano insieme al marito arriva una piccola randagia malridotta. È una pitbull ma è quasi irriconoscibile: a causa di un laccio di nylon troppo stretto attorno al collo, la testa le si è gonfiata a dismisura, dandole l’aspetto grottesco di un cartone animato. Negli anni Monica ha curato centinaia di «rottami», come lei stessa li definisce: animali abbandonati, maltrattati, torturati. Eppure non ha mai visto niente di simile. Per esorcizzare la violenza di cui la cagnetta è stata vittima la battezza Palla, la opera e decide di condividere la sua storia con quante più persone possibile. Affida il racconto alla pagina Facebook della clinica e, mentre Palla guarisce e diventa la sua ombra inseparabile, il numero di persone che seguono la loro storia cresce innescando una valanga di solidarietà. Monica decide di intitolare al suo cane una onlus e inizia così – o meglio, continua – una incredibile avventura in difesa di tutte le creature, grandi e piccole.

Queste pagine raccontano la storia vera di Monica e dei suoi «rottami»: cani, gatti, volpi, ricci, daini, perfino fenicotteri e tartarughe marine. Gli animali come noi.




 

POST #73/19 MARSILIO EDITORE - L'età straniera Marina Mander. Fuori di sé Sasha Marianna Salzmann. Il meticcio Federica Fantozzi. A via della Mercede c'era un razzista Lo strano caso di Telesio Interlandi Giampiero Mughini. La strana storia dell'Isola Panorama Ranpo Edogawa. I Ciardi. Paesaggi e giardini a cura di Giandomenico Romanelli a cura di Franca Lugato.





L'età straniera

1° ed.
978-88-297-0001-1 
MARSILIO EDITORE



SINOSSI


Leo non studia molto, ma è bravo a scuola. Non fuma tanto, ma un po’ d’erba sì. Ha una madre, Margherita, che lavora come assistente sociale e un padre che è stato matematico, è stato intelligente, è stato vivo l’ultima volta nel mare e poi è scomparso tra le onde con il pigiama e le ciabatte. Leo odia i pigiami, le ciabatte e non si fida più del mare, forse di nessuno. Odia tutte le cose fino a quando nella sua vita non arriva Florin, un ragazzino rumeno che non studia, non ha una casa, non ha madre né padre – o magari sì ma non ci sono – e si prostituisce. Florin si prostituisce e la madre di Leo decide di ospitarlo, sistemandolo nella camera del figlio, perché l’appartamento è piccolo e perché «forse potete farvi bene l’un l’altro». Leo che non ha mai fatto l’amore con nessuno e Florin che fa l’amore con tutti condividono la stessa stanza. Leo pensa di odiare Florin, che comunque è meglio di una cosa, è vivo. Leo è tutto cervello e Florin è tutto corpo: questo pensa Leo, che racconta la storia. La “scimmia” lo chiama, come una delle tre scimmiette: Iwazaru, quella che non parla. In realtà entrambi i ragazzi sono ancora forti di una fragile interezza, perché sono adolescenti e hanno ferite profonde ma corpi e sentimenti giovani. Comincia così, tutta storta, l’avventura del loro viaggio a occidente, fra estraneità e appartenenza: mistico per Leo – in continuo contatto con un tribunale immaginario che cerca di convincerlo di avere ucciso il padre – e fisico per Florin – in balia di uomini violenti in un mondo più violento ancora. Scritto in una lingua immaginifica e ironica, intelligente e musicale, L’età straniera racconta un mondo vocale: è nelle voci che questa storia e tutte le storie si sviluppano – le parole di Florin che mancano, quelle in cui Leo si rifugia.


Autore

 
scrittrice triestina, vive a Milano. Tra le sue opere di narrativa: Ipocondria fantastica (Editori associati – Transeuropa 2000, et al. 2012), Catalogo degli addii (et al. 2010), La prima vera bugia (et al. 2011, di prossima ripubblicazione presso Marsilio), tradotto in diversi paesi europei e negli Stati Uniti, Nessundorma (Mondadori 2013, finalista al Premio Rapallo-Carige), Il potere del miao. I gatti che mi hanno cambiato la vita (Mondadori 2015). Ha scritto per Il Piccolo, Vanity Fair e The New York Times.
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Fuori di sé

1° ed.
978-88-297-0022-6


SINOSSI

Sono sempre stati in due, Alissa e Anton. In due nel minuscolo appartamento di Mosca in cui vivevano con i genitori. In due sul treno che, dopo trentasei ore, li condusse in Germania, in fuga dall’antisemitismo di un’Unione Sovietica ormai in pezzi. In due a scuola, tra gli insulti razzisti dei compagni e il desiderio di trovare il proprio posto nel mondo. Quando Anton sparisce, l’unico indizio per seguirne le tracce è una cartolina che arriva da Istanbul, e anche se sopra non c’è scritto nulla, Ali sa che è lì che suo fratello si nasconde. Si lascia allora alle spalle la vita a Berlino, lo studio della matematica e gli allenamenti di boxe, e parte, impaziente di riunirsi al gemello – la persona che condivide i suoi ricordi, il suo specchio. Nella città sul Bosforo, le indagini di Alissa cominciano nel mondo sotterraneo di una metropoli scintillante e tentacolare, profondamente lacerata da una violenza politica senza precedenti. La ricerca di Anton diventa per Ali l’occasione per scavare nella storia della sua famiglia, segnata dalle vicende che hanno scosso l’Europa del Novecento, ma anche dalla violenza domestica, da incontri fortuiti, matrimoni combinati e grandi storie d’amore. E mentre intorno a lei parole come “casa”, “paese”, “lingua madre” e “genere” non hanno più alcun significato, Ali riesce a scavare anche dentro di sé e a interrogarsi su un corpo in cui non si riconosce, sull’eredità culturale che porta in dote e sui contorni di un avvenire senza certezze e senza confini.

AUTORE



è nata a Volgograd nel 1985, è cresciuta a Mosca e vive tra Berlino e Istanbul. Emigrata con la famiglia in Germania nel 1995, ha studiato letteratura, teatro e comunicazione all’università di Hildesheim e oggi insegna scrittura creativa. I suoi racconti e le sue poesie hanno ricevuto numerosi riconoscimenti, le sue pièce teatrali sono state tradotte e messe in scena in più di venti paesi. Fuori di sé, il suo primo romanzo, è stato finalista al Deutscher Buchpreis, il più alto riconoscimento letterario tedesco, ed è in corso di traduzione in quattordici lingue.
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Il meticcio

1° ed.
978-88-317-8952-3
 
 
SINOSSI

Roma, estate 2017. Durante un servizio di routine sulle misure di sicurezza a Fiumicino, la giornalista Amalia Pinter manda a monte un’operazione del suo ex amico Alfredo Pani, poliziotto che ha fatto carriera nel nucleo d’élite contro la criminalità organizzata. Per colpa della ragazza, si perdono le tracce di un corriere dell’Ascia Nera, la più pericolosa e spietata fazione della mafia nigeriana lanciata alla conquista dell’Europa continentale attraverso un patto con i clan siciliani. Nel frattempo, al Vero Investigatore, il piccolo quotidiano in cui lavora Amalia, le cose non vanno bene. Il Capo la spedisce a un’asta di pietre preziose dove un rarissimo diamante rosso viene acquistato da un tycoon brasiliano, Ezequiel Alves, che protegge in modo morboso la propria privacy. Lo chiamano “l’uomo dal tocco magico”, perché in pochi anni ha scalato il settore acquistando giacimenti esauriti e rendendoli di nuovo produttivi. Quando le due piste, inaspettatamente, si incrociano, Amalia si ritrova “arruolata” come agente sotto copertura. Da un cruento Palio di Siena agli antichi palazzi nobiliari di Palermo, però, un dubbio la tormenta: di chi può davvero fidarsi? Chi dice la verità? La giovane giornalista dovrà inerpicarsi fino a una clinica sperduta in mezzo alle Madonie per scoprire cosa ha trasformato un bambino in un sopravvissuto. E per riavvolgere il filo che lega, da molto lontano, i protagonisti di un sogno trasformatosi in sodalizio criminale. 

AUTORE



  è nata a Roma. Giornalista professionista, è stata cronista politica e parlamentare per l’Unità e si occupa di comunicazione economica. Scrive o ha scritto per il venerdì, L’Espresso, Sette, Il Mattino, La Nazione, la Repubblica, Italia Oggi. È autrice di tre romanzi thriller, tutti editi da Marsilio: Caccia a Emy (2000), Notte sul Negev (2001) e Il logista (2017). Con Roberto Brunelli ha scritto la biografia di Enrico Letta (pubblicata da Editori Internazionali Riuniti nel 2013). 
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A via della Mercede c'era un razzista

Lo strano caso di Telesio Interlandi
1° ed.
978-88-317-0023-3


SINOSSI 

Nell’epoca desiderosa di oblio che fu il secondo dopoguerra italiano, la storia di Telesio Interlandi, l’intellettuale che più spudoratamente approvò le leggi razziali in Italia, fu dimenticata con un certo sollievo. Eppure la sua figura rimane centrale per capire il contesto culturale di quegli anni. Se infatti, grazie al rapporto personale con Mussolini, da direttore dal 1938 al 1943 della «Difesa della razza» Interlandi fu portavoce del fascismo più intransigente e fanatico, allo stesso tempo sulle colonne del «Tevere» e «Quadrivio» diede spazio alle migliori firme dell’epoca, da Vincenzo Cardarelli a Mario Soldati, da Luigi Pirandello a Corrado Alvaro, mostrando un fiuto giornalistico e una raffinatezza editoriale eccezionali. Nella sua vicenda Mughini si imbatté quasi per caso. «Perché non lo scrive lei il libro su mio padre che Sciascia non potrà mai scrivere?», fu la richiesta che, all’indomani della morte dello scrittore siciliano, Mughini si sentì rivolgere dal figlio di Interlandi, la cui figura avrebbe dovuto essere al centro di un volume concepito come un secondo Affaire Moro. Nacque così A via della Mercede c’era un razzista, che, sfuggendo alla distinzione tra saggio e romanzo, ricostruisce gli ambienti di una Roma degli anni trenta come una piccola Atlantide sommersa, ricca di fermenti, di battaglie di idee e di esperimenti che appartengono a pieno diritto alla cultura europea dell’epoca, e riesce allo stesso tempo a rivelare l’origine profonda di alcuni moti che scuotono ancora oggi l’Italia.

AUTORE



 (Catania, 1941), narratore delle vicende politiche e sociali del nostro paese (Addio compagni, 1987; Gli anni della peggio gioventù, 2009; Addio gran secolo dei nostri vent’anni, 2012), è stato tra i fondatori del «Manifesto», ha collaborato con «L’Europeo», «Panorama», «il Giornale» di Montanelli, «Libero», «il Foglio». Dalla fine degli anni ottanta si è distinto come opinionista sul piccolo schermo. Collezionista e bibliofilo, ha pubblicato da ultimi La stanza dei libri (2016), Sempre una gran signora. Lettere d’amore alla Juventus (2017) e Che profumo quei libri (2018). Per Marsilio è uscito Era di maggio. Cronache di uno psicodramma (2018).
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La strana storia dell'Isola Panorama

a cura di

, 1° ed.
978-88-317-8850-2


SINOSSI

La strana storia dell’Isola Panorama è un romanzo mystery che ben esemplifica le caratteristiche che hanno reso Edogawa Ranpo un luminare di questo genere letterario. Il protagonista, Hitomi Hirosuke, è un eccentrico trentenne squattrinato con velleità artistiche che vive di espedienti e coltiva la bizzarra utopia di creare un paradiso terrestre. Un giorno gli si presenta inaspettatamente l’occasione di mettere in atto il proprio piano poiché viene a sapere che un suo compagno dei tempi dell’università, un ricco possidente a cui per uno strano scherzo del destino assomiglia in maniera impressionante, è venuto recentemente a mancare in seguito a una crisi epilettica. Hirosuke gli si sostituirà convincendo tutti di essere stato vittima di una sepoltura prematura - errore frequente nel caso di persone affette da epilessia -, e approfitterà del suo nuovo status sociale ed economico per realizzare la sua inquietante fantasia al largo di un’isola disabitata. Un intreccio ben congegnato che si dipana tra macabri dissotterramenti e occultamenti di cadaveri, omicidi efferati e suicidi simulati, folli utopie e crisi di onnipotenza conduce il lettore verso un finale pirotecnico in cui il protagonista dovrà affrontare la figura di un detective che sembra essere pronto a smascherarlo.

Autore

, nom de plume di Hirai Tarō, è stato uno dei più rappresentativi e prolifici scrittori di detective stories giapponesi. Vissuto tra il 1894 e il 1965, debutta nel 1923 sulle pagine della rivista «Shinseinen» (Gioventù nuova) scegliendo uno pseudonimo che nella pronuncia giapponese richiama il nome di Edgar Allan Poe, uno dei suoi punti di riferimento letterari. Negli anni successivi scriverà più di cento opere tra racconti brevi e romanzi, fra cui La moneta da due sen, Il delitto della salita D. e La belva nell’ombra. Maestro del genere mystery e poliziesco, i temi principali intorno a cui è imperniata la sua poetica sono la problematizzazione del concetto di identità e il disagio indotto dalla modernizzazione e dal nuovo stile di vita metropolitano, intrisi di un’estetica decadentista macabra e grottesca.
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I Ciardi. Paesaggi e giardini


, 1° ed.
 
 
SINOSSI
 
Catalogo della mostra,
Conegliano, Palazzo Sarcinelli,
febbraio – giugno 2019
Settanta opere di Guglielmo (Venezia, 1842-1917), Beppe (Venezia, 1875 – Quinto di Treviso, 1932) ed Emma (Venezia, 1879-1933), raccolte in un percorso tematico che attraversa circa ottant’anni della scena artistica italiana ed europea, consentiranno di apprezzare con un taglio critico originale e inedito, legato soprattutto alla pittura di paesaggio, gli elementi qualificanti della produzione ciardiana. La ricchezza della loro scelta a favore del paesaggio si misura nelle radicali novità che essi (e soprattutto Guglielmo) sanno introdurre in questo genere pittorico: la luce declinata in tutte le possibili atmosfere, la presenza viva e palpitante della natura nelle piante, nei campi, nelle messi, nelle distese di eriche; la maestosità spesso scabra delle masse montuose, colte nella luce azzurra dell’alba o in quella struggente e aranciata dei tramonti, i filari, i covoni, i corsi d’acqua.
 

La Biblioteca di Katia: Recensione LA CONFRATERNITA' DELLA ROSA NERA by RI...

La Biblioteca di Katia: Recensione LA CONFRATERNITA' DELLA ROSA NERA by RI...: La confraternita della rosa nera Riccardo De Palo MARSILIO EDITORE  1° ed. 2019 Farfalle / I...



La verità è un roseto di misteri.
L'amore è forse irrangiungibile.
Il tradimento è un luogo su cui si sta da soli.
Verità, Amore, Tradimenti: queste sono i luoghi in cui abito.
Ma su quale vivro?

Recensione LA CONFRATERNITA' DELLA ROSA NERA by RICCARDO DE PALO - MARSILIO EDITORE


La confraternita della rosa nera

MARSILIO EDITORE 

1° ed.
978-88-317-8906-6



 
SINOSSI 

Un giallo ricco di suspense e atmosfera ambientato tra le montagne del Trentino - Alto Adige.
Un nuovo investigatore sulla scena del crime italiano
Chi ha ucciso la giovane bibliotecaria Anne Rose Werfel, trovata senza vita in mezzo a un roseto d’alta quota, in un idilliaco borgo delle Dolomiti? Cosa si cela dietro la misteriosa confraternita che organizza giochi di ruolo all’ultimo sangue? A indagare sul caso viene chiamato l’ispettore capo Lukas Moroder, raro esempio di montanaro che soffre di vertigini e alterna ciniche battute in ladino alla musica dance del suo omonimo compaesano. Insieme a lui indagano la poliziotta scelta Helga Schneider, meticolosa e avvenente ricercatrice di piste da seguire, l’impagabile napoletano Ciro Esposito, e il più concreto di tutti, il romano Massimo Proietti. Forte delle sue intuizioni anche quando tutto lascia presagire il contrario, costretto ad agire nell’ombra per sventare le trame di potenti corrotti, Moroder trascinerà i suoi collaboratori in rapide (e ripide) incursioni tra le montagne della Val Gardena e a Innsbruck, costringendoli a missioni in incognito in Baviera, tra i misteri di Vienna, tra le vette della Foresta Nera. L’ispettore capo è pronto a tutto pur di svelare le trame di un complotto vasto e ramificato, che punta al dominio del mondo intero.

Biografia 




classe 1964, è romano d’adozione e apolide per vocazione; si occupa di cultura per le pagine del Messaggero. Dopo un romanzo sul grande Velázquez, ha subito il fascino dei noir, dei thriller all’ultimo respiro: questo è il suo primo giallo.



 RECENSIONE

In un luogo di montagna ricco di fascino e di mistero si consuma un giallo. D'un tratto si sentono passi fuori dall'ufficio. Difficile capire chi potrebbe essere, ma si sentono chiaramente. Poi qualcuno entra nella stanza e, prima che l'ispettore capo Lukas Moroder, possa aprire bocca, la sua assistente entra nell'ufficio. Niente gli avrebbe impedito di partire per una breve vacanza, e già pregustava le escursioni nei boschi, l'assenza totale di impegni.

Così quando l'agente scelto Helga, un corpo ben tornito che avrebbe incendiato qualsiasi uomo, ed una sfrontatezza fuori luogo in quella questura dall'aria burocratica e silenziosa, lo mise al corrente del caso, da una prima ricostruzione del ritrovamento del corpo di una donna uccisa.

Anna Rose Werfel trovata senza vita nel mezzo di un roseto d'alta quota, in un idilliaco borgo delle Dolomiti. L'alba stava rischiarando il villaggio. E dalle sue spire, che arrampicandosi sull'erba bruciata dal sole sembravano prendere vita, si levarono i lamenti.

Ombre cupe si affacciavano sull'orizzonte della sua tranquillità e minacciavano seriamente il suo desiderio di pace. Moroder pensò: <<Perchè mai quei stramaledetti figli di una confraternita se l'erano presa con la bibliotecaria?>>.

E non poteva, invece, essere tutta opera di qualche innamorato deluso, che avesse avuto il modo di rapire la donna e, per sviare i sospetti da sè, avesse fatto credere in una scorreria della confraternita?

Si, questa poteva essere una ipotesi attendibile e appena giorno si potevano fare ricerche segrete e minuziose.

La biblioteca brulicava ancora di individui, che se ne stavano da parte, suddivisi secondo il grado, muti spettatori di tutta la drammatica scena e ciascuno d'essi, ora, si aspettava che gran parte della tempesta che aveva cominciato ad infuriare, prima ancora che la precedente si fosse placata, si sarebbe sicuramente riversata su di loro. 

Un pensiero improvviso gli provocò uno spasmo allo stomaco: era davvero un "nido" il roseto. Quando lo era diventato? Brulicava di un lavorio sommerso, misterioso. Come un insetto operoso, preparava la muta. Moroder ne era certo, anche se non avrebbe saputo spiegare quello che stava  accadendo in quel bosco.

Il corpo della bibliotecaria giaceva sull'erba. Il candore della pelle contrastava con il colore dei capelli. Sullo sfondo, il verde cupo della natura di montagna. La donna adagiata in posizione supina, sembrava un dipinto. I colori erano quelli del sangue ormai freddo, delle vene svuotate, delle membra rigide. Non aveva odore, se non quello della selva: terra umida e foglie marcescenti.

"Conosceva l'assassino, ecco perchè non ha reagito subito per difendersi? Cosa deve aver pensato in quel momento, quando ha compreso che stava per morire?"

Il lavoro alla libreria era la sua occupazione a tempo pieno. Scavando nella vita privata della vittima emergono rivelazioni, oscure e inaspettate, che non solo minacciano la soluzione del caso, ma la vita dello stesso investigatore.

Non c'era tempo. Doveva essere rapido, più efficente. Moroder si alzò e senti le giunture scricchiolare. Troppi giorni della sua vita passati sulle ginocchia. O troppi anni sulle spalle, pensò. Troppi chili da smaltire. Un rumore improvviso impedì la prosecuzione della sua analisi.  Aguzzò la vista, domandandosi se lo spettacolo fosse reale o meno.

Però poi gli si secca la gola nel considerare un'ipotesi, ossia che gli indizi ci fossero e che lui non ci avesse fatto caso. Oppure, peggio ancora, che gli siano sfuggiti perchè non aveva voluto vederli. Gli tornano in mente. Gli indizi c'erano, altrochè. Ma Moroder, li ha sottovalutati, ignorati, convincendosi che un emblema dipinto su un muro non potesse poi nuocere granchè, che gli eventi in corso in un idilliaco borgo delle Dolomiti per inquietanti che fossero - non avrebbero i confini assegnati. Per ora, tenendo in mano il suo cappotto, vede con allarmante chiarezza le avvisaglie cui non ha voluto far caso.

In quella notte insolitamente fredda, infila le mani nelle tasche del cappotto e s'incammina di buon passo sul luogo del ritrovamento del cadavere della donna. Chissà come, già nel momento in cui il suo sguardo si è posato su di lei, ha capito che la giovane bibliotecaria Anne Rose Werfel che la sua fine cela qualcosa di segreto e un dolore che ben conosce le appesantisce il petto.

Moroder rilassò le palpebre per un attimo, poi le riaprì, sbattendole forte come per l'improvviso manifestarsi di un tic. <<Mi spiace per quella poveraccia, ma non c'è nessun elemento che confermi che sia l'opera di un omicida seriale.>>

<<Non perdiamo tempo.>> Moroder si mosse verso il collega, <<Dimmi cosa sai di questa donna.>> Di primo acchito direi che c'è un intento rituale. <<Mai vista una cosa del genere da queste parti.>> Che futuro avranno immaginato questi occhi ora spenti, prima che la loro proprietaria morisse? C'è qualcosa nella posizione del corpo, nel modo in cui serra le labbra, che fa pensare che stia sul punto di dire qualcosa, di rivelare al mondo quali sarebbero state le sue prossime mosse.

<<Deve per forza aver ricevuto i corpi mortali in quel terreno>>, insistette. <<Cosa potrebbe avere scoperto la bibliotecaria, di così prezioso?
<<Allora provalo.>>
<<Ci puoi scommettere.>>
Anche perchè è l'unica possibilità di uscire indenni da questa faccenda, pensò. Se adesso trovo le prove che quell'omicida aveva la coda d paglia e che nel bosco è successo qualcosa di losco, non gliene fregherà più niente a nessuno se ho o no l'autorizzazione a procedere. Altrimenti temo che non mi faranno più sorvegliare nemmeno il busto di Garibaldi all'aeroporto.

Le paroline magiche le conosci? Si. Moroder le conosce.
Periculum in mora.
Il che significa, in questo caso, che il villaggio delle Dolomiti e gli interessi dei suoi cittadini sono soggetti a una minaccia immediata. Moroder non avrà bisogno di nessuna autorizzazione.

Anna RoseWerfel è stata costretta ad abbandonare l'unica vita che abbia mai conosciuto. Ma per lei è impossibile ricominciare altrove. Per questo Moroder deve tornare là. Solo la foresta può guidarlo a scoprire la verità che finora gli è stata negata e a riprendersi quello che gli appartiene.

Un romanzo coinvolgente e appassionante, in cui le ombre gettate dai personaggi si allungano dal passato fino a creare un presente fumoso e denso di insidie. Moroder ha bisogno di risposte e sa di poterle trovare solo in quel luogo. Quindi abbandona tutto, si trasferisce in quel luogo e comincia a indagare. Scopre che caduto il velo di isolamento è facile parlare e fare amicizia con gli abitanti delle montagne, il luogo è magnifico, tutto sembra avvolto da un alone di serenità.

Ma bastano pochi giorni perchè Moroder, si renda conto di non essere l'unico ad avere dei segreti. Qualcosa di terribile si cela sotto la superficie di quella comunità apparentemente perfetta.

Tra le bellezze del territorio e i suoi misteri, Moroder indaga su un omicidio del passato di cui nessuno sembra sapere nulla e si lascia andare alle atmosfere splendenti e al contempo inquietanti.


CITAZIONE DEL LIBRO

"Certo che questo Moroder è proprio un tipo originale, pensò l’agente. Forse l’affascinava proprio perché non assomigliava a nessun altro."

Se qualcuno vuole nascondersi, basta che resti in evidenza, proprio là, davanti a te, dove non l’avresti cercato mai.

giovedì 21 febbraio 2019

POST #72/19 LA RAGAZZA INVISIBILE by BLUE JEANS - DEA PLANETA

 
Con oltre 1,2 milioni di copie vendute,
una delle voci più importanti della letteratura contemporanea spagnola.

Un thriller appassionante, pieno di azione, intrigo e colpi di scena.
Perfetto per tutti i fan di Tredici, Elite, Riverdale e Pretty Little Liars.

 

 

La ragazza invisibile
In questa scuola tutti hanno un segreto. Tutti sono sospettati. O forse tutti sono colpevoli

Dopo Élite e Riverdale in arrivo dalla Spagna il nuovo fenomeno del momento.
Una mattina di maggio Aurora Ríos viene trovata morta nella palestra della scuola. Qualcuno le ha inflitto un colpo fortissimo sulla testa e ha abbandonato vicino al corpo martoriato uno strano indizio: una bussola.
È forse questo il primo momento in cui i compagni si accorgono veramente di Aurora, la “ragazza invisibile”. A diciassette anni, Aurora non ha amici, né una famiglia che voglia occuparsi di lei. La sua morte fa chiasso, forse troppo, finché tutti ammutoliscono. Perché all’improvviso tutti a scuola vengono sospettati per il delitto. Ma chi è il vero responsabile di quello che è successo? Julia Plaza è ossessionata da questa domanda. Compagna di classe di Aurora, Julia ha un’intelligenza straordinaria e una memoria prodigiosa, ed è in grado di realizzare un cubo di Rubik in meno di cinquanta secondi. Così, quasi per gioco, e con l’aiuto del suo migliore amico Emilio, inizia a indagare sul delitto. Ma il gioco si trasforma rapidamente in un vortice da cui Julia non può più uscire: perché niente è come sembra e l’assassino della bussola potrebbe essere proprio accanto a lei.


Blue JEANS è lo pseudonimo con cui Francisco de Paula Fernández González firma i suoi libri. Nato a Siviglia, è cresciuto a Carmona. Attualmente vive a Madrid dove si è laureato in Giornalismo. Si dedica a tempo pieno alla scrittura: i suoi romanzi sono bestseller internazionali, con oltre un milione e mezzo di copie vendute all’attivo e anche un adattamento per il grande schermo. Con La ragazza invisibile Blue Jeans esordisce nella suspense, genere di cui è un appassionato lettore.

lunedì, 25 febbraio 2019

Blue Jeans, Alessandro Montesi, Virginia Montemaggi e Maddalena Sarti ti aspettano all'Evento "Trova insieme a noi la ragazza invisibile"

  • Mondadori Megastore Duomo
  • Milano (MI)
  • Lunedì, 25 febbraio 2019 a partire dalle ore 17:30


POST 71/19 RESTA CON ME by ELIZABETH STROUT - FAZI EDITORE

 
 
Titolo: Resta con me  
FAZI EDITORE
Collana: Le strade
Numero Collana: 381
Codice isbn: 9788893255073
Prezzo in libreria: € 18,50
Codice isbn Epub: 9788876257421
Prezzo E-Book: € 9.99
Data Pubblicazione: 21-02-2019

 
 
Care lettrici e  lettori, 
vi presento la nuova uscita, da oggi in libreria: una nuova edizione di Resta con me di Elizabeth Strout. 
 
 
Il libro Tyler Caskey è una presenza insolita per la comunità di West Annett: è giovane e i suoi sermoni sono brillanti, frutto di una preparazione e di una sensibilità fuori dal comune. Ed è diverso dalle precedenti guide spirituali che i fedeli hanno conosciuto perché ha carisma e una moglie di grande bellezza e sensualità accanto. Quasi uno schiaffo di vitalità per tutta la cittadina. Eppure un giorno tutto può cambiare, l’attrazione trasformarsi in sospetto e maldicenza. La giovane signora Caskey muore. Una morte che travolge il marito e le loro bambine in modo irreversibile. La figlia maggiore, Katherine, di appena cinque anni, smette di parlare chiudendosi in un silenzio impenetrabile; Tyler non trova più le parole adatte in chiesa, né alcuna misericordia per chi si rivela ottuso, arido, distante. Cosa resta, quindi, del conforto religioso? Poco o niente, se di fronte alla fragilità di un lutto che si apre come una voragine nessuno riesce a compenetrarsi nel dolore altrui, se le meschinità di un quotidiano prosciugato di ogni calore si moltiplicano tra le mille illazioni che corrono lungo i fili del telefono propagando sciocche storie di adulterio o di malattia mentale. È vero, sono i conformisti anni Cinquanta, e West Annett è nel Maine, una terra di antichi pionieri rigidamente protestanti. Ma Resta con me si dilata oltre ogni confine e ci conduce nelle pieghe più oscure dei rapporti affettivi, lì dove ogni perdita può rivoluzionare una vita. Scendere, per risalire più in alto: questa è Elizabeth Strout, nella sua scrittura puntuale, nei chiaroscuri emozionali, e in quello sguardo sul mondo nel quale dilaga ancora, inaspettata e dunque più preziosa, l’eco di un’imperscrutabile salvezza.
«Una delle voci più alte dell’odierna letteratura americana». 
Leonetta Bentivoglio, «la Repubblica»
«Ottimo romanzo dietro il quale si intravede l’influenza dei classici europei e americani dell’Ottocento. Un libro eccellente, curatissimo in ogni dettaglio, imperdibile per chi ama una narrativa di impianto classico». 
Roberto Bertinetti, «Il Sole 24 Ore»
«Io la Strout l’adoro. Scrive come un grande romanziere dell’Ottocento catapultato nel Maine».
Daria Bignardi
«Una narratrice straordinaria».
Caterina Soffici, «Vanity Fair»
Elizabeth Strout È tra le più importanti autrici statunitensi contemporanee. È nata a Portland, nel Maine, nel 1956 e da quasi trent'anni si è stabilita a New York. Ha insegnato letteratura e scrittura al Manhattan Community College per dieci anni e scrittura alla New School. I suoi racconti sono apparsi in numerose riviste, tra le quali il «New Yorker». Dell'autrice Fazi Editore ha pubblicato Amy e Isabelle, acclamato da pubblico e critica, e vero e proprio caso editoriale, Resta con me e I ragazzi Burgess. Con Olive Kitteridge ha vinto il Premio Pulitzer (2009), il Premio Bancarella (2010) e il Premio Mondello (2012). Dalla stessa raccolta di racconti è stata tratta una serie tv, prodotta dalla HBO, i cui protagonisti sono gli attori Frances Mc Dormand come protagonista e Richard Jenkins.

mercoledì 20 febbraio 2019

RECENSIONE - IL FABBRICANTE DI SOGNI by R. M. ROMERO - DEA PLANETA

Il fabbricante di sogni
Cracovia, 1939. Solo chi crede nella magia può sopravvivere alla realtà


SINOSSI

Karolina è una bambola che vive nella Terra incantata dei Giocattoli, almeno fino al giorno in cui una terribile guerra infrange l’idillio.
Costretta a fuggire, Karolina si trova come per magia a Cracovia, nella bottega di un vecchio giocattolaio. Jozef è un uomo burbero e solitario che pensa solo per sé, ma con l’arrivo di Karolina la sua vita cambia. Nella bottega torna il sorriso e il giocattolaio, su consiglio di Karolina, si avvicina anche a un violinista ebreo e a sua figlia, per cui inizia a realizzare splendidi giocattoli. Ma, quando tutti sembrano finalmente aver trovato la felicità, l’ombra nera del nazismo si allunga su Cracovia. I nuovi amici ebrei sono in pericolo, e Jozef non intende abbandonarli per nessun motivo. Anche se questo significa sacrificare se stesso.

R. M. Romero

R.M. Romero è un’autrice cubano-americana di origine ebraica. Vive a Miami Beach con il suo gatto nero. Quando non si dedica alla scrittura, si diverte a leggere fiabe e a cerca di studiare il polacco.



RECENSIONE

Il Fabbricante di sogni è una riuscitissima favola moderna. Karolina è una bambola speciale. Vive in un negozio di giocattoli, ma gli altri giocattoli, però, non erano come lei. Karolina non vide nessuno di loro camminare sugli scaffali, e nessuno la salutò. Non erano vivi e non possedevano un cuore, e Karolina, come ogni altra bambola, sapeva che solo le creature dotate di un cuore potevano definirsi davvero vive.

Un vento gentile, le comunicò di essere destinata a fare ritorno al mondo degli uomini.   

Karolina vide che lo sconosciuto non era né un bambino, né un vecchio signore, ma una via di mezzo. Tuttavia pensò che, se l’avesse tirata su, sarebbe stata poco più alta della sua mano, che era macchiata della stessa vernice rosa che lei stessa aveva sulle dita.

Fu così che Karolina si svegliò nel suo nuovo mondo con un cuore di vetro. Era come se al suo interno fossero cresciute delle rose con tanto di spine, perché conteneva tutta la gioia e il dolore che aveva provato nella Terra delle bambole.

Ora, però, è un momento difficile. All'inizio Karolina sembra non dar troppo peso a questi sogni che la visitano quasi ogni notte. Ma più cresce l'incertezza su quel che sarà di lei, più si chiede se non sia arrivato il momento di una svolta. Adesso lei non deve solo ascoltare il suo cuore e capire quali sono i suoi reali desideri.


Ma il profilo che di lei abbozza R.M. Romero è un’autrice cubano-americana di origine ebraica, con narrazione rapida, limpida e autenticamente umana, come nella Karolina-bambola, sotto la costrizione avvilente di giocattolo, appaia un animo sofferente ma anche sognante e gentile. 

Karolina è sempre vivace e curiosa nei frequenti incontri con le persone: sembra che in lei la gioventù esuberante e la femminilità delicata e pudica abbiano partita vinta sulla sua situazione di bambola solitaria.

E, grazie a Jozef, riuscirà a capire che per essere felici non basta sopravvivere, ma bisogna essere pronti ad affrontare sino in fondo tutte le sfide che il futuro ha da offrire. Ma la guerra allunga la sua ombra. Karolina è intrappolata a Cracovia, senza colpe, se non quella di trovarsi nel posto sbagliato, e viene deportata nel campo di concentramento di Cracovia.           .

Ma in qualche modo è stramba anche Karolina. Qualcosa di impenetrabile, di occulto (di nascosto, difficile da scoprire), s'avverte nel suo silenzio, nel vago (incerto, indefinito), sorriso, negli occhi sempre chini. 

Il primo impatto con la nuova realtà del tempo capovolge però gli ideali, di accettare senza discutere l'orrore della condizione di vita. Non avevano progetti determinanti per l'avvenire, solo per l'infima minoranza la carriera e la professione erano già idee così precise da significare una forma di vita; in compenso, eravamo pieni di idee indistinte, che ai nostri occhi conferivano alla vita e anche alla guerra un carattere idealistico e quasi romantico. Lì, circondata da occhi vuoti per la fame e la disperazione, karolina si aggrappa all'unica cosa che le rimane, il suo sogno.

Il giocattolaio Jozef rifiutò dapprima, e poi, non so perchè, mutò d'avviso. Ed ecco, macchinalmente, oppresso dalla giornata grigia e dalla previsione d'un triste domani, attento a quanto avveniva in lui di straordinario. Un piacere delizioso lo aveva invaso, isolato, senza nozione della sua causa (senza che lui stesso ne riconoscesse razionalmente il motivo).

Lo aveva subito reso indifferente alle vicissitudini della vita, le sue calamità inoffensive (gli aveva fatto sembrare innocue le disgrazie della vita), la sua brevità illusoria, nel modo stesso in cui agisce l'amore, calmandolo d'un essenza preziosa: o meglio quest'essenza era in se stesso. Aveva cessato di sentirsi mediocre, contingente, (precario- quasi che l'esistenza del protagonista fosse solo frutto del caso e comunque non destinata a durare).  Donde gli era potuta venire quella gioia violenta? Oppure era una fragile illusione?

Nel  piccolo negozio di giocattoli dove vive, cerca di figurarsi il proprio futuro e subito scorge il sinistro profilo della catastrofe dell'umanità. Non sono nè l'amore, nè gli svghi a riempire le sue giornate, ma la preoccupazione ossessiva per il destino incerto degli uomini. 

All'alba del nazismo, Jozef sogna un futuro dove tutto è perduto, dove gli effetti devastanti del genocidio degli ebrei sono drasticamente evidenti. Sente allora che deve fare qualcosa, e deve farlo adesso. Il piano che sta per concepire, insieme al violinista e al di lui figlio, che come Jozef non ha paura di osare. 
 
Con  Il fabbricabte di sogni, R.M. Romero, ci consegna un romanzo che con la grazia e la semplicità delle favole ci permette di considerare il nostro posto nel mondo in una prospettiva nuova. Jozef è un "artigiano", che ogni giorno cerca di aggiustare un pò il tragitto della vita, alludo all'amore. Altro che magia. Ogni giorno si monta la testa e pensa di poter fabbricare un mondo migliore con i suoi gocattoli. Un'illusione certo.

Il racconto di un amore dalla forza imprevedibile che sa sfidare e vincere l'inesorabile scorrere del tempo e le crude leggi della realtà.



Citazioni del Libro

L'espressione che si fece strada sul viso del Giocattolaio era la stessa che Karolina aveva notato in pssato nella Terra delle bambole, un'espressione di dolore e atroce consapevolezza. <<Dirsi addio è sempre difficile>> rispose l'uomo. <<Soprattutto in tempo di guerra>>.