mercoledì 13 febbraio 2019

POST #34/19 La città di Pesaro celebra Paolo Teobaldi - EDIZIONI E/O

La città di Pesaro celebra
Paolo Teobaldi


 


Paolo Teobaldi riceve l'attestato di riconoscenza per meriti letterari e culturali dal Comune di Pesaro


È pesarese perché a Pesaro è nato (nel 1947) e vive - in sella alla sua amata bicicletta lo si vede ogni giorno in centro e al Porto - ma Paolo Teobaldi è soprattutto un grande scrittore italiano che racconta storie universali.

Venerdì 15 febbraio - alle ore 17.30 - nell’Auditorium di Palazzo Montani Antaldi (g.c.), riceverà dal Sindaco l’attestato di riconoscenza per meriti letterari e culturali. Dopo la consegna della pergamena, il professore Enrico Capodaglio farà una relazione sul suo percorso letterario, accompagnata da letture tratte da suoi testi a cura di Lucia Ferrati. Seguirà l’intervento dello scrittore che presenterà il suo ultimo libro - Arenaria - in uscita a fine febbraio. Infine, prenderà la parola Sandro Ferri, fondatore con Sandra Ozzola di e/o, casa editrice con cui sono pubblicati tutti i suoi libri, legata a Teobaldi da un lungo rapporto di stima e affetto.

Paolo Teobaldi ha fatto il traduttore, il copywriter e l’insegnante d’italiano. Come narratore ha pubblicato Scala di Giocca (Edes, Cagliari, 1984) e per le edizioni e/o Finte. Tredici modi per sopravvivere ai morti, La discarica, Il padre dei nomi (Premio Frontino-Montefeltro 2002), La badante. Un amore involontario, candidato al premio Strega nel 2005, Il mio manicomio e Macadàm. I suoi libri sono stati tradotti in diverse lingue.

(Ufficio Stampa del Comune di Pesaro, 12 febbraio 2019)

Foto di Leonardo Mattioli


In arrivo

Paolo Teobaldi
Arenaria
pp. 160 - € 16,00



Storie da ridere per non piangere.
Una lingua tenera e sorprendente che mai diventa virtuosismo, ma è sempre al servizio della bellezza dei luoghi e delle persone, del racconto di una Storia vista dalla parte degli ultimi. Un finissimo umorismo con venature nere ma sempre gentili.

«Teobaldi non scrive parole: le adotta, le alleva e le accudisce così quando viene il momento di impiegarne una risponderà docilmente alla chiamata dello scrittore».
Stefano Bartezzaghi

 

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