Care lettrici e cari lettori,
il giorno tanto atteso è finalmente arrivato: da oggi è in libreria
Nel cuore della notte, il secondo capitolo della trilogia di Rebecca West dedicata alla famiglia Aubrey, nella traduzione di Francesca Frigerio.
Il libro È
trascorso qualche anno da quando abbiamo salutato la famiglia Aubrey.
Le bambine non sono più tali: i corsetti e gli abiti si sono fatti più
attillati, le acconciature più sofisticate; l’ozio
delle giornate estive è solo un ricordo. Oggi le Aubrey sono giovani
donne, e ognuna ha preso la sua strada: le gemelle Mary e Rose sono due
pianiste affermate e vivono le difficoltà che comporta avere un talento
straordinario. La sorella maggiore, Cordelia,
ha abbandonato le velleità artistiche per sposarsi e accomodarsi nel
ruolo di moglie convenzionale. La cugina Rosamund, affascinante più che
mai, lavora come infermiera. La madre comincia piano piano a spegnersi,
mentre il padre è sparito definitivamente.
Poi c’è lui, il piccolo Richard Quin, che si è trasformato in un
giovane seduttore brillante e, sempre più, adorato da tutti. La guerra,
che piomberà sulla famiglia come una catastrofe annunciata, busserà
anche alla sua porta, e sconvolgerà ogni cosa. Mentre
l’Inghilterra intera è costretta a separarsi dai suoi uomini,
l’universo delle Aubrey si fa sempre più esclusivamente femminile: gli
uomini e l’amore rimangono un grande mistero, un terreno inesplorato da
attraversare, pagine ancora tutte da scrivere che,
forse, troveranno spazio nel prossimo volume di questa appassionante
saga familiare.
Dopo La famiglia Aubrey, Nel cuore della notte è il secondo capitolo della trilogia di Rebecca West.
«Uno
dei migliori libri scritti nel Novecento. Sto parlando del suono che
quel libro emette, del suo peso nella memoria, del suo modo di disporsi
nel tempo, dei suoi colori, del suo modo di accoppiarsi con
l’attenzione del lettore…».
Alessandro Baricco
Alessandro Baricco
«Una
ricostruzione narrativa che si apparenta per tono di voce e coloritura
morale a certi grandi romanzi dickensiani, ma con il valore aggiunto
di una solidità affettiva che invece richiama alla memoria il quadretto
della famiglia colta e povera per eccellenza, quello della famiglia
March di Piccole Donne di Louisa May Alcott».
Alessia Gazzola, «La Lettura – Corriere della Sera»
Alessia Gazzola, «La Lettura – Corriere della Sera»
«Milioni
di famiglie riempiono la letteratura, ma negli Aubrey c’è dell’altro:
c’è la sostanza profonda e necessaria dell’essere-famiglia nell’ottica
più verace che si possa immaginare».
Leonetta Bentivoglio, «Robinson – la Repubblica»
Leonetta Bentivoglio, «Robinson – la Repubblica»
Rebecca
West Nata
Cicely Isabel Fairfield a Londra, prese il suo pseudonimo dall’omonimo
personaggio di Ibsen, un’eroina ribelle. Nel corso della sua lunga vita
travagliata e romanzesca è stata
scrittrice, giornalista, critica letteraria, instancabile viaggiatrice,
femminista ante litteram e politicamente impegnata. Amica di Virginia
Woolf e amante di H.G. Wells, Rebecca West viene considerata una delle
più raffinate prosatrici del ventesimo secolo.
La trilogia degli Aubrey, ispirata alla storia familiare dell’autrice,è
stata indicata da Alessandro Baricco in risposta alla domanda «Quale
libro ti porteresti su un’isola deserta?».
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