IL MIO FIORE DI PRATERIA
DANIELA PERELLI
Copertina: Le muse Grafica
SINOSSI
Sinossi: Boston, 1878
“In verità ho due nomi: Lauren, perché mia madre, nonostante tutto, era ancora molto legata alle sue origini. Fiore di Prateria, perché mio padre, uomo forte e coraggioso, era un indiano Cheyenne.”
Sono passati quasi dieci anni dalla terribile battaglia lungo le rive del fiume Washita, Lauren ora vive a Boston e cerca di andare avanti con la sua vita. Anche se non è facile per lei, viste le sue origini, vivere in una grande città. Ancora non si sente pronta per tornare nella terra dove è nata. Dove è stata amata e protetta, ma dove è stata anche piccola e indifesa spettatrice di tanta sofferenza.
Joseph Russel è un giovane ricco e ambito, perfetto nel suo ruolo che ricopre con maestria nei vari salotti di Boston. Ma in realtà è solo apparenza, il suo cuore sanguina copioso per quel passato che lo ha visto testimone di un terribile massacro. Ma quegli occhi, così neri e intensi, colmi di paura ma fieri, sono l’unico spiraglio di luce per quel tormento che si porta dentro. Quegli occhi che il destino, molti anni dopo, ha deciso di far incrociare di nuovo con i suoi…
“In verità ho due nomi: Lauren, perché mia madre, nonostante tutto, era ancora molto legata alle sue origini. Fiore di Prateria, perché mio padre, uomo forte e coraggioso, era un indiano Cheyenne.”
Sono passati quasi dieci anni dalla terribile battaglia lungo le rive del fiume Washita, Lauren ora vive a Boston e cerca di andare avanti con la sua vita. Anche se non è facile per lei, viste le sue origini, vivere in una grande città. Ancora non si sente pronta per tornare nella terra dove è nata. Dove è stata amata e protetta, ma dove è stata anche piccola e indifesa spettatrice di tanta sofferenza.
Joseph Russel è un giovane ricco e ambito, perfetto nel suo ruolo che ricopre con maestria nei vari salotti di Boston. Ma in realtà è solo apparenza, il suo cuore sanguina copioso per quel passato che lo ha visto testimone di un terribile massacro. Ma quegli occhi, così neri e intensi, colmi di paura ma fieri, sono l’unico spiraglio di luce per quel tormento che si porta dentro. Quegli occhi che il destino, molti anni dopo, ha deciso di far incrociare di nuovo con i suoi…
Potete seguire l'autrice sulla sua pagina facebook Daniela Perelli Autrice per caso, sul suo sito web Scrivere con amore o contattarla tramite email perellidaniela412@gmail.co
RECENSIONE
Il risveglio della memoria sugli avvenimenti del passato creavano in Joseph, una leggere inquietudine.
Era entrato in quella fase della vita attraverso un percorso che non lo
aiutava a rasserenarsi. Nulla a che vedere con i salotti che frequentava che si
coloravano di dettagli particolarmente piccanti sulle sue passioni notturne.
Più il tempo passava, più il “velo” della nostalgia
cominciava ad avvolgerlo riportando in vita le sensazioni che provava quando un
evento gli aveva stravolto l’universo. Aveva sicuramente avuto il suo momento di
gloria quando i suoi occhi si posarono su quelli inermi di una bambina pellerossa
Fiore di Prateria. In seguito trasferitasi a Boston prende il nome di Lauren.
Ora i pensieri di Joseph volavano lontano, ripercorrendo
attimi ormai passati, anche se non ancora esauriti nella forza emotiva che si
portavano dietro. I ricordi e le suggestioni dell’anima creano colori e
profumi, minuziosamente descritti capaci di rendere la realtà ancora, più
reale.
Nonostante il suo rancore che ancora covava per un
passato che veniva a galla, "un vero colpo al cuore" che lo poneva di fronte alla cruda realtà della vita. Cercò di fermare l’onda di quel brutto
pensiero che però era più forte di lui.
Da parte sua Lauren, si sentì tradita nell’amore che provava
per Joseph. Lui l’aveva fatta sentire protetta. Improvvisamente la sua ardente
giovinezza provò segreti desideri verso quell’uomo al quale è trascinata senza
potersi opporre, e in lui si concentra ogni sua speranza; dimentica allora il
mondo intero, non desidera che lui per arrivare a cogliere la felicità e godere
appieno di tutte le gioie a cui aspira.
Ma dopo quel traumatico giorno. Come avrebbe potuto fidarsi
di lui, in futuro? La giovane donna, non riusciva a leggere con chiarezza
dentro di sé, la rabbia rivissuta nel ricordo era ogni volta dirompente. Per
tanto tempo aveva cercato di dimenticare e invece non aveva dimenticato nulla.
Era la saggezza del suo popolo pellerossa che, attraverso
le parole vive della storia, imparava il limite del tempo ed entrava
nell’eternità.
Aveva sempre avuto l’impressione che le sue origini avessero
una corrispondenza profonda e segreta che la faceva sentire viva e risvegliava
i suoi sensi. Nessun luogo al mondo l’attirava come quella della prateria.
Anche dopo tanti anni, il richiamo era più forte che mai.
Per Lauren non era stata una semplice infatuazione. Si era
donata a quell’uomo senza riserve, sentiva le sue mani sulla pelle, sincere.
Mentre ora, i ricordi si addensavano all’orizzonte ed erano dello stesso colore
dei pensieri che offuscavano la sua mente.
Il destino aveva preparato una crudele sorpresa per
entrambi. Obbligandoli ad operare una scelta che avrebbe avuto conseguenze
disastrose per entrambi. Sarebbe comunque rimasta una spaccatura nell’anima di
lei che avrebbe sanguinato per molto tempo.
Il romanzo “Il mio Fiore di Prateria” racconta il passato e
il presente dei protagonisti attraverso il dialogo dell’autrice. Daniela
Perelli riesce a descrive ora a tratti leggeri ora più incisivi momenti e tappe
di una vita anche attraverso vicende quali emozioni, sensazioni, che emergono
suscitando riflessioni nel lettore che vedrà l’intelligenza e la purezza dei
sentimenti vincere sull’arroganza e la forza bruta; infine un viaggio ai luoghi
degli avi che sarà occasione per i protagonisti di scoprire le proprie origini
e le ragioni che governano l’utopia di ogni singolo destino.
Daniela Perelli autrice, riesce a raccontare la vita con le
sue aspirazioni, le sue passioni più nascoste che, pone l’uomo di fronte a
scelte di prospettiva, atterrito dalla tragedia dei pellerossa e attratto da
Fiore di Prateria.
CITAZIONI DEL LIBRO
“Dovevano solo imparare come perdonare la loro gente.”
“Quella ragazza era l’unica cura per il cuore ferito del suo
caro Joseph, per lenire quelle colpe e quell’odio che in realtà non facevano
parte di lui, anche se ancora non lo sapeva.”
“La forza di un grande amore. Quell’amore che stava
imparando a donare a chi invece non era stato sincero, dato a chi invece aveva
sempre odiato gli indiani. Si era concessa a lui. Era diventata una donna,
aveva fatto cose e provato sensazioni, che la fecero di nuovo arrossire.”
“Un amore che, seppur nella diversità degli occhi esterni da
cui veniva osservato, era un amore unico e perfetto.”