Titolo: CERCAMI ... IO SONO QUI
Autore: CHIARA CIPOLLA
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ISBN: 9791220019538
Prefazione BY GABRIEL WOLF
Grafica by ELENA CORIANI
SINOSSI
Carlotta e Jorg, luce e buio, bianco e nero, irreparabili opposti?
Oppure
Yin e Yang, dove una punta di oscurità s’annida sempre nella luce e una
sorgente di luce germoglia irresistibilmente dal buio?
Certo, non
sarà facile riconoscere quel piccolo raggio di sole, se è barricato
dentro l’involucro di un arrogante e presuntuoso avvocato svizzero di 33
anni, bello come Brad Pitt in “Vento di passioni” e altrettanto ostile e
inaccessibile.
Di fronte Carlotta, a prima vista l’incarnazione
della purezza, che cela una ragazza forte e indipendente, che sa quello
che vuole e cerca con determinazione di conquistarlo.
Le loro anime
si incontrano come spade in un duello. Sin dal primo momento c’è una
forte attrazione reciproca ed unica che non è solo fisica: è istintiva, è
intellettuale, è, soprattutto, spirituale. Tutto fra loro è in sintonia
profonda ma al tempo stesso lontano anni luce da quanto entrambi si
aspettano dalla vita. Così si incontrano e scontrano, si cercano e
respingono, si amano e ferisco innumerevoli volte.
Riusciranno a
cessare questa lotta una contro l’altro e al contempo contro i propri
pregiudizi? A trovare un equilibrio nell’inseguirsi degli opposti, al di
là di un mero sogno d’amore? E riuscirà, ognuno dei due, a rinunciare a
se stesso per divenire l’altro?
AUTRICE: CHIARA CIPOLLA
Nata
da papà siciliano e mamma ferrarese, emigrati in Svizzera alla fine
degli anni cinquanta, con parenti sparsi nel mondo, Chiara Cipolla è
sempre stata circondata da culture ed interessi diversi. Nata a Bologna,
la “dotta” sede della più antica Università del mondo, è laureata in
Scienze Statistiche Economiche. Vive con il marito e le due figlie a
Bologna, dove lavora presso lo studio di un noto commercialista. Il romanzo “L’anello di Beatrice” parte prima e parte seconda è la sua prima pubblicazione.
RECENSIONE
Il Dr Edoardo De Meo,
quella mattina era soddisfatto: sulla
sua scrivania erano allineati pratiche su pratiche di dichiarazioni dei
redditi. Nella stanza il caldo diventava sempre più opprimente. Sedute dietro
le loro scrivanie, indifferenti all’afa e alla stanchezza di quei giorni,
alcune donne chiacchieravano in attesa dell’arrivo di Jorg Meyer.
Al suo arrivo ci fu un momento di eccitazione e di curiosità
generale. L’uomo si diresse verso lo studio del Dr De Meo, lanciando attorno rapide occhiate. Aveva
un’espressione seria che via via si trasformò in un sorriso, affabile ma di
circostanza. Tra le donne si levò un mormorio, seguito subito da una pausa di
silenzio in cui ognuna calcolava a mente di darsi un tono.
Jorg la guardava intensamente forse, più che piacerle, lo
incuriosiva, lo interessava. Carlotta lavorava a occhi bassi, dava
l’impressione che fosse sempre scontenta, e magari arrabbiata. Non alzava gli
occhi su di lui neanche quando sarebbe
stato naturale. Insomma, Jorg non riusciva mai di incontrare il suo sguardo.
“Ecco il cliente, disse aspramente, talmente ricco e pieno di sé da non
accettare un no come risposta”.
Finchè, un giorno, la vidi scherzare. Dunque, era anche
simpatica! Approfittò di quel suo momento di ilarità per dirle qualcosa. Non
ricordava più quello che le aveva detto: era però sicuro che lei rispose
continuando a ridere apertamente e che
la cosa lì per lì lo deluse, come una prova di indifferenza. Jorg avrebbe
preferito che, accorgendosi di lui, cambiasse espressione: lo avrebbe preferito
anche a costo di vederla riprendere il suo solito corruccio. Ma non si sentiva
soddisfatto: caso mai ferito. Era questo che volevo?
Inutilmente, nei mesi successivi, cercò altre occasioni di
scambiare con lei qualche parola. Cominciò a supporre in lei il proposito di
evitarlo: ma non per antipatia, piuttosto per una strana impazienza, come se,
appena lo scorgeva, dicesse a se stessa: eccolo di nuovo qui, quello là, che
diavolo vuole da me?
Forse, se lo avessi conosciuto in un altro contesto, in un
altro mondo, avrebbe avuto il suo bel daffare a tenermi alla larga. Questa
considerazione la mette in allarme: devo andarmene prima di perdere il
controllo di me stessa e permettergli di fare tutto quello che vorrei che mi
facesse. La sua pelle sapeva di
primavera, del profumo dei fiori. Lui non aveva mai sentito una cosa del
genere.
E questo a Jorg naturalmente, lo incuriosiva sempre di più.
Era diversa dalle altre. Avvertiva in lei qualcosa che lo toccava
misteriosamente. Carlotta era una creatura fiera e indipendente e spesso i due
sfociavano in un duello involontario e che, non si aspettava, reagii quasi
ritraendosi come a una scottatura. Ma intanto lo invadeva una strana
commozione, una debolezza, una tenerezza, quasi che il responsabile dello
scempio fosse lui. Dunque in fondo, era come una bambina che, aveva bisogno di
qualcuno che si occupasse di lei! O forse era a Carlotta che aveva bisogno di
proteggerla?
Carlotta da parte sua non si sarebbe abbandonata a
confidenze, per mantenere a un livello impersonale i rapporti con quell’uomo. Forse
era solo un’impressione, ma le parve di cogliere una nota d’incredulità nella
sua voce. A ogni modo, che ragione aveva
Jorg di sospettare che lei gli nascondesse qualcosa? E lei d’altra parte non
aveva il dovere di dirgli la verità.
Carlotta sapeva regalargli delle belle sensazioni, capaci di
mettere cheto anche un uomo esigente come lui. Tuttavia non erano nulla di
paragonabile a ciò che stava provando adesso; una sensazione che poteva
capitare una volta nella vita e che sapeva, quanto era vero Iddio, non si
sarebbe mai più ripresentata.
La giovane donna era come un fascio di emozioni
contrastanti, da una parte soggiogata dalla sua presenza e dalla sua compagnia,
dall’altra vorrebbe fuggire proprio per quello che prova con lui accanto. E’
inutile negare l’evidenza: l’attrazione fisica che c’è tra di loro è quasi
palpabile.
Come una divinità
suprema che dispone delle loro esigenze, le intreccia, le organizza e la storia
sarebbe molto diversa se il caso, calcolando con estrema precisione le frazioni
di secondo, non l’avesse voluta così come è; manovra paziente, cauto, scaltro;
finge di rispettare l’intima democrazia dei personaggi; allo stesso tempo li
tortura, nascondendosi così bene nella persona amata.
L’intensità dello stile e la maestria di Chiara Autrice
Cipolla, rendono “Cercami … io sono qui”, un romanzo coinvolgente che racchiude
tutto quello che un lettore cerca, c’è il sesso, ci sono corpi imperfetti che
hanno bisogno di sentirsi ricolmi di attenzioni. C’è l’ossessione e la dipendenza
e c’è il desiderio, che dall’alto della sua possente ed inevitabile esistenza
se ne fregava di tutto il resto.