domenica 11 agosto 2019

RECENSIONE #85/19 FALSA PARTENZA by MARION MESSINA - LA NAVE DI TESEO

 

 Falsa partenza

Marion Messina (Autore), A. M. Lorusso (Traduttore)  

Editore: La nave di Teseo 

Collana: Oceani 

Lingua: Italiano

 Copertina flessibile: 173 pagine

€ 17

 

SINOSSI

Aurélie ha vent’anni. È francese, viene dalla provincia, da una famiglia operaia che ha condotto una vita di sacrifici per consentire ai figli di studiare e di fare uno scatto sociale. Alejandro ha la sua stessa età. È colombiano, nel suo paese era agiato e credeva che in Europa avrebbe avuto un grande avvenire. Arriva in Francia per studiare; qui, però, resta un immigrato: qualsiasi cosa faccia, qualsiasi cosa dica, sembra che le sue origini non possano mai essere messe da parte.
Con il loro carico di frustrazione, solitudine e il bisogno di guadagnarsi da vivere con lavori precari, i due si incontrano e si innamorano: è una storia d’amore che travolge Aurélie e sorprende Alejandro, allentando almeno per un po’ la morsa della delusione nei confronti del futuro e quel senso di estraneità dal resto del mondo che li percorre in modo così diverso.
Ma presto neanche la passione non basta più: servirebbero sicurezze economiche e lavorative, progetti, un’accettazione sociale che, prima a Grenoble e poi a Parigi, sembra impossibile per entrambi.
Il romanzo d’esordio di Marion Messina, acclamata in Francia come la nuova Houellebecq, è un racconto lucido e inesorabile delle difficoltà del mondo d’oggi per chi ha vent’anni, quando tutti ti dicono che hai il futuro davanti, ma ti ritrovi incagliato in un infinito susseguirsi di false partenze.

Marion Messina

 

Proveniente dalla banlieue, cresciuta in una famiglia di operai bibliofili e gourmet, Marion Messina ha studiato Scienze politiche e si è specializzata in Agraria. Falsa partenza è il suo primo romanzo. 








RECENSIONE
"Falsa partenza" by Marion Messina è un romanzo importante, in cui la trama, gli intrecci privati, la dimensione puramente personale dei protagonisti si interseca felicemente con uno sguardo ai dettagli della condizione umana di questa Europa di inizio secolo. Uno sguardo attento ed empatico che solo la letteratura riesce a raffigurare pienamente. Il romanzo "Falsa partenza" dell'esordiente francese Marion Messina (la nave di Teseo), ha un ritmo, un passo e una profondità davvero singolari in un'autrice al suo primo romanzo. Nel romanzo "falsa partenza" di Marion Messina a essere rappresentata è la frustazione sorda dei nuovi <<esclusi>>, dei giovani e meno giovani che vedono spezzarsi i meccanismi dell'emancipazione sociale, promessa dalla modernità e non sanno come arginare la delusione di una promessa non mantenuta. 

Il mondo della protagonista Amèlie del romanzo di Marion Messina, descrive il mondo dei figli del proletariato, sentono solo il grigiore di corsi di studi seguiti con meccanica indolenza senza la minima fiducia che il corso della vita possa davvero cambiare e dare forma a un'esistenza ricca, soddisfacente, addirittura elettrizzante. Lavori precari e sottopagati a vita, dove ogni ambizione appare ridicola. Dettagli di un disagio, di una disperazione sottile ma invincibile che spiega tante cose sulla sensibilità collettiva di questa contemporaneità europea. I dettagli che la letteratura riesce a cogliere, più e meglio di un trattato di sociologia politica.

Nel romanzo "Falsa partenza" di marion Messina, i figli del proletariato sentono solo il grigiore di studi seguiti con indolenza senza la minima fiducia che la vita possa cambiare.

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