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giovedì 21 novembre 2019
POST #360/19 IL MULINO SULLA FLOSS by GEORGE ELIOT - NERI POZZA
George Eliot pseudonimo di Mary Ann Evans(22 novembre 1819 - 22 dicembre 1880),torna in libreria il suo capolavoro,Il mulino sulla Floss.
La nuova traduzione, a cura di Alessandro Fabrizi
si basa sul testo curato da Antonia Byatt per l'edizionePenguin del
1979, che ha collezionato la prima edizione con il manoscritto
conservato nel British Museum, recuperando parole dialettali,
termini scientifici ed espressioni che erano state espunte
dall’edizione Blackwood.
Il lettore italiano potrà così leggere,Il mulino sulla Floss così come non l'ha mai letto prima, e con un'introduzione di
Emanuele Trevi
Composto tra l’autunno del 1859 e il 21 marzo dell’anno successivo,
Il mulino sulla Floss venne pubblicato per la prima volta nel 1860
dall’editore William Blackwood.
Celebrato da Henry James come uno dei romanzi con i protagonisti giovani
«most successful», più riusciti della scrittrice britannica; amato da
Marcel Proust,Il mulino sulla Flossè la quarta opera firmata George Eliot, pseudonimo di Mary Ann Evans.
La prima era stata Scene di vita clericale apparsa nel 1858,
in piena epoca vittoriana, quando i rigidi codici morali del tempo non
perdonavano a Mary Ann di vivere more uxorio con un uomo già sposato, il
filosofo George Henry Lewes.
La scrittrice fu costretta a scegliere uno pseudonimo maschile, come
quelli preferiti dalle sorelle Brontë, ma tempo dopo, quando i suoi
libri ebbero uno strepitoso successo, finendo persino sul comodino della
regina Vittoria, Mary Ann Evans non nascose più
di essere George Eliot.
Il romanzo narra la storia di Tom e Maggie Tulliver, fratello e sorella
che crescono in un mulino sulle sponde della Floss – un fiume frutto
dell’invenzione dell’autrice –, in una terra di confine dove, come
scrive Emanuele Trevi nell’introduzione alla presente
edizione, «si fronteggiano senza possibilità apparenti di compromesso
forze antagoniste: da un lato le convenzioni della società in cui
[Maggie] vive e gli obblighi di fedeltà alla famiglia (incarnati da
Tom); dall’altro i richiami del sentimento e il diritto
scandaloso a cercare la propria felicità in un mondo che si tappa le
orecchie ai richiami del cuore».
Mostrando, in tal modo, l’educazione sentimentale di una giovane donna
che non può fare, appunto, a meno di prestare ascolto ai richiami del
cuore, George Eliot consegna alla letteratura di ogni tempo un
personaggio femminile eterno, in cui si combattono mirabilmente
«le ragioni collettive e quelle individuali».
La presente traduzione, a cura di Alessandro Fabrizi, è stata condotta
sul testo curato da Antonia Byatt per la Penguin nel 1979, che ha
collazionato la prima edizione con il manoscritto conservato nel British
Museum, recuperando parole dialettali, termini
scientifici ed espressioni che erano state espunte dall’edizione
Blackwood. Il lettore italiano può accedere così per la prima volta alla
versione originaria di uno dei capolavori della storia della
letteratura.
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