UNA DOMENICA
FABIO GEDA
EINAUDI STILE LIBERO BIG
pp. 192
€ 16,00
Quando raggiungi l'età che avevano i tuoi genitori al tempo in cui eri
un bambino, capisci quanto fossero giovani, e quanto inquieti fossero i
loro cuori.
SINOSSI
Un
uomo che ha trascorso quarant’anni costruendo ponti in giro per il
mondo, ed è da poco rimasto vedovo, ha preparato con cura un pranzo di
famiglia. È la prima volta. Ma una nipote ha un piccolo incidente e
l’appuntamento salta. Preoccupato, con addosso un po’ di amarezza,
l’uomo esce a fare una passeggiata. E conosce Elena e Gaston, madre e
figlio, soli come lui. Si siederanno loro alla sua tavola, offrendogli
la possibilità di essere padre, nonno, in modo nuovo. Trasformando una
normale domenica di novembre nell’occasione per riflettere sulle
imperfezioni dell’amore, sui rimpianti, sulla vita che resta.
In equilibrio tra nostalgia e speranza, Fabio Geda racconta con voce
unica, commovente, una giornata che racchiude un’intera esistenza. Una
storia che prima o poi ci attraversa, o ci sfiora, tutti.
«Non sono mai stata brava a gestire la fragilità dei miei genitori:
nei loro confronti non ho mai smesso di sentirmi figlia e di voler
essere io quella accudita. Mi veniva spontaneo pensare che essendo piú
vecchi di me dovessero essere migliori di me, punto: una di quelle cose
scritte nel destino. Dovevano essere piú consapevoli, piú forti, in
grado di governare con piú criterio qualunque situazione. Ma arriva un
momento in cui le parti si invertono o per lo meno si sovrappongono. Nel
destino c’è scritto anche questo».
Biografia
FABIO GEDA
Fabio Geda (Torino, 1972) ha scritto,
tra gli altri, Per il resto del viaggio ho sparato
agli indiani (Instar Libri 2007, Feltrinelli 2009),
Nel mare ci sono i coccodrilli (Baldini
& Castoldi 2010), L'estate alla fine del secolo
(Baldini & Castoldi 2011), Se la vita che salvi
è la tua (Einaudi Stile Libero 2014), Anime scalze (Einaudi Stile Libero 2017 e Super ET 2019), Una domenica (Einaudi Stile Libero 2019) e la serie
per ragazzi Berlin (Mondadori 2015-2016).
È tradotto in trentadue Paesi.
RECENSIONE
L'uomo li invita a casa, il ponte è stato gettato e qualcosa è cambiato, in grande o in piccolo, nella vita di tutti i personaggi. La storia di Geda mette in campo l'immagine di un albero, è sono molti i riferimenti nel libro. Alla fine del romanzo il lettore percepisce che "la casa, la mamma è il luogo in cui tornare di tanto in tanto, per dialogare con il tempo che passa, per non perdere le proprie radici, ma cercare di farci pace.
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