E i figli dopo di loro
Nicolas Mathieu
MARSILIO EDITORE
Traduzione di Margherita Botto
Pagine 480
Euro 19,00
SINOSSI
Lorena, agosto 1992. Anthony ha quattordici anni, le spalle larghe e una palpebra semichiusa che gli dà sempre un’aria imbronciata. Stéphanie è la più bella della scuola, ma nella valle dimenticata da Dio in cui è cresciuta l’avvenenza serve a poco. Hacine è un po’ più grande, ama le moto (soprattutto quelle prese agli altri) ed è ormai rassegnato all’idea di deludere il padre, arrivato in Francia dal Marocco sognando l’integrazione. L’estate in cui i tre ragazzi si incontrano è quella del primo bacio, delle prime canne, dei Nirvana nelle orecchie e delle corse in Bmx intorno al lago, della noia che si mescola alla rabbia e al desiderio di fuggire. Ma è anche un’estate torrida, in cui il vento caldo della globalizzazione ha già spazzato via buona parte dei posti di lavoro della regione lasciando le famiglie sul lastrico, impreparate ad affrontare la chiusura delle fabbriche e a immaginare un futuro diverso per sé e i propri figli. Di questo piccolo mondo periferico Nicolas Mathieu racconta dolori e gioie, speranze e miserie, dando forma a un affresco sociale umanissimo e insieme feroce. L’adolescenza di Anthony, Stéphanie e Hacine diventa per lui una lente straordinaria con cui guardare a un’Europa di provincia, alle sue illusioni di benessere bruciate nei falò estivi, alla sua innocenza perduta. Un’Europa che è anche la nostra.
Biografia
Nicolas Mathieu è
nato a Épinal, nella regione dei Vosgi, nel 1978 e oggi vive a Nancy.
Ha esordito nel 2014 con il noir Aux animaux la guerre, da cui è stata
tratta una serie tv. E i figli dopo di loro, suo secondo romanzo,
accolto con entusiasmo da critica e pubblico, ha vinto nel 2018 numerosi
riconoscimenti letterari, tra i quali il Prix Goncourt, ed è in corso
di traduzione in venti paesi.
RECENSIONE
Una terza voce descrive il punto di vista dei personaggi, anche attraverso l'ironia, li tallona e li maschera. Come nella descrizione della storia di Hacine, in cerca di lavoro, s'imbatte in una impiegata volenterosa ma piena di pregiudizi.
Il romanzo E i figli dopo di loro di Nicolas Mathieu ha vinto nel 2018 il premio Goucourt, il più prestigioso in Francia, e che ora arriva in Italia per Marsilio. Il romanzo di Nicolas Mathieu, intreccia le storie di tre adolescenti e delle loro famiglie. Antony, Hacine, Steph, nel momento in cui l'adolescenza cerca un nuovo equilibrio, in una città di fantasia: Heillange, che si rifà nel nome Hayange e gli altri comuni degli altiforni della Lorena, cuore operaio della Francia, diventato oggi bacino addomesticato della destra di Marine Le Pen.
Il romanzo apre nel 1992: l'economia di Heillange, ruota attorno alle Metalor, l'azienda chiude, producendo danni alla vita privata dei dipendenti. La storia dei protagonisti si allarga alla condizione di alienazione e perdita di chi lavora nel terziario. <<Il rischio connesso all'immaterialità dei compiti svolti rende la gratificazione molto scivolosa e soggettiva. L'azienda è descritta come fosse un essere vivente.
Citaz.: <<Aveva fischiato guaito e bruciato per sei generazioni, anche di notte. Globalizzazione, diseguaglianze, tutta la valle sta scivolando verso la miseria>>.
Una terza voce descrive il punto di vista dei personaggi, anche attraverso l'ironia, li tallona e li maschera. Come nella descrizione della storia di Hacine, in cerca di lavoro, s'imbatte in una impiegata volenterosa ma piena di pregiudizi.
Citaz.: << La terza voce>> cioè, il narratore la ridicolizza, sottolineando la perdita di senso e la violenza implicita in certe consuetudini lavorative.
Citaz.: <<Dopotutto lei era giovane, di ampie vedute, in cui ci si poteva intendere>>.
Precarietà, condizione di chi lavora, il mondo dei servizi, il rischio, crisi economica, alienazione, perdita di identità, fanno da sfondo a tutto il romanzo, sconvolgendo la vita sia privata che pubblica dei lavoratori precari. Così nella terra della periferia della Francia, il padre di Antony, Patrick Casati, orfano di fabbrica, che si reinventa, un nuovo lavoro, con esiti distruttivi, prima giardiniere in seguito addetto ai distributori di bibite.
Citaz.:<<Al diavolo masse e collettivi. Solidarietà centenarie si dissolvevano nel grande bagno delle forze in concorrenza. Patrick non capiva quel mondo senza compagni>>. Ex operai di due fabbriche che la Metalor e anche la Malek Bonali, emigrato dal Marocco in cerca di una vita dignitosa, <<vecchio umiliato e decoroso>>, ha obbedito <<in fabbrica per 40 anni>>.
Mentre l'operaio Patrick va in rovina, l'azienda Malek resiste.
Citaz.: <<Con l'indennità di licenziamento si stava facendo costruire una casetta in Marocco>>.
Sul romanzo si fa presente una domanda: <<e le occasioni dei figli non sono mai arrivate. Che cos'era successo?>>.
Una generazione bloccata, che non potrà inseguire un altro tipo di futuro. Il tema su cui si basa tutto il romanzo è porta all'inizio del libro.
Citaz.: <<Di altri non sussiste memoria, svanirono come se non fossero esistiti, furono come se non fossero mai stati, e così pure i loro figli dopo di loro. Siracide, 44.9>>.
L'abilità dell'autore sta nel concentrarsi su chi verrà dopo, i predestinati, li segue fino al 1998, in un'epoca in cui si assiste alla nascita del Turbo Pascal, agli spot contro l'Aids, ai brani dei Nirvana o degli Ntm. Droga e violenza scandiscono le giornate dei tre protagonisti, spesso proprio in risposta all'impossiilità di soddisfare le aspettative dei genitori.
Antony all'inizio della storia ha 14 anni, la fragilità della sua età da
Citaz.: <<strano sguardo di sbieco: una specie di pigrizia gli teneva semichiusa la palpebra chiusa>>.
Lavorerà come cameriere, poi tenterà con l'esercito.
Citaz.: <<Come migliaia di ragazzini poveri che non erano mai stati felici a scuola, partiva per trovarsi un posto nella vita, per imparare a battersi a vedere un pò di mondo. E anche per coincidere con l'idea che suo padre si faceva di un uomo>>.
Anche la giovane Hacine vedrà sfumare le occasioni.
Citaz.: <<Prima tra tutte la Francia: Quei padri sospesi tra due lingue, tra due sponde, mal pagati, poco considerati (...) erano causa di un risentimento incurabile>> e, dunque, <<prendere bei voti a scuola, riuscire, fare carriera, stare al gioco diventava quasi impossibile>>. Anche Steph, faceva fatica all'inizio, anche lei francese come Anthony, ma più benestante, figlia di un commerciante di auto. Ciò nel corso della storia, le darà una corsia privilegiata.
E i figli dopo di loro è dunque una testimonianza sulle ragioni degli esclusi, da parte di un autore nato lui stesso in una famiglia di classe operaia a Epinal, nel Grand Est, nel '78. Romanzo politico, è stato definito per tutto quello che l'autore, al quale Goncourt è stato consegnato il 7 novembre, proprio allo scoppio della protesta del <<gilet gialli>>.
I tre ragazzi: Anthony, Steph, Hacine sono descritti nella loro giovinezza, e bellezza, nell'età in cui scoprono l'eros dei loro corpi, ai primi turbamenti del cuore.
Citaz.: <<Li, insulari e bianchi nella notte dell'acqua e del cielo, andavano alla deriva, e vivere valeva davvero la pena>>. Un paese che diventa lo specchio del Paese Italia.
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