Dall'autrice del best seller Le ragazze
EINAUDI Il libro
Quando
Harvey apre gli occhi sono le quattro del mattino. Solo, immobile,
nella camera da letto di una casa in Connecticut, inizia a fissare il
soffitto. Mancano ventiquattro ore al verdetto che potrebbe togliergli
tutto. Ma l’Harvey Weinstein di Emma Cline non è il predatore feroce e
minaccioso sbattuto sulle prime pagine dei giornali, bensí un uomo
annoiato, impaurito, goffo, che scambia il vicino per il famoso
scrittore Don DeLillo e si infastidisce per l’arrivo di figlia e nipote,
alla cui visita avrebbe preferito un pomeriggio di serie tv. Con una
voce narrante che segue Harvey in ogni momento, Cline irrompe nella
cronaca, reinventa alcuni episodi e allude ad altri. Riuscendo, con
maestria e formidabile finezza psicologica, a trasformare un celebre
caso giudiziario in un racconto universale e senza tempo.
«La scrittura di Emma Cline è pura estasi».
The New York Times Book Review
«Cline ha il dono di guardare in modo nuovo, come un pittore, e vedere le cose meglio di quanto faccia la maggior parte di noi».
The New Yorker
Quando Harvey apre gli occhi sono le quattro del mattino. Solo, immobile, nella camera da letto di una casa in Connecticut, inizia a fissare il soffitto. Mancano ventiquattro ore al verdetto che potrebbe togliergli tutto. Ma l’Harvey Weinstein di Emma Cline non è il predatore feroce e minaccioso sbattuto sulle prime pagine dei giornali, bensí un uomo annoiato, impaurito, goffo, che scambia il vicino per il famoso scrittore Don DeLillo e si infastidisce per l’arrivo di figlia e nipote, alla cui visita avrebbe preferito un pomeriggio di serie tv. Con una voce narrante che segue Harvey in ogni momento, Cline irrompe nella cronaca, reinventa alcuni episodi e allude ad altri. Riuscendo, con maestria e formidabile finezza psicologica, a trasformare un celebre caso giudiziario in un racconto universale e senza tempo.
«La scrittura di Emma Cline è pura estasi».
The New York Times Book Review
«Cline ha il dono di guardare in modo nuovo, come un pittore, e vedere le cose meglio di quanto faccia la maggior parte di noi».
The New Yorker
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